il 2 giugno, nell’elasti-redazione, non è vacanza.
elastigirl pertanto stamane è andata a lavorare. all’alba, per sentirsi un po’ più derelitta.
alle sei si è alzata, ha indossato i primi stracci trovati accartocciati nell’armadio, è salita su degli improbabili sandali fuxia con una vertiginosa zeppa e ha lasciato hobbit e nonna J dormienti.
mentre pedalava verso l’ufficio in una milano deserta, ha meditato sul solito incubo che le ha turbato il sonno e che la affligge ormai da mesi con preoccupante regolarità: mister incredible torna a casa da londra un giovedì sera e le comunica lapidario "io non ti amo più", raccoglie i boxer lisi, i calzini bucati e gli altri quattro capi sgualciti che compongono il guardaroba di un economista marxista e se ne va, senza lasciare traccia di sè, mentre elastigirl stralunata e basita resta muta sul pianerottolo, con il suo tutone diserotizzante e i capelli a carciofo.
arrivata alle 6,45 a destinazione, ha intravisto gigi, il barista nemico del popolo che maltratta i suoi dipendenti e dice che si stava meglio quando si stava peggio, che sfornava le brioches con la marmellata nel bar sotto la redazione.
ho sognato che mister incredible abbandonava me, i nani e il tutone diserotizzante, lavoro in un giorno festivo, barcollo su un paio di trampoli fuxia e stamane ero troppo stanca persino per lavarmi la faccia. mi merito la colazione al bar e chissenefrega del boicottaggio a gigi, ha pensato entrando come uno zombie nel locale.
"elasti, vorrei dirle una cosa, a patto che non si offenda", ha detto gigi dopo qualche minuto, sistemando i tavolini, mentre lei, in deliquio, addentava la sua seconda brioche.
vuole dirmi che i suoi prodotti sono pieni di grassi polinsaturi e che la mia cellulite ne sta traendo enorme beneficio. che ho messo il vestito al contrario, che non mi sono pettinata, che mi trascuro come una donna non dovrebbe mai fare e non posso presentarmi al lavoro con questi stracci addosso e questi trampoli ai piedi su cui non so nemmeno camminare. vuole dirmi che farei meglio a stare a casa a occuparmi dei miei figli, del mio matrimonio e del mio decoro. che mi sono sbrodolata di cappuccio e che ho le cispe negli occhi.
"prego, dica pure"
"volevo dirle che poco fa, quando l’ho vista entrare, ho fatto pensieri impuri su di lei"
se un giorno qualcuno le avesse detto che all’alba di un giorno festivo i pensieri impuri di di gigi, il reazionario proprietario del bar sotto l’ufficio, l’avrebbero messa di buon umore, elastigirl si sarebbe fatta una grassa risata.
gigi e un pericolo! lui quando ti vede fa dei pensieri impuri…..
alessia
Bè questo si che è un barista che sa come tirare su il morale!
per squeck:
non mi permetterei mai di lanciar moniti a qualcuno, mem che mai via web!è una semplice constatazione…come diceva mia nonna “non tutto il male vien per nuocere e ciò che ti sembra una tragedia può essere la tua fortuna”…Io e il mio ex eravamo “maleassortiti” , in nome dell’amore vivevo situazioni che la vera me stessa non avrebbe mai accettato, allontarmi da lui, dai 16 anni di vita comune, mi ha aiutato a ricordare chi sono e come sono realmente e ciò non sarebbe accaduto se avessimo continuato a stare insieme.Non è una regola assoluta, non pretendo di dar lezioni ma so per esperienza, che il mio non à un caso isolato, a volte si vive davvero meglio da sole che nascoste nelle pieghe di un matrimonio che non ci appartiene fino in fondo.
Trilli
io sarei diventata color peperone , altroché!!!!!!
life
@commento n. 33: che ha di invitante una gonna nera al ginocchio e camicia bianca? Dovrebbe essere tipo sexy-segretaria? 😀
Ho anche incubi di abbandono da parte del Mercante e nessun Gigi a tirarmi su il morale! Sigh
Elasti dove sei? e soprattutto dov’è Gigi? state combinando qualcosa d’impuro? Amaranta
Anche il “male” se preso nel modo giusto può diventare bene, e così lo freghiamo due volte!
E’ sempre un piacere leggerti…
Isabella
ma veramente ha detto “pensieri impuri”?????? a napoli avrebbe detto…”ccomm’ si bbona….”!!!
baciuzz
claudia
beh a volte ci vuole dai!! ^_^
capisco