Nonsolomamma

oggetti sparsi

briciole sul tavolo della cucina. qualche personaggio di guerre stellari sul pavimento della camera da letto. libri di scuola. un diario di quarta elementare su una sedia. un pezzo di legno nella borsa. le chiavi di casa, tenute insieme da un moschettone, su uno scaffale della libreria. un armadio semivuoto. la foto di classe. un plaid sullo schienale del divano (ma quale follia ha richiesto una coperta con questo caldo?).
poco prima che partissero, elastigirl, con un’efficienza nevrotica, aveva fatto sparire le tracce: le tazze e i cereali della colazione, un paio di calze dimenticato ai piedi del letto, un mazzo di carte usato per un’ultima partita di scopa, recente mania dello hobbit di mezzo, la mattina presto, bicchieri vuoti. era certa che trovandole al suo rientro a casa, da sola, dopo aver lasciato la famiglia in aeroporto, si sarebbe fermata a guardarle e la nostalgia sarebbe stata ingestibile.
sapeva che la sua era una missione impossibile. per questo, dopo aver fatto ciao con la mano e detto buon viaggio ai quattro quinti maschi della famiglia, aveva deciso che non era pronta per tornare lì, in quell’appartamento vuoto, pieno di tracce non cancellate.
così, lacrimosa, ha chiamato la sua amica A e si è presentata a casa sua per un caffè che poi è diventato pranzo. e sempre per questo ha accettato l’invito dell’amica G, per un altro caffè. e quando non ha potuto fare altro che rientare a casa sua, ha trovato le briciole, i personaggi di guerre stellari e tutto il resto.
la sera è uscita a cena con il suo amico T, altrimenti detto avvocato preferito, che l’ha portata in un posto pazzesco e raffinato, con dei giovanotti alti, allampanati, eleganti e così hipster da sembrare una macchietta, che spiegavano il menu dello chef come gli adepti di una setta recitano il mantra del loro guru.
gli amici sono un’invenzione meravigliosa.
mister i e gli hobbit, dopo un viaggio durato circa 15 ore sono arrivati nella città di A in massachusetts. lo hobbit non ha vomitato neppure una volta. tutto bene quindi, a parte una valigia smarrita. la più grande. quella conteneva l’intero guardaroba hobbit per i prossimi due mesi e oltre. mister i impreca via skype e non solo.

17 pensieri riguardo “oggetti sparsi

  1. Io me lo ricordo il post dell’ anno scorso quando sei arrivata tu (già un anno fa???)…….. Quest’anno che non hanno nemmeno i vestiti te li ritrovi in costume adamitico e clava……… Ahah
    😀

  2. Noi facciamo le valigie miste, così se una si perde tutti abbiamo ancora qualcosa …😁
    Quindi sono arrivati! La vacanza può cominciare!!!

  3. Dovrà portarli a fare shopping! Com’era quella volta che avevano perso i costumi da bagno e li faceva andare in spiaggia in mutande? Ah ah sarà proprio nero!!

  4. L’importante è che siano arrivati sani e salvi….. la valigia arrivera’.
    Gli hobbit medio e piccolo si divertiranno un sacco nell’ affrontare questa nuova difficoltà/ avventura…….il grande…..meno!

  5. io reduce da un’esperienza simile metto un po’ di roba nel bagaglio a mano. in merito alla nostalgia… io da un lato no vedo l’ora che anche la piccola possa affrontare la sua prima vacanza in qualche camp (nonni disponibili a portarli via al momento non ce ne sono), ma poi so già che sarò sopraffatta dalla nostalgia…

    1. BAGAGLIO A MANO AUTOCONSISTENTE sempre e comunque!
      aleno UN CAMBIO di tutto l’indispensabile
      come dire: se mi perdono la valigia e devo correre a comprarmi le mutande, almeno per uscire posso mettermene un paio di pulite 😛

  6. In bocca al lupo per la valigia. Spero che non volassero Air France: io sono in credito di 2, che ormai ritroverò solo in una dimensione parallela.

      1. hai diritto al rimborso di tutto quello che ti devi comprare per sopravvivere!
        io dovetti comprare tutto dalle mutande al pigiama agli asciugacapelli specifici per la mia testa ingestibile, ma poi non ebbi il coraggio di richiedere i soldi alla British Airway (la valigia arrivo’ a casa mia e DOPO che ero gia’ tornata da un pezzo)
        di’ a Mister I di comprare quello che serve e di tenere gli scontrini
        O MEGLIO di’ a Mister I di andare da quella santa donna – chi era? la vicina? – che l’anno scorso era cosi’ gentile e proattiva e chiederle la cortesia di comprare quanto serve agli hobbit per una settimana o due e tener gli scontrini 😉 😛

  7. valigia: potrebbe andarti bene. al primo viaggio della piccola più grande ne perdemmo una enorme, fu ritrovata ma praticamente una settimana di due al college passò tra indumenti in prestito e lavaggi frequenti di quanto nello zainetto.
    horror vacui: è un problema, e mette a nudo quanto di noi “consiste”, letteralmente, delle incombenze di cura, di cui, pur tra mille altre cose, riempiamo la nostra vita di mamme. E pensa cos’è, quando a generare il vuoto non è una bella opportunità come una vacanza ma un evento più triste, come per es prove tecniche di separazione…

  8. Perdo sempre qualcosa.La rotta della mia navigazione aerea e’ breve,le valigie sono piccole,sono sempre arrivate.La navigazione marittima,invece, è’ lunga,interrotta da frequenti scali,rumorosi,faticosi e inebrianti.Perdo sempre qualcosa.Quest’anno mettero’ in valigia due costumi ri-comprati nello scalo x,un piccolo grazioso cappello ri-comprato nello scalo y. ah,dimenticavo che gli occhiali da sole ri-comprati nello scalo z, mi ‘illuminano d’immenso’ continuamente perché’ ogni volta che li indosso…i ricordi,le emozioni, l’estate,il mare,certo il cielo,il vento,i ponti delle navi,le persone le cose,il chiasso,poi il cicaleccio,infine il silenzio per ore:guardiamo il mare.saranno caduti in mare gli occhiali?

  9. …ma sono l’unica che ogni anno mi chiedo qual è questa “città di A.” ? queste espressioni poco chiare mi stuzzicano la curiosità….

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