Nonsolomamma

girl geek dinner, elastigirl fa il passo più lungo della gamba

incurante della varicella dello hobbit grande e sotto la nefasta influenza di veejay, elastigirl questa sera parteciperà alla girl geek dinner.
non ha la più pallida idea di cosa la aspetti e la sua ansia da prestazione è alle stelle.
un geek è un nerd o, nell’accezione più nobile, un amante della tecnologia e dell’informatica.
una signorina inglese che si chiama amanda organizza queste cene, di donne web addicted, in giro per l’europa.
a milano la cena sarà, secondo le descrizioni online, in "un parallelepipedo color cioccolato che fa da contenitore estetico ad un luogo di ritrovo urbano, con tocchi desunti dal calore domestico".
se vorrà sentirsi veramente a casa, elastigirl potrà adagiarsi mollemente su "un’ottomana in tartan per godersi le letture di cultura e di moda e di svago", oppure allungarsi su
"sofà di pelle vintage con coperte".
se però, nonostante tutto questo bendidio, elastigirl fosse ancora un po’ a disagio potrà distrarsi ammirando
"trofei di caccia alle pareti".
ad amanda, se non altro, non manca il buon gusto.

due interrogativi sorgono spontanei:

1. come si veste una geek?
visto che elastigirl non è una donna informatica, sarà paralizzata dalla timidezza e si sentirà un’infiltrata in questo simposio di menti tecnologiche, vorrebbe almeno avere un look adeguato.
la si nota di meno con una mise fricchettona tipo jeans strappato, poncho, tracolla con le frange  e treccine hippy o in versione panteradelweb con stivale pitonato a punta e completo in pelle lucida?

2. di cosa parla una geek?
certamente non della varicella del suo nano.
se a un certo punto la vicina di posto a sinistra le dice "dai amica, parliamo un po’ di modularizzazione dell’XHTML" e quella a destra  le chiede: "ehi tipa, ce li hai i box liquidi?" elastigirl cosa deve fare?
potrebbe sempre impararsi tutti i codici del suo template e memoria e snocciolarli tra una portata e l’altra, con lo sguardo ispirato perso nel vuoto e l’aria molto intelligente.

elastigirl ha meno di 4 ore per trasformarsi in quello che non è.

30 pensieri riguardo “girl geek dinner, elastigirl fa il passo più lungo della gamba

  1. io sto con lo stivalone pitonato.
    però poi seve un po’ di scotch sulla stanghetta degli occhiali eh?
    e se ti fanno domande specifiche, tu di’ che hai un consulente web che di solito ti aiuta con quel genere di problemi.
    un consulente personale, intendo.
    buona serata!!!
    billo elastigirl addicted

  2. LE geek non saprei, ma I geek si vestono con scarpe da ginnastica o ciabattine infradito, jeans come capita o pantalonciazzi a metà polpaccio e una T-shirt consunta, preferibilmente con qualche battuta da informatico tipo “Al mondo esistono 10 tipi di persone: quelli che capiscono il sistema binario e quelli che non lo capiscono”. Se fa freddo, felpa consunta con cappuccio. Si nutrono di pizza fredda intinta nel caffè lungo o nella coca-cola. E sì, parlano soprattutto di cose tecniche, ma puoi fare un figurone se parli di open source vs sistemi proprietari o di problematiche legate alla proprietà intellettuale rispetto alla libera circolazione delle informazioni. Se hai tempo, puoi dare un’occhiata a questo fumetto: non bellissimo, ma illuminante.

  3. BILLO: se dico che ho un consulente web personale per giunta femmina loro mi dicono: e allora perché non hai mandato lei?

    BOSTONIANO: ecco, dopo il tuo commento ho la certezza che non ce la posso fare.

  4. opterei per l look di Bostoniano e cmq easy non troppo formale………ricorda che tu sarai “l’anello di congiunzione fra la penna ed il web “.BUON W/E a tutti.

  5. la tecnica migliore è quella consigliata dalla legge di murphy…”Se non riesci a convincerli, confondili”…sono sicura che ce la farai…fammi sapere.. 😉

  6. Fai come me, con i vestiti. Ho un solo paio di scarpe, due di pantaloni e varie casacche più o meno in serie.
    Mai avuti dubbi su cosa mettermi, qualunque sia l’occasione … 😉
    Leela

  7. una gelida giornalista economica sa che è LEI che ha il potere. e che le altre sono delle sfigate.
    fai domande. e fai capire di stupirti della stupidità delle risposte.

    (mi sa che non sei capace).

  8. ecco! sapevo che saresti arrivata a questo! ormai è tardi e non posso darti consigli, ma sicuramente “i soliti jeans sdruciti, la solita maglietta e le solite scarpe non original marines” avrebbero sicuramente aiutato… l’alternativa sarebbe stata la bandiera della pace, no? 🙂 ora appena torna il tuo supereroe gli devi un “forse avevi ragione tu”, checché Valentinadiolabenedica, ne dica… appunto… 😀
    ps: e sappi che domani mattina saremo in 1000 sul tuo blog, rischiando il suo “crash” (o comediavolosichiama -non sono una geek), affamati del nuovo post su “geek pensiero ed elasti-pensiero: la differenza tra ‘minimum cell rate’ e ‘vari-cell’ disease” 😀

  9. meno male che abbiamo parlato di tutt’altro!! perchè anche per me sarebbe stato ostrogoto!!!
    cmq è stata una serata very nice!!!
    alla prox!!!
    silviaaaaaaa

  10. TORTA: tu dici? ho optato per un look invisibile

    IVIVMIL: il jeans c’era, la magliettina pure, anche se sull’aggettivo non mi sbilancerei

    BILLO: non ho fatto parola della consulente infatti

    MECCIA: ho seguito i consigli. le altre secondo me erano decisamente più tirate di me, ma è andata bene così

    GAIA: grazie dell’incoraggiamento 😉

    BOSSCARLO: da qualche tempo ti sento un po’ cupo. che succede??? se vuoi faccio la tua anita

    KIARA94: va bene, prometto. farò una gita nel tuo blog bellissimo

    MATAEGO: guarda nn c’è stato bisogno né di convincerli né di confonderli. è stato quasi facile…

    ARGONAUTA: terrificante lo consideri un complimento?

    LEELA: in casa abbiamo già mister incredible che usa questa tecnica

    OPPERBACCO: ho detto che ci andavo e ci sono andata. era una questione di orgoglio personale

    CINAS: gelida? il potere? ehm, no. non sono proprio capace.

    LAMORACHEVOLA: alla fine ho optato per jeans tranquillissimi, stile mister incredible. appena ho un attimo scrivo un post e racconto la surreale serata.

    FRANCI65: non essere irrispettosa con la nostra leader…

    VIOLACCIOCCA: a difesa di amanda (ormai sono una amanda girl, oltre che geek) bisogna dire che milano pullula di questi posti improbabili ahinoi

    IHATEMUFFINS: entro stasera vorrei scrivere un post e racconterò tutto

    CILVIA: very nice indeed, come direbbe amanda

  11. alla fine eri bellissima!!! una perfetta Geek con aria di una che non sa che il suo blog è uno dei migliori su splinder. Mi sei piacciuta moltissimo.
    Un abbraccio.
    un evento un po’ isterica ho trovato, però…

  12. Mi sa di una cosa inventanta dai maschi e per i maschi. Amanda sarà una povera nerd talmente logorata dall’invidia del pene che ne ha fatto una cosa da femmine trendy. Il che mi suscita una tristezza inaudita. Che dirti, non respirare troppo lì dentro che può essere contagioso, più della varicella del nano. Divertiti 😀

  13. su suuu daiiiiiiiii!!!!
    e quanto ci vuoleeeeee
    va beh che da quel che ho capito, l’Università per supereroi non era una facoltà umanistica, però tutto questo tempo no, eh!!!!
    manco avessi due hobbit a cui badare, di cui uno con la varicella!!!!

  14. VEEJAY: tu sì che sei un’amica. alla fine è stato più facile del previsto ma anche più surreale per certi versi. sono veramente contenta di averti conosciuta in carne ed ossa!

    MEMY: amanda in verità, almeno fisicamente, è piuttosto notevole. l’evento in sè è surreale e io me lo sono anche un po’ perso. comunque è andata.

    BILLO: ecco, fatto ora c’è il post

    MARILENA: purtroppo alla fine mi sono persa…

    TORTA: fatto fatto! il problema non era la varicella ma che l’evento mi ha talmente agitata che mi è venuta la febbre e non ho grande lucidità

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