stamane elastigirl, mentre si abissava nella metropolitana, ha incontrato A, la mamma di L, un amico dello hobbit grande.
A era stanca, aveva le occhiaie e lo sguardo spento.
A è alta ed elegante. è una super dirigente di una super multinazionale.
A ha due bambini.
"come sta il piccolo L?", chiede elastigirl.
"L è inquieto, è infelice. fa cose strane all’asilo. cerca di farsi del male. la pediatra mi ha consigliato di portarlo da un neuropsichiatra infantile. il neuropsichiatra infantile mi ha detto che L ha bisogno della sua mamma", racconta A.
"e tu?"
"io lavoro come una pazza. nella super multinazionale se sei donna hai il segno meno davanti, se hai dei figli sei una fallita. nella super multinazionale ti umiliano, ti maltrattano e devi sempre lottare. io non ce la faccio più".
A era stanca, aveva le occhiaie e lo sguardo spento.
A è alta ed elegante. è una super dirigente di una super multinazionale.
A ha due bambini.
"come sta il piccolo L?", chiede elastigirl.
"L è inquieto, è infelice. fa cose strane all’asilo. cerca di farsi del male. la pediatra mi ha consigliato di portarlo da un neuropsichiatra infantile. il neuropsichiatra infantile mi ha detto che L ha bisogno della sua mamma", racconta A.
"e tu?"
"io lavoro come una pazza. nella super multinazionale se sei donna hai il segno meno davanti, se hai dei figli sei una fallita. nella super multinazionale ti umiliano, ti maltrattano e devi sempre lottare. io non ce la faccio più".
stamane elastigirl ha cambiato idea e ha preso il tram. in metropolitana si sentiva soffocare.
Già,quando un bambino ha delle difficoltà la causa è sempre la mamma..
O Neuropsichiata..ma mi faccia il piacere mi faccia!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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appunto, ma perché la colpa deve essere della mamma?
FRANCESCA: è una domanda che mi pongo spesso. in generale cerco di fare in modo che le persone di cui parlo non siano riconoscibili. a volte, come in questo caso, credo che partire da episodi reali sia il modo più efficace per riflettere su un problema. l’episodio è solo lo spunto, è il caso emblematico. non credo che nessuno ora si stia interrogando su chi sia l’amica A. è irrilevante ai fini del problema, comune a molte e sentito da tutto, che la sua situazione solleva.
elastigirl, sei saggia come al solito e molto affine al mio modo di pensare (e credo a quello di molte altre).
Francesca
elasti, mi trovi d’accordo su praticamente tutto. siccome mi sembri più lucida di tanti e sicuramente di me, volevo farti una domandina: se poi capita che una sono 10 anni e passa che lotta e fa fatica, e il marito non capisce, o poco, e continua a dire: “ma basta il mio stipendio, per me puoi anche smettere di lavorare” (perchè lui ha avuto carriera fantastica, lasciando a te la gloria di tirare su le nane), come si fa a lasciarlo e non attirarsi le ire del resto della tribù e la colpa di privare le nane di una famiglia tradizionale? campina ancora in grossa crisi 😦
Io non vedevo i miei genitori per 3-4 mesi quando ero piccola perché lavoravano. Stavo coi nonni o all’asilo ma non ho mai manifestato autolesionismi. Il neuropsichiatra? Ma che esagerazione!
Certo che questo post mi ha messo dubbi sul mio futuro…dunque se sono donna devo fare lavori umili per non avere il segno meno? Che maschilismo disgustoso!
e’ molto triste leggere questo. e’ triste che una mamma per essere se stessa al di fuori del nido debba fare 20 volte il lavoro di un uomo. e’ triste che per questo debba trascurare i figli.
e’ triste che il suo bambino sia arrivato a tanto per il bisogno di sua mamma.
e’ triste che la maternita’, che e’ la cosa principale che manda avanti il mondo, nel senso piu’ fisico del termine, in italia non sia tutelata, ma anzo quasi nascosta, abbandonata, ostacolata.
molto olto triste. leggendo questo mi sono sentita tanto fortunata.
sara http://fiordivila.blogspot.com
p.s. hai un blog molto divertente. appena ho un po’di tempo libero da lavoro, maito e hobbit lo leggo tutto tutto 🙂
Ti leggo spesso, raramente lascio commenti. Ma questa volta non ho potuto. Non ripeterò le mille cose giuste che sono state dette nei commenti prima di me. Probabilmente sappiamo tutte che siamo d’accordo, però nessuna/o si è chiesta una cosa. Il problema serio è di chi si piega a questa realtà. Fin quando ci saranno persone, donne/uomini, che saranno disposti a stare fino alle 21/22 in ufficio, a mettere così in repentaglio matrimonio e prole, allora gli altri saranno sempre considerati derelitti della società, sia che siano uomini sia che siano donne.
Lavorare in una multinazionale è quanto di + fustrante possa esserci per questo motivo. Ci sono entratat per avere 1 lavoro. Oggi, a 27 anni, con una brillante laurea in economia, è stato l’unico lavoro che ho trovato a tempo indeterminato e con 1 stipendio almeno decente…dopo 2 anni di ricerca. Se avessi scelta me ne scapperei.Alla faccia della carriera. Ma purtroppo non ne ho.
Non sono sicuramente una superdirigente di una supermultinazionale, ma stamattina quando il mio capo mi ha detto “mi fido di te perchè so che sei come un uomo” lo avrei soffocato con un tampax…dite che facevo bene?
Si, c’è qualcosa che non va