Nonsolomamma

che problema c’è?

l’elasti-libro è quasi pronto e uscirà a settembre.
gli elfi della casa editrice che lo pubblicherà hanno telefonato ad elastigirl.
"elasti, stiamo inziando la promozione del tuo libro con gli agenti che peroreranno l’elasti-causa presso i librai. bisogna convincerli della bontà del prodotto"
"bene…"
"pertanto ci farebbe piacere che tra una decina di giorni tu venissi a bologna insieme a noi"
"a bologna?"
"già, a incontrare gli agenti"
"gli agenti? io devo incontrare gli agenti?"
"esatto!"
"e gli agenti vorranno incontrare me?"
"certamente!"
"e…"
"beh, qual è il problema? sarai abituata a parlare in pubblico, no? si tratta di una quarantina di agenti…"
parlare in pubblico? io? convincere quaranta, dico quaranta, persone della bontà dell’elasti-libro quando non so nemmeno convincere me stessa della mia capacità di stare al mondo? autopromozione? io che ho scelto l’esame di econometria all’università pur di evitare quello di marketing? non ce la farò mai. come minimo Gomito, prima e dopo.
"ma certo che sono abituata! io sono un animale da palcoscenico! ho sempre desiderato parlare di me e delle cose che faccio in pubblico. peccato che gli agenti siano solo quaranta…"

83 pensieri riguardo “che problema c’è?

  1. Se hai deciso di scrivere un libro, quindi di divulgare il tuo pensiero al pubblico, come puoi avere paura di parlare a poche decine di persone? Non credo a una sola parola di quello che hai scritto.

  2. Nella mia bellissima e gaudente Bologna nulla può andare storto!!Vai lì e spaccali , forte del tuo BLOG e dei tuoi seguaci che sicuramente compreranno almeno una copia dell’elasti- libro (ma io ho gia in mente 3-4 persone a cui regalarlo).
    E se per caso (ma non ci credo neanche se lo vedo..) andasse male puoi sempre rimpinzarti di lasagne e tortellini a casa mia!! in bocca al lupo. CICCIA

  3. Ciao, sono nuova di qui, ma ho letto dei tuoi post…troppo spassosi i tuoi due hobbit!!
    Considera una copia del tuo libro già venduta…se ci fai sapere il titolo ovviamente!!!
    In bocca al lupo per l’incontro con gli elfi!

  4. iuhhhuuu!!! finalmente leggeremo le avventure della mamma degli hobbit!! non vedo l’ora… e per il comizio: un goccetto pochi minuti prima servirà ad obnubilare la coscienza e mollare tutti i freni inibitori!! baci anna.

  5. Daiiiiii!
    Se sei a Bologna, passa a trovarmi, anche con gli Hobbit, si divertiranno un sacco!
    Ad attendervi infatti ci saranno galline e pulcini, conigli e coniglietti, 2 pecore, 2 cani, un gatto, 2 figlie + 2 figlie “adottive” e tanto verde in cui scorazzare!
    Beh, avrai intuito che non è proprio Bologna, ma sono solo 45 km di distanza e ho anche una stanza in più!

    Ti lascio il link alla foto delle mie pecorine così ci pensi:
    http://www.splinder.com/media/sizes/16498870&context=album

    Dai, passate!!!!!!!!!!!
    Almeno per un caffè!

    Baci
    Lalla

  6. beh, Elasti, se passi a Bologna devi dirmelo che ti offro un caffè!

    P.S. tra l’altro venerdì sera ti ho pensata: ero a casa da sola, reduce dall’aperitivo con le amiche, ho aperto il cassetto dei dvd taroccati, ho trovato “Gli Incredibili” e me lo sono gustato in santa pace… 😉

    elena

  7. “a bologna?”
    VIENI DA MEEEEEE
    MA LA COSA è APERTA A UN PUBBLICO O “SOLO”AI 40 AGENTI?
    eLASTIIIIIII dai che sei sei qui magari ti incontro!
    e poi dicci tutto del libro che io lo leggerò!!

  8. Elasti, se ben 40 agenti vengono ad ascoltarti per il tuo libro significa:

    1) che gli elfi hanno già messo delle buone basi;
    2) che sicuramente hanno già idea di cosa si tratta per aver visto le bozze o per descrizione indiretta degli elfi.

    In ogni caso sei già a metà dell’opera, perchè hanno una buona opinione di fondo del tuo scritto.
    Sii te stessa che sei grande.

    In bocca al lupo e naturalmente facci sapere 😉

    Nathan_3

  9. Dai! pensa che anche io sarò a Bologna (visto che ci vivo) però non mi dovrai convincere, il che porta ad un possibile 41 che si trasforma in 40. Insomma… poteva andar peggio 🙂

  10. coraggio, preparati una presentazioncina scritta, descrivilo come se fosse il libro della tua migliore amica che ha un grave, gravissimo problema di denaro da risolvere… e imparalo a memoria!
    fidati, parola di … elfo!
    p.s. i 40 per lavoro devono convincere gli altri 40.000, la fatica grossa la fanno loro…

  11. grazie per gli icnoraggiamenti. certamente poi vi racconetrò come sarà andato l’incontro ravvicinato con gli agenti.
    rispondo qua e là in ordine sparso.
    l’incontro è a bologna non perché la casa editrice degli elfi sia di bologna, è a bologna per qualche oscuro motivo a me ignoto.
    è un incontro chiuso, per elfi e agenti. ci saranno (credo) occasioni per incontrarsi più avanti.
    a un anonimo 52 che dice che non crede all’elasti-panico: non mi conosci, darling! io non sono andata dagli elfi a perorare l’elasti-causa. sono loro che mi hanno contattata e quando l’elfo ti contatta dire di no è praticamente impossibile (anche per gli anonimi, credo). e poi un conto è scrivere nell’intimità della propria casetta popolata di hobbit, un conto è parlare in pubblico. sono due cose che richiedono doti ben diverse, talvolta opposte.
    grazie a tutte le bolognesi che hanno proposto un incontro. purtroppo quel giorno sarà in balia di elfi e di agenti e non credo disporrò liberamente del mio tempo.
    in un post ad hoc tra un po’ fornirò maggiori dettagli su elasti-libro e elfi.

  12. Ammazza… Leggo ora e mi permetto di rispondere pure io all’anonimo52.
    Premetto che non voglio mancare di rispetto a nessuno e bla bla bla.

    Comunque, poche balle: se uno non si firma, quello che se la fa sotto è lui e non Elasti.
    Tra parentesi, un conto è scrivere un libro e un conto è presentarlo, parlare in pubblico, raccontarsi.

    Allora che cosa vuol dire, un attore, perché è attore, non può essere intimidito ad una conferenza stampa solo perché un giorno ha deciso di studiare e sudare per dare voce faccia e corpo a una storia e ad un personaggio?
    Bada che non parlo di Monichebellucci ma di attori veri.

    Una storia è uno strumento per raccontare.
    Ma dietro ad un libro, dietro ad un film, dietro ad un’espressione creativa, è facile trovare una persona timida, che ha messo in gioco molto di se stessa e anche per questo è emozionata e ha un po’ paura.

    Eccheccavolo.

  13. Ma figurati Elasti! Ammetto di essere un po’ impicciona, ma davanti a certe stoccate gratuite mi viene caldo in mezzo agli occhi (credo di esser stata un rinoceronte in una vita passata, e che lì ci sia ancora un corno malefico versione fantasma) e devo rispondere!

    Comunque certo che mi puoi portare a Bologna, non ho mai viaggiato nei capelli a carciofo, dev’essere comodo! 🙂

  14. in questi casi una botta all’autostima non può che fare bene… beh, ho sbirciato le foto del girl geek dinner, e non ho visto capelli a carciofo! quindi a bologna puoi andare tranquilla! (e metti le ballerine rosse, che se te la vedi male batti i tacchetti e via…)

  15. per esperienza posso dirti che è più l’idea di parlare davanti a tante persone che spaventa, che farlo veramente. Magari all’inizio ti tremerà un po’ la voce (a me anche le gambe!!) ma poi passa. Se poi il pubblico ti mette a tuo agio, allora è fatta!
    In bocca al lupo!

  16. se riesci a trasmettere anche solo un briciolo dell’energia, del calore e dell’ironia che regali nei post… hai già fatto tutto. un piccolo suggerimento: sii semplicemente te stessa. se sei timida, ancora meglio. se sono 40 professionisti col coltello tra i denti non ti perdonerebbero, forse, di essere così brillante e anche disinvolta. tu qui hai raccontato così tanto di te (anche se quel genio dell’anonimo non ha capito) e con tanta generosità, che credo che in questo caso la maschera professionale non sia necessaria. anzi, forse potrebbe essere controproducente… a parte tutto IN BOCCA AL LUPO!!!
    (cuoca)
    p.s.: non hai bisogno di immaginarli in mutande, per metterli davvero in difficoltà ti basta immaginarli mentre affrontano, per esempio, un momento a caso di una tipica giornata da mamma 🙂

  17. In bocca al lupo *-*

    Chepppoi, il lato positivo è: Bologna è fèsciònissima, ci sono tanti negoziettini sbrillosini e la piadina è bòna davvero (LL)

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