"ma tu lo sai che tra due settimane esce il libro, vero?"
"sì che lo so, mamma. cerco solo di non pensarci, altrimenti mi agito"
"e sei pronta? ti senti adeguata?"
"no, naturalmente"
"intendo dire: hai qualcosa da metterti?"
"è il libro che esce, mica io"
"non fare la sciocca. dovrai presentarlo, dovrai essere un po’ carina, un po’ in ordine… dovrai essere all’altezza. mica penserai di indossare quei quattro stracci che porti di solito"
"uhm. non ci avevo pensato"
"lo sapevo. va beh. non fare la miserabile adesso. devi avere un guardaroba adatto".
come spesso è accaduto dal lontano 1970 ad oggi, elastigirl si è scrollata di dosso la sua strutturale inerzia e ha seguito diligente i consigli, o gli imperativi categorici a seconda dei punti vista, di nonna J.
nella pausa pranzo pertanto si è avventurata nel quadrilatero della moda, ha varcato un’enorme porta regale ed è entrata in un sontuoso negozio, o forse era uno show room, o un atelier, chissà.
l’ingresso era presidiato da una signorina filiforme e aristocratica che sembrava rania di giordania, prestata per una pausa pranzo alla categoria delle commesse.
"buongiorno, come posso aiutarla?"
"ehm, avrei bisogno di… mah, forse di un vestito… di qualcosa che sia adeguato, all’altezza…"
"all’altezza di cosa? mi perdoni"
"di un elasti-libro. sì, insomma un vestito che vada bene per interagire con il resto del mondo senza che il resto del mondo pensi che io sia una sciattona sciamannata in disordine"
rania di giordania ha chiuso gli occhi, ha inspirato, espirato, raccolto le sue energie positive e, con un piglio manageriale che tanto sarebbe piaciuto a nonna J, ha detto: "ho capito perfettamente. mi segua!"
"grazie", ha risposto elastigirl tallonandola.
"ho qui dei tubini increspati da qualche ruches… o un abitino bébé impreziosito da questi adorabili fiocchettini, dentelles, macramé…"
"veramente pensavo a qualcosa di più semplice"
"benissimo, allora può provare una gonna plissettata, o magari a corolla, con una camicia a ricami che illuminino l’incarnato!"
"ma… una cosa più sobria?"
"un tailleur fluido? una tunica con peplo da antica greca? "
"no, grazie"
"e questo abito asimmetrico e algido, magari da sposare con uno scialle a tuffo, o velato?"
rania è inarrestabile. farnetica di balze, sbuffi e fantasie animalier.
elastigirl entra ed esce da un camerino grande quanto la sala delle grida di piazza affari, provandosi capi improbabili prevalentemente color cammello o azzurro pallido ("nuances neutre, nuances 2008-2009", le viene spiegato)
"vorrei qualcosa di… nero. nero e rigoroso", azzarda.
"allora lo dica che vuole un vestito da orfanella", esclama esausta rania.
"voglio un vestito da orfanella!"
elastigirl ha comprato un semplice, sobrio, rigoroso abito nero, lei e rania non sono diventate amiche, nonna J non sarà contenta.
ancora non ho una data per la presentazione milanese del libro, mi dispiace. ma prometto che appena gli elfi della casa editrice me la comunicheranno la renderò nota agli elasti-amici. al momento non è prevista una presentazione romana, ma se le richieste (e soprattutto le adesioni) fossero numerose, ci sarebbe qualche chances di organizzarla. ci sarà certamente una presentazione a bari a fine ottobre.
NON porterò un tailleur né crema né grigio, caro meccia. porterò in tutte le occasioni un vestito da orfanella, uno diverso dall’altro, ma indistinguibili a occhio nudo
Ci sarò sicuramente alla presentazione milanese, ma poi, me lo fai un’autografo con dedica?????
Mi sei troppo simpatica….
Attendo fiduciosa notizie
Lydia
Il commento dello zio scemo è da Pulizer!!!! hahahahahahahaha
Suppongo che la presentazione di Bari la farete al San Nicola….. 😀
Per Roma mi attivo e ti faccio pubblicità 😀
JACOPO
TO-RI-NO
TO-RI-NO
TO-RI-NO
elasti, la prossima volta se vuoi ti accompagno io! 😉
piesse. non mi permetterei mai di suggerirti un animalier e se posso dire la mia, sei un incanto coi vestiti a fiorellini.
“ho qui dei tubini increspati da qualche ruches… o un abitino bébé impreziosito da questi adorabili fiocchettini, dentelles, macramé…”
“benissimo, allora può provare una gonna plissettata, o magari a corolla, con una camicia a ricami che illuminino l’incarnato!”
“un tailleur fluido? una tunica con peplo da antica greca? ”
“e questo abito asimmetrico e algido, magari da sposare con uno scialle a tuffo, o velato?”
avresti potuto dirle “parla come mangi!”, ma chissà con quali cosine insipide si nutrirà la poveretta! :p facciamo il conto alla rovescia, solo che la povera whinnie martedì si è trasferita a york e non potrà leggere per qualche mese il tuo libro!
Andando a Bari fermati a farla anche a Roma, così fai nord, centro e sud!
🙂
pensavo… alla presentazione del libro che parla dell’elasti famiglia, ci sarà tutta l’elasti famiglia? …sarebbe strepitoso!
:-)))
ma che roba ti voleva rifilare ?!?!!
carissima elasti,
vorrei solo dire una parola: MO-DE-NA! …beh, questo magari no, ma forse bologna sì??? cmq: vèstiti come vuoi, che il little black dress ce l’hanno pure le fashionista. e visto che presumo che alle presentazioni non andrai in bicicletta, metti i tacchi senza paura di lasciarne un pezzo sul pavè! (magari qualcosa di vernice?) ciao, vocetta
rania mi sta antipatica
ARTU’
IVREA
IVREA
IVREA
Uguccione di Bard
IVREA
IVREA
IVREA
😀 Un vestito da orfanella?! Nonna J.non ti manda più da sola..
l’importante è conservare il proprio stile, Elasti con la tunica a peplo noooo