Nonsolomamma

una bella passeggiata

l’elasti-famiglia è arrivata nella città di A, nel new england.
"bella passezzata! bello potto l’amelica. mani diamo a bolonia?" (= niente male questa escursione transoceanica durata circa 15 ore. l’america è un posto grazioso. ma non stiamo ora qui con le mani in mano. cosa sono quelle occhiaie e quei musi lunghi? non sarete mica stanchi? proporrei una gita a bologna domani. che ne dite, amici?), ha chiesto lo hobbit piccolo, fresco come una rosa, appena varcata la soglia della nuova casa.

nella città di A le case sono di legno colorato, con il tetto spiovente, la veranda e una sedia a dondolo per fermarsi pensare. a volte, appesi all’ingresso, ci sono dei pendagli decorativi di metallo che con il vento tintinnano come nei film dell’orrore.
il bosco circonda la città e si insinua tra una casa e l’altra, portando con sè nugoli di enormi scoiattoli.
c’è un gran silenzio ad A e le vie si chiamano pleasant street, amity road, main street, pine street e cherry street, come solo a topolinia e forse in qualche gioco di società.
le porte delle case rimangono aperte e quando hai bisogno di chiamare qualcuno entri direttamente in salotto, senza bussare, semplicemente girando una maniglia.
nella città di A i vicini ti danno la mano appena arrivi, e il giorno dopo ti sorridono e si ricordano il tuo nome e quello dei tuoi figli, mentre tu fatichi persino a ricordarti la loro faccia.
nella città di A ieri era primavera e tutti andavano in giro con le infradito e la canottiera, mentre oggi non ha mai smesso di piovere ed elastigirl ha il raffreddore e vorrebbe starsene a letto a sentire il picchiettio delle gocce sul tetto rosso, sopra la sua testa.

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