"pronto, bar!"
"pronto, buongiorno barista gigi. qui è l'elasti-redazione. posso fare un ordine?"
"certamente, aspetti che prendo una penna e sono da lei… eccomi. mi dica"
"un caffè macchiato con il latte a parte, un caffè lungo in tazza grande, un cappuccio senza schiuma e un cappuccio normale ma bollentissimo, una frolla con la marmellata di ciliegie, un…"
"non abbiamo la frolla con la marmellata di ciliegie"
"ah, aspetti un attimo. collega I! non hanno la frolla con la marmellata di ciliegie. cosa? una brioche con il cioccolato, possibilmente un po' bruciata"
"le abbiamo finite"
"allora aspetti… collega I… una brioche vuota poco cotta"
"va bene. arriviamo subito"
"no, aspetti, non ho finito"
"mi dica"
"un toast farcito con i sottaceti, un tè verde ma assolutamente non aromatizzato al gelsomino e nemmeno al limone, un ginseng, un latte freddo in bicchiere piccolo e due amaretti, ah! anche delle cicche a forma di cubo gusto frutti di bosco. grazie"
click.
tra qualche mese l'elasti-redazione cambierà sede. il barista gigi forse si dispiacerà. o forse no.
Oddio, il titolo, e la lista di ordinazioni, mi ha fatto venire in mente mio padre. Per un certo periodo fece il barista, gli piaceva fare la sera, gli aperitivi, i cocktails, ma odiava poco cordialmente fare la mattina, e soprattutto fare i caffé. Plurali.
Lui il caffé non lo beveva, non gli piaceva proprio, e non capiva come potessero esserci infinite variazioni sul tema: caldo in tazza fredda, ristretto in tazza grande, col latte caldo, col latte freddo, con la schiuma ma senza latte, etc etc etc.
"Piuttosto fatemi fare il turno fino all'una di notte, ma non fatemi fare la mattina, che divento scemo!" diceva. Giá che non era mattiniero di suo, il turno caffeinomane lo faceva sclerare.
PS: come si fa a postare da non anonimi? Non riesco a mettere il nome…
Saluti.
Stefafra.
poraccio, probabilmente si era pagato la casa al mare, grazie a voi.
…
cambierà sede anche lui.
Elisabetta di Stelle Porcelle commento numero 100, la ringrazio è stata gentile.
Mario.