Nonsolomamma

un latte freddo in bicchiere piccolo

"pronto, bar!"

"pronto, buongiorno barista gigi. qui è l'elasti-redazione. posso fare un ordine?"

"certamente, aspetti che prendo una penna e sono da lei… eccomi. mi dica"

"un caffè macchiato con il latte a parte, un caffè lungo in tazza grande, un cappuccio senza schiuma e un cappuccio normale ma bollentissimo, una frolla con la marmellata di ciliegie, un…"

"non abbiamo la frolla con la marmellata di ciliegie"

"ah, aspetti un attimo. collega I! non hanno la frolla con la marmellata di ciliegie. cosa? una brioche con il cioccolato, possibilmente un po' bruciata"

"le abbiamo finite"

"allora aspetti… collega I… una brioche vuota poco cotta"

"va bene. arriviamo subito"

"no, aspetti, non ho finito"

"mi dica"

"un toast farcito con i sottaceti, un tè verde ma assolutamente non aromatizzato al gelsomino e nemmeno al limone, un ginseng, un latte freddo in bicchiere piccolo e due amaretti, ah! anche delle cicche a forma di cubo gusto frutti di bosco. grazie"

click.

tra qualche mese l'elasti-redazione cambierà sede. il barista gigi forse si dispiacerà. o forse no.

103 pensieri riguardo “un latte freddo in bicchiere piccolo

  1. Il the verde, fatto come Dio comanda, è meraviglioso! Certo non quello del bar con bustine industriali e acqua bollente che brucia le foglie rendendole orrendamente amare, decisamente imbevibili, insomma una vera tortura punitiva!.
    Si può provare a scovare un the verde, magari aromatizzato, scaldare la teiera e lasciare che l'aroma si espanda prima di versare acqua a 80°, sorseggiarlo con calma sul divano, luci soffuse e uno splendido libro… bè… provare per credere!!!
    Provate dare un'occhiata QUI:

    http://www.mariagefreres.com/boutique/FR/thes-verts-parfumes.html

    peccato solo che il profumo non si possa percepire attraverso lo schermo!!! Ma in loco… è un delirio dei sensi e dei sapori!
    Un acquisto online e anche il the verde cambia decisamente sapore, come la vita!

    Berty

  2. Elasti, solo per dirti  che il tuo blog è un trionfo di commenti ricchi di amore e ammirazione per te. C'è chi ti scrive grazie di esistere e chi dice che rendi meno triste la sua giornata e chi, ancora, ti sogna, desidera essere come te, ti considera una dea, per come racconti, per come sei. Sei una ragazza che semina amore e amore raccoglie (amore con amor si paga: tu ne sei la prova vivente).  In più giochi in casa, perchè il blog è tuo, puoi dettare le regole che vuoi, anche eventualmente eliminando i commenti sgradevoli, opportunità di cui hai l'arbitrio e che rappresenta un tuo diritto sacrosanto, visto che un blog, anche se aperto a tutti, resta comunque per sua natura uno spazio privatissimo. Credo che sia fisiologico che qualcuno a volte muova una critica, fraintenda il significato di un tuo post, non comprenda la tua ironia, non riesca a leggere oltre o tra le righe e penso anche che tu,  in quello che comunque resta un invidiabile scenario di generale ovazione, lo debba mettere in conto. La proporzione tra commenti acidi e commenti  di amorosa dedizione è comunque di 1 a 100 (a favore dei secondi) e questo rende il tuo blog un fenomeno sociologico degno di attenzione. A tua ulteriore consolazione voglio anche rassicurarti su un punto: non di rado è proprio questa minuscola percentuale di commenti negativi che stuzzica il desiderio di tornare più volte al giorno nel tuo blog. E' divertente infatti seguire le discussioni virtuali, che a volte degenerano in risse, quindi se pensi che un blog si scriva con la speranza che venga letto devi essere contenta che di tanto in tanto arrivino commenti che in qualche modo riescono a dare – se possibile – più mordente (e, quindi, più attrattiva) al tuo. Con affetto
    http://www.nonnasidiventa.blogspot.com

      
     

  3. Scrivere un blog con così tanti lettori ha, ovviamente, risultati positivi e negativi. Ci sarà sempre un 10 o un 20 % di pubblico che avrà qualcosa da ridire. Tocchi argomenti così vari della tua vita che, prima o poi, qualcuno salterà su e ti punterà il dito contro. E' normale.
    Il restante 90 o 80 %, però, sarà sempre lì ad appoggiarti, a ringraziarti, a ridere e a sentirsi meglio dopo averti letta alla fine di una giornata stancante.
    L'invidia, diciamolo, prima o poi scatta a chiunque, soprattutto in un momento "no" della propria vita.
    E poi sono sicura che, leggendo questi scritti così belli, molte di noi vorrebbero saper descrivere così bene una normalissima telefonata per ordinare ad un bar. Ma mica è semplice, la scrittura è "roba" seria!
    Tu hai il dono di rendere speciale e unica anche la più normale delle azioni quotidiane. Per questo hai saputo rendere famoso il tuo blog e ti hanno pubblicata.
    I miei più sinceri complimenti, Elasti.

  4. Elasti molto bello il tuo commento #15,
    bello perchè reale,perchè vivo
    mi piace quando rispondi nei commenti e ti mescoli un pò più a noi.

    e molto bello anche l'aforismo citato nel commento #18,lo farò mio!!
     

  5. Elasti, non ti interrogare, si sa che c'è gente che vede sempre ogni cosa nel verso peggiore…
    in questo caso Alessandra è stata anche garbata, e poi ha aggiunto uno spunto riflessivo su sé stessa che la giustifica ampiamente. A volte invece si tratta soltanto di invidia, livore, animosità, brutto carattere… peggio per loro, per coloro che sono fatti così.
    Tu continua ad essere come sei che sei adorabile: non un mito, non un esempio da imitare pedissequamente in tutto e per tutto, non un'eroina senza macchia e senza paura, non un genio stellare… una splendida, straordinaria donna "quasi" qualunque (e magari!… fossimo tutte con il tuo humor, la tua grazia, la tua cultura, la tua empatia…)
    Un abbraccio
    Marina

  6. elasti quando colleghi piuttosto che amici piuttosto che genitori o simili mi angustiano perchè o non racconto nulla della mia vita privata o racconto troppo o non vado a pranzo con loro o vado a pranzo con loro e non va bene quel che mangio etc etc etc mi ripeto questa storia nella mente:
    Il padre, il figlio e l'asino
     

     

    Un vecchio faceva il cammino con il figlio giovinetto. Il padre e il figlio avevano un unico piccolo asinello: a turno venivano portati dall'asino ed alleviavano la fatica del percorso. Mentre il padre veniva portato e il figlio procedeva con i suoi piedi, i passanti (li) schernivano: "Ecco, – dicevano – un vecchietto moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel giovinetto". Il vecchio saltò giù e fece salire al suo posto il figlio suo malgrado. La folla dei viandanti borbottò: "Ecco, un giovinetto pigro e sanissimo, mentre indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre decrepito". Egli, vinto dalla vergogna, costringe il padre a salire (sull'asino). Così sono portati entrambi (lett.: insieme) dall'unico quadrupede: il borbottìo dei passanti e l'indignazione si accresce, perché un unico piccolo animale era montato da due animali. Allora parimenti padre e figlio scendono e procedono a piedi (lett.: con i loro piedi) con l'asinello libero (lett.: mentre l'asinello era libero). Allora sì che si sente lo scherno e il riso di tutti: "Due asini, mentre risparmiano uno, non risparmiano se stessi" Allora il padre disse: "Vedi figlio: nulla è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro vecchio modo di comportarci".

    ojamajo
    http://www.ojamajolife.blogspot.com

     

  7. Seguo il tuo blog da più di un anno e solo adesso ho pensato di scriverti, solo per dirti…… Grazie!!! Perchè grazie a te ho preso la decisione di fare un figlio. Ho pensato se ce la fa una giornalista che lavora in una redazione, che per me è un lavoro abbastanza stressante, ce la posso fare anche io che lavoro tutto il giorno. Esco di casa alle 8:30 rientro alle 13:30 per andare via alle 15:00 per poi rincasare alle 18:50 – 19:00. e poi dopo tutto c è il part time….. 

  8. E fai bene a interrogarti. Sarebbe bello sapere su cosa ti integgohi, però.
    E anche io mi interrogo. A volte vorrei, ma questo è il tuo blog cara Elasti, che fosse più specchiato con la realtà. Ma questo è il tuo rifugio, è la tua casa, come tu hai scritto una volta e dunque va difesa con tutti i denti. Il luogo dove sogni e dove VUOI scrivere le cose belle. E dove vuoi anche sentirti coccolata, consolata e ammirata. e dove vuoi anche sfogarti,  Non c'è niente di male, ognuno si trova le sue consolazioni e passatempi come può e come preferisce.
    E basta però con quelle che rispondono al posto tuo e parlano di invidia. A parte il fatto che l'invidia esiste, è umana e la proviamo tutti, ma proprio tutti tutti, in forme e modi diversi.
    E poi mi rispondo da sola: ma allora perchè lo leggi? perchè mi diverte, perchè è leggero, perchè è ben scritto e intelligente, ma anche perchè sono curiosa dell'animo umano. Perché io ho molti filtri e tu non ne hai e questo mi incuriosisce molto e mi colpisce. Ecco perché. Ma esiste ancora la libertà di pensiero in qusto paese? Posso anche leggere e fare una domanda. e tu hai risposto: grazie!
    Alessandra

  9. Io adoro le baruffe elastiche! Non ero ancora intervenuta eh!
    Alessandra – posso dire una cosa? Tutto sopporto tranne il ricatto della democrazia. Per cui se tu critichi esprimi un legittimo parere, e giochi secondo regole democratiche, se la democrazia reagisce con dei singoli che si avvalgono del tuo stesso diritto giudicandoti eccalallà arriva il consueto ricatto morale de "uh ma questo non è un paese libero?"   Lo è infatti liberamente contestiamo la tua opinione.
    Siccome Elasti interviene poco, come succede spesso nei blog quando il blogger non commenta i commentatori discutono tra loro. Si chiamano e si rispondono. A nessuno frega qui di avere un'omogenea distesa di Ave o Elasti, sei la Madonna. Ma semplicemente si reagisce a un commento con cui non si concorda. Non si deve fare? Perchè il provocatore non ci ha la forza di sopportare le conseguenze della sua stessa provocazione? Mi dispiace non sono d'accordo. E trovo questo tipo di critiche come le tue sempre sostanzialmente ridicole – perchè sono critiche a qualcosa che non può essere modificato per far piacere a te, e non possono portare a una discussione. Non sono opinioni diverse su cose su cui si discute, non sono appunti sullo stile della scrittura: sono sulla scelta di fondo del blog, sul genere, sulla sua leggerezza. Come andare a vedere un poliziesco e dire che il regista è una pippa perchè non è un film romantico. 

  10. Ma io quelli che scrivono per criticare sempre non li capisco.
    Mi sembra che siano persone così prive di risorse. Se a me una cosa non piace, non mi infliggo la pena di continuare a seguirla. Cambio canale, giro i tacchi, faccio altro. Perchè ostinarsi a soffrire? Elasti vi fa venire l'orticaria? Semplicemente non leggetela, non è che lei vi bussa alla porta di casa trascinandosi dietro hobbit e marito e chiedendovi di invitarla a cena. Ribadisco: connettersi, aprire il blog, cliccare sui commenti…sono tutti atti volontari. Se non portano godimento non fatelo.  ma non rompete le scatole  a noi e soprattutto a lei con la vostra acidità. Paola

  11. Uffa Zauberei, ma hai proprio sbagliato strada.  Ma che ricatto della democrazia, ma che baruffe, ma che provocatore che non sopporta le conseguenze.

    MA CHE CRITICA!?!

    Ma l'ho detto nel primo commento che parlo anche a me stessa!!!
    Ho provato empatia con Elasti sola lasciata a Milano con il virus. Ho fatto un "proiezione" direbbe una mia amica psicanalista.
    Ho solidarizzato profondamente con il suo post leggero (ma anche drammatico) del rapporto con il marito che c'è e non c'è, del fatto che con i figli diventiamo tutti un po' più fratelli e sorelle. E proprio quando siamo sui 40 e anche oltre.
    Non mi è neanche venuto in mente di pensare: guarda com'è privilegiata e si lamenta pure. Ma certo che si deve lamentare, ne ha tutti i diritti. Io sono andata oltre: ho suggerito che si doveva incazzare col marito. Ma questo è un mio input, non suo. Elasti è stata brava e mi ha risposto.
    Puoi anche dirmi che volevo che scrivesse : "sono nera con mio marito!". Sì, forse sì, era quello che volevo. Mica discuto sui temi di fondo.
    Tu potresti dire: scrivitelo te un blog su quello che ti piace. Beh, non lo so fare. Non ho le spalle di Elasti, il suo talento, e anche il suo CORAGGIO.
    Comunque grazie anche a te che mi hai spiegato i meccanismi dei blog, cosa di cui sono abbastanza digiuna.

    Si vede che quel post mi ha toccato nel profondo, mica sto sempre qui a scrivere che Elasti sbaglia o cosa: ma che me ne frega???

    Tanti saluti a tutte

    Alessandra

  12. Alessandra non avevo capito – ma mi sa ehm che non ero l'unica. Però se è come dici tu mi scuso, cioè avevi personalizzato la critica? Cioè ti ponevi proprio come una persona parla a un'altra persona? E vede che ahò non si incazza mai?
    Capisco. Beh allora posso dirti che secondo me un blogger non può MAI scrivere delle sue incazzature – e deve sempre mettere il filtro della leggerezza se no ahò ma te lo immagini che famo noi qui? Er delirio! Cioè i sentimenti fortissimi delle cose personali non si possono mettere – forse solo grandi gioie, perchè quelle rendono forti. Ma le grandi debolezze su un blog strafamoso non si possono mettere. Per riprendere la metafora della casa di amici, noi degli incazzi seri parliamo con pochi intimi, mica invitamo 50 persone a casa e famo na conferenza stampa eh:)

  13. il mio grande (5 anni) e il mio piccolo (15 mesi) lo sanno: caffè ristretto in tazzina bollente con zucchero di canna!
    Se non è così non lo bevo!!! viva il vizio del caffé

  14. Va beh, Zauberei, mi hai convinta. Ma avevo premesso che non ci capisco "na mazza " (tanto sei romana, no?) di linguaggio di blog.

    Per sdrammatizzare ancora un po': Elasti, va beh che non si può parlare in pubblico di queste cose, ma io PRETENDEREI che mr.I tornasse da NY dopo esseresi fatto un giro in tutti i sexy shops della città munito di abbigliamento e intenzioni più che bellicose.

    Buona lettura!

    Alessandra

  15. A Zauberei 47 il tuo sbaglio e anche di tutte quelle che han criticato la povera Allessandra, è stato quello di non leggere il suo commento ma appoggiare lo sfogo di Elasti nel commento  15.

    La povera Allessandra ha fatto da capro espiatorio!

    Alessandra che onore pensa un po'!!

    sempre Mario vostro

  16. Grazie Mario per la solidarietà, ma "povera" non mi ci sento, in fondo c'è stato solo uno scambio di opinioni, non mi pare niente di grave.

    Un caro saluto

    Alessandra

  17. ..e comunque, quello che veramente conta, in un matrimonio, è sapere che oggi si può scegliere più volte: scegliere inizialmente di sposarsi e scegliere  -volendo- di separarsi. Non ci sono più prigioni, o ricatti, è questo che permette ad una coppia di aggiornarsi serenamente di anno in anno su "quanto ci vogliamo ancora bene". Mir seriosa 🙂

  18. Certe volte non so se mi gusto di più i tuoi post o i tuoi commenti, cara Elasti.
    Dovresti aprire un blog dal titolo vertmüllerano: "i miei commenti ai commenti ai miei post di nonsolomamma": avrebbe uguale successo! ;))
    Carol

  19. Elasti, per quanto riguarda i commenti, mi hai fatto venire in mente un detto che mi raccontava mio padre:

    la gente che vedeva maria e giuseppe sull'asinello e li criticava perchè erano troppo pesanti per lui e dicevano: povero asinello, che egoisti…

    allora rimaneva solo Maria sull'asinello e giuseppe li accompagnava a piedi e la gente: ma guarda un po' che egoista lei e quel povero vecchio a piedi…

    se facevano il contrario l'egoista era lui e la povera gravida poverina doveva andare a piedi…

    alla fine decidono di scendere dall'asino entrambi e camminare e la gente: ma guarda quei due cretini, hanno un asino e se ne vanno a piedi…

    insomma, ce n'è sempre per criticare…

    p.s. io vorrei un caffé macchiato caldo con un po' di cacao

  20. un giorno sono uscita con due mie amiche una sposata e una no, al bar la seconda: "un caffè lungo, nel bicchiere monouso con poco latte e senza zucchero…" l'altra amica: "mò capisco perchè nessuno se l'è sposata!"

  21. 74: volevi fare l'originale? Non t'è riuscita, tsk tsk non hai letto i commenti che ti han  preceduta eh! Male!

    Allessandra il mio non è stato un gesto di solidarietà nei tuoi confronti  ma ho solo voluto sottolineare quanto son lecchine alcune commmentatrici che pur di compiacere la padrona di casa, scrivono senza sapere di cosa parlano. E tu ribadisco "povera" sei passata per il sacco di tutti i pugni!

    Mario

  22. Ciao Elasti, ciao a tutte/tutti.
    Innanzitutto, grande solidarietà al barista Gigi. Leggendo mi è tornata alla mente una mia collega, che a volte si appiccica a me e alle altre colleghe per il pranzo, dotata della indiscutibile e indefettibile capacità di gettare nel terrore  tutti i bar/ristoranti/piole & affini, che si trovino in un raggio di 100 km. dalla nostra biblioteca, per la sua capacità di chiedere, sempre e immancabilmente, variazioni/manipolazioni/aggiunte/sottrazioni/ radici quadrate/seni e coseni etc. di qualsivoglia portata o bevanda esistente nella galassia!!! E che ovviamente viene vista di buon'occhio quanto la peste!!!

    Lo so che non è l'unica, però…

    P.S. in quanto teinomane storica, e convinta, non posso che apprezzare il suggerimento di bere il te, di qualsivoglia colore e tipo. Personalmente, ringrazio per il suggerimento di bertybertina #53!!!

    Brava Elasti, anche per il tuo commento #15!!!

    Floralye

  23. Pensa a me, abituata a ordini analoghi conto proprio, terzi, clienti, inclusi brunch, lunch, thè ma il tutto servito da bar interno. Non ci credi se ti dico che è un big problem quando sei in interminabili giornate di meeting coi clienti cui devi offrire tutto e subito???? Aggiungi che nessuno di noi (a meno di essere megamanager) ha più uno straccio di assistant e ci facciam tutto da soli…

  24. che forte… ma la pazienza ripaga quasi sempre!!
    l'altro giorno ho riguardato per la 65^ volta "Gli Incredibili"…ancor prima di conoscerti e leggerti , anche io ero mamma-elastigirl….
    complimenti per la tua intelligente e spassosa cronaca!

  25. E' terribilmente realistico quello che hai scritto, e come se avessi vissuto anch'io quel momento.
    Siamo diventati troppo simili, troppo uguali che sentiamo il bisogno di distinguerci almeno quando facciamo le ordinazione al bar, creando solo scompiglio . MI sentirò importante se ordini punto punto quello che ti ho chiesto altrimenti vuol dire che non mi rispetti – Ecco a che punto siamo arrivati.-
    ciao

  26. ma lo sapete che queste cose succedono solo in italia?
    in altri posti al bar ordinano semplicemente un caffè, un succo di frutta, un the…!!! come siamo bravi a complicarci la vita e a complicarla  agli altri!!!!!!

  27. Forse da Starbucks ricevono ordini simili, visto che hanno molti di tipi di caffè e tè… e mi viene perfino da pensare che Starbucks sia nato in USA per incentivare la fantasia dei consumatori di caffè americani, e fargli intravedere un mondo di varianti, che invece in Italia nasce spontaneamente.

    PS: quoto Mario, lettore attento.

  28. Cara Elasti del commento 15, il tuo è un blog simpatico di quello stampo che si attira un po’ di tutto, ed il commento che puoi ricevere avrà sempre dentro un po’ di tutto. C’è chi per compiacerti o sollevarti il morale insulta tuo marito, suppone sui tuoi genitori, diffida dei tuoi suoceri. C’è chi ti consiglia dove andare a Trieste solo quando dici che non ci andrai, c’è chi vuole arrivare primo a scriverti, anche se non ha niente da scrivere. Però c’è anche chi dà un buon consiglio ogni tanto, chi ride o fa ridere, chi ti racconta con ironia i suoi aneddoti altrettanto disastrosi.
    Io non credo tu debba porti il problema di cosa susciterà quello che scrivi.
    Susciterà sempre di tutto, agli invidiosi invidia, ai saccenti soluzioni, agli astiosi polemica, agli spiritosi una battuta.
    Il tuo diario è il tuo diario.
    A me, ad esempio, viene da suggerire cose molto basic, tipo di riattivare quello che tuo marito ti chiede, che è una bella proposta ed un progetto di allegria. Libera il lettone, insomma, e non solo al sabato.
    Però io dico questo perché la mia esperienza personale tira da quella parte, il chè non significa che debba essere un commento condiviso.
    Mi ha fatto sorridere chi ti ha scritto di aver chiuso la porta a chiave per fare l’amore un pomeriggio. Mi ha fatto ridere perché ha detto una cosa bellissima ma ha ritenuto che il commento richiedesse l’anonimato J))
    Comunque sia, in redazione avete dei gusti complicati
    titta

  29. Titta, scrivi bene! e dici cose molte vere e per nulla "basic" come pensi.
    Le cose semplici sono le migliori, in ogni campo e settore, se ci fai caso…
    Semplificare è la soluzione!
    Un saluto e mi piacerebbe leggerti di più…

  30. ciao 47 gurzolo per raffreddore:
    anch'io andavo di fidiologica, le goccine direttamente nel naso da sdraiato e poi su belli dritti, veloci veloci e dal naso usciva di tutto un po.. oppure l'aerosol ma solo con la fisiologica. oppure adesso ci sono le fisiologiche spray che sono un po piu' comode delle goccine, e poi gli aspiratori nasali, per togliergli il muco un po sciolto.
    quoto anche il rinopaidolo, ma ancor piu' abiostil pomata, che xo' necessita di prescrizione xche' oltre al mentolo ha una minima parte (ma proprio minima) di antibiotico. i mie figli la mettono ancora, a volte anche noi genitori.
    tutto questo me lo ha raccomandato il pediatra naturalmente.
    buona guarigione
    debs

  31. Cara Elasti,

    mi associo a Titta 88, per le sue riflessioni sul blog e per il  'liberare il lettone' che è grandemente strategico per tutto, matrimonio, umore, salute.

    Per la 82, la tua idea che all'estero non ci sia varietà nei gusti alla caffetteria è quantomeno strana. Ma ci sei mai stata? In Inghilterra ti danno la carta (!) dei the' e anche sui caffè hanno molta scelta.

    In USA poi è un tripudio, puoi avere il caffè in ogni modo possibile, e in molti posti hanno anche loro una carta. A NY ho visto dei caffè con tavoli riservati, in alcuni orari, a club di 'intenditori' di cappuccino che ne provano molte varianti e discutono su quale sia quella più 'nobile'.

    Per non parlare dei nostri amici mediterranei; in Spagna, Grecia,Tunisia, Egitto e Turchia ho visto, e assaggiato, le varianti più stravaganti, tipo il caffè con la cannella, il thè coi pinoli, (nel NordAfrica sempre zuccheratissimi), il cappuccino fatto con latte di mandorle, il caffè al cardamomo. Buoni, da provare.

  32. in tutta 'sta  baruffa ho trovato "mia sorella" #30 : cappuccio con il cognac. quindi se venissimo al lavoro da te potresti ordinarne due? e chiedi per favore il cognac a parte, in bicchiere azzurro, piccolo e soffiato a bocca? grazie

  33. Va beh, Titta, esco dall'anonimato: ero sempre io che ho chiuso la porta a chiave… ve l'avevo detto che questo del sesso col proprio marito dopo tanti anni e tanti figli è un tema che mi sta a cuore!

    baci

    Alessandra

  34. Io pure quoto Titta e ringrazio chi mi ha quotato, e mi sorge un a domanda spontanea:

    Ma cosa vuol dire quotare? … Ho paura che questa mia curiosità finisca nell'obllio…

    Mario:

    Ps: Allessandra tu mi inquieti.

  35. @Mario
    ti salvo dall'oblio:
    Quotare è un'espressione gergale derivata dall' inglese to quote  e cioè CITARE che indica l'essere d'accordo con un'altrui affermazione o, per l'appunto, il citarla
    Con affetto
    Elisabetta di StellePorcelle

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