Il vulcano si chiama Tre picchi perché è fatto di tre montagne. Dentro uno dei tre picchi c’è l’unica camera magmatica visitabile al mondo. Ed è in Islanda. L’ha scoperta uno sciatore appassionato di caverne e buchi. Ha mollato gli sci e si è calato dentro senza sapere cosa avrebbe trovato. Sceso giù per 120 metri ha capito che lì c’era un mondo intero ma era buio. Era il 1974 e quando l’hanno tirato su lui ha detto “niente di che” perché non voleva che altri scoprissero il suo tesoro. Ci sono voluti anni perché diventasse patrimonio collettivo.
Nel vulcano si scende con un caschetto e una imbragatura, dopo una camminata in un paesaggio lunare.
La guida Thor, di nome e di aspetto, ci ha spiegato che ci sono vulcani che fanno le puzze e vulcani che fanno la cacca. Ha usato un linguaggio ancor più colorito ma io sono una signora e lo edulcoro. I primi sono i più pericolosi perché sono imprevedibili e con la cenere che eruttano possono bloccare il traffico aereo di un intero continente, come è successo nel 2010 con l’Eyjafjöll. I secondi sono meno cattivi e vomitano magma che è più controllabile.
“Sono molto emozionata” ha detto una signora canadese mentre il montacarichi ci calava giù a noi e ai nostri caschetti.
Era terrificante. Ma Thor era splendido e pure le altre guide baldanzose e islandesi.
La camera magmatica ha la forma di un imbuto rovesciato. L’ingresso è stretto e il fondo è grande come un campo da calcio.
Quando siamo atterrati giù il gruppo che doveva risalire era stralunato perché mentre erano sotto c’era stato un terremoto e pezzi di parete erano caduti sui loro caschetti. Credo abbiano avuto paura ma si sentivano tutti Indiana Jones vulcanologo.
Mister I è diventato lo schiavo fotografo di una signora asiatica che viaggiava da sola. “Le sto vicino perché ho paura che si scatafazzi sulle rocce al buio”. Nel frattempo lei, sul ciglio dello strapiombo magmatico, gli ordinava di immortalarla mille volte.
Quando siamo tornati in superficie ci hanno offerto una zuppa. “Sta pagata” ha detto Mister I e si è strafocato.
È stato bellissimo.