St Andrews è in Scozia. E poiché – sostiene Mister I – “tutto quello che sta in Scozia è spettacolare”, anche St Andrews lo è.C’è una spiaggia, guardando il mare a sinistra, che si chiama “Sabbie a est”. È lunghissima. Probabilmente non finisce mai. Dall’altro lato c’è “Sabbie a ovest” che invece finisce dentro una collina su cui sono stati appoggiati prefabbricati verdi che deturpano il paesaggio ma hanno molti estimatori. Tra le due sabbie ci sono i resti di una cattedrale del XII secolo.A St Andrews c’è il primo campo da golf della storia perché il golf è nato qui nel 1400. Nel Royal and Ancient Golf Club le donne sono state ammesse solo nel 2014.St Andrews sono cieli drammatici, case di pietra grigia, profumo di fish&chips, l’università più antica di Scozia, negozi per turisti, caramelle al gusto di latte condensato.St Andrews è una comunità di ebrei ultraortodossi che vanno in spiaggia, completamente vestiti, i piedi nudi nel mare, i pantaloni tirati su, il telefonino all’orecchio, mogli ragazzine con cinque o sei figli intorno.St Andrews sono passeggiate nel bosco o sul mare, finestre senza tende da cui spiare le case degli altri, inaspettate cornamuse al tramonto. St Andrews è un campo estivo da cui Sneddu e il medio ogni tanto scappano. “Abbiamo solo mezz’ora e tantissima fame”. “Cosa volete?” “Pasta al tonno”.St Andrews è Mister I che sale sull’autobus sentendosi del luogo e domanda “tu tichet tu anstRudeR” ostentando amicizia e accento scozzese. E l’autista non lo capisce.