Nonsolomamma

Istanbul, di angeli e di aura

Per i musulmani il peccato originale non esiste e i bambini nascono senza macchia, come angeli. È la pubertà a corromperli. Nelle moschee non vengono rappresentate immagini umane perché i fedeli non devono essere distratti dal divino, che è pura luce. A Istanbul però molte moschee erano in origine chiese cristiane e contenevano mosaici pieni di gesù e madonne e angeli che sono stati coperti o cancellati.
Santa Sofia, per volere di Erdoğan, nel 2020 da museo è diventata moschea ma l’Unesco ha detto: se saranno cancellati i volti nei mosaici, la escluderemo dal nostro patrimonio. E allora sono stati messi moquette e teli a coprire il copribile. Tuttavia ogni tanto spuntano qui e lì cose proibite, come una Madonna con il bambino o un angelo con sei ali (quattro per volare e due per coprirsi gli occhi dall’eccessiva prossimità con Dio) e con un viso bianco e alieno.

Stamattina presto, prima di visitare Santa Sofia e le sue immagini sacre e proibite, Sneddu, il medio e io siamo andati al Gran Bazar. Sneddu, non essendo più la creatura angelicata e senza peccato di un tempo, era in uno stato di euforia consumistica. Ma domani sarà il suo compleanno e gli dovevamo un regalo. Ha scelto un piumino con un terribile collo di pelo (“meglio a 14 quasi 15 che a 30 quasi 40” è il mio mantra). “Mi dà molta aura” ha detto. In effetti una volta che lo ha indossato, tutti hanno cominciato a guardarlo con rispetto e deferenza.

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