Ci siamo dati allo scambismo immobiliare e siamo a Padova in una casa bellissima con un palo per la pole dance nel soggiorno.

Abbiamo confuso piazza delle Erbe e piazza della Frutta, ma per poco. Mentre io sognavo tramezzini, Mister I entrava in un negozio di specialità pugliesi.

Abbiamo visitato il Palazzo della Ragione e davanti al pendolo di Foucault abbiamo avuto una pessima notizia ma siccome questi sono i nostri tre giorni di vacanza, abbiamo optato per la temporanea rimozione.

Siamo entrati nella facoltà di Storia e Filosofia fatta da Giò Ponti e Mister I faceva il gradasso perché esiste una cosa che si chiama Eduroam che consente agli accademici in tutto il mondo di accedere al Wi-fi di qualsiasi università. “Io navigo e tu?”. “Io guardo le scritte nei bagni”.

Il caffè Pedrocchi è troppo dolce per i gusti di Mister I che non ha ancora capito che il concetto di “troppo dolce” non esiste.

Durante la visita guidata al Palazzo Vescovile e al Battistero (entrambi commoventi) insieme a noi c’era un signore con una mazzetta di giornali e molti interrogativi. “Prendete queste cuffie per ascoltare un video che vi spiega alcune cose”, ha detto la guida. “Le lavate?” ha chiesto il signore” “Sì, le disinfettiamo sempre” “Io sono un otorino, non mi fido” ha commentato lui.

“Cosa fai, Mister I, perché non ascolti l’audio di questo bel filmino?” “Se l’otorino non usa le cuffie allora nemmeno io” “Me la guida ha detto…” “Ecchemenefottammè di quel che dice la guida. Io mi fido solo dell’otorino. E stanotte a te usciranno i draghi dalle orecchie”.

Non mi è uscito nessun drago dalle orecchie stanotte.