Nonsolomamma

sei mesi fa oggi. beatriz, ovvero il buongiorno che si vede dal mattino….

questo lo scrivevo oggi sei mesi fa, quando il blog non era ancora nato, e neppure andrea. ma dà l’idea della nostra vita, passata, presente e (argh!) futura.

01/03/2006
elementi eccezionali della mia vita attuale:
a. ristrutturazione ordinaria e straordinaria della casa nuova
b. trasloco imminente (per la precisione venerdi’ prossimo, 10 marzo)
c. assunzione a tempo indeterminato e ingresso nella mia esistenza, nonche’ nella mia casa, della signora beatriz
d. trionfale ingresso nella 34ma settimana di gravidanza con annessi sbalzi umorali, contrazioni di braxton hicks pressoche’ costanti e gradevole, perenne sensazione di leggerezza interiore ed esteriore con effetti devastanti sull’autostima
 
elementi ricorrenti della mia vita, ma in questo momento altrettanto destabilizzanti di quelli eccezionali:
a. lavoro a tempo pieno e sindrome da "autour de moi le deluge"
b. assenza del marito per gran parte della settimana
c. presenza costante di un adorabile nano che si sente un hobbit e parla solo di spade, maghi potentissimi e eroi invincibili
 
con queste premesse posso mettervi a parte del mio dramma mattutino
 
oggi è il primo giorno di beatriz, signora peruviana che stara’ sempre con noi, night and day, il che suona orrendamente minaccioso. ma poi penso che ci consentira’ di uscire ogni tanto la sera, di non dovere passare i sabati e le domeniche a fare lavatrici, di non panicarci quando i bimbi iniziano a vomitare scorie radioattive la domenica sera e di non dovermi precipitare fuori dall’ufficio come una scheggia impazzita pensando ai bambini buttati fuori dall’asilo al freddo e al gelo, soli perche’ l’orario delle educatrici è finito.
va beh, naturalmente stamane vengo colta da ansia da prestazione. lei per i prossimi 10 giorni dovra’ fare pacchi e scatoloni, da sola (roberto non c’e’ e io lavoro, appunto). io vorrei almeno sembrare una datrice di lavoro gentile, disponibile e che soprattutto, ha la situazione sotto controllo.
luca si sveglia alle 6,15 e chiama garrulo. sono a pezzi, gli dico che puo’ venire nel lettone a patto che dorma perche’ e’ ancora notte.
lui e l’orsetto lino si infilano agili come faine sotto il mio piumone.
mi sbaciucchia come una sanguisuga impazzita e di fronte al mio rigor mortis esclama "mamma perche’ non mi dici grazie di tutti questi bacini che ti do’?".
resisto fino alle 7 fingendomi svenuta. beatriz arriva alle 8 e per quell’ora abbiamo entrambi un’aria pulita, affabile. Stiamo facendo colazione, la ragazza madre incinta e il bambino biondo. di sottofondo pierino e il lupo che luca adora e fa molto "ho un progetto educativo in testa, pure quando ci strafochiamo di pane e marmellata".
fino alle 8,15 tutto tranquillo. luca e’ promozionale, sciorina i nomi dei suoi nonni, dei suoi zii e dei suoi amici a uso e consumo di beatriz, chiamandola affettuosamente "bea", le racconta la storia di pierino e il lupo e le spiega che il nonno e’ interpretato dal fagotto mentre pierino dal violino… una specie di bambino prodigio. mi gonfio come un pavone, beatriz è visibilmente impressionata, probabilmente pensa al paradiso che la attende nella nostra famiglia.
poi arriva mia madre, con tutto quel carico di stress e ansia che con vera maestria riesce diffondere nell’aria. e’ venuta a portare luca all’asilo, ma dice che deve sbrigarsi perche’ ha mille cose da fare. lascio luca in cucina con la nonna e impartisco gentili istruzioni a beatriz su come avviare l’inscatolamento dei libri. mia madre esce dalla cucina e inizia a dire che stiamo sbagliando tutto, che i libri vanno sistemati in modo diverso… io faccio rebirthing e sorrido.
mia madre torna in cucina, luca si sente trascurato e sotto pressione. Io faccio firmare moduli a Beatriz per le centinaia di incombenze burocratiche che pendono oggi sulla mia testa per la sua assunzione.
mia madre cerca di mettere fretta a luca. lui sclera.
parte un crescendo di isteria infantile. il mio gioiellino si trasforma da angioletto a creatura satanica.
inizia a urlare rotolandosi per terra dicendo che vuole la sua mamma e senza la sua mamma non esce. io cerco di fare la disinvolta-severa. mia madre disapprova, dice che devo essere piu’ dolce e assecondarlo di piu’. lui urla, io divento una iena. probabilmente beatriz sta cercando l’uscita di sicurezza.
ululo che mia madre puo’ andare e che luca lo porto io all’asilo, ma che sono molto molto arrabbiata.
io e luca andiamo all’asilo, io gli comunico tutta la mia disapprovazione, gli dico che si e’ comportato malissimo e che sono furiosa. lui muto, mi bacia timidamente le mani. io donna di ghiaccio. lo deposito dalla maestra mary, lui mi implora di togliergli io le scarpe, io gli dico che non è nelle condizioni per chiedere alcunche’ e me ne vado lasciandolo in lacrime. sulla via di casa mi faccio un piantino pure io.
torno a casa e beatriz fa pacchi, con una imperscrutabile espressione da statuetta maya…
 

2 pensieri riguardo “sei mesi fa oggi. beatriz, ovvero il buongiorno che si vede dal mattino….

  1. – “Lui e l’orsetto lino si infilano agili come faine sotto il mio piumone”

    – “Mi sbaciucchia come una sanguisuga impazzita e di fronte al mio rigor mortis esclama “mamma perche’ non mi dici grazie di tutti questi bacini che ti do’?””

    – “Sulla via di casa mi faccio un piantino pure io”

    Che dolcezza!
    🙂

  2. che belli questi messaggi iniziali…eri meno essenziale ma quanta delicatezza nel descrivere l’intimità familiare e il tornado che deve essere tua madre. ti stimo. una mamma,lucia

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