il signore e la signora Parr di wisteria si sentono particolarmente frizzanti e trasgressivi. hanno deciso di abbandonare per una sera il tepore del focolare domestico e di tuffarsi nella metropoli tentacolare. Gli impegni lavorativi, i doveri verso la comunità e la cura della prole impediscono ai coniugi parr di concedersi grandi svaghi ma questa è una serata speciale, questa è la serata PIZZAECINEMA.
la signora parr opta per una mise aggressiva che nasconda la bimadre che è in lei. azzarda persino il lucidalabbra colorato. il signor parr, come dylan dog, possiede una sola mise perché è un uomo senza fronzoli, e opta per quella. ma almeno si fa la la barba e pure la doccia.
la baby sitter valentina li trova così, lei in versione femme fatale, lui uguale a se stesso ma rasato e profumato.
per minimizzare i tempi morti e massimizzare il piacere, i coniugi parr decidono di avventurarsi nella multisala multexsplendid con annesso centro commerciale spuntata come un fungo non lontano da wisteria.
C’è un parcheggio sterminato e davanti una gigantesca cattedrale trasparente. Un immenso albero di natale con tanto di festoni e lucine intermittenti. E’ il paradiso del kitsch.
alla cassa la signorina ornella (il nome ce l’ha scritto su un cartellino appiciccato alla tetta), occhio fisso sullo schermo del suo computer, vaneggia rivolta al signor parr. "I 21 e 22? L 14 e 15? M32 e 33?". il signor parr la guarda stralunato. "Vedi questa tizia che vuole che io non la capisco" dice nervoso alla signora parr. ornella snocciola lettere e numeri fino a quando esasperata dall’ottuso silenzio dei due signori stampa due biglietti scegliendo due posti a caso, probabilmente i peggiori di tutta la sala.
I coniugi sono felici, si sentono liberi dentro l’astronave.
prima dell’inizio del film la signora, in preda ad incontenibile eccitazione, fa 4 volte su e giù nell’ascensore trasparente al centro del mostro di vetro.
Il signor parr è affascinato dai 40 ristoranti del primo piano: c’è il buffalo bistrot con un toro indemoniato semovente in mezzo ai tavoli, c’è il safari fusion dove un signore dall’aria triste affetta kebab, c’è napulè con i tavoli a forma di pizza e poi c’è una gigantesca marylin monroe in posa da "a qualcuno piace caldo" di fianco a una bottiglia di birra alta come lei.
è tutto fantastico. sembra di essere all’aeroporto di miami.
Il film, the departed, è bellissimo. la signora parr ogni tanto si perde nell’intreccio e chiede spiegazioni. il signor parr si toglie le scarpe perché dice che gli inglesi al cinema fanno così.
escono, esausti ma felici.
mangiare in questo posto è improponibile per il signor parr che è molto snob, la signora parr ha vissuto troppo intensamente nelle ultime due ore. ora ha i brividi e le palpitazioni.
a stomaco vuoto tornano a casa.
"già qua?" dice valentina pensando che mr incredible e elastigirl, quando fanno i normali, sono veramente due sfigati.
Anch’io ho appena finito di vedere The departed! Anch’io uguale a me stesso… però con una sciarpa bellissima, a righe colorate! Che film insignificante…
non ho letto, ripasso a legegre + tardi, ora solo per lasciarti il mio buon giorno
a questo blog mi ci abbono
come the departed un film insignificante??? io devo capire se mi è sembrato straordinario perché era il primo film che vedevo al cinema dopo circa 8 mesi di astinenza e quindi avrei apprezzato anche i vanzina oppure perché è veramente un bel film.
Belli gli stati d’animo di mrs Parr col mr appresso; un film, un’uscita e tutto può luccicare persino + del dovuto 🙂
li conosco bene anch’io gli effetti dell’astinenza…
🙂
essere ‘normali’ ( e anche un po’ sfigati) è la cosa più bella del mondo. Due spaghetti in cucina aglio olio con un bicchiere di vino avrebbe chiuso perfettamente la serata.
è sempre un piacere leggerti…è come il caffè “stop-pausa”! un mometo tutto per me…
ah ma allora ogni tanto un po’ di vita la fate!
sono proprio contento per voi…
saludos,
tommi
oddio, non vado al cinema da una vita…ma so già che farei la stessa fine vostra, a parte la variante “babysitter” = nonni…
Fantastico (non il film che non ho visto, il post).
In realtà è proprio come descrivi, quelli anzianotti come me, (una signora non invecchia mai, al massimo matura) rimangono sempre leggermente stralunati di fronte ad una tale eccesso di offerte che un multisala propone con il risultato che, oltre a fare una figura tipo Toto’ e Peppino a Berlino, alla fine si finisce per tornare a casa prima del tempo, accecati da tanto splendore.
io non ci so andare ai multisala e nemmeno ai centri commerciali. mi distraggo, c’è troppa roba, mi viene il mal di testa, poi c’è l’odore di mecdonald, i pavimenti che luccicano, le musiche troppo alte, le luci allucinate…
altro che psichedelia!
Ormai non riesco a farne a meno:
il blog diverte e mi lascia sereno
a pensar che lontano son sicuro
dal vostro presente duro come muro!
Il tuo stile? droga che ha stregato!
Gli altri blog? metadone annacquato!
MadMax
essere paragonata alla pausa caffè è veramente fantastico.
fiodor, tu sì che sei un vero signore.
madmax è pazzo, ma questo lo sapevo già
ps comunque alla multisala multexsplendid non so se ci torniamo
Arrivato qui per caso, attirato dalla professione “giornalista” di mrs Parr ho letto tutto con grande divertimento, ammirando lo stile e l’arguzia dell’autrice.
Diario o gioco di ruolo? O l’uno e l’altro insieme?
Sarà un piacere scoprirlo.
PS: inevitabilmente, dopo questo commento, verrai a curiosare nel blog. Ti lascio due avvertenze:
gli autori sono tre. Io sono Simone, il Gladiatore.
Il blog mi è un po’ scappato di mano ma tranquilla sono un cinquantenne assolutamente normale.
e io? che ho la primogenita in gita??
Povera valentina.
E’ il multisala di bicocca? Ci sono stata, è deliziosamente kitccissimo 😀
Esistono discrete possibilità che io abbia capito in quale multiplex si sono recati i coniugi Parr…
…..chissà perchè sapere che la tal persona incrociata per caso nel web potrebbe essere piuttosto vicina a me, mi scatena un’irrefrenabile voglia di conoscerla o almeno…. prenderci un caffè…!?!?!
Ossequi Madame..
Ila