Nonsolomamma

religione, caselle e dilemmi

alla scuola materna dello hobbit grande, come in gran parte delle scuole materne milanesi, mancano le educatrici, mancano i pennarelli per disegnare, i giocattoli per giocare, i libri per leggere, la carta igienica per andare al gabinetto e i fazzolettini per soffiarsi il naso.
mancano i mediatori culturali per i bambini stranieri che arrivano da lontano e non sanno neppure come dire "mi scappa la pipì" o "mi fa male la pancia".
alla scuola materna mancano moltissime cose.
però, a volte, ci sono le maestre di religione.
al momento dell’iscrizione all’asilo, le mamme e i papà devono barrare una casella di un questionario per stabilire se il loro nano di tre anni dovrà o meno frequentare le lezioni (?) di religione cattolica.
elastigirl e mister incredible hanno detto no perché non sono credenti e perché ritengono che un nano minuscolo abbia più bisogno di pennarelli, giocattoli, libri, carta igienica e fazzolettini che di una maestra di religione.

"mamma, stamattina abbiamo avuto in classe tre maestre", ha detto lo hobbit grande.
"chi erano queste tre maestre?"
"camilla, dominatrix e assunta"
"assunta?"
"sì, la maestra di religione"
"ah! è arrivata una maestra di religione?"
"sì, ma io, A che viene dall’africa e non mangia il prosciutto e S che viene dal perù ed è testimone di geNova non facciamo religione"
tre bambini su 27. lui, A e S. si sentiranno diversi, esclusi, emarginati. per le nostre battaglie ideologiche lo hobbit crescerà con mille complessi. forse abbiamo sbagliato tutto.
"ma a te piacerebbe fare religione con tutti gli altri tuoi compagni?"
"no! io con A e S mi diverto come un pazzo e poi con assunta si colora dentro i margini tutto il tempo e io odio colorare dentro i margini".

per il momento il problema non sussiste. se un giorno assunta si inventerà qualche attività appassionante e irresistibile, bisognerà affrontare seriamente il dossier ‘religione’.

90 pensieri riguardo “religione, caselle e dilemmi

  1. non mi esprimo,veramente fa tristezza.
    qui, grazie al cielo, fa tutto una maestra. e l’ora di religione e’ l’ora di religionI, in cui si parla di tante tante cose. finche’ il ministero non scoprira’ l’inghippo…
    sara fiordiviola

  2. Non ho figli, però ho sempre pensato che se un giorno ne avrò, non farò seguire loro l’ora di religione.
    Anche io mi sono chiesta questa cosa dell’emarginazione, ma ho sempre pensato che sia la scuola ad essere sbagliato.
    Sebbene la religione cattolica sia la religione di Stato, non trovo giusto che debba essere insegnata a scuola o comunque, che ci debba essere un’insegnante impegnata nella diffusione di “valori” che spetterebbe solo alla propria famiglia inculcare.
    Mi trovi pienamente d’accordo con te e penso anche un’altra cosa.
    Nella vita ci capita spesso di essere “emarginati” o additati senza dei motivi reali. Imparare da bambini a percepire la propria “diversità” non è sempre negativo.
    La massificazione del pensiero non è mai una cosa positiva e colorare fuori dai margini, è ciò che ha permesso alle grandi menti di cambiare il mondo.

  3. un appello al nostro onnipresente ministro Fioroni: illustrissimo ministro fornisca pennarelli, giocattoli, libri, carta igienica e fazzolettini alle scuole materne di Milano. Teniamo separate scienza e religione. Un sincero saluto. Ho fiducia in lei.-___-
    Molto carino il blog, se ti và passa a trovarci.

  4. Se vuoi posso dirti che sono cresciuta come bambina non battezzata, e mi sentivo *diversa* anche facendo religione. Ma diversa in positivo, mi avevano spiegato che io potevo decidere cosa credere, cosa seguire e cose così. Io mi sentivo felice perchè io potevo ancora scegliere se battezzarmi o meno, se fare religione o meno etc. Ho fatto religione, sono andata a messa e poi ho deciso la mia strada. E’ molto meglio così dai 🙂 E poi anche io preferisco le matite colorate!!
    kore

  5. Anche la redattrice del fans club non frequentava religione essendo la madre non credente..e nemmeno la cresima ecc ecc fece la povera redattrice…
    Vabbe’ non si putra’ sposare in chiesa ( sai che dispiacere hihihihihi)tenta comunque di soppravvivere a tutto questo ascoltando la rivisityazione dei 10 comandamenti scritta da De Andre’!

    La redattrice dll’hobbit piccolo fans club nonche’ discepola fedele.
    P.s per essere discepoli non richiediamo nessun tipo di cerimonia, o sacramento ….

  6. bostoniano: storicamente hai ragione tu ma nei fatti, mi sento di poter affermare che nonostante sia stata apportata la modifica ai Patti lateranensi dell’84, quella cattolica è come se fosse considerata ancora la religione di Stato da buona parte della popolazione italiana

  7. tieni duro!

    te lo dice uno che alle superiori (il primo anno) era uno dei 7-8 che ahimè avevano scelto religione perchè magari lo facevano tutti e ci facevo una figuraccia.
    In quinta a farla erano solo due persone.

    Un giorno ti ringrazierà.
    Se vuole però può adorare come divinità i Transformers ed entrare nella mia religione.

    P.S. avevi chiesto della fine dei Fischiani. Beh, io ho il mio caro blog ora, Carlo c’è ma ora è preso dagli studi e scrive meno, gli altri hanno sempre scritto poco!
    Non darci delle star che qui piuttosto lo sei tu!

  8. Infatti, ma non va bene. Anche perché le cifre sono sballate. Il vaticano afferma che una percentuale spropositata di italiani è cattolica. Errore: una percentuale spropositata di italiani è BATTEZZATA. Io conto come credente e cattolico, ma non lo sono, Pigrazia neanche, mio padre e relativa signora neanche, penso che Elastigirl e Mr Incredible siano sulla stessa barca.
    Farsi sbattezzare non è possibile, passare a statistiche più realistiche chiaramente non conviene al vaticano, e i politici credono alle cifre che gli vengono fornite, calando i pantaloni di conseguenza. Quindi, arrivano insegnanti di religione (cattolica) ma niente pennarelli. Bella storia…

  9. Bostoniano: ma perchè la gente li battezza i figli se poi non crede?
    Comunque non credo i dati si basino solo sul battesimo perchè, almeno per quanto ne so io, il sacramento che “Vale di più” è la cresima, in quanto conferma cosciente della propria fede. ciò che mi chiedo è: “perchè tanta gente si cresima se poi non crede?” solo per arrivare all’altare vestita di bianco?
    Certe cose non cambiano non per colpa dei dati sbagliati, ma per la mentalità distorta di certe persone che non riescono a distaccarsi da alcuni clichè pur non credendo in certe cose.

  10. Quoto bostoniano.
    Le statistiche fornite dalla chiesa cattolica sul numero dei suoi fedeli sono prive di plausibilità scientifica e difficilmente accettabili anche come semplici stime.
    Ciò emerge da un’analisi analitica delle cifre fornite dalla Chiesa stessa all’interno delle sue pubblicazioni.

    P.S Elasti non avete sbagliato affatto.

  11. io penso che se e quando decidesse di seguire un credo, debba farlo con coscienza… può un bimbo di quell’età avere già coscienza di tutto questo? o è piuttosto una maniera per inserirli già da piccolissimi in sottili convenzioni alle quali poi ci si fa l’abitudine?
    bada, sono stata una persona attivissima nella chiesa, credente, non praticante da tempo, anche per scelte alle quali la vita mi ha portato. e credo che i grandi, in fatto di religione, non dovrebbero mai decidere per i piccoli. io ho portato addosso per moltissimi anni i segni delle scelte di mia madre: taboo a go go, per fare un esempio. meglio che crescano liberi, liberi di scegliere.

  12. @oggettismarriti: eccoti una serie di ragioni – bada, non “buone ragioni”, ragioni e basta
    1) “i miei ci tenevano così tanto”
    2) “lo fanno tutti, poi mio figlio sarebbe stato ghettizzato”
    3) “non sta bene che non sia battezzato” (vedi il tuo commento sui cliché)
    4) “ma io credo. Vado a messa tutte le domeniche. Beh, se mi ricordo. E faccio sempre offerte. E do l’8 per mille alla chiesa. Ho divorziato? Beh, ma se non ci sopportavamo più… E poi sto chiedendo l’annullamento. Insomma, che ti aspetti? La gente deve anche campare”
    E altre varie ed eventuali del genere.

    Oh, queste sono le ragioni di quelli che non avrebbero buoni motivi. Rispetto profondamente chi è davvero devoto, ma non ne incontro molti.

    Quanto alle statistiche: no, ti assicuro che usano i battesimi. E che, so’ scemi? I cresimati sono molti meno. Come farebbero a fare lobbying?

  13. Io sto litigando con mia mamma da qualche anno su questa storia dell’ora di religione (e non ho ancora figli! E’ una litigata preventiva). Penso che farò come te quando sarà il momento, ma ho i tuoi stessi dubbi riguardo la bontà della scelta. In questa chiave la presenza di tanti bambini di culture diverse non può che aiutare.

    Per la situazione scuola: un mio collega ha persino ricevuto una lettera dal preside che scusandosi diceva che non aveva abbastanza soldi per garantire la temperatura minima di legge a scuola durante l’inverno, e chiedeva una colletta per il riscaldamento ai genitori.

  14. E’ un modo come un altro per apprezzare la bellezza della “diversità”..ed a Milano, con una mamma che ti segue con attenzione, ci se lo può permettere! W Assunta che lo vuole incastrare in un mondo colorato con ordine..eheh!..ma lei i pennarelli li ha?! Questa è una discriminazione!

  15. @ Bostoniano: a livello “burocratico” è pur possibile sbattezzarsi, basta andare in parrocchia e chiedere di essere tolti dal registro ecclesiastico. ovvero non si alimentano più le cifre spropositate di cui parli. l’unico problema è che, anche cancellandosi dai registri, il marchio di dieci anni di catechismo, penitenze, comunioni, cresime, non può essere cancellato.

    @Elasti: credo sinceramente che i bambini/ragazzini emarginati siano poi quelli che hanno più potenzialità per crescere meglio, basta che i genitori facciano loro capire quali sono le motivazioni alla base della loro “differenza”. in quanto ex bambino emarginato (e tuttora adulto borderline), ne ho avuto la conferma guardando “bowling a columbine”, in cui michael moore intervistava l’autore di south park (anch’egli ex bambino deriso e ai margini) che sottolineava come i bambini all’epoca celebri a scuola ora lavorassero al mac donald’s o in una concessionaria. ben inteso che non ci trovo niente di male a lavorare in una concessionaria (al mac donald’s sì però!). essere ai margini ti spinge ad avere una marcia in più, forse!

    wanderlust

  16. @ bostoniano
    Sbattezzarsi è possibile eccome.. la procedura si trova sul sito dell’Uaar e ti permette di non venire più conteggiato nella massa di cattolici e credenti; il problema sorge se il parroco competente ha voglia di bollarti come apostata (termine corretto ma un pelo aggressivo) e se la notizia si diffonde (grosso problema se abiti in una piccola provincia e cerchi ancora di inserirti nel mondo del lavoro).

    Laura

  17. Uguccione di Bard

    Guarda elastigirl, non fare l’errore che ho fatto io e cioè di dare troppa importanza al senso di esclusione dei bambini che non frequentano l’ora di religione. I bambini se ne fregano, ho visto i miei e hanno ragione perchè andare a fare catechismo a scuola non interessa nessuno. I nanetti non possono essre interessati a dei racconti fantastici che vengono loro propinati in nome di un battesimo a cui hanno sottostato perchè erano troppo picclo per capire: e questo per proteggere le loro anime dall’andare nel limbo, che ora è stato dichiarato inesistente.
    La cosa importante è invece spiegare ai nani quando saranno più grandini ma ancora attaccabili dal morbo irrazionale, che cosa sono le religioni, i vari dei, i santi e il clero, oltre all’azione che quest’ultimo svolge sulla terra.
    Tanti saluti elasti

    Uguccione

  18. anche a noi ieri si è posto il problema per la settima volta, 3 di materna e una di elementari di G, 2 di materna di S e ieri, e come al solito io l’ho chiesto a loro. Non so se sia un gran che pedagogico, forse li copro di responsabilità superiori alla loro età, ma mi è sembrato il metodo migliore per trasmettere l’unica cosa che potrebbe dare senso alla religione, la libertà di scelta.
    Fin’ora ce la siamo ben cavata, prima di natale G è tornato a casa cantando a squarciagola “..arriva Gesù” e ha detto “sai mamma non c’era la maestra di alternativa e allora io il mio amico E, figlio di grafici alternativi e il mio amico JC che dice, ola chica!, abbiamo cantato con gli altri” ah e vi siete divertiti? ..Guarda che se vuoi fare religione, puoi, basta dirlo…
    “ma no mamma, mica cantano sempre!”
    l’hanno prossimo ci iscriveremo al coro dell’arci.

  19. Uguccione di Bard

    Ho dimenticato una considerazione: mi preoccupano di più i 27 bambini che frequentano la lezione di religione. Temo che buona parte di essi diventino “atei devoti”, un bel controsenso logico e semantico che potrebbe generare dei problemi di personalità, complessi vari.
    Speriamo di no.

    Uguccione

  20. sono del ’77,i miei genitori la pensavano come voi e non ho mai frequentato l’ora di religione.alle elementari ero da sola,dalle medie in poi con un’altra bambina,ancora adesso carissima amica.non mi sembrava strano ne’ il mio essere diversa mi sembrava “essere qualcosa di meno”,anzi.in casa si e’ sempre parlato molto,della fede,delle religioni,della liberta’ e del rispetto per tutti,mi rendevo conto da sola che nell’ora di religione le cose non andavano cosi’.insomma,non avrei mai voluto farmi “indottrinare di cattolicesimo”,da appena un po’ grandina di non frequentare lo ho sempre scelto io,senza dubbi o tantomeno rimpianti.
    anna

  21. Questo è un problema tipico, di cui ho discusso molto con coppie di amici come voi!
    Anche io trovo assurdo che si debbano sperperare denaro e risorse per la lezione di religione!
    Inglese no????

    Ma allo stesso tempo sussiste il timore che in un contesto come il nostro anziché sentirsi privilegiati ad avere due genitori che pensano i bambini che non fanno religione sono “diversi”( non capiscono che la diversità è un valore!) e vengono emarginati!Povera italietta!
    LAROTTAMATRICE

  22. Elasti, ti voglio bene. Davvero. Tutto quello che ti avrei scritto, l’hanno già scritto in molti prima di me, e stamattina sono molto molto molto di fretta. Condivido la scelta, le motivazioni, i timori, e quando ho letto del felice esito mi sono quasi commossa. Grazie 🙂

  23. ah,dimenticavo,a sei anni volevo il vestito bianco della comunione,cosi’ mi mandarono a catechismo (figuriamoci,non avevo neanche il battesimo,avrei fatto due feste in un giorno!),bene,dopo la prima ora tornai a casa e dissi “non vale la pena,per un vestito,farsi trattare da sciocchini,quelli dicono cose false!!”.mi raccontano che rimasi indignata a lungo e provai a convicere tutti i miei amici a smettere!
    la mia mamma quell’estate mi regalo’ poi un vestitino ma cosi’ bianco e cosi’ lezioso che ancora mi commuovo se ci penso..chissa’ dov’e’,ora.
    anna

  24. Pur con le migliori intenzioni e nel più pieno desiderio di dare ai propri figli la libertà e la capacità di scegliere, piuttosto che una risposta preconfezionata, è inevitabile che essere pro o contro l’ora di religione sia già una presa di posizione. Ma sono sicura che i tuoi hobbit cresceranno armati degli attrezzi giusti per capire se credere o meno. E, da credente, penso che questo tipo di libertà sia ciò che dà sapore alla vita.

    Continua così 😉

    N.

  25. ohiohi, la religione già alla materna? bah…
    comunque, io ho fatto la materna dalle suore, quindi era già compresa la religione. Alle elementari non c’era, però ogni tanto capitava il prete, e casualmente mi “interrogava” sempre, perché in quel paesino della campagna veneta ero l’unica a non andare a messa, e a non frequentare il catechismo. E mi chiedeva tuttequelle preghiere strane tipo il Credo o Salveregina. Comunque non è stato facile (anche perché, sinceramente, non è stata proprio una mia scelta, almeno a quell’età…) anche se adsso condivido la mia “nonscelta” dell’epoca.

  26. Premetto che è giusto che ci sia la possibilità di scegliere se far frequentare o meno l’ora di religione, ma io credo che possa comunque essere utile approfondirne la conoscenza anche solo per cultura generale, poi quando i bambini saranno un pò più grandi potranno valutare la loro scelta confrontandosi anche con le ideologie della famiglia. Sarebbe utile se queste lezioni fossero improntate sulla teologia e si potesse parlare di tutte le religioni, sarebbe un passo avanti per rafforzare il concetto di fratellanza , rispetto e amore per il prossimo. Che ne dite?
    Stefania mamma di Vittoria

  27. bah io ti posso solo dire che pur essendo laureata in scienze teologiche (senza posto ovvio, sennò che Calabria sarebbe) la figlia grande ha scelto di non seguire le lezioni di religione. non credo che ciò possa compromettere qualcosa. e poi non essere uniformati alle masse è un pregio, non un difetto (nonostante quello che mi disse l’insegnante della mia seconda figlia che rimproverava il fatto che ragionasse con la sua testa…x un pelo non l’ho picchiata a sangue) quindi tranqui è tutto ok

  28. anche io ho messo la crocettina dello gnomo su NO, io sono stata battezzata e ho ricevuto tutti i sacramenti, l’ho vissuta e la vivo tutt’ora come una brutta imposizione, un marchio indelebile. ho scelto di non battezzare il mio gnomo è giusto che sia lui a decidere, a volte peròcapita di dover fare ciò che non si vorrebbe, i miei genitori mi hanno battezzata solo perchè se no mia nonna paterna (che era un’integralista!) non gli avrebbe più rivolto la parola!

  29. scusate, approfitto dell’occasione, visto che siamo in argomento… abbiamo una bimba piccina, il problema non è immediat, parlandone in modo easy tra noi siamo decisamente orientati per l’ alternativa all’ora di religione. Rimane un dubbio, e spero mi aiutiate voi, si riesce poi a trovare il tempo e l’energia per parlarne noi con loro, di religioni (tutte)? Vogliamo sia lei a scegliere , ma negandole il confronto ci sembra già di aver deciso tutto noi… grazie,ciao Laura

  30. ah…c’è anche religione alla scuola materna? mah…secondo me spetterebbe più ai genitori educare alla religione il proprio nano, specie a quell’età!
    il figlio treenne di una mia amica ogni mattina dice la preghierina in linguaggio spaziale (che sarebbe, secondo lui, la lingua universale dei bambini e degli angeli), sicurament e una maestra di religione l’avrebbe represso!

  31. La mia cuginetta ha nove anni e mia zia non la manda a catechismo. Un giorno l’ho portata in chiesa e le ho chiesto se si sapesse fare il segno della croce. E lei:”Si, ce lo fanno fare a scuola”. Mi ha inorrdidito..ancora fanno qste cose in una scuola?! Non si dovrebbe fare solo “Storia delle religioni?!” Ho notato che non ha voluto fare il segno con l’acqua Santa e le ho chiesto come mai..lei diplomatica, non ha detto nulla. Una volta a casa:”..e poi voleva che mi facessi il segno della croce con quell’acqua..ma io devo preoccuparmi della mia salute!” Ed allora che la scienza coi suoi virus vada avanti, se serve ad impedire che si faccia tutti le stesse cose sistematicamente, senza pensare a “costi e benefici”, per l’appunto!..io ridevo, perchè in fondo in fondo questa faccenda che siccome l’acqua è benedetta non ci si ammala non mi ha mai convinto…

  32. usti.
    hai scatenato un vespaio…
    tante cose giuste sono state scritte, in verità.
    credo in Dio (o chiamiamolo anche Buddha o come vuoi) ma NON nelle religioni, ho barrato la casellina NO per entrambi i figli.
    ma la mia grande ha fatto la comunione, perchè la facevano tutti (…). siamo tutti un po’ incoerenti. credo, o quantomeno confusi.
    quando hanno cominciato a telefonarmi a casa (davvero!) per rimproverarmi perchè non la portavo a messa, ho risposto che credo nella reincarnazione (è la verità – non è molto cattolica come convinzione), hanno smesso di telefonarmi.
    c’è da dire che la chiesa fa anche tante cose buone e utili, per carità… ma vorrei vedere, con tutto il potere (spirituale e temporale) che ha, se non le facesse!!! eccheccavolo.
    P.S. visto? anche se non ti ho scritto attitudini e inattitudini, a questo punto sai più tu di me delle mie colleghe!

  33. scusa, ma…..ora di religione ALL’ASILO???
    inaudito, almeno qui da noi in trentino io non so di questopportunità…
    inogni caso, io (73) non sono stata battezzata…ma mai sofferto della ocsa anche se facevo religione alle elementari e medie…ma insomma, il pensiero della famiglia è quello che ti forma maggiormente!
    mio figlio (non batt) va all’ora di religione alle elementari, si annoia abbastanza, ma alle volte dei concetti base (da noi i reti, gli egizi, ecc ) della cultura religiosa e non passano…meglio che un’ora buttata a girare per la scuola, visto che alternative non sono previste…
    ma al momento, rilassati!

    baci ele

  34. vai tranquilla elasti, è solo l’inizio.
    le mie belvette sono esonerate e quest’anno il 4enne e la 9enne sono gli unici della classe, il 7enne invece ha due compagne (italianerrime mi viene da precisare) che gli fanno compagnia.
    le domande non mancheranno e lo occasioni per diventare consapevoli e grandi insieme neppure. e non mancheranno neppure le discussioni con educatrici/insegnanti/genitori che la pensano in modo molto ma molto diverso e rifiutano di accettare che la laicità della scuola sia un diritto bontasanta costituzionalmente garantito.
    tieni comunque presente che l’insegnante di religione è tenuta a svolgere la propria attività in altro luogo (biblioteca, sala extra o altro) della scuola o, se gli esonerati sono pochi, sono le educatrici che si spostano altrove con i bimbi a fare altro.
    io una chiacchierata in proposito con le educatrici la farei e immagino che hobbit bello un momento di intimità con una delle sue educatrici a leggersi un libretto o a correre in giardino lo gradirebbe.
    besos.

    lasave

  35. Ciao, i miei bambini che frequentano elemetare e materna statali li ho iscritti all’ora di religione, e sono molto contenta indipendentemente dalla mia fede religiosa o meno. Le maestre di religione quando hanno presentato il loro programma alla riunione di inizio anno hanno speigato chiaramente che nell’ora di religione si parla di fratellanza, di accettazione degli altri e di solodarietà ovviamente con mezzi e parole adatte alle diverse età dei bambini e poi raccontano anche della vita di Gesù.
    Credo la scelta di iscrivere o no i propri bambini all’ora di religione sia sempre ben motivata in entrambi i casi, l’importante è spiegare bene ai propri bimbi il perchè delle nostre scelte in questo modo loro non si sentiranno diversi o emarginati.
    Ciao Alesssandra

  36. Ora di religione all’asilo…mmm…mi viene da chiedere se la Chiesa non abbia paura di perdere fedeli e voglia cominciare a “raccoglierli” fin da subitissimo…
    Io non ho fatto l’ora di religione il prima e terza media, ero rimasta traumatizzata dalla scuola elementare, dove l’ora di religione era un bis dell’ora di catechismo: preghierina e storie della vita di Cristo. La seconda media l’ho fatta a Como e lì l’insegnante (prete) faceva veramente Storia delle religioni, interessante davvero. Al liceo era più una lezione di attualità, ma l’insegnante era un laico e non un sacerdote.
    Colorano nei bordi? E con dominatrix e camilla invece possono colorare fuori? No perché da me erano le maestre “normali” a rompere per restare nei confini del disegno e qusta fissa mi è rimasta, anche quando faccio il “riempi gli spazi col puntino nero” della settimana enigmistica…forse dovevo proprio farmi esonerare dalla scuola in genere!!!
    fv

  37. Sia io che la ziamatta abbiamo fatto religione fino al liceo e guarda quello che siamo diventati: Io bucato sulle orecchie e sul naso, con un lavoro precario e una vita sessuale randagia. La ziamatta, disoccupata e con la tutale assenza di sensi di colpa tipicamente cattolici.

  38. errata corrige zioscemo: io al liceo non ho mai fatto religione!!in compenso il nostro passato religioso è bene tenerlo nascosto o vogliao svelare la tua partecipazione al torneo dell’addolorata in festa??

  39. Mi trovo in un simil dilemma con il catechismo… ovvero l’ho iscritto ma non sono praticante nè mi piacciono troppo le cose che sento a messa nè tollero l’istituzione… Io ho ricevuto tutti i sacramenti senza capirci un granchè… i miei figli sono stati battezzati quasi per inerzia(vivo in un paesino e certi passi sono scontati) ma non sono sicura di voler imporre loro i successivi… come sono stati imposti a me
    saluti solidali…

  40. Io per tutte le elementari e tutte le medie ho saltato le ore di religione, e ti assicuro che non mi sono sentità nè emarginata nè traumatizzata, anzi, mi divertivo un sacco!!!

  41. noi non andiamo a catechismo, siamo praticamente degli ufo, ma gli altri bambini invidiano i miei perche il catechismo è una palla pazzesca, quindi tutto a posto, il massimo che ci può capitare, dico io, è che entrino in seminario, in seminario…simona

  42. Uguccione di Bard

    Alem 75 ci ha detto che a scuola fanno fare il sgno della croce a bambini di 7 anni: si è giustamente scandalizzato. Ma andiamo un po’a fondoalla cosa. Una chiesa che cerca di far proseliti battenzando esseri non ancora ingrado di intendee e di volere, checondiziona (magari ufficiosamente) le scuole a compiere atti esteriori per far pressione su bambini che non sono ancora formati, che ha riscritto i testi del cosiddetto vecchio testamento secondo i propri fini, dimostra di essere soltanto interessata a manifestazioni esteriori e non profonde, e in tal modo si squalifica di fronte a persone che hanno una capacità di critica e di pensiero indipendente.

    Il grosso guaio da noi è la mancanza di un’etica laica profondamente radicata negli animi nostri da secoli. Proprio per questo ci si appoggia a un’etica religiosa che si ritiene essere di consentire una base di convivenza in aggiunta alle leggi civili.
    Se però andiamo a vedere nei 20 secoli passati non troviamo molti esempi di un etica che vorremmo avere adesso per i nostri figli e nipoti.

    Uguccione di Bard

  43. Ti invidio per la tua coerenza, io invece sono una codarda:
    I miei figli fanno sia religione a scuola che catechismo x fare la 1° Comunione e la Cresima.
    La grande x fortuna ha terminato l’iter, mentre il piccolo ha cominciato quest’anno e io e mio marito ci siamo trovati, alla 1° riunione alla quale dovevano partecipare anche i genitori, a pregare con una candela in mano, guardandoci l’un l’altro come a dirci: Ma che c…zo ci facciamo qui?
    Ti posso dire le nostre motivazioni:
    – I ragazzi ci tengono, dopo il catechismo di fermano all’oratorio a giocare e ci sono tutti i loro amici. Il piccolo avrebbe anche voluto fare il chierichetto, ma noi ci siamo opposti dandogli la motivazione che ha già fin troppi impegni.
    – Avremmo spezzato il cuore alla loro religiosissima nonna, che abita sopra di noi, e ha già avuto non pochi dispiaceri nella vita. D’altronde si è assunta lei l’onere di accompagnarli a Messa la domenica visto che noi non ci andiamo.
    – Per quanto riguarda la scuola, alla grande, che frequenta la 1° liceo ho dato la possibilità di scegliere, lei ha scelto di frequentare (cosa x me inspiegabile): Penso che a quest’età prevalga il desiderio di uniformarsi, non essere diversa, soprattutto in una scuola nuova.
    Nella scuola elementare del piccolo invece non fanno propriamente religione, bensì religioni, proprio x coinvolgere anche i figli degli immigrati. Infatti in questo periodo stanno studiando l’ebraismo e la classe partecipa al gran completo! Penso che sia la cosa migliore!

    Comunque ti posso assicurare che ogni volta che sento le dichiarazioni di Mons.Bagnasco in TV mi sento un verme, xchè so che è la gente incoerente come me che giustifica il grande potere che la Chiesa ha ancora in Italia!

  44. Io sono in crisi mistica da ormai un decennio, però ho acconsentito all’ora di religione per mio figlio su consiglio di un’amica che dice che, data la società multietnica, a scuola si insegna Storia delle religioni. Ma non ne sono così sicura. Si vedrà…

  45. non mi preoccuperei più di tanto: prima che assunta riesca ad inventarsi qualcosa di appassionante e irresistibile lo hobbit grande sarà diventato grande e sarà in altre faccende affaccendato

  46. mmmh…. l’ora di religione per bambini cosi piccoli mi sembra una forzatura. anche io avrei messo la crocetta sul “no”. La scelta diventa piu complessa dalle elementari in poi. I miei genitori mi fecero seguire l’ora di religione solo alle medie, perche c’era un “prof” molto bravo. aveva un approccio aperto in merito e non parlava solo di religione cattolica, ma di TUTTE le religioni. Alle elementari e al liceo, nisba: ero felicemente esonerata. Sarà banale ma dico: secondo me dipende dall’insegnante!

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