Nonsolomamma

religione, caselle e dilemmi

alla scuola materna dello hobbit grande, come in gran parte delle scuole materne milanesi, mancano le educatrici, mancano i pennarelli per disegnare, i giocattoli per giocare, i libri per leggere, la carta igienica per andare al gabinetto e i fazzolettini per soffiarsi il naso.
mancano i mediatori culturali per i bambini stranieri che arrivano da lontano e non sanno neppure come dire "mi scappa la pipì" o "mi fa male la pancia".
alla scuola materna mancano moltissime cose.
però, a volte, ci sono le maestre di religione.
al momento dell’iscrizione all’asilo, le mamme e i papà devono barrare una casella di un questionario per stabilire se il loro nano di tre anni dovrà o meno frequentare le lezioni (?) di religione cattolica.
elastigirl e mister incredible hanno detto no perché non sono credenti e perché ritengono che un nano minuscolo abbia più bisogno di pennarelli, giocattoli, libri, carta igienica e fazzolettini che di una maestra di religione.

"mamma, stamattina abbiamo avuto in classe tre maestre", ha detto lo hobbit grande.
"chi erano queste tre maestre?"
"camilla, dominatrix e assunta"
"assunta?"
"sì, la maestra di religione"
"ah! è arrivata una maestra di religione?"
"sì, ma io, A che viene dall’africa e non mangia il prosciutto e S che viene dal perù ed è testimone di geNova non facciamo religione"
tre bambini su 27. lui, A e S. si sentiranno diversi, esclusi, emarginati. per le nostre battaglie ideologiche lo hobbit crescerà con mille complessi. forse abbiamo sbagliato tutto.
"ma a te piacerebbe fare religione con tutti gli altri tuoi compagni?"
"no! io con A e S mi diverto come un pazzo e poi con assunta si colora dentro i margini tutto il tempo e io odio colorare dentro i margini".

per il momento il problema non sussiste. se un giorno assunta si inventerà qualche attività appassionante e irresistibile, bisognerà affrontare seriamente il dossier ‘religione’.

90 pensieri riguardo “religione, caselle e dilemmi

  1. Senti, io sono cattolica credente e praticante (quante, eh?), ma per mio figlio avrei preferito un asilo laico e pubblico. In questa valle di lacrime non sono state possibili nè l’una nè l’altra cosa.
    Mi ritrovo a portare il nano in un asilo privato creato dal parroco dietro una chiesa.
    Un parroco talmente libero ed intelligente che religione non si fa, ma i bambini si portano in piscina una volta a settimana; le maestre sono divorziate, ragazze madri, atee,… ma molto MOOOLTO attente, affettuose, intelligenti, creative,…
    I pennarelli non mancano, i libri si dividono anche se si portano da casa, si mette a disposizione quello che si ha in più per i bambini che hanno meno (dai giochi, ai vestiti, al costume,…)
    Praticamente un asilo marxista in chiesa!
    L’ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA!

  2. Io ho messo la crocetta sul no, per mia figlia. E nella scuola non se n’è accorto nessuno. Finché un genitore non mi ha detto che la mattina aveva incontrato l’insegnante della classe (che avrebbe dovuto stare con mia figlia durante l’ora di religione degli altri bambini) dal panettiere…Quando sono andata dalla preside a fare le mie rimostranze, ella mia ha detto: (testuali parole) “Ma che male c’è a fare religione!”. Non so se rendo l’idea…

  3. anche io sono cresciuta da non battezzata..in un paesino piccolo è dura..e alla fine sono stata io a chiedere ai miei di rendermi “normale”..e loro hanno buttato alle ortiche tutto viò in cui non credevano pur di accontentarmi..ora li ringrazio per questo, e sono convinta che la loro scelta sia stata ottima…dopotutto, da unica bimba infedele, potevo stare tutto il tempo in cucina a spadellare con la cuoca!!!

  4. non so se conta qualcosa, ma io non ho mai fatto religione. all’asilo non si faceva (o comunque l’ho rimosso); alle elementari uscivo DA SOLA col maestro a disegnare i fiori, il fiume, gli alberi; alle medie m’hanno presa in giro, poi hanno smesso perchè io non facevo le verifiche di religione (tiè!); al liceo si andava fuori a fare colazione, insieme a metà classe. Insomma, saltare l’ora di religione è sempre stata una gran pacchia, m’ha fatta crescere con le mie idee, sono (parzialmente) sana di mente, non sono una bigotta.

  5. ciao elasti! come stai?! tra poco compilerò il modulo dell’iscrizione all’asilo anch’io. non credevo che già all’asilo si presentasse la scelta.. alla riunione nessuno ha chiesto niente al riguardo (neanch’io). forse a tutti sembra normale che non ci sia.. o forse solo a me. a giorni vedrò da noi come funziona.. ps grazie per la ricetta contro le dipendenze!
    N.

  6. IO PREFERIREI UN ASILO IN CUI SI INSEGNA IL VALORE DELLA RELIGIONE E NON SI INSTILLA LA RELIGIONE CATTOLICA TRA UN MALLOREDDUS E L’ALTRO. DETTO QSTO, SE IO VALUTASSI CHE PER IL RESTO LA SCUOLA MI PIACE + DELLE ALTRE, LO MANDEREI SENZA PROBLEMI E GLIELA FAREI SEGUIRE. SAREBBE UNA BUONA OCCASIONE PER DISCUTERNE CON LUI UNA VOLTA A CASA E DI SICURO CON UN BAMBINO INTELLIGENTE COME L’HOBBIT è POSSIBILE. DI FATTO LA REALTà ITALIANA è QUESTA E PRIMA IMPARA IL SENSO CRITICO VERSO ESSA E MEGLIO è. CONOSCERLA A FONDO PUò ESSERE UNA FINESTRA X SVILUPPARE LA SUA CRITICITà DA NON SOTTOVALUTARE…

  7. anche noi abbiamo gli stessi dilemmi con marlonbrando. nemmeno noi lo abbiamo battezzato ed evitiamo le ore di religione. siamo delle mosche bianche anche nella progressista Toscana.
    per quanto riguarda le insegnanti di religione, abbiamo uno zio che ha promesso di fargli ripetizioni in bestemmie, qualora diventassero troppo invadenti. se siete interessati, fate un fischio 🙂

    chiaradavinci

  8. Mi sento un pò controtendenza rispetto a molti commenti. Io sono credente ma non praticante. Ho battezzato mio figlio e l’ho iscritto all’ora di religione. Ci ho pensato a lungo, poi ho deciso che preferisco che quando avrà veramente l’età per scegliere, almeno avrà una esperienza di ciò su cui sceglierà. In ogni caso nel suo asilo ci sono molti bambini di fedi diverse e l’esperienza con altre religioni certo non gli manca, anche grazie al lavoro delle maestre.
    Ada

  9. religione all’asilo…santa polenta!

    Da me si giocava all’asilo…ora lo hanno chiuso, per la serie sarà mica stato che giocavamo troppo? Anni settanta…

    Però catechismo l’ho seguito, e quanto tornavo a casa avevo i miei bravi dubbi, che esternavo con fratello maggiore, che da matalettt aveva fatto pure il chirichetto…
    per la serie lo spirito critico me lo son coltivato lo stesso, nonostante il don

    O forse proprio grazie all’esempio, che in quel caso era negativo, dato da quel parroco… piccola frazione della città dove abito ora.

    E anche alle medie, quelle fatte in città, per la serie lasciato il paesello.
    Avevo un compagno che era esonerato, lui buddista, caro…quante domande ingenue che gli ho appioppato, curiosa fin da piccola… ma azzarola a noi la storia delle religioni non la facevano, e io volevo saperne di più, non mi bastavano le risposte preconfezionate del catechismo…

    Non mi bastano manco ora, 25 anni dopo la cresima…fatta a dieci anni, perchè erano pochi i bambini… gli altri erano tutti più grandi, tranne i miei compagni di scuola…dovevamo far numero noi di quinta elementare, che tristezza… va be’ tanto con una zia suora non la sfangavi la dovevi fare per forza!

    😀

    Ah elasti… Grazie
    Tocchi argomenti che io non mi oso quasi sul mio blog…da bravo coniglio approfitto dei commenti nei blog altrui…vigliacca forte nè?

    Ciao, e non temere, secondo me,a far sentire ghettizzati sono certi adulti, mai i bambini!

  10. Anch’io come altri di quelli che hanno lasciato un commento sono stata battezzata e ho ricevuto tutti i sacramenti (meno il matrimonio, chiaro)…e ti dirò che sta cosa, vista adesso a 20 anni mi dà fastidio. Molto.

    Ho in mente di sbattezzarmi ma, come detto giustamente in uno dei primissimi commenti, questo non annullerà le ore di catechismo o l’acqua santa sulla mia fronte…certo, se uno non crede in dio (presente!) a queste cose non dovrebbe nemmeno far caso: l’acqua santa è solo acqua, l’ostia è solo un velo di pane…però mi irrita essere stata comandata in questo modo.

    E’ la mia vita e IO devo scegliere che fede abbracciare…ammesso e non concesso che voglia abbracciarne una!

    Voglio sbattezzarmi anche per prevenire problemi futuri: una volta parlando con mio padre gli dissi che, se disgraziatamente dovessi morire prima di lui (e di mia madre), non volevo assolutamente un funerale cattolico. Per la concezione che ho io della morte potete anche abbandonarmi in un tombino che non mi cambia niente…sai cosa mi disse? “E ma pensa ai nonni come ci rimarrebbero male!” O__O Scusa? E io dovrei sorbirmi un’ora di litanie con un tizio che decanta le gioie del cielo sul mio cadavere? Ma siamo impazziti? A parte che se anche esistesse un paradiso dubito di finirci (pecco e non mi redimo :P) ma poi dico, ti pare? E’ il MIO funerale non il tuo!

    Cmq, tornando ad argomenti seri: l’educazione dei figli…è un tema delicato e molto importante. Io sono fermamente convinta di voler risparmiare a mio figlio/a battesimo e compagnia…voglio che cresca libero di scegliere la sua strada, senza imposizioni da parte mia e tantomeno da parte di un estraneo che predica l’amore cristiano.

    Vorrei fargli conoscere le religioni del mondo, le dottrine filosofiche degli altri paesi…vorrei che conoscesse gli altri culti nella loro interezza, senza sentirsi oppresso da qualcuno che gli dice che solo il cattolicesimo è la via di salvezza…e mi rendo conto che non è facile. Per niente 😦

  11. @Laura, Wanderlust: sapevo della procedura, ma avete mica provato? Vi dico una difficoltà piccina picciò: nessuno ha idea di quale sia la parrocchia in cui sono stato battezzato. Era nei dintorni dell’ospedale che, vattelappesca, non era nei dintorni della casa dove abitavo ma a quelli che allora erano gli estremi confini della città. Quarantatré anni e vari cambi di casa più tardi, non saprei proprio a chi rivolgermi per capire a chi rivolgermi. Ammetterò che potrei perderci un paio di giorni, ma alla fine, come vedete, anche uno che lo reputa vagamente importante non lo fa.

  12. ho aperto solo oggi ,scusa.ho perso un sacco di soldi in borsa,il lavoro e’ scarso,e fa troppo caldo perche’ la mia adorata neve resista fino ad aprile.poi per il resto tutto bene…mi astengo dal commento del post,(io ed adornato siamo fratelli separati alla nascita),ma sui vantaggi marginali tieni duro,sulla sciantosa tuo marito mi sembra un po’ la pinafantozzi che compra cicoria (lei comprava pane)anche se ricambiato.per il resto daccordo su tutto ….come sempre

  13. tieni duro, te lo dico da cristiano, stai facendo la cosa giusta.
    L’insegnamento dei principi delle religioni non deve essere lasciato nelle mani della chiesa cattolica.

  14. Una cosa che non capisco dell’Olanda è che lo stato finanzia tutte le scuole elementari e se ci sono un tot di genitori che vogliono la scuola cattolica, protestante, musulmana, indù, steineriana, montessori o dalton, si costituisce una fondazione che poi riceve fondi per avviare e far funzionare la scuola (ci sono anche quelle pubbliche e basta), purché seguano i programmi ministeriali e facciano alle tappe previste il test di controllo che si fa in tutto il paese, e il cui risultato finale serve anche per accedere a certi tipi di superiore. Le scuole pubbliche non possono rifiutare nessuno, quelle confessionali in teoria si, poi fanno come gli pare.

    Però succede di tutto: genitori musulmani che in mancanza di scuola confessionale nei paraggi, iscrivono i figli a quella protestante, perché inculcherebbero più disciplina di altre, tipo Montessori (si, ci sono miti anche su questo).

    Io ho scelto per i miei per principio la pubblica di quartiere (anche se la cattolica, che diceva avrebbe confermato posto solo 6 mesi prima dell’ingresso del bambino a scuola, causa boom demografico in zona, mio figlio, che come bilingue portava finanziamenti extra per eventuale sostegno linguistico, alla tenera età di 1 anno e a una settimana dall’iscrizione lo avevano già accettato, un motivo per noi per rifiutare), poi rivelatasi un disastro per motivi personali, adesso va alla Dalton, e siamo felicissimi, lui per primo.

    Per dire che uno può anche fare la scelta a monte e che dove c’è un vero pluralismo, il problema non si pone (in Olanda, forse si pone nella famigerata Bible Belt, ma da non protestanti ci si vive male, quindi il problema si risolve dassé e loro si sposano tutti tra parenti).

    In Italia si, soprattutto per motivi umani e non religiosi. Però io da bastian contrario credo che in Italia NON li iscriverei per principio, anche se poi quelle poche volte che mi ritrovo in chiesa con i miei figli, sento il senso di appartenenza a un club che a loro ho negato e talvolta mi viene il magone. Brutti i problemi di coscienza di noi catto-non praticanti. Un pelo schizo anche.

  15. Io ho frequentato l’ asilo dalle suore, e ho studiato religionE fino alle medie.
    Tutto ciò è stato molto educativo, ho imparato infatti che i miei futuri figli non dovranno subire le quotidiane dosi di bigottismo che mi sono sorbita durante l’ infanzia.

  16. Io religione l’ho fatta alle elementari…non ricordo molto se non che ci facevano disegnare le parabole (non quelle matematiche XD)

    Alle medie me ne sono ben astenuta…al liceo m’è toccato sorbirmi ben 2 ORE A SETTIMANA in quanto andavo dalle suore…c’è da dire che, grazie al cielo, si sono risparmiati il catechismo trattando invece argomenti piuttosto attuali (roba tipo “le relazioni: io e la famiglia, io e gli amici, io e l’amore”…vabbè dai) e sono rimasta in contatto con la suora che ci faceva lezione…che sa perfettamente che io non credo ma rispetta le mie scelte senza impormi le sue.

  17. @animagotica: ci ho provato. Un giorno, precisamente quando ho scoperto la storia del conteggio dei battezzati per fare statistica, mi sono messo a ricercare di buzzo buono. Solo che non ho idea di come si chiami l’ospedale (che credo abbia anche chiuso, uno scandalo di bambini venduti a fine Sessanta…) Un giorno ci riproverò con più impegno

  18. ..giusto stasera dopo che la rosi bindi ha detto che prodi ci va in parlamento x la fiducia perchè sono successe cose importanti nel mio immagginario vedevo Ratzinger arrivare in parlamento e votare..la fiducia in cambio di ginecologi che mentre fanno le ecografie impartiscono le base della catechesi..prima si impara meglio è!
    .. pensa davvero a cosa risparmi ..sensi di colpa..cazzate etc.. non ce li mandare mai..siamo tutti in minoranza x qualcosa.. prima si impara prima si rispettano gli altri.
    un bacio

  19. SARA: qui dove sarebbe che ci trasferiamo in massa?

    OGGETTISMARRITI: ecco, l’ultima frasemi ha fatta pure commuovere. che budino sto diventando

    BOSTONIANO: appunto. ai tre anni del bostonano sarete ancora lassù?
    grazie per tutti i commenti successivi. sono molto d’accordo con te
    CENERENTOLA: grazie. adesso che la nostra sindaca ha anche deciso di fare guerra al ministro… sempre che il ministro resti

    KORE: grazie per questo commento ottimista e positivo!

    DISCEPOLI: meno male la deriva apostolica è stata solo un incidente

    LEX: al momento non conosce l’esistenza deo trasformers e io nemmeno. è grave dottore?
    il tuo blog da single l’ho visto!

    SALVIETTA: grazie

    FREESIA: che bel commento. grazie

    MARGOT: ci provo

    INGENORTON: la situazione scuola è terrificante

    ALEM: 🙂

    WONDERLUST: io credo che si debba vigilare sempre su come vive il bambino la sua diversità. ci sono bambini che non la reggono, come me da piccola, altri che invece sono più solidi e corazzati, come mi pare lo hobbit e come forse eri tu.

    LAURA: grazie dell’info

    UGUCCIONE: sagge parole

    EXMAPIS: aggiornamenti???

    SAIL: 🙂

    ANNA: io invece da piccola ero fragile e la diversità mi terrorizzava. se i miei mi avessero esonerata da religione, come avrebbero voluto fare se non avessero ascoltato le mie paure, io avrei sofferto moltissimo. lo hobbit per fortuna è più solido e evidentemente anche tu lo eri.
    avendo figli maschi mi eviterò anche il problema del vestitino bianco!

    LAROTTAMATRICE: già. sarà che io mi sarei impiccata da piccola pur di non essere diversa. e ora mi faccio mille paranoie nel terrore che il nano possa soffrire. lui però è corazzato per fortuna

    ALEBEGOLI: grazie a te 🙂

    N: questo commento mi fa particolarmente piacere, proprio perché viene da una credente. grazie

    TORTA: accidenti deve essere stata durissima. è un po’ che non passi, come stai?

    STEFANIA: io credo che sarebbe giusto quello che dici se l’ora di religione fosse un’ora di religioni, ma così non è. se quell’ora è ora di ottuso indottrinamento la trovo una violenza e basta. a priori non lo puoi sapere. tuttavia l’età della scuola materna è comunque acerba per affrontare alcuni temi fuori dalla famiglia

    ARTEMISIA: 🙂

    GIOGIO: mal comune… anche io sono stata battezzata per la nonna

    LAURA: certo che si trova il tempo. si deve trovare. non credo che, almeno finché vanno alla scuola materna, lo devi fare in modo programmatico. i bambini sono fantastici perché fanno mille domande a cui non ti puoi sottrarre e attraverso le risposte gli insegni ad essere libero, a pensare con la sua testa e gli dai gli strumenti per scegliere. è una delle cose più belle di essere genitore

    ARTE82MISIA: concordo

    ALEM: 🙂

    REBECCA: infatti io lo dicevo che dai commenti si capiscono milioni di cose. per quello leggerli è fantastico

    ELE: grazie. cercherò di rilassarmi

    LASAVE: hai ragione, devo parlare con le educatrici. ma io questa cosa di assunta l’ho saputa solo ieri, per caso!

    ALESSANDRA: concordo

    FV: senti, è un po’ che ci penso. noi ci conosciamo? perché conosco una fv che poi si chiama francesca… ma sei tu?

    ZIOSCEMO: e tu eri pire chierichetto…

    ZIAMATTA: l’addolorata in festa??? questa mi manca!

    NAKATI: ma perché lo hai iscritto? per non farne un diverso? o te lo ha chiesto lui?

    ANTARESS: 🙂 questo mi incoraggia

    SIMONA: no dai, un figlio seminarista no!

    MAMMAFOREVER: io credo che non sia un problema di incoerenza ma nel contesto in cui si vive e da cosa è efettivamente l’ora di religione

    MAMYTTI: secondo te assunta insegna storia delle religioni?

    SONOSCEMA: 😀

    MAMMAEPOI: è vero. dopende dall’insegnante, ma ex ante non la conosci…

    GAIA: io lo so che voi siete più avanti

    LAMERINGA: tu le ha dato una sberla?

    DELHAIZE: 😀

    ANONIMA: niente male direi!

    N: non credo che la religione ci sia ovuque in tutti gli asili. se non ne hanno parlato allora probabilmente non c’è!

    CHIARADAVINCI: 😀

    ADA: bello una voce fuori dal coro. sono convinta che se fossi credente anche io avrei fatto come te

    RABBIT: come anni 70??? non sei dell’85?

    ANIMAGOTICA: grazie per questo articolato commento

    KLOCHOV; anche io ho questa impressione

    KEADE: 🙂

    MECCIA: mi stai dicendo che sei andato in giro a sciare mentre noi lavoravamo??? sgrunt

    FALCON: sentirlo dire da un cristiano non è incoraggiante, per la chiesa intendo

    MAMMADAMSTERDAM: l’olanda è un altro pianeta

    LEELA: anche io, figlia di genitori non credenti, avevo deciso di fare catechismo. poi ho lasciato perdere

  20. dì elasti, sarai mica anche tu una pericolosa comunista??? 😉

    Ma lo sai che fra un po’ se non stiamo attenti ci obbligano, a battezzarli, ‘sti bambini?? poi tutti noi peccatori more uxorio, a ripetizione, e sposati in chiesa. avanti marsh!

  21. pensa un po’, quando ero piccola gli unici asili disponibili della zona erano gestiti dalle suore…io mi sono beccata 3 anni di suore perché mia mamma non poteva lasciare il lavoro…canti, preghiere, castighi, colori dentro i margini, lavoretti con gesù bambino…e non potevo usare il pongo bianco!
    pensa che quando hanno raccontato la storia di gesù e la creazione dell’inferno con l’angelo che viene cacciato dal paradiso hanno fatto un mischiotto enorme e mio fratello in lacrime, correndo lungo il corridoio, si è messo ad urlare “Non voglio più restare qui mi raccontano le bugie non è vero niente non ci capisce più niente non ci credo!!!”

  22. Io a dicembre mi laureo come mediatrice interculturale… (se tutto va bene! ^__^)
    Speriamo di trovare lavoro, visto che di mediatrici neanche l’ombra in giro! 😉

  23. sai cosa penso?
    penso che forse si sentirà escluso quando arriverà l’anno della comunione e non riceverà una valangata di regali come gli altri.
    penso però che andrà anche alle elementari con tanti bimbi di altre religioni per cui sentirà meno questa esclusione e non si sentirà poi così diverso.
    forse un giorno di chiederà di fare anche lui la comunione.
    e quando capirà che prima ci vuole il battesimo ed un sacco di domeni in chiesa per svariato tempo (considerando che la cresima si fa a 13 anni…)…forse, beh, forse tornerà sui suoi passi.

  24. Uguccione di Bard.

    Mackley ha ragione: il credere o non credere in un qualunque dio è un fatto assolutamente personale, mentre il laicismo è una necessità nazionale.

    Uguccione

  25. DENTRO I MARGINI !!!
    Li odio tutti, quelli che mi hanno obbligato da sempre a restare dentro ai margini…
    Elastigirl, io non sono madre e quindi probabilmente parlo a vanvera e non mi rendo conto di quanto possa essere difficile… ma fammi un favore personale: NON far frequentare MAI ai tuoi hobbit le lezioni di chi gli impedisce di dipingere ANCHE fuori dai margini e insegna loro a pensare con la propria testa! (ok, si, certo, lo so… quando saranno adolescenti sarà ancora più dura affrontarli di come già non potrebbe essere di solito, ma ti prego…fallo! Ne và del loro futuro).
    Buona fortuna a te e ai tuoi hobbit
    Zucca

  26. Da L’Espresso:
    “L’ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani circa un miliardo di euro all’anno. E’ la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all’otto per mille. Ma rischia di diventare in breve la prima. L’ultimo dato ufficiale del ministero parla di 650 milioni di spesa per gli stipendi agli insegnanti di religione, ma risale al 2001 quando erano 22 mila e tutti precari. Ora sono diventati 25.679, dei quali 14.670 passati di ruolo, grazie a una rapida e un po’ farsesca serie di concorsi di massa inaugurati dal governo Berlusconi nel 2004 e proseguita dall’attuale.
    Il regalo del posto fisso agli insegnanti di religione è al centro d’ infinite diatribe legali. Per almeno due ordini di ragioni. La prima obiezione è di principio. L’ora di religione è un insegnamento facoltativo e come tale non dovrebbe prevedere docenti di ruolo. Per giunta, gli insegnanti di religione sono scelti dai vescovi e non dallo Stato. Ma se la diocesi ritira l’idoneità, come può accadere per mille motivi (per esempio, una separazione), lo Stato deve comunque accollarsi l’ex insegnante di religione fino alla pensione.”
    (continua a leggere…)

    E poi l’ICI che il Vaticano non paga, la pretofilia (preti pedofili), ecc.. Avrai capito che siamo contro QUESTA CHIESA, eppure siamo stati costretti a fargli fare l’ora di religione proprio per non far sentire nostra figlia emarginata. Infatti sarebbe stata mandata via dalla classe ogni volta che c’era l’ora di religione. Ma visto che a casa se ne parla, che con il tempo crescerà, capirà e potrà decidere, e che i professori di religione NON mangiano i bambini, alla fine non siamo poi troppo preoccupati. Comunque l’Italia è e sarà sempre di più un paese medievale. Auguri a tutti noi!

  27. Da L’Espresso:
    “L’ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani circa un miliardo di euro all’anno. E’ la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all’otto per mille. Ma rischia di diventare in breve la prima. L’ultimo dato ufficiale del ministero parla di 650 milioni di spesa per gli stipendi agli insegnanti di religione, ma risale al 2001 quando erano 22 mila e tutti precari. Ora sono diventati 25.679, dei quali 14.670 passati di ruolo, grazie a una rapida e un po’ farsesca serie di concorsi di massa inaugurati dal governo Berlusconi nel 2004 e proseguita dall’attuale.
    Il regalo del posto fisso agli insegnanti di religione è al centro d’ infinite diatribe legali. Per almeno due ordini di ragioni. La prima obiezione è di principio. L’ora di religione è un insegnamento facoltativo e come tale non dovrebbe prevedere docenti di ruolo. Per giunta, gli insegnanti di religione sono scelti dai vescovi e non dallo Stato. Ma se la diocesi ritira l’idoneità, come può accadere per mille motivi (per esempio, una separazione), lo Stato deve comunque accollarsi l’ex insegnante di religione fino alla pensione.”
    (continua a leggere…)

    E poi l’ICI che il Vaticano non paga, la pretofilia (preti pedofili), ecc.. Avrai capito che siamo contro QUESTA CHIESA, eppure siamo stati costretti a fargli fare l’ora di religione proprio per non far sentire nostra figlia emarginata. Infatti sarebbe stata mandata via dalla classe ogni volta che c’era l’ora di religione. Ma visto che a casa se ne parla, che con il tempo crescerà, capirà e potrà decidere, e che i professori di religione NON mangiano i bambini, alla fine non siamo poi troppo preoccupati. Comunque l’Italia è e sarà sempre di più un paese medievale. Auguri a tutti noi!

  28. Da L’Espresso:
    “L’ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani circa un miliardo di euro all’anno. E’ la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all’otto per mille. Ma rischia di diventare in breve la prima. L’ultimo dato ufficiale del ministero parla di 650 milioni di spesa per gli stipendi agli insegnanti di religione, ma risale al 2001 quando erano 22 mila e tutti precari. Ora sono diventati 25.679, dei quali 14.670 passati di ruolo, grazie a una rapida e un po’ farsesca serie di concorsi di massa inaugurati dal governo Berlusconi nel 2004 e proseguita dall’attuale.
    Il regalo del posto fisso agli insegnanti di religione è al centro d’ infinite diatribe legali. Per almeno due ordini di ragioni. La prima obiezione è di principio. L’ora di religione è un insegnamento facoltativo e come tale non dovrebbe prevedere docenti di ruolo. Per giunta, gli insegnanti di religione sono scelti dai vescovi e non dallo Stato. Ma se la diocesi ritira l’idoneità, come può accadere per mille motivi (per esempio, una separazione), lo Stato deve comunque accollarsi l’ex insegnante di religione fino alla pensione.”
    (continua a leggere…)

    E poi l’ICI che il Vaticano non paga, la pretofilia (preti pedofili), ecc.. Avrai capito che siamo contro QUESTA CHIESA, eppure siamo stati costretti a fargli fare l’ora di religione proprio per non far sentire nostra figlia emarginata. Infatti sarebbe stata mandata via dalla classe ogni volta che c’era l’ora di religione. Ma visto che a casa se ne parla, che con il tempo crescerà, capirà e potrà decidere, e che i professori di religione NON mangiano i bambini, alla fine non siamo poi troppo preoccupati. Comunque l’Italia è e sarà sempre di più un paese medievale. Auguri a tutti noi!

  29. Da L’Espresso:
    “L’ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani circa un miliardo di euro all’anno. E’ la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all’otto per mille. Ma rischia di diventare in breve la prima. L’ultimo dato ufficiale del ministero parla di 650 milioni di spesa per gli stipendi agli insegnanti di religione, ma risale al 2001 quando erano 22 mila e tutti precari. Ora sono diventati 25.679, dei quali 14.670 passati di ruolo, grazie a una rapida e un po’ farsesca serie di concorsi di massa inaugurati dal governo Berlusconi nel 2004 e proseguita dall’attuale.
    Il regalo del posto fisso agli insegnanti di religione è al centro d’ infinite diatribe legali. Per almeno due ordini di ragioni. La prima obiezione è di principio. L’ora di religione è un insegnamento facoltativo e come tale non dovrebbe prevedere docenti di ruolo. Per giunta, gli insegnanti di religione sono scelti dai vescovi e non dallo Stato. Ma se la diocesi ritira l’idoneità, come può accadere per mille motivi (per esempio, una separazione), lo Stato deve comunque accollarsi l’ex insegnante di religione fino alla pensione.”
    (continua a leggere…)

    E poi l’ICI che il Vaticano non paga, la pretofilia (preti pedofili), ecc.. Avrai capito che siamo contro QUESTA CHIESA, eppure siamo stati costretti a fargli fare l’ora di religione proprio per non far sentire nostra figlia emarginata. Infatti sarebbe stata mandata via dalla classe ogni volta che c’era l’ora di religione. Ma visto che a casa se ne parla, che con il tempo crescerà, capirà e potrà decidere, e che i professori di religione NON mangiano i bambini, alla fine non siamo poi troppo preoccupati. Comunque l’Italia è e sarà sempre di più un paese medievale. Auguri a tutti noi!

  30. cara elasti, io non ho voluto commentare perchè lo ritengo un argomento un po’ complesso, per cui non bastano poche righe. Così mi sono permessa di prendere spunto e postare su questo topic.
    Come al solito, sei una grande ispiratrice di spunti! 😉
    un abbraccio

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