Nonsolomamma

how are you, hobbit?

mister incredible ama il suo accento barese e fa di tutto per trasmetterlo ai suoi figli.
sottopone lo hobbit grande a sedute di dialetto, sostenendo che la lingua di patate riso e cozze, orecchiette e cime di rapa e cartellate è "il nuovo esperanto dell’unione europea".
tuttavia, dieci anni di studio, lavoro, moglie e figli, nella sua doppia vita londinese, hanno fatto di lui un perfetto bilingue, in grado di passare dal barese di japigia all’inglese dell’east end senza soluzione di continuità.
da qualche tempo mister incredible si interroga sull’opportunità di affiancare al barese, nell’educazione linguistica degli hobbit, anche l’inglese.
"che dici mamma? pensi sia una buona idea cominciare a parlare inglese agli hobbit?", chiede mister incredible conversando al telefono con super W a bari.
"mi sembra un’ottima idea! prima cominci meglio è. anzi passami subito lo hobbit", risponde la nonna entusiasta.
lo hobbit arriva e afferra la cornetta.
"pronto, nonna?"
"hello obbit, auar iu tudei?", chiede super W.
"cosa???"
"auar iu tudei?", ripete la nonna, alzando la voce.
"eh?"
"auar iu? auar iu? auar iu?", insiste, gridando per farsi capire meglio.
"nonn’! scitt’ scitt’ a fa la iôsa!*", risponde lui in barese stretto.

la strada di mister incredible sarà lunga e faticosa.

*traduzione libera: "nonna, per cortesia fai silenzio"
traduzione letterale: "nonna, zitta zitta a fare baccano"

42 pensieri riguardo “how are you, hobbit?

  1. "La vie, c’est comme une bulle, une petite bulle perdue dans l’atmosphère, et qui éclate un beau jour quand le temps est venu."
    André Marjor.

    En espérant que mon univers vous plaisent, je vous souhaite la bienvenue dans ma bulle.

    Bonne visite à tous. Les Folies -érotique-

  2. "La vie, c’est comme une bulle, une petite bulle perdue dans l’atmosphère, et qui éclate un beau jour quand le temps est venu."
    André Marjor.

    En espérant que mon univers vous plaisent, je vous souhaite la bienvenue dans ma bulle.

    Bonne visite à tous. Les Folies -érotique-

  3. "La vie, c’est comme une bulle, une petite bulle perdue dans l’atmosphère, et qui éclate un beau jour quand le temps est venu."
    André Marjor.

    En espérant que mon univers vous plaisent, je vous souhaite la bienvenue dans ma bulle.

    Bonne visite à tous. Les Folies -érotique-

  4. Penso che insegnare una lingua straniera ai bambini sia la cosa più intelligente che si possa fare…e visto come questo viene fatto nella scuola italiana direi che tuo marito ha avuto un’idea meravigliosa!

  5. Idea stupenda, sia quella dell’ inglese che dell’esperanto di bari! L’essenziale è che l’italiano sia il punto di riferimento e che si sia consapevoli del fatto che si stanno “indossando cappelli di colore diverso”, così da non fare confusione! E direi che l’italiano dell’hobbit mi sembra buono..

  6. Uguccione di Bard

    Ci sono molti genitori che sono felici di trasmettere ai propri figli il loro dialetto originario.
    Non so se questo fa parte del darwinismo o meno, o lo è collateralmente, certo sarebbe interessante verificare se tra 20 anni i due hobbits parleranno barese o un raro dialetto del Caucaso.

    Uguccione

  7. Io avrei cominciato pure prima a comunicare con i bimbi in inglese!
    Non capisco perchè avete perso tutto questo tempo!
    LAROTTAMATRICE

  8. Allora, lo so che i tipi precisini sono una rottura, ma visto che sto facendo (Oddìo…è da un po’ che non faccio lezioni) opera di proselitismo del dialetto, vorrei precisare che “a jous” è più propriamente “il casino”…da cui anche “a iosa” per identificare un sacco di roba 😀

    Ciaooooo
    Baol

  9. Bellissimo! Uno degli aspetti più divertenti dell’insegnare inglese è quando gli studenti parlano inglese con le strutture e le parole del loro dialetto. Fai leggere a mister incredibile questa frase: “The season, Christian people go out”. Fatti dire da quale espressione dialettale deriva. Era in un tema ed è’ un esempio di quello che intendo dire.

  10. Imparare da così piccoli l’inglese è sicuramente l’ideale. X quanto riguarda i dialetti, secondo me è abbastanza inevitabile che vadano persi. I miei figli li sentono ancora parlare dai nonni e li capiscono abbastanza (+ il milanese che il siciliano), ma è l’ultima generazione che ha la possibilità di sentirli parlare quotidianamente (perlomeno qua al Nord).
    Il mio piccolo parla in dialetto col nonno praticamente solo quando giocano a carte, frasi del tipo: Tuca mi o tuca ti? Cinq e tri ot, ecc…

  11. dialetto… a casa mia per non farci fare confusione, non si parlava il dialetto, morale…

    in tempi di riscoperta dei dialetti capita di passare per snob, che non vogliono parlarlo…ma azzarola, mischio piemontese e veneto… e vi assicuro che non scherzo a scuola erano prese in giro quotidiane, e alcune frasi per me potrebbero dirle il greco antico, mi servono i sottotitoli quando la gente parte con frasi anche banali e stranote, in dialetto!

    E non riesco mai a annuire fingendo di aver capito, tanto non gliene importerebbe a nessuno, NO io volgio sapere che hanno detto, e si fanno delle belle risate, mentre io penso che siano solo dei gran maleducati….uhhhh

    insegnategli l’inglese, il barese, il milanese, ma soprattutto il rispetto per chi a diffferenza loro parla solo una lingua e magari fa fatica pur con quella….

    ok ho detto una cosa che non VI serve, glielo state già insegnando, ma dovevo dirlo!

    Devo farmi curare…

  12. Noi con barlettano e inglese abbiamo cominciato dalla nascita, all’esortazione “Be quiet, please!” il genietto risponde “C’ vu?”.
    P.S. riso, patate e cozze fanno un malloppo nello stomaco che digerisci dopo un mese.
    Ada

  13. io sono per trasmettergli tutte le lingue (compresi i dialetti) che conoscete. Con i nostri due mostricciattoli io e mio marito parliamo soprattutto l’italiano ma non gli facciamo mancare nemmeno il siciliano, per quanto riguarda l’inglese mio marito cerca di insegnarlo a tutti (compresa me :-)!!! Comunque è troppo divertente sentire parlare il piccoletto in siciliano o in inglese!!!! Il dialetto è importante anche per parlare e “capire”, tutti ma proprio TUTTI quelli che ti capita di incontrare, ti risolve un sacco di problemi!!!!
    Rita

  14. io ho affrontato una due giorni di lezioni di pugliese… stupendo week end ma sono stata rimandata per la pronuncia davvero poco impeccabile!

    ziamatta torna a Bari, siamo annientate e prive di stimoli. Elasti, help us!

    ps. ho provato a pronunciare la frase dello hobbit in presenza di un monopolitano… voto : 2 !

  15. che bello! mi vedo la scena della nonna e dello hobbit! una mia amica italo tedesca ha sposato un marocchino, hanno due figli ed entrambi parlano 2 lingue ma ne capiscono 4 (italiano e tedesco parlato, arabo e berbero “assorbito” passivamente) ed io li invidio tantissimo!

  16. ma non è un po’ pretenzioso, voler insegnare l’inglese ai figli, se non è la tua lingua madre?
    avresti potuto insegnargli tu il francese, magari, ma, e te lo dico per esperienza diretta, quando ci ho provato io, quando elisa era piccola piccola, mi sono sentita un’ebete e ho rinunciato.
    ora fa inglese e francese al liceo.
    credo ci possano riuscire solo quelli che effettivamente la parlano in casa, la lingua straniera, altrimenti è una forzatura!
    magari sbaglio, eh.
    (ma comunque è più bello il pugliese – e te lo dice una che, oltre al sangue francese, ce l’ha pure di terlizzi. e di napoli. e di gemona. e di fiume)

  17. PS: Lo so che può sembrare “crudele” far parlare inglese a dei bambini piccoli, ma se l’avessero fatto con me, oggi sarei molto molto contento! …voto a favore!
    😉

  18. ma non sarai mica mezza francese davvero?!o ho capito male?nel caso credo che dovresti assolutamente trasmettergli la tua lingua.quanto allo sentirsi strane non so che dire a rebeccah,io vivo all’estero e a mio figlio parlo italiano senza sentirmi in imbarazzo e spero davvero che lui a sua volta parli in italiano agli eredi.
    a.

  19. Perdonami Elasti, ma “Scìtt” vuol dire “Getta”. Forse volevi scrivere “Cìtt”.

    E comunque il barese può essere molto poetico. Al liceo ho tradotto una bamosa poesia di Saffo proprio in dialetto, te la incollo qui per il piacere di Mister Incredibile.

    Poi te la traduce lui, al massimo…

    Nù amà fà l’ammòr, Lesbia mè,
    p’rcè la vit ‘nge la ‘ma godè.
    E l vijecch bizzòc c’à non disc’n cudd,
    sind a mmè, chidd non mal’n nudd!
    U’ sol pot’ calà e mnì arrét a arrét,
    ma nù, p’na vold c’à la lusc abbrev se n’asciùt,
    na sola nott amà d’rmì, c’à nn frnèsc ma’.
    Mill vvas, po’ ciind m’à da dà,
    po’ ial’e mill e angòr ciind,
    po’ mill arrét e arrét ciind,
    e quann ‘nge nam dat tand ‘e mill,
    chidd vvas l’amà r’zzuà,
    c’à d’accsì, cudd, mangh nù ‘nge l’am’acchià
    prccè nisciun d chidd c’à mal’ ng’ vòl’n
    l’invidij ‘ngiav’à cchiamandà
    sapenn d chidd vvas quand ièv’n…

    Rainsoul, che forse si voleva solo vantare un po’ -_-

  20. O meglio, Catullo tradusse Saffo e aggiunse qualcosa di suo. Era un lavoro sulle traduzioni, a partire da quella di Catullo fino a quelle di vari poeti più o meno famosi… fino a noi studenti! ^_^
    Rainsoul

  21. scusa rebeccah,davvero.avevo capito che il francese era la tua lingua materna,o paterna.comunque non voleva essere una critica,forse il mio tono tradiva la paura che la seconda lingua venga persa..
    a.

  22. mo i discepoli nei primi mesi di vita londinesi dividevano casa con una di cassano delle Murge.
    mooooooooooo , quando tornarono nellla citta’ natale invece dell’inglese avevano imparato:
    mo ci e’?
    mo ciammmaninno?
    me chiudi la porta! e AFFITISCIUTO…..

    TERMINE ORMAI DIVENTATO UN MUST.

  23. LES FOLIES: ?

    ARSENICO: 🙂 grazie

    ANIMAGOTICA: speriamo..

    ALEM: direi che non ci sono dubbi e non ce ne saranno sul fattp che l’italiano sia la nostra lingua. vedremo l’esperimento come va

    UGUCCIONE: 🙂

    ANTARESS: “parla inglese” mi sembrano parole grosse

    LAROTTAMATRICE: per insicurezza. perché comunque l’inglese non è la lingua madre per mister incredible e quindi avevamo dei dubbi. poi ci siamo detti che non farlo sarebbe un’occasione sprecata e quindi mister incredible ci prova

    BAOL: grazie caro!

    KATIKA: 😀

    MAMMAFOREVER: ma è un vero peccato che vadano persi i dialetti. io purtroppo non ce l’ho

    OGGETTOSMARRITI: ho bisogno di una consulenza di mister icredible

    VOLARE: il dialetto è una ricchezza. sull’insegnargli il rispetto sottoscrivo appieno

    ADA:il genietto mi affascina

    LOCATAIRE: tanto ora che hai fatto il corso di dizione parli come un signorina buonasera

    RITA: concordo 🙂

    CANGU: urge conversazione e aggoprnamento con la zia matta

    MARCI: 🙂

    ARTEMISIA: quelle sono pillole quotidiane…

    GOMMOSA: uff. io manco sempre quando voi vi divertite

    NEKO: anche io li invidio!

    GAIA: 🙂

    KEADE: 🙂

    REBECCA: è esattamente per questi motivi che abbiamo aspettato così tanto. perché eravamo incerti. comunque mister incredible parla inglese perfettamente, pensa che i suoi studenti non indovinano mai di dov’è. quindi abbiamo pensato che è peccato non approfittare di una tale fortuna e di u’età in cui i bimbi sono spugne. riguardo al mio francese, non è certo come quello di nonna J

    SAIL: 😀

    SIMOACAB: per quella non abbiamo maestri

    A: non proprio. nonna J è francofona, ma io ho iniziato a parlare francese tardi e non la sento affatto come lingua madre

    RAINSOUL: sono annichilita dall’ammirazione

    DISCEPOLI: ma la città natale dei discepoli qual è?

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