Nonsolomamma

disegnami l’inferno

questa sera elastigirl è tornata dal lavoro poco prima delle nove.
gli hobbit erano con la baby sitter valentina diolabenedica.
elastigirl è  rincasata dopo una giornata insulsa e una corsa di 40 minuti in bicicletta, stanca, triste e affamata.
"mamma! giochiamo? mamma mi coccoli? mamma mi prendi in braccio come quando ero piccolo?", ha detto lo hobbit grande.
"mamma, pampa!", ha aggiunto il piccolo dando un calcio alla palla.
"nani, un attimo. la mamma deve sedersi un minuto soltanto"
"uahhhhhh", ululano in coro disperati, avvinghiati alle elasti-ginocchia.
"elasti, io andrei…", dice timidamente valentina.
valentina ti prego. non mi puoi lasciare sola con questi due piccoli mostri. ho bisogno di farmi una doccia, di mangiare qualcosa, di chiudere gli occhi. ho bisogno di respirare, anche solo cinque minuti. valentina, resta!
"va bene, valentina. vai pure che è tardissimo"

se qualcuno questa sera avesse chiesto a elastigirl di raffigurare l’inferno, lei avrebbe dipinto il focolare di wisteria.

50 pensieri riguardo “disegnami l’inferno

  1. La mamà è rientrata pochi minuti fa. Io sono raffreddatissima con qualche decimo di febbre.
    Ho messo il nano spagnolo a letto alle 8 perchè non aveva voluto fare la siesta ed è crollato sfinito dopo aver giocato al rullo compressore sopra la sottoscritta per mezz’ora…
    Il papà si stava addormentando durante la cena.
    Inferni paralleli:-)

  2. ok, ora mi faccio odiare. sono uscita dall’ufficio alle 18.30, Lui è passato a prendermi. siamo arrivati a casa e ho messo nel microonde, cibo buonissimo che avevo già preparato ieri sera, poi sono andata a farmi fare un massaggio da un’ora e mezza, torno a casa, una tisana, qualche blog e ora mi metto nel letto con un libro bellissimo sul naso…
    ecco odiami pure… (intanto io ogni giorno spero di avere due hobbit simpatici come i tuoi… anche in sere come questa!) 🙂

  3. però. dì la verità, com’è bello aprire la porta, e vedere i tuoi cuccioli che ti vengono incontro!
    immagina se arrivando, nessuno ti guardasse neanche in faccia, che tristezza.. 🙂

  4. Sono sicura che l’inferno a cui ti riferisci è quel maledetto senso di colpa che spesso hanno le donne che lavorano, quando dopo una dura giornata non riescono (giustamente) ad essere pimpanti come vorrebbero i figli. Io ho scelto di non lavorare (almeno per ora che sono piccoli), ma ti assicuro che anche la mia scelta è molto difficile…

  5. Uguccione di Bard

    Vedi elastigirl che fortuna hai: riesci avivere i tuoi figli nella loro interezza, del vivo, non come i poveri mariti che arrivano sempre tardi per prestare quell’aiuto alla moglie che loro anelano prestare….. poveretti, sai come soffrono ?

    Stai allegra elastigirl, quando sarai la boss della ditta in cui lavori gli hobbits saranno cresciuti, e ceneranno fuori !!!!!

    Uguccione

  6. ogni cosa ha il suo prezzo, però ti prego, pensaci prima di fare il terzo. Il terzo si fa solo se Valentina si trasferisce da te e non va mai via, e dico MAI. Oppure scrivi a Tata Matilde, che io alle favole ci credo un sacco!

  7. elasti ti posso capire: ne ho 4 di nani e anche se non ho un lavoro “canonico” con ufficio, orario e stipendio fisso faccio un numero infinito di cose, anche molto interessanti. ma pensa quanto sarebbe peggio dover preparare la cena per mister I, dover aver voglia di fare l’amore e al mattino dopo dover sopportare da un hobbit dodicenne un “mamma, tu non lavori, non porti a casa un soldo!”
    non si muore ma si resta male.

  8. elasti, non riesco neanche ad immaginare dove trovi le energie per affrontare un marito part time, due hobbit nel pieno del loro vigore infantile e affamati di mamma-coccole-affetto-sapere, un lavoro impegnativo, una madre giramondo, una casa da gestire, un luibro in cantiere… io mi stanco solo a pensarci, e ipotizzo che durante la gravidanza si sviluppino i superpoteri!

  9. pensa a quando ti aspetteranno per fare insieme un paio di espressioni …che proprio non sono riusciti a risolvere da soli, oppure per ripeterti 2 capitoli di storia. Io faccio finta di ascoltarla, annuisco anche con la testolina, ma il cervello è momentaneamente scollegato!

  10. Se sei tornata tardi a causa delle tue nuove mansioni in ufficio, ben ti sta!
    Elasti, non farmi arrabbiare!
    LAROTTAMATRICE

  11. Questo è il lato oscuro della maternità, se ne parla troppo poco. A forza di Mulini Bianchi e Barillas si tende a pensare che sia sempre tutto perfetto…
    Ada

  12. cara elasti, sei simpaticissima e anche un po’ matta ( nel senso buono…) a voler fare tutto…è un male diffuso tra le donne! domanda che io mi farei se fossi al tuo posto: visto che si è capito che in italia la meritocrazia non esiste, e posto che mio marito lavora in inghilterra _a londra?_ (che non è l’italia, bellissima, ma…), possibile che non ci sia un lavoro adatto alle tua superqualità e più vicino a tuo marito? io ci penserei…in nord europa il trattamento riservato alle famiglie è incomparabile, sotto molti punti di vista , con quello misero offerto dall’italia.
    detto ciò, mi rendo perfettamente conto di che significa sradicarsi e soprattutto sradicare i propri figli dal nido in cui li si ha abituati a crescere.
    ma il tentativo dell’inglese non va un po’ in questa direzione?

    un abbraccio.
    ele

  13. Purtroppo mi associo al commento numero 3 di laterra:
    ma ne vale la pena?

    Non so veramente come tu faccia, i nani cresceranno, saranno più autonomi, ma avranno anche esigenze maggiori e credo che lì la tua presenza sarà determinante.
    non dico di mollare e fare la casalinga, non potrei sopportarlo nemmeno io, ma allentare la presa, stabilire le priorità e seguirle.

    ti consiglio un libro che sicuramente conoscerai già:
    Maurizio Pallante
    La decrescita felice

    un abbraccio forte anche se non ti conosco, ma ho sentito il tuo sconforto e ti sono vicina.
    Laura

  14. ce la puoi fare elasti
    ce la puoi fare
    perchè vuoi farlo, per cui ce la farai
    e da grande donna che sei resterai comunque in ascolto, in modo da stare sempre allineata ai tuoi bisogni e alle tue passioni.
    è questo l’importante.

    lasave
    (quella che il terzo l’ha tanto voluto e ora arranca arranca…gioiosamente)

  15. ciao elasti,
    io penso che chi ha i figli piccoli in questa milano, in questa italia, in questo 2008 e insieme vuole lavorare, vivere, essere (e non è un ordine di priorità) può solo pensarsi un po’ pioniera: non è questa la parità che le donne volevano (ossia doppio lavoro, doppia responsabilità, doppio carico, sul resto niente di invariato, nessuno sconto…). E tu, con il tuo blog, pioniera verso nuovi mondi lo sei già.
    Brava!

  16. Leggendo qualche tuo post precedente mi ero detta: “che brava, riesce a fare un sacco di cose e non si lamenta”. Invece vedo che lo sconforto prende anche te. Non ti preoccupare è tutto normale. Ho due figli più grandi dei tuoi (15 e 11) e spesso arrivo all’ora di cena e a volte………….vorrei tornare quando sono già addormentati! Ma il più delle volte, anche se tardi, quando rientro non vedo l’ora di abbracciarli (quando si fanno abbracciare) e di fregarmene di tutto il resto…
    Ciao
    Mariko

  17. Ti servirebbe una elastizia come me. Ancora giovane, senza figli, con un marito assecondante che si sta spupazzando le nipotine nane – come i tuoi – a qualsiasi ora di qualsiasi giorno consentendo alla cognata di andare all’università, gestire un po’ la casa e di rilassarsi (quando può!).
    Tequila

  18. Bastaaaaaaaa!!!

    Ogni tanto lasciatece sfogà in santa pace, che poi ci passa!!!

    Nathan-MammaSolidale
    (prendila anche come mia risposta-alla tua risposta al commento precedente-del post precedente 😉 )

  19. Ciao elasti, è la prima volta che approdo nel tuo blog.

    Sono una che, come te, condivide il girone infernale delle mamme che lavorano e che quando tornano a casa ricominciano a trottare!

    Complimenti per come scrivi, è molto divertente 🙂

    Selene

  20. il punto non e’ se tu ce la puoi fare,che certo ce la farai,non puoi mica non farcela,quello e’ un lusso delle non madri.un po’ di piu’ potrebbe essere se ce la faranno gli hobbit,se sopravviverai ai sensi di colpa,se,come ti hanno gia’ chiesto,ne vale la pena.in fondo non ho mai letto che ti piaccia la finanza o il tuo lavoro cosi’ tanto,allora perche’ continui?ora hai il blog,il libro,sicuramente altri mille interessi,perche’ non la smetti col tuo lavoro risucchiante?tanto lo stipendio mi sa che va tutto in baby sitter!
    a.

  21. L’abbiamo pensato tutte, almeno una volta. Il trucco è non tornare a casa subito, anche se è tardi, ma concedersi un piccolo momento di decompressione, se possibile. Io ho cominciato da poco, funziona.

  22. Povera elasti!
    Mi metti di buon umore eprò coi tuoi post!
    Sai, far la giornalista è uno degli sbocchi professionali della mia università ma per gli orari che si fanno non la voglio fare!!

  23. lucedeimieiocchi purtroppo temo tu stia entrando nella fase due quando istintomaterno,carriera,vitamoderna cominciano a cozzare fra loro e non sembra esserci soluzione se non la fuga .noi abbiamo gia dato.e l’unica soluzione che siamo riusciti a mettere in piedi e’ quella del carpediemperiodale cioe’ fai quello che devi fare senza rimorsi o pentimenti e goditi quello che devi goderti senza sensi di colpa o remore……..infatti ora chiudo e raggiungo la famiglia su in montagna per 3gg ciao e buon w/e

  24. ma no dai come fai a dire che e’ l’inferno quando torni trovi un genieto e lui il LEADER.!
    Inferno e’ tornare a casa dopo ore di universita’ e lavoro e trovare l’UOMO-INCUBATRICE.che ti assilla con i suoi problemi amorosi.

    P.s L’UOMO_INCUBATRICE e’ un ex coinquilino della redattrice, un uomo annientato dai problemi amorosi che giustificava la sua sfortuna dicendo che aveva passato 4 giorni in incubatrice alla nascita.

    I discepoli vorrebbero sapere se e’ vero che stare in incubatrice provaca tali traumi, se cosi’ fosse cambierebbero opinione sull’ex-coinquilino .

  25. .. anch’io penso che le carote centrino…! devi avere degli appigli (non c’è Mr.I, solo finanza ..non c’è la tua compagna di banco..) .. se no le tue povere endorfine a 0 ti fanno vedere inferno dapertutto .. di la verità .. visto che Ratz ha detto che esiste mò… 🙂
    ..ps: in effetti com’è che non andate tutti a londra ? (sai x farmi un tot di fatti Vs) .. poi non è che una cenetta a base di cime di rapa cambierebbe molto la situazione forse.. 😉 ..povero Mr. I…

    Be ultima cosa ho sentito la tua voce..e me la immaginavo diversa 🙂 ..e ora quando ti leggo a volte mi confondo perchè ti leggo con la tua voce immaginaria .. 😉

  26. BOSTONIANO: poi passa

    SALVIETTA: mal comune… stai meglio oggi?

    LATERRA: ripeto, no. ma non ho molta scelta. e comunque tornare a casa così tardi, anche dal centro esatto della redazione, è un’eccezione

    MARGOT: 🙂

    ALEBEGOLI: la discussione con il consorte sul lavoro credo sia veramente tosta

    OGGETTISMARRITI: 🙂

    SUNFLOWER: già, almeno non si parla più di cacca

    NONNACARINA: sapere che chiamano anche loro quasi tutti i giorni mi è di grande conforto 🙂

    BAOL: ehm, no, dimenticato

    FREESIA: 🙂 grazie

    159CM: macché odiarti. il tuo racconto mi fa fare un salto indietro nel tempo. anche io ho avuto un periodo di totale beatitudine. ed è solo per la scorta che ho fatto in passato che ora affronto l’inferno con il sorriso

    ARTEMISIA: già sarebbe terrificante

    PENSATAADDOSSO: immagino che la scelta di non lavorare sia durissima. io so già che non ci riuscirei

    UGUCCIONE: mah. non sono così convinta

    CAPTAIN: ma come??? no! e pensa che quando scrivo i post cerco di fare in modo che anche un non addetto ai lavori ci capisca… mi dispiace

    AMISSI: scrivo subito a tata matilde

    SONOSCEMA: immagino e ti capisco. è per questo che io credo che non ne sarei capace

    COLPODICODA: energie? what does energie mean?

    MAMMAFOREVER: nooo! deve essere agghiacciante. non sono ancora pronta. però almeno la notte dormono i tuoi e non si svegliano alle 6,30 chiedendo di giocare, vero???

    LAROTTAMATRICE: ma non dovrebbe succedere molto spesso, mi garantiscono. e poi, cara, non è facile dire di no. o si molla tutto ed è improponibile ma se sei in ballo non puoi stare ferma. argh

    ADA: perfetto? i momenti perfetti si contano sulle dita delle mani in un anno

    6LUGLIO: posso dirti che oggi è passata

    SAIL: grazie! valentina sa del blog. non ho mai capito se lo legga o no.

    MITILE: ma non è che poi ti brucia le cellule cerebrali?

    ELE: in realtà l’idea di andare tutti a londra non è all’ordine del giorno. per vivere decorosamente a londra devi guadagnare veramente tanti soldi e un docente universitario come roberto al momento non prende abbastanza per il costo della vita lì. lassù io dovrei o dedicarmi a tempo pieno ai figli e non credo di riuscire a farlo oppure lavorare, ma in quel caso si porrebbe il problema delle tate, degli asili e sarebbe tutto estremamente costoso. magari altrove, ma non è così facile mollare tutto

    REBECCA: hai ragione. l’ho piantata

    MAUBAUIS: 🙂

    LALLA: grazie. tu hai ragione, infatti in prospettiva vorrei allentare, come dici tu. diciamo che un po’, nell’ombra sto lavorando per questo, anche se non sembra per niente

    LASAVE: grazie grazie grazie

    ANONIMO: grazie. mi sono persino un po’ commossa. ma chi sei? lo so che non è la parità che le donne volevano, ma dopo la teoria forse era necessario un periodo di pratica, di transizione che stiamo vivendo ora (belle sfigate). forse servirà alle nostre figlie (accidenti che ho solo maschi!)

    N: 🙂

    ROSSAFATA: 😀

    MARIKO: grazie per questo messaggio di speranza

    TEQUILA! ecco. mi ci vuole una tequila

    MAMYTTI: ehm, non molto. si vede tanto?

    KEADE: argh!

    NATHAN: 🙂

    SELENE: grazie

    A: stiamo a vedere. devo trovare un’altra fonte di guadagno “vero” che al momento non ho. il mio sogno sarebbe fare cose che mi piacciono, in autonomia. farle magari un po’ da casa, in modo da stare vicina ai nani se hanno bisogno. non so. intanto vediamo cosa succede nei prossimi mesi

    JULIASET: ehm io mi sento in colpa per i nani e pure per valentina. lo so. sono senza speranza

    CRAZYSMACK: non tutti i giornalisti fanno orari inumani. te lo garantisco. io a parte tutto sono una di quelle che non li fa

    GAIA: non ci vado più! buahhhhh!

    MECCIA: ti saprò dire che soluzione trovo io. sigh. che invidia per la tua tre giorni

    DISCEPOLI: per fortuna i nani non hanno conosciuto l’incubatrice, ma mi sembra strana questa cosa…

    NONNACARINA: ma devo anche liberare la povera valentina…

    MILANESINESILIO: non andiamo tutti a londra perché lì ci vogliono un sacco di soldi e la gestione di due bimbi in un posto così sarebbe complicatissimo

  27. Oggi molto meglio grazie!
    Tu?
    Domani altra giornata piena. Sveglia alle 7, colazione al pupo, parco, pranzo, siesta (sperando che si addormenti in meno di un’ora), passeggiata+merenda, cena.
    Ho già preparato il menu:-)

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