Nonsolomamma

macchine semplici e macchine complesse

elasti-ignara torna dalla pausa pranzo.
la redazione sembra hadleyville di mezzogiorno di fuoco.
"ma che succede?"
"niente, ho litigato con il collega D. vado a predere un caffè alla macchinetta e mi calmo", dice il collega S.
"io e S ci siamo affettuosamente mandati a cagare, ma è tutto a posto adesso", risponde il collega D.
"è stata tutta colpa mia", dice la collega I affranta.
"no, mi sento malissimo. è colpa mia", dice la collega A contrita.

testimoni oculari riferiscono che c’è stata una rissa, legata a un controverso pezzo sulle riserve di sabbie bituminose. D e S hanno approfittato dello scottante argomento per insultarsi e sfogare la loro aggressività bruta. poi, come succede ai maschi, macchine semplici ma facili al surriscaldamento, si sono rapidamente raffreddati, hanno  azzerato la memoria a breve termine e cancellato ogni rancore.
I e A hanno assistito, estranee e stranite, allo scoppio di rabbia gratuita e catartica.
ma sono donne e quindi strutturalmente schiacciate dal senso di responsabilità, trafitte da un cronico senso di colpa e affette da lievi manie di protagonismo.

appartenere alla metà evoluta del cielo è una vera condanna.

34 pensieri riguardo “macchine semplici e macchine complesse

  1. EHH…mica è sempre vero…

    ho avuto colleghe esponenti di sesso femminile che dimenticavano, e dimenticano, di aver fatto le cose per cui io parlo solo di lavoro con loro.
    E colleghi maschi capaci di rivangare cose vecchie di decenni…alla frase Perdono ma non dimentico…

    E io in risposta, io invece ne perdono ne dimentico, al massimo fingo di non ricordare 😛

    son veramente bastard inside a volte!!!

  2. miticoooooooo hai espresso con una lucidità incredibile un aspetto che nn ho mai capito degli uomini. mio marito è capace di infiammarsi x delle scemenze, urlare le peggiori bestemmie e insulti del mondo e 5 minuti dopo scherzare come se niente fosse. però io ho smesso di sentirmi in colpa…che ne dici di questa evoluzione della specie???

  3. Ehi, ehi, ehi, “metà evoluta…” L’evoluzione avrebbe eliminato il comportamento più inadatto alla sopravvivenza (in questo caso quello più portato a farsi del male da soli a più lungo termine), non credi? Qui non c’è nessuna evoluzione al lavoro, solo la solita vecchia storia che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere

  4. il problema delle macchine complesse è che quando qualcosa va in corto circuito serve un intervento di solito lungo, costoso e doloroso…

    lasave

  5. si.. anche nel lavoro pare che ai maschi manchi il primitivo momento di caccia nella savana.. alzano il torace, la voce, agitano le mani, scagliano magari ciò che gli capita a tiro.. non oso pensare a come segnano il territorio. buona giornata, N.

  6. Uguccione di Bard

    E’ vero tutto, ma bisogna oramai convenire che parlar male degli uomini è come sparare sull’ambulanza.
    E’ vero che nella mia lunga vita di lavoro, periodo ormai alla mie spalle,mi sono reso conto che per molti lavori le donne sono più efficienti e pronte degli uomini. Però è altrettanto vero che solo gli uomini sono adatti per certi lavori particolarmente impegnativi; faccio un esempio, scaricare col badile un barcone pieno di sabbia.
    Certo che se la scienza farà sì che la riproduzione del genere umano avvenga non nel delizioso modo tradizionale, ma con provette, alambicchi e sali minerali, per noi uomini la vedo “tinta”.
    Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

    Uguccione

  7. Mmmm, la metà evoluta del cielo?

    Certo, se diamo per scontato che la natura evolva sempre verso il disordine e la complessità.

    Non dimentichiamo però che l’equilibrio stabile si situa sempre ad un livello d minimo energetico

    un maschio

  8. questa rappresentazione del genere maschile non mi piace neanche un po’ …. e poi qua voi donne siete troppo in maggioranza ….. la metà evoluta del cielo … appunto sempre con la testa per aria siete ! 🙂

  9. Succede anche dove lavoro io, solo che tu lavori in una redazione io in un cantiere navale…… in questi 7 anni ho dovuto imparare tutte le parolacce di questo mondo più inverntarne delle nuove! E comunque è proprio come dici tu; scoppi d’ira (io gli chiamo eccessi di testosterone) poi azzerano la memoria a breve termine e ricominciano a fare apprezzamente “pesanti” sulle hostess, sulle mogli degli armatori etc etc

  10. grande… eh sì che a volte sono proprio loro, i maschi, i più evoluti… perchè per stare bene bisogna dimenticare e non avere inutili sensi di colpa… fiuhhh, se sapete come si fa ditemelo anche a me, please…

  11. ehi bostoniano hai ragione, ma certe volte la spiegazione più semplice è quella che colpisce il segno più da vicino… e poi anche a semplificare, a farlo con tanto brio e humour elasti è troooppo brava!!!
    ciao elasti 😉

    giupina

  12. ARTU’

    Se le donne hanno un senso di colpa, fanno solo il dover loro, mentre se è un uomo ad essere angustiato da quel senso orribile è un pessimista !

    E’ così che si pensava un tempo, quando i cowboys lottavano eroicamente contro gli indiani utilizzando armi che qualificano i gentiluomini, come ad es. il whisky, o altre simili pinzillacchere.
    Ma in quei tempi si che noi uomini abbiamo costruito un impero di civiltà, e buone maniere che ispirano anche i nostri tempi.

    Tutte queste storie dei sensi di colpa sono delle grandi baggianate.
    Da quando in qua ci si può sentire colpevoli per cose senza senso, ecc.ecc.; solo la possanza del forte bicipite, e e la velocità di estrarre la pistola sono le cose che contano per difendere la nostra famiglia e le nostre donne soprattutto da un mondo subdolament aggressivo, e barbaro: altro che sensi di colpa !!!

    artù

  13. RABBIT: tu conosci le eccezioni che confermano la regola

    EMILYSTAR: grandissima! l’abbandono del senso di colpa è un ulteriore passo verso la perfezione! 😉

    RAPERONZOLO: 🙂

    MIKINA: 😀

    BOSTONIANO: è più evoluto scatenare risse gratuite e sbraitare a destra e a manca per il puro gusto di sentirsi maschio o autoinfliggersi serenamente qualche tormento qua e là?

    ANONIMO: firmati!!!

    KEADE: fino a stasera

    MARGOT: già… 😀

    SAIL: 🙂

    LASAVE: sante parole. invece per le macchine semplici basta un po’ di scotch qua e là e ripartono in volata

    UNACOCCA: 🙂

    N: io avevo un capo tanto tempo fa che quando si arrabbiava spaccava sedie e telefoni

    BOSSCARLO: il problema è che la metà meno evouta del cielo non sa interpretare…

    UGUCCIONE: 🙂

    UN MASCHIO: bisogna dire che talvolta avete un apprezzabile senso dell’umorismo

    SIMOACAB: 😛

    LIBERAAMAZZONE: in un cantiere navale??? e tu cosa ci fai? spero che almeno comandi a bacchetta tutti quanti!

    NOBILMAMMIS: 🙂

    GAIA: 😀

    ZIACRIS: così, per placare gli animi?

    BITCHINA: hai tristemente ragione

    GIUPINA: 🙂 ma è la prima volta che commenti o sono io che non mi ricordo di te? in ogni caso benvenuta!

  14. “sono donne e quindi strutturalmente schiacciate dal senso di responsabilità, trafitte da un cronico senso di colpa e affette da lievi manie di protagonismo”…

    insomma sei orgogliosa di essere donna, ma per certi versi preferiresti non esserlo…

    (Bello il tuo blog)

  15. Allora in questo mi sa che io assomiglio più a un maschio: infatti 10 secondi dopo la fine di un litigio ho resettato tutto, dal motivo della sfuriata, alle cose dette (da entrambe le parti).
    Come mio padre.
    Cosa che ha sempre mandato ancora di più in bestia mia madre, che non s’è mai capacitata di come:
    1- dopo le sue sfuriate, noi ci comportassimo come se niente fosse avvenuto;
    2- dopo le NOSTRE sfuriate (uno contro l’altra) noi ci comportassimo ugualmente come se niente fosse avvenuto, dimostrando di essere anzi anche più rilassati e sereni entrambi.

    Questo atteggiamento (ora che ci penso) ha sempre dato ai nervi anche ai miei ex: tutti dotati di una memoria migliore della mia, nonché capaci di tirarmi fuori argomenti di litigate avvenute un anno prima (delle quali io ovviamente non ricordavo neanche l’esistenza) e che si incavolavano il doppio di fronte al mio sbigottimento!

    Ma, in realtà, è che così si vive meglio: sfoghi la tensione sul momento, urli, magari rompi qualche tazzina (nb: mai litigare con me quando svuoto la lavastoviglie…), ma poi quando si decide che è finita, stop, è finita, amici come prima!
    O no?

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