Nonsolomamma

il vestito che aspettava

nel lontano 1994 elastigirl e mister incredible si conobbero, a londra.
lui era già allora barese, comunista ma non ancora economista.
lei si metteva tutti i giorni la crema idratante, era curiosa come una scimmia, libera come l’aria, sentimentalmente inaffidabile e molto meno elastica di ora.
lui detestava lo shopping e i tabloid inglesi, amava cuba e la pizzica salentina.
lei adorava lo shopping e i tabloid inglesi, non conosceva cuba e pensava che la pizzica salentina fosse un antipasto piccante.
ma erano piuttosto attratti l’uno dall’altra.
pertanto lei gli promise che sarebbe andata a cuba e che avrebbe imparato a ballare la pizzica e anche la tarantella e la tammurriata se fosse stato necessario.
lui la accompagnò a fare shopping a oxford street, una volta sola. e videro in una vetrina un vestito lungo, nero, bellissimo, con le spalline che si incrociavano dietro lasciando la schiena nuda.
lei lo guardò sognante.
"perché non te lo provi?", chiese lui.
"perché è troppo elegante, perché è un vestito da principessa, perché non lo metterò mai", rispose lei.
se lo provò e indosso era ancora più bello, ancora più nero, ancora più elegante.
"siete bellissimi una dentro l’altro. compralo!", dichiarò lui che era ed è tuttora un uomo parco di complimenti, morigerato e quacchero.
"ma io non vado a feste danzanti, non vado a cerimonie, non vado a cene di gala…"
"non importa. tu compralo. un’occasione per metterlo arriverà sicuramente, un giorno", concluse lui.

il vestito rimase in un armadio, per 14 anni, triste e solo come raperonzolo nella sua torre.
poi gli elfi della casa editrice invitarono elastigirl a portofino a incontrare i buyer della grande distribuzione, insieme al gotha dell’editoria italiana.
"dovrai presentare l’elasti-libro. ci sarà una cena di gala danzante. vestiti sciantosa e sii te stessa", dissero.
"vestiti sciantosa e sii te stessa è un ossimoro", rispose lei.
"elasti-smettila!", replicarono in coro.

elastigirl aprì l’armadio, e trovò lui, che aspettava l’occasione.
"lo so già che mi darai la claustrofobia ma dobbiamo dare un senso a questi 14 anni chiuso qui dentro", gli disse lei.
"hai ragione, elasti. andiamo", rispose il vestito.

78 pensieri riguardo “il vestito che aspettava

  1. c’è un tempo per tutto diceva il saggio
    (ps ti leggo sempre dai feed…e commento poco, mi sono affacciata per chiederti una cosa: perchè non attivi i feed completi di splinder? Come prima? E’ sempr eun piacere venirti a leggere comunque qui dopo il primo periodo che trovo nei feed e che si interrompe…però ottimizzeresti il tempo di molti di noi…)
    baci

  2. Ok, bello sapere che i mariti non si sbagliano mai, ma ancor più bello sarebbe sapere cos’è successo a Portofino con i tuoi baiers, anzi bayers. Comunque, sono convinta che se hai scritto il libro con lo stesso stile con cui scrivi il blog sarà un grande successo, l’Esselunga o chi per essa non può certo perdere l’occasione per commercializzarlo.
    Kappaemme

  3. Ti confesso che canto da vent’anni in un coro solo per poter indossare ogni tanto a teatro lunghissimi abiti neri sciantosi incorciati ovunque.
    Io tirerei su i capelli, metterei qualcosa di brillante (orecchini, cerchietto, punto luce sul collo, fai tu…) e mi raccomando, una ciabattina/sandaletto con un po’ di tacco, eh. E non esagerare col trucco…
    Ma va, ma che vado a dare consigli a una milanese, ma che mi salta in mente? sono la solita provinciale, scusa. Vai e falli secchi! :-)***

  4. Ti leggo spesso ma non commento quasi mai…
    ho adorato questo racconto del vestito è così romantico!

    ps. e complimenti perchè sei riuscita ad entrare in un vestito di 14 anni fa e due hobbit…io non entro in dei pantaloni di 4 anni fa!

  5. Elasti, non è che ora ci diventi famosa, molli Incredible alla tipa inglese con tanto di hobbit e molli pure tutti noi che ti leggiamo sempre? Bellissima questa storia di un vestito sciantosissimo, che era già nel tuo destino e ancora non lo sapevi.
    Raffa
    ps: sei riuscita a farmi compagnia anche in vacanza… ti ho ritrovata, tra le pagine del Magazine del Corriere, complimentoni!! 🙂

  6. Quindi mai perdere le speranze, si compra un vestito, un paio di scarpe, una maglia, non li si indossano mai, si riposano nell’armadio e poi, all’improvviso, opla’, ci salvano la vita!:o)

  7. sai cos’è? che ogni piccolo dettaglio tra le tue dita diventa un incantesimo. al punto che anche con la storia di un abito riesci a farmi commuovere. ok, ok, io ho la lacrima facile, ma il dono che hai nel raccontare le cose… beh, non lo si può spiegare.
    (e cos’è la storia del corriere? caspita, io ce l’ho il magazine, ma giuro che non ho trovato nulla!)

  8. ARTU’

    Cara elastigirl,
    che hai conservato per 14 anni il tuo meraviglioso vestito nero; vedi tua madre ha concetti totalmente diversi. Ogni tanto si mette davanti a delle cose mie, come carteggi, abiti, camicie ecc., e comincia a dire “questo si butta”, “questo si butta” ed in realtà getta via tutto e se non la si fa smettere quasi manu militari uno si trova che non ha più le fondamentali radici della propria vita, che è senza fazzoletti e vestiti.

    Ho fatto un’indagine e ho saputo che tu hai affidato a tua madre il vestito, pregandola di conservarlo per te con cura. L’hai proprio incastrata !
    Ma se io facessi così mi troverei nella spazzatura insieme a tutte le mie cose.

    Ti abbraccio

    artù

    P.S. = i nani hanno dormito come ghiri, e forse un po’ di più.

  9. Continuano le impressionanti somiglianze … delle famiglie omologhe …

    Estate 1994: caroziggy e milionidisoli erano anche loro a Londra … anzi lo sono stati per più di un mese: vacanza “piccioncina” premio dopo le rispettive lauree. magari ci siamo pure incontrati … anche se Londra è grande!

  10. questo post mi ha steso. Forse perchè mi immagino losguardo ammirato di tuo marito. E fa sempre così bene sentirselo addosso. Ammirato, non arrapato, intendo. Un bacio

  11. “Siete bellissimi una dentro l’altro” è un complimento sublime… e mi immagino che te lo abbia ripetuto anche sabato sera…
    Buona settimana, Kaishe

  12. Mi associo ai complimenti di tanti: matrimonio, figli, vita spericolata, trasgressioni alla nutella e ancora indossi l’abito comprato da ragazzina? ma soprattutto condivido il commento di freesia: le tue parole incantano! Però non ci fai del tutto fessi: dov’è il resoconto dettagliato della magica serata?

  13. Che storia romantica e dolcissima… e che meraviglia che il vestito ti stia come 14 anni fa, ELASTIGIRL di nome e di fatto!!! Sarai stata splendida e luminosa, ne sono certa. Viorrei anche io sapere dove compari nel magazine del Corriere. Baci

  14. la cosa assolutamente invidiabile è che tu ci entri ancora…
    io da quando ci siamo conosciuti alla mia festa di laurea, in cui piroettavo di rosso vestita con pochissima carne addosso e lunghissimi capelli, credo di aver preso 8 kili, certo lì ero reduce dalla tesi, da migliaia di ore di danza e quasi anoressica, nel frattempo ci sono state 4 gravidanze…
    ma in ogni caso se guardo la camicia rossa elastica e sbarluccicante che ancora penzola nell’armadio, penso che forse la metterà mia figlia verso i 13 anni, io di certo no!
    baci
    krukle

  15. …quasi quasi corro subito a comprare un meraviglioso vestito da dea greca che ho dovuto snobbare causa mancanza occasione per indossarlo. poi però se fra 14 anni non mi sta vengo a chiederti risarcimento!

  16. Complimenti per la scelta lungimirante! In effetti il vestito ti donava proprio… ho controllato sai mentre parlavi sul palco: alla fine li hai stesi tutti i baiers! E secondo me quell’invidioso di Travaglio sottosotto (neanche troppo!) “rosicava”… he, he, he!

  17. Grande Elasti, chissà che figurone che hai fatto ! E i miei complimenti anche Mr. Incredibile che alla fine ha avuto ragione 🙂

    E infine beccato l’ennesimo complimento sul fatto che sei entrata in un vestito di 14 anni fa !

  18. per movimentare ulteriormente un po’ la scena.. semmai ce ne fosse bisogno!

    elasti, eri bellissima..
    uno dei buyer (tanti) ammaliati!

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