Nonsolomamma

in un film, guardando il mare

sabato scorso si sono riuniti a portofino i buyer della grande distribuzione, il gotha dell’editoria italiana e alcuni autori.
si sono trovati in cima a una collina che guarda il mare.
anche elastigirl era lì a guardare il mare perché gli elfi della casa editrice che pubblicherà l’elasti-libro l’avevano invitata.
"i buyer devono decidere se l’elasti-libro è degno di essere venduto nei supermercati, negli ipermercati e nei centri commerciali. i buyer sono tantissimi, la sera danzano e la mattina dopo ascoltano e valutano. ma tu stai tranquilla, sii te stessa e vedrai che andrà benissimo", avevano detto gli elfi.
elastigirl non era affatto tranquilla, non era così convinta che essere se stessa, schiacciata da ansie, patemi e insicurezze, fosse una strategia vincente e si sentiva assolutamente fuori posto.
però di fronte c’era il mare e tra buyer, editori e autori sembrava di stare dentro un film.

i buyer
sono tanti, tantissimi e minacciosi. sono un esercito compatto. ascoltano. ascoltano gli editori, ascoltano gli autori, per ore. ogni tanto ridono, guardano in su, se capita applaudono, forse si annoiano. stanno lì, per ore. seduti ad ascoltare, pazienti.
poi però alla fine decidono: compro-non compro, dieci copie-mille copie-un milione di copie. mi piace, non mi piace, non ne vale la pena, che porcata, oddio che schifo. magari un po’ si vendicano.

gli editori
sono eleganti, leggiadri, mondani, belli e intellettuali. si conoscono tutti tra loro, si salutano, si abbracciano, bevono un aperitivo e qualche volta si guardano in cagnesco. stanno seduti ai tavolini, rilassati e sorridenti. si godono il panorama strizzando gli occhi e si lamentano per il caldo e la foschia.
salutano i buyer e coccolano gli autori.

gli autori
sono monadi. ognuno con la propria personale follia. gli autori si vestono un po’ come gli pare perché sono artisti. a volte sono simpatici a volte sono lontani. a volte con il pesce chiedono la fanta perché hanno gusti strani e un po’ estremi.
a volte vorresti dire loro "grazie, per il mondo che hai dentro", ma cambi subito idea perché
che ne sai cosa pensa un autore? magari si arrabbia o si imbizzarrisce.
a volte sorridono, a volte mentre ti parlano scrivono sms e non ti ascoltano e nessuno dice nulla perché "sai com’è, è un autore".
a volte sono geniali, a volte bizzosi, a volte sono fortunati, o astuti, o completamente matti. a volte vorresti conoscerli e vorresti essere loro amico, a volte li chiuderesti tra le pagine del loro libro.

elastigirl non è un buyer, non è un editore e non si sente affatto un autore.
era lì, per caso, come al cinema.
"tocca a te", le hanno detto a un certo punto.
e lei si è alzata ed è salita sul palco. aveva le gambe di burro, lo stomaco attorcigliato e un esercito di buyer di fronte.
"adesso stramazzo a terra", ha pensato.
"piantala! al massimo penseranno che sei un’idiota. e poi la tua vita è altrove. questo è solo un film", ha ri-pensato.

46 pensieri riguardo “in un film, guardando il mare

  1. ma allora…lo troviamo l’elastilibro all’esselunga?? o forse mr.incredible ti permette solo la coop???
    michela

  2. ZAUBEREI: accidenti. che bella cosa. ora mi commuovo! altro che la storia del vestito!

    VOLARE: 🙂

    WHINNIE: 🙂

    PANTALERA: ma non è sul sito della casa editrice. e non c’è ancora nulla perché uscirà a settembre. quello che è uscito credo sia fuori dal controllo della casa editrice

    MICHELA: non lo so. il verdetto dei buyer ancora non lo so! comunque se i buyer dicono di sì e mister i mi trova all’esselunga di fianco a falce e carrello secondo me mi lascia

    FRAU SPRUENGLI: tranquilla. nonostante le apparenze, dentro è tutto uguale a prima. un bacio grande, cara cugina

  3. Ops, stamattina cercavo dei libri in italiano da comprare on line (e che mi possano spedire anche qui in usa) ed e’ venuta fuori la scheda ma non sul sito della tua casa editrice! Scusa, non mi sono spiegata bene!

  4. In poche righe sei riuscita a trascinarmi nella scena che hai vissuto, con tutte le emozioni e i brividi e il fiato che ti manca e il cuore in gola… E non ti senti autore?

  5. uguccione di bard

    Devo dire cara elastigirl che fare un commento al questo tuo scritto mi ha messo in difficoltà.
    Di solito cerco di cogliere un tuo suggerimento allegro probabilmente non voluto e mi adeguo scrivendo, io, qualche paradossale sciocchezza.
    Oggi ho provato più volte a scriverti qualcosa di ilare e divertente ma non ci sono riuscito; sono venuti degli abortini e mi sono affrettato a cancellarli in modo che non si sappia in giro.
    Comincio a pensare che il contatto col mondo dell’editoria, quella vera, ti abbia maturato intellettualmente;
    fusse che fusse che sei sulla via per diventare, che ne sò, un nuovo Calvino, un Pavese, una Ginzburg ecc.
    Dai dai, fa in modo che nel prosequio degli anni si possa dire di me “l’ha conosciuta bene fin da giovanetta” e tutti mi guarderanno con rispetto !

    Tuo uguccione

  6. ecco, tu sei uno di quegli scrittori con cui si avrebbe voglia di uscire ogni tanto per caffè e chiacchiere su tutto, ballerine e sandali, i nani, il senso della vita, il temibile plicometro… altro che chiusa nelle tue pagine! quest’estate mi sta un po’ ritemprando, saranno anche gli integratori che prendo… peccato però non avere il tuo libro sotto l’ombrellone! …speriamo sia lungo… un bacio, vocetta

  7. ecco appunto un film . amici della medusa sarebbero interessati alla tua storia .mamgiornascrittattrice neanche faletti ha fatto tanto .
    lucedeimieiocchi sei fantastica!

  8. beh capperi, se non sei un’autrice tu… io preferisco leggere i tuoi post che i libri ormai!! il problema è solo non avere un portatile, e che ormai ho letto tutto e devo aspettare il nuovo post…ma alla fine, potremo comprare l’elasti-libro mentre facciamo la spesa o no? io scommetto di sì…
    gaijina

  9. E’ vero! Il tuo libro appare come edizione TEA, autrice : Claudia De Lillo… effettivamente facendo una ricerchina su Linkedin appare il profilo di una giornalista della Reuters che ha un blog che guarda caso è il tuo… ma non solo, su Facebook c’è anche la tua foto…Ma allora perchè tanto mistero? Perchè la mascherina da Elasti che tra l’altro rischi anche una querela dalla Pixar?

  10. in base a quello che hai scritto posso solo dirti che anche se la cosa sta ancora maturando dentro di te, sei un’autrice elasti! e forse non ti rendi conto che poche persone hanno il dono che hai tu di scrivere in modo così schietto, frizzante e per niente spocchioso quella che è la tua vita!
    sei fantastica questo post ti rappresenta in pieno!
    CAmiLLA

  11. E’ questo??
    Autore: De Lillo Claudia
    Editore: TEA
    Genere: varia
    Collana: LAUGHING OUT LOUD
    ISBN: 8850217234
    Data pubblicazione: 01 Sep 08
    (ANTEPRIMA)

    Prezzo: € 10,00

    Ti prego dicci che non è una raccolta presa dal blog!!!
    charlie

  12. QUASIMAMMA: sono onorata. grazie!

    UGUCCIONE: 🙂

    VOCETTA: contenta di sentire che ti stai ritemprando! un abbraccio

    CATE: 🙂

    MECCIA: ecco appunto un film! lui deve essere jude law e io devo poterlo baciare, almeno una volta, dillo ai tuoi amici della medusa.

    GAIJNA: mah…

    SIMOACAB: troppo buono. i commenti di oggi mi hanno fatto venire il mal di pancia

    ANONIMO: caro anonimo. io non credo che non dire sia uguale a nascondere. ritengo che comunicare qui dentro il mio nome cognome, metterci la mia foto o scrivere dove lavoro non avrebbe aggiunto niente all’elasti-mondo. se qualcuno poi fosse stato roso dalla curiosità non è mai stato particolarmente difficile scovare in rete chi sono.
    pertanto nessun mistero, solo pudore nei confronti della mia vita privata e rispetto per il luogo in cui lavoro che non ha nulla a che vedere con le cose che scrivo qui.
    il personaggio di elasti l’ho scelto ormai quasi due anni fa, quando manco sapevo se avrei avuto un lettore. il mondo dei blog e di internet in generale è fatto di piccoli furti di personaggi coperti da copyright. ritengo che la pixar non si arrabbierà, almeno fino a quando non userò elasti a scopo di lucro, ma non ne ho l’intenzione. se invece si arrabbiasse sarò pronta a inventarmi altri personaggi per il blog.

    DIVERDE: molto felice! poveraccio. sarebbe stato felice di andare anche a fare due passi sotto casa.

    MAMMAMIA: certo che lo dico. ma ancora non è uscito, quindi mi pare prematuro, no?

    CAMILLA: 🙂 grazie

    ADOCCHIAPERTI: si è comportato bene, è stato educato e non ha sporcato

    ANONIMO: ma come???? e non dici chi sei??? che adesso penso che sei un’amica lontana che ho perso 30 anni fa o magari un ex fidanzato ooo… insomma chi sei?

    CHARLIE: cosa sarà l’elasti-libro lo dirò nei tempi e nei modi miei.

  13. SuperElastiwonderwoman, ti mando tanti forti abbracci solidali e vorrei dichiararti tutto il mio affetto (e’ tanto che ti leggo ma non commento mai!) Mi fai compagnia, mi fai sorridere, mi fai sognare, mi fai pensare…grazie!
    Golden

  14. Caro Anonimo dalla penna avvelenata e dal rispetto della privacy pari a zero: anche se la Diretta Interessata ti ha già risposto, dico anch’io la mia, con buona pace della tua stizza.

    Dunque.
    Andare su Google e cercare notizie sulla vita vera di Nonsolomamma potrà anche avere un senso, una logica, non lo so.
    Per me non ce l’ha.

    A parte il fatto che il suo nome era presto svelato dai file audio del programma radio che lei stessa ha messo a disposizione di noi lettori.

    A parte il fatto che sapere come si chiama non ti cambia la vita e avresti potuto aspettare di vederlo scritto in copertina.

    A parte il fatto, cazzo (scusa, Elasti), che andare a cercare il suo nome su LinkedIn, e vedere che corrisponde effettivamente ad una giornalista, dell’effettiva ed esistentissima Reuters, mi sembra pure un po’ da maniaco che nella vita non ha altro da fare.

    A parte il fatto che venirlo a scrivere qui sul blog mi sembra segno di mancanza di tatto, mancanza di materia grigia, mancanza di qualunque cosa che si possa definire decenza.

    A parte il fatto che fortunatamente esistono ancora persone che hanno sentito parlare di una cosa chiamata rispetto.

    A parte tutto questo, qui non si tratta di privacy, ma -come direbbe il mio professore di greco del liceo- si tratta di PRIVATEZZA, che sarà anche un’italianizzazione che fa un po’ sorridere, ma è soprattutto un modo per dire che ci sono cose PRIVATE, personali, che nulla hanno a che fare con la vena creativa di una persona che scrive su un blog, e lo fa pure molto bene, ma che hanno a che fare con la sua vita, con il suo lavoro, con la sua famiglia e con i suoi bambini.

    Caro Anonimo, ti dò un breaking piece of news: al mondo esistono ancora persone con una vita al di fuori dello schermo di un computer.
    Tu probabilmente non sei tra questi, e perciò potremmo forse giustificare il tuo vandalismo (perché di questo si tratta), ma, santo cielo e santi dèi dell’Olimpo, fai le tue bieche ricerche, ma poi non darne conto quassù, grazie.

    C’è gente che aspetta con trepidazione il libro di una blogger che legge quotidianamente e a cui è affezionato.
    Affezionato con discrezione, e con quel rispetto che si porta ad una persona che non si conosce nella vita reale, anche se magari si spera un giorno di incrociarla in bicicletta, per le vie di Milano, lei coi suoi capelli a carciofo, e io coi miei chiletti in più.

    C’è chi è emozionato all’idea di prendere in mano un giorno il suo libro, e si chiede da mesi che effetto farà leggere il nome in copertina, e vedere chi lo edita, e annusare le pagine.

    C’è chi magari, leggendo che si è iscritta a Facebook, le ha fatto TOC TOC su quell’altra finestra virtuale, e ha guardato la sua foto con un sorriso, contenta di vedere quei capelli rossi da vera Elastigirl nell’anima, e una faccia da ragazzina che però, accidenti, è giornalista e pure moglie e pure mamma.

    C’è chi ha stima, e affetto, e rispetto, anche se da lontano.

    C’è chi delle tue intrusioni e ricerche e dei tuoi metodi alla Hercule Poirot dei poveracci se ne fa un baffo.

    Tra questi ci sono io.
    Che ultimamente commento poco perché sono sommersa da esami, lavoro, astenìa sentimentale bruciante e motorino d’avviamento della macchina andato allegramente a ramengo.
    Che commento poco, ma sono qui, e leggo, e TI leggo, e ti faccio pure un cazziatone, perché io quelli come te non li reggo.

    Io ammiro chi sceglie di scrivere, e regalare momenti, e regalare parole, perché i racconti sono una cosa bella, e le parole sono plastica e poesia, sono realtà da plasmare, significano condivisione.

    Proprio per questo è giusto scegliere CHE COSA condividere.
    E mettere sempre un punto tra la vita che si sceglie di condividere, e la vita vera, che invece è PRIVATEZZA (grazie professore).

    Bene, credo di aver detto quasi tutto.
    Per il resto, ti aspetto fuori.

    Pellys

    P.S. Un bacio, Elasti.
    E scusa, come sempre, per il mio essere così prolissa.

  15. Anche io non ho apprezzato il mettere tutti i dati del tuo libro (sempre che quello sia). Questa è una casa e chi entra deve rispettare le tue regole. La blog sfera è delicata e complessa e non ci si può entrare così a casaccio. E’ come giocare a Monopoli coni carri armati di Risiko! E’ come venire a cena da te e aprire l’armadio della tua stanza. E se poi scopri l’abito sciantoso?! Bravo..ma non era compito tuo. Chi se ne importa di un nome o di dati formali..quello che ha importanza quì è tutt’altro.

  16. Sono d’accordo con Pellys. Cosa importa se sappiamo come si chiama e dove lavora Elasti? Chi passa di qua e la conosce personalmente non ha bisogno della tua biografia, caro anonimo (tu si però, ti celi dietro a una maschera) e chi passa di qua e non la conosce è contento di avere a che fare con Elasti e basta. Non è la vita reale che la rende speciale, quella è chiaramente simile a quella di molti/e di noi (lavoro, figli, marito, impicci della vita quotidiana), ma il suo sguardo su essa e la sua capacità di raccontarla, che è tutto fuor che banale. E quindi, aspettate che lei vi racconti dell’elasti-libro coi suoi modi e i suoi tempi, e state al gioco del blog. O lasciateci stare noi in pace.

  17. non mi astengo dal commentare la maleducazione dell’anonimo, che fa la figura di quello che, invitato a casa di qualcuno, va a rovistare nei cassetti e sbandiera i calzini e la biancheria del padrone di casa.

  18. Si, ma…avete notato la classe di Elasti nel postare di nuovo, subito, e guarda caso con un post dal titolo ‘Liberta’?
    Well done lady! You rock!
    🙂 Golden

  19. QUOTO pellys al 100%

    (anche se forse l’anonimo non si merita la nostra attenzione, ma il post di Pellys era troppo ben scritto per farlo passare sotto silenzio!)

  20. Riprendo nonnacarina del commento #33 che dice “Ogni volta che non sto proprio benissimo faccio un salto da te e mi fai star bene. Pertanto sono un’altra tua futura lettrice”, in quanto è il mio esatto pensiero e non avrei saputo dirlo meglio. Questo blog è un mondo parallelo ed è semplicemente stupendo 😀

  21. mmmmm l’anonimo genietto! che scoperte sensazionali! che scoop! dovrebbe lavorare lui alla reuters…..

    il nome tuo chi ti segue da tempo già l’ha sentito alla radio
    insieme alla tua dolce voce, che è meglio ancora del nome, no?
    che sei una giornalista c’è scritto lassu’,a sinistra
    che hai scritto un libro già lo sapevamo
    cosi’ pure che uscirà a settembre

    dov’è la notizia che toglierebbe la maschera a elastigirl, anonimo?

    il prezzo?
    10 euro mi sembra più che onesto;-)

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