Nonsolomamma

un barese a bergamo, ovvero le radici di una fuga

tempo fa, per un breve ma indimenticabile periodo, mister incredible insegnò economia matematica all’università di bergamo.
di bergamo lui non capiva la collocazione geografica, i sensi unici, il clima e le montagne intorno.
dei bergamaschi, l’economista barese non capiva la cultura, gli sguardi, l’umorismo e la lingua.
la milano-bergamo per mister incredible era come la parigi-dakar, la linea ferroviaria come la transiberiana.
gli studenti non ridevano alle sue battute, in compenso quando lui spiegava "teoria dei giôchi" loro si sganasciavano.
un giorno, alla fine della lezione, a una studentessa squillò il cellulare e lei rispose in una lingua dura e incomprensibile.
"mo’ s’gnorina! che fa? parla dialetto bergamasco pure al telefono?", chiese mister incredible quando lei riattaccò.
"no professore – disse lei compunta – veramente stavo parlando albanese, la mia lingua".
lui capì che in quella città non aveva futuro.
fu allora che fuggì a londra.

67 pensieri riguardo “un barese a bergamo, ovvero le radici di una fuga

  1. Da “bergamasca fuori Bergamo” . . . che ha capito lo spirito del commento dei discepoli! 😉

    Mia figlia, fino agli 8/9 anni, sempre a chiedere: “Ma tu, mamma, quando sei venuta in Italia?”, al che io:”La mamma è nata a Bergamo, Bergamo è in Italia!” . . . ma lei insisteva: “Sì, va bé, ma quando sei arrivata qui, in Italia, Italia?” . . . e non è barese! ;-)))

    Per il commento n° 2 . . . Fin ora, avevo pensato che la cosa peggiore fosse quando ti chiedono: “Berghem de sura o de sota!” 😦
    Troppo campanilismo, in un modo che è globale! 🙂

    In questa nostra Italia che è (ma è sempre stata) multirazziale, le gaffes, sono all’ordine del giorno . . . anche involontarie! 🙂

    Ciao, R

  2. TITOLO DEL COMMENTO: “Solidarietà di un barese nei confronti di un concittadino costretto ad emigrare a Londra a causa delle insormontabili difficoltà di “coesistenza” del mondo circostante con la sua cultura superiore”.
    Mister Incrdible…. credici sempre!!!!
    F.to Nicoula… anche detto Colino

  3. qua siamo lacerati dal dilemma: coltivare la nuova attività appena nata con clienti tutti italiani o fuggire all’estero, trovare un lavoro vero e goderci la vita?
    La risposta è nel costo dei corsi d’inglese.

  4. Pensa che quando sono andata in vacanza a Creta, conversavo tranquillamente con mia sorella in friulano quando due italiani ci hanno chiesto informazioni in inglese credendoci greche! Che risate ci siamo fatte!
    Ciao
    Elena

  5. Bè, certo che anche il barese… Io una volta ho avuto un fidanzato di quelle parti, e ti assicuro che non capivo una parola del suo dialetto. Quando la mamma lo chiamava da giù gli diceva “arruocc’ i ferri” – che significa, mi è stato spiegato, fai su i bagagli, molla tutto e scendi a Bari…

  6. Salve,come al solito leggo questi post,poi i commenti e che trovo?
    Quella rimbambita di mia sorella che non solo ha fatto una vergognosa campagna pubblicitaria,ma essendo totalmente incapace al pc, vedo che ha anche copiaincollato e fatto anche vari errori.
    Io vi chiedo scusa a nome mio (che tralatro l’ho cazziata di brutto visto che mi ha fatto vergognare a morte) e suo pure.Elasti,te prego,cancella il suo post,prometto che non lo rifarà.

  7. Sono barese, di Bari Bari, e vi assicuro che qui a Bari non sappiamo nulla dei luoghi comuni che girano intorno a Bergamo. E infatti anche Mr I vi è andato con con la massima serenità. Il fatto che è per noi Bergamo o Brescia o Milano pari sono…insomma “la vì d’ suus” , la via di su, i luoghi del Nord. E poi abbiamo una curiosità morbosa per i dialetti altrui, li ascoltiamo attentamente, compariamo il nostro e cerchiamo di capire quale sia il più melodioso, il più accattivante e/o incomprensibile. Per concludere, solitamente, che il barese “iè u’ megghie”…che ci volete fare? Siamo un po’ pagghiuus’. ELASTI, a te la traduzione! 😉

  8. Ha fatto bene! Londra val bene una fuga…e poi là la nebbia non c’è quasi più! I bergamaschi, invece, ne sono sommersi. 🙂
    (questo è il mio primo commento, ma ti sto leggendo da giorni. Sono partita dall’inizio per cercare di capire: complimenti per la tua famiglia ultrasimpatica e per te, mamma super!!!)

    Sole

  9. Troooppo divertente la scena!! Oddio, a pensarci bene forse per mr. I. non deve essere stata poi così divertente ;-)))

    Da bresciana trovo che i nostri dialetti qui non siano tra i più melodiosi del mondo; ognuno di noi è affezionato alle proprie radici, ma certo un pò di autoironia non guasta mai :-))))

  10. Caspita… l’anno prossimo avrei tanto voluto seguire il corso teoria dei giochi!
    Un saluto da Bergamo… da una bergamasca che fa fatica a capire il proprio dialetto 😀

  11. Pensa che io a Bergamo ci sono nata, eppure non c’è verso che capisca qualche cosa di bergamasco…vabbè, ma ho le origini napoletane da usare come alibi! XD
    Mi sa che prima o poi fuggo pure io da questa città che nemmeno io coprendo…speriamo prima che poi…

  12. Qui a Bergamo, quanto meno in città città, non vediamo la nebbia – quella vera, potente e impenetrabile – da anni, se non da almeno un decennio!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.