"ciao nano piccolo. adesso la mamma va a lavorare"
"poi tonni?" (= poi torni? che questa cosa che vai e vieni non mi piace per niente. che io le donne lavoratrici emancipate proprio non le capisco. che mi sei toccata in sorte tu che mi accompagni qui tutte le mattine e poi scompari fino a sera, mentre a me sarebbe tanto piaciuta la mamma di nino, che è prosperosa, elegante e casalinga)
"certo che torno. dove vuoi che vada senza il mio nano minuscolo?"
"poi un zonno tonni pù?" (= non è che un giorno, a furia di vai e vieni, di emancipazione e di indipendenza, mi molli qui all’asilo e non ti fai più vedere? che io lo so come sono le donne: infide. tranne quella santa donna della mamma di nino. di lei sì che mi fiderei. devo parlare con mio padre, il mio genitore preferito. perché tutta questa libertà che ti abbiamo concesso non può che nuocerci)
"stai tranquillo. torno sempre. torno perché ti voglio bene e senza di te sono triste. adesso ti posso dare un bacio?"
"no. io ghiato" (= scordatelo. sono arrabbiato e poi tutte queste smancerie mi innervosiscono).
concordo con alebegoli.
La cosa piu divertente è vedere le proiezioni del tuo essere donna emancipata su quello che il nano pensa di te.
Continua così!
concordo con alebegoli.
La cosa piu divertente è vedere le proiezioni del tuo essere donna emancipata su quello che il nano pensa di te.
Continua così!
anch’io vorrei essere come la mamma di nino.
Beh.. io invece non vorrei mai essere come la mamma di nino mentre mi piacerebbe essere come te. E poi sta’ tranquilla che la mamma di nino qualche senso di colpa ce l’ha pure lei. Altrimenti non sarebbe una donna!!!
Più o meno le stesse rogne che mi pianta la Chicca ogni volta che devo partire per l’estero, giusto un tantino meno elaborate…
Leela
p.s. ma io la mamma di nino non la invidio, maddechè
anch’io me la racconto che è importante la qualità del tempo che si passa con i figli e non la quantità… ma cominicio a non crederci più. Arrivo tardi al lavoro, arrivo tardi a scuola, dalla borsa mi escono gormiti ed il portatile è acceso mentre fanno colazione …
il confronto con elasti e i simpaticcissimi commentatori mi è di grande aiuto. grazie a tutti
fantamamma
POOOOVEROOOOOOOO!!!!!
Ciao, mi chiamo Carlotta ho 19 anni, è un po’ che ti leggo… e a dirti la verità mi piacciono un sacco i tuoi figli… e tutta la tua famiglia!
La vorrei così la mia! ciao un bacio!
i bambini si preoccupano di cose che per noi sono scontate. Ma loro non sanno.
Così come noi genitori ci preoccupiamo di cose che per loro sono scontate …
non ci credooo!!!! anche una delle mie nanerottole parla il linguaggio di questo piccolo adorabile hobbit!!
un saluto da una nuova blogger!
Trilly
cara elastigirl, anche i papà hanno lo stesso problema. noi siamo due pendolari, da rieti partiamo ogni giorno, ed una delle prime cose che le carognette hanno imparato è che si lavora a roma. il grande (4 anni) mi ha detto che rinuncerebbe all’acquisto di nuovi giocattoli pur di averci a casa.. :rumoredicuoreinfranto:
Che caruccio il nano piccolo, quel tanto da straziarti l’anima 🙂
Uno dei post più intelligenti che abbia letto.