"sai, nano piccolo che in america dormirai in un letto senza le sbarre come i grandi?"
"ma in amelica zi sono li letti?" (= mi stai dicendo che nel posto dove andiamo ci sono i letti come da noi? no, perché io voglio essere informato. perché io sono un ragazzo diffidente e pure un po’ conservatore. perché l’america potrebbe essere qualunque cosa: una piattaforma petrolifera al largo dell’iraq o una base spaziale della nasa orbitante intorno a marte o l’igloo dove vive il pinguino pingu con sua sorella pinga…)
"certo che ci sono i letti. e tu dormirai in un letto grande"
"sentza pannolino?"
"se vorrai potrai dormire senza pannolino"
"in amelica non zi sono li pannolini?"
"sì, in america ci sono anche i pannolini per chi li vuole"
"e li libli? e li pasel di babbapapà? e li zoccolati?" (= e i libri, i puzzle di barbapapà, la cioccolata? ci sono quelli in america? perché, ne converrai, sono tre variabili che misurano il grado civilità di una nazione)
"penso di sì"
"allola io lesto qui" (= allora grazie. ma non vengo. resto qui. perché mai dovrei scomodarmi, affrontare un viaggio infinito, il jet lag, il controllo passaporti, l’alienazione del diverso in terra straniera, una dieta ricca di grassi polinsaturi e monodigliceridi? perché mai dovrei subire tutto questo? per cosa? per trovare un letto, un pacco di pannoli, qualche libro e forse un puzzle di barbapapà e della cioccolata? andate voi, se ci tenete. poi mi raccontate).
Nonsolomamma 
Prova a dirgli che negli usa c’è Bruce Springsteen, magari si convince!
Io che sono molto conservatrice e che ho sempre cambiato i fidanzati (fino a mio marito, papà dei miei due nani) ma mai gli amici, che mi porto dietro dalle medie o poco più, so benissimo come erano da teen-agers. Chissà, sarà per questo che Facebook e simili mi terrorizzano: credo che se ho perso qualcuno per strada forse è stato meglio così perché cambiare il destino?
Anche il biondino carino e saccente di classe delle medie, con cui ufficialmente non andavo d’accordo perché in realtà era invaghito della bella di classe, ho fatto in modo di rifrequentarlo qualche anno dopo, verso i 16 anni, con inevitabile flirt…
a questo punto credo di avere poche curiosità sul passato, meglio vedere cosa offrono i quaranta..,
baci a tutte
Julia
ARTU’
caro hobbit piccolo,
se proprio non ti va di andare negli USA, degna patria di gentiluomini degni, ma anche di quelli come “W”, “dick c.” e via così, non ti preoccupare, perchè potresti sempre accompagnare nonna J. e me, in viaggio di nozze al mare.
Medita hobbettino e poi decidi.
Un abbraccio
artù
Che gran ragazzo, questo nano.
Eccomi! Ciao Elasti, ti ho scoperto da un pò, ma oggi è la prima volta che lascio un commento…adoro il nano grande ma straadoro quello piccolo. Il tuo blog è straordinario. Continuerò a seguirti con costanza, sei un toccasana. A presto e buon divertimento.
Fralucky
cinquantaquattresima! (non so, vedo che ci si deve qualificare) 😀
che carino Elasti, mi fa morire!
Perchè attraversare il mondo se deve trovare esattamente le stesse cose che ha qui?
Lo vedo già fra i no global da grande!
Un abbraccio.
non mi interessa che numero è il mio post, cmq il nano ha ragione a NY non e che sia tutto così entusiasmante io preferisco il nostro bel paese.A NY non ho dormito per tutta la prima settimana di permanenza, tra anbulanze, polizia e una vita che non si ferma mai!!!! no no decisamente meglio l’italia.
comunque non andiamo a NY, andiamo in un paesino sperduto, dove la notte al massimo sentiremo il gracidare delle rane… o il rumore della sega elettrica del vicino psicopatico che affetta la moglie.
…Promette Bene il Nanerottolo! ;o)
il ragionamento del piccolo non fa una piega…
sisi è un genio!!! 😀
Le (rarissime) volte che apro il blog di nonsolomamma e non trovo commenti al post giornaliero, anche io posto un commento con “Prima!”, perché è così raro..
Che c’è di male?!
Buona giornata a tutti!
grazie per il sostegno…!.. neh che é una bella sensazione!!.. va beh!
“la prima di Questo post….”
Il fatto che c’e’ Obama potrebbe essere una buona ragione per non partire. Ma dubito che il piccino sia gia’ interessato all’argomento.