Nonsolomamma

in the middle of nowhere

"we live in the middle of nowhere", dicono gli abitanti della città di A e se lo dicono loro, che stanno nel mezzo del nulla, vuol dire che è vero.
nel mezzo del nulla ci sono boschi, stagni, strade su cui sfrecciano buffi camion gialli e neri e una vicina di casa che ti invita al conversation circle, gruppo di autocoscienza tra immigrate, rigorosamente donne, nella biblioteca pubblica.
nel mezzo del nulla se non hai l’automobile fai fatica persino a comprare il pane e ti trovi a camminare sotto la pioggia per chilometri, anzi miglia, con due nani ciondolanti, tra il bosco e camion gialli e neri, alla ricerca della fermata di un autobus fantasma.
"nella città di A sono tutti marxisti e ci sono autobus gratuiti, guidati dagli studenti, che ti portano ovunque", aveva detto mister incredible, sovrastimando enormemente il servizio di trasporto locale.
il signore che noleggia le automobili nella città di A accetta solo clienti con la patente dello stato del massachusetts e si irrita alla sola visione di una patente italiana.
poi qualcuno ha evocato hasem, studente pakistano che per mantenersi agli studi ha un traffico, pare lecito, di auto usate. "voglio venirvi incontro. vi vendo un’auto e ve la ricompro quando partite. è semplice e veloce", ha detto al telefono.
"ma come? e l’immatricolazione? l’assicurazione? la motorizzazione?", ha chiesto elastigirl in preda al panico.
"ci penso io, mi ci vuole mezza giornata. parli con suo marito e mi faccia sapere", ha risposto serafico.
"domani parto per chicago", ha annunciato mister incredible, prima ancora che elastigirl potesse esporle il dossier hasem.
"per chicago???"
"già, vado a un convegno"
"veniamo anche noi!"
"lo escludo. devo essere concentrato e voi mi deconcentrate"
"ma non puoi lasciarci qui, in the middle of nowhere, con la pioggia, il supermercato più vicino lontano quattro miglia e senza lavatrice"
"sarà solo per cinque giorni"
"ma come? mi lasci qui da sola a trattare con lo studente pakistano che traffica in auto usate? mi lasci qui da sola con due hobbit e gli scoiattoli?"
"lo sapevi che sarei andato al convegno"
"lo avevo rimosso. sai che sono bravissima nella rimozione"
"vedrai, quando tornerò ti avranno fatto cittadina onoraria della città di A"
elastigirl aveva invano sperato che nella città di A le sarebbe passata la colite.

87 pensieri riguardo “in the middle of nowhere

  1. Mah, che situazione assurda. Mi auguro che i tuoi racconti siano romanzati…Come si fa a mettersi in una situazione del genere, in un luogo sperduto in mezzo al nulla sapendo che il proprio marito non sara’ mai presente…e poi lamentarsi.
    Dai, ci prendi in giro, vero?

  2. Follemente invece la invidio.Ai bimbi rimarranno dentro ricordi ed odori indelebili (bosco e pioggia è l’accoppiata vincente), e lei avrà pur valutato i vantaggi di non amare l’impiegato a casa tutte le sere alle venti.Qualche perplessità sulla mancanza di lavatrice ma personalmente moolto peggio non avere la lavastoviglie.

  3. elasti, prova a vederla così.. l’assenza temporanea del maritino ti rende tutto più avventuroso e.. riduce i panni da lavare.. tornerà con tutti i suoi panni lavati e stirati. dagli anche qualcosa di tuo e degli hobbit da portare in lavanderia! N.

  4. Elasti non ci prende in giro…
    in amelica ci sono posti così, gli spazi e le distanze non sono a dimensione d’uomo appiedato.
    Mr. Incredibile si è appoggiato comodamente alla magia di Elasti, che riuscirà come sempre a quadrare il cerchio, e fra qualche giorno funzionerà tutto benissimo. Speriamo che la colite se ne vada dopo l’assestamento in the middle of nowhere.
    Comunque, anche se le compravendite sono molto più dinamiche e meno burocratizzate che in italia, io noleggerei una macchina. In bocca al lupo, Elasti. Sono più che sicura che ce la farai.
    Kati

  5. elasti cara, sto piangendo e ancora non ho deciso se per la comicità della situazione o per la compassione (lett). A casa mia, dopo una frase del genere, mi troverei alla porta e con la serratura cambiata. Prenderei il pakistano in casa per i 5 giorni subaffittandogli una stanza. Sono sicuro che ti darà in cambio l’auto. Ma non riesco a togliermi una domanda: com’è possibile che Incredible (che è così proprio perchè non è credibile come marito) non si concepisca come membro di una famiglia e come è possibile che tu (come mia moglie) sia in grado di rimuovere il motivo per cui siete ad A. Superpoteri! Avete davvero dei superpoteri

    detto con il il cuore: vorrei davvero aiutarti. ora ci provo

  6. Beh, in un contesto marxista i beni non sono privati bensì di tutti, quindi per l’auto serviti con quella che preferisci dei vicini (che di solito, da quelle parti, ne hanno una anche per il gatto) 😉 !

    Per il bosco dietro casa grande (sana) invidia. Sai che passeggiate fantastiche coi bambini (ecco, magari se smettesse di piovere ogni tanto meglio) ?!?

    Unica cosa fai un salto (con l’auto espropriata 😀 di cui sopra) al general store e prenditi una 32 auto (più da signora) o un più rude Ruger .45, giusto per difendere la prole da orsi e ungulati incazzosi 🙂 !

    Stupidate a parte sono convinto che nel giro di 4/5 gg non vorrai più venir via da lì 🙂 !

  7. elasti ti adoro.
    sei geniale, sei semplice, sei diretta, sei SINCERA.
    ho comprato il tuo libro 3 giorni fa, l’ho detto in 1 giorno, e ora sono addicted to ELASTI-blog. e ti capisco.. non sono mamma, ma lavoro come babysitter in una famiglia con 2 hobbit maschi (3 anni e 18 mesi) il papà sempre assente e una mamma con la “pancia abitata”.. per giunta da un altro maschio!!
    sono come Valentina Diolabenedica, anzi sono “Silvia Menomalecheseiarrivata”.
    un bacio agli hobbit
    S.M.

  8. Elasti ti adoro.
    Ho comprato il tuo libro 3 giorni fa, l’ho letto subito e ora sono addicted to ELASTI-blog.
    e ti capisco.. non sono mamma, ma lavoro come babysitter in una famiglia con 2 hobbit maschi (di 3 anni e 18 mesi), un papà part-time e una mamma con la pancia abitata (da un altro hobbit maschio!!)..
    sono come Valentina Diolabenedica, anzi in realtà sono “Silvia Menomalecheseiarrivata”..
    un bacio ai nani..

  9. Se ti può consolare, io vivo da anni in un posto simile: Morena, estrema periferia di Roma. A parte gli scoiattoli e gli autisti pakistani la situazione è più o meno quella… Coraggio: la colite noi mamme siamo costrette a ciucciarcela in ogni dove. In trasferta non sparisce, anzi!

  10. Hang in there, girl!
    Ce la puoi fare, noi siamo sopravvissuti all’Australia (anche se nella sunny Syney e non in the middle of nowhere) e anche mio padre ha dato segni di squilibrio tipo tuo marito, ma in fondo è una brava persona.
    Una cosa però sì: fagli un’urlata ogni tanto, i mariti sono come i bambini, cercano il limite, bisogna ricordarsi di dargliene di precisi!
    chin up, buttercup!
    B.

  11. Io darei fiducia ad Hasem… “nel mezzo del nulla”, comprare un’auto usata da uno studente immigrato potrebbe essere un atto rivoluzionario che da il via a cambiamenti sociali.

    Potrai sempre dire: la prossima volta non mi molli così per un convegno!

  12. sono una assidua del blog…e mi pare la prima volta di leggere qualche commento non bello, felice e pure entusiasta su qualsiasi componente del mondo elasti, anzi alcuni commenti sono anche anche “psicologicamente” pesanti (es. vedi commento 41) che vanno oltre a quanto descritto da elasti…
    oggi per la prima volta…i post mi “han lasciato male”…che forse prima era troppo “mulino bianco” ed a noi lettori piace comunque creder che sia cosi’…??? io a dir la verita’ spero che la vostra famiglia sia veramente cosi’!!! un bell’esempio per noi mortali..da seguire, finalmente in positivo!
    Virginia

  13. pure il commento 52 va forte..perche’ cosi’ pesanti… non sara’ la prima volta che elasti racconta di una qualche difficolta’…
    virginia

  14. Ben altre volte alcuni post hanno sollevato critiche varie e non sempre garbate!
    Ma dopo tutto finisce bene.. e la nostra Elasti va avanti, nella vita e nel blog, imperterrita.
    Per la vita, anche questa volta sono sicura che si sta già organizzando alla grande e che anche la “cattiveria” di M.I. a volte è più percepita che reale.

    Ciao!

  15. Ma non puoi aggregarti a qualche famigliola in gita-spesa per comperare quel che ti servE’ Per me la macchina dovresti comprarla (se non riesci a noleggiarla), una mia amica l’ha fatto, anzi ne ha comprate due (la prima era da suicidio). Magari fatti consigliare da qualche vicino super-disponibile, no? E sarebbe comunque carino che tuo marito si preoccupi anche del vostro benessere!! Mi spiace ma anche io oggi mi sento un po’ critica verso Mr. Incredible. A tutto c’è un limite, certo che può andare al convegno, è lì per questo, ma non prima di avervi assicurato un minimo di benessere!!! In fondo sei lì con 2 bimbi piccoli!!

  16. mi sa che io ho capito…(spero per te elasti):è un pesce d’aprile!Scritto il 31 marzo per via del fuso orario!
    Dicci che è così, ti prego!
    Roberta

  17. Dai, Elasti, ce la puoi fare . . .:-)

    Una volta, esasperata ho chiesto a mio marito, perchè non si inteessasse lui, (a cosa, no lo ricordo) mi ha risposto che mi ha spsosato perchè era sicuro che me la sarei sempre cavata anche senza di lui! 😉
    Da amare o da strozzare???
    Sincero o brutale???
    Siamo qui, insieme da 30 anni! 🙂

    Paf paf, sulle spalle e “op op op” ! 😉

    Ciao, R

  18. ciao,
    dando per scontato che tu sei libera di fare quello che vuoi (seguire il marito a chicago, che peraltro non mi risulta sia una città particolarmente attrattiva, prendere l’aereo per stati più assolati, o perfino farti un giretto in messico o alle hawaii), a me la cosa migliore sembra rimanere nel middle of nowhere. Perchè un’esperienza così sarebbe davvero UNICA: vedere com’è la vita vera nella sperduta provincia americana, lontano dai clamori delle grandi città e degli stereotipi da telefilm. Cioè, presentati a tutti i vicini di casa, vai al gruppo di autocoscienza femminile e chiedi che qualcuna ti faccia da guida nella vita del villaggio, fai autostop al pulman giallo, sono sicura che in un ambiente così piccolo riuscirai in poco tempo a trovare solidarietà delle altre donne e a farti delle amiche. Cerca altre donne con figli per farci giocare insieme gli hobbit, proponi di fare una grande spaghettata sociale (a patto che qualcuno ti accompagni a comprare gli spaghetti), insomma, nelle terre del socialismo, SOCIALIZZA! vedrai che ne uscirà fuori -se non proprio una vacanza relax in stile tradizionale-un’esperienza unica, che ti darà materiale sufficiente per i prossimi 2 libri!

    Alis

  19. prenota subito un albergo con spa in downtown manhattan, appena Mr I varca la soglia del ritorno, gli molli gli hobbit, e sparisci per 3 gionri senza lasciargli recapiti…

  20. ma l’ hai portato l’antispasminacolica forte??
    era la prima voce della tua lista??
    dimmi di si te ne prego!
    altrimenti te lo mando con un corriere espresso!

  21. La vita senza babysitter fissa si fa sentire. Per quel che mi riguarda,che una madre si gestisca da sola 2 figli per 5 giorni e’ normale prassi.

  22. Si ma l’hai scelto da sola di andare li’…
    Fare la vittima di 2 bambini che normalmente stanno 24 h su 24 con la baby sitter e’ abbastanza ridicolo…
    🙂

  23. l’ho scelto perché ritengo che per loro e per la nostra famiglia possa essere una fantastica esperienza. e poi comunque questa storia della baby sitter 24 ore su 24 è una proiezione della tua fantasia. la baby sitter ce l’abbiamo il pomeriggio, per le ore tra l’uscita dell’asilo e il mio ritorno a casa dal lavoro, che sono tre e mezza.

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