il diner è un ristorante, generalmente prefabbricato, con i divani colorati in simil pelle, come i sedili della macchina tamarra affittata dall’elasti-famiglia, e un bancone con gli sgabelli alti. nel diner c’è sempre una cameriera procace e provocante, sulla quarantina, con i ricci e il sorriso un po’ stropicciato, un grembiule e, sotto, una vertiginosa gonna di jeans.
"hai honei, hud-jiu laik sam cofi?" (= ciao tesoro, gradisci del caffè?), chiede con una cantilena, ancheggiando e brandendo un thermos. come nei film, ogni volta che la tazza non è più colma fino all’orlo, lei torna e ripete la stessa domanda, piegandosi generosamente verso il cliente, con morbida complicità.
nel diner servono pancake alle fragole, con la panna e le noccioline e la marmellata e qualche pistacchio e del burro, che non guasta mai. servono anche uova fritte in bilico su un toast imburrato, muffin ai mirtilli, ripassati in padella nella margarina senza grassi.
nel diner, se si accorgono che uno hobbit piccolo compie gli anni, il cuoco con il cappello in testa, il lavapiatti con le mani ancora insaponate e la cameriera, arrivano al tavolo con una grande fetta di torta ricoperta cioccolato e una candelina accesa sopra. si abbracciano e cantano happy birthday to you e i clienti intorno battono le mani e alla fine la cameriera si china verso il festeggiato e gli sussurra melliflua, sbattendo le ciglia, "mei ai giv iu e kiss, suitiii?", posso darti un bacio, dolcezza?
in un film il festeggiato arrossirebbe e si lascerebbe strapazzare dalla signorina che resterebbe per sempre una pietra miliare dell’immaginario erotico del minuscolo cliente.
nella realtà lo hobbit piccolo la guarda dritto negli occhi, torvo e diffidente. e tace.
"mei ai giv iu e kiss, suitiii?", ripete lei.
"iz taim tu clin ap" (= it’s time to clean up, che vuol dire che è il momento di mettere in ordine, che poi è l’unica frase di senso compiuto che ho imparato in quell’asilo di sciroccati pieno di maestre e bambini americani dove mi mandano i miei genitori, convinti di farmi cosa gradita), risponde lui, lapidario.
che grande, immenso piccino
Piccolo adorabile genietto.
Sta già acquisendo le “tecniche base”… la sua donna gli chiederà “coccole?!” e lui perentorio “prima il dovere, poi (forse) il piacere”.
Eh, a noi prodotti della redgio preschool ci piace così… anche a ruoli invertiti!!!
😉
thecatisonthetable
I 3 anni danno la maturità, a quanto pare 😉
Hi hi hi hi, alla faccia della povera Nellie (che hanno tutte dei nomi del genere)
grande… ma le belle frasi dell’esperimetno linguistico le ha perse (o le diceva solo il grande: “gunnài baid baid” “sadàt” ?)?… meglio cosi!!
forse alla redgio school si riempiono di botte ma perlomeno poi puliscono… (o qualcuno dice di pulire!!)
Lo hobbit piccolo è il mio mito.
Ma avete creato un mostro…
😛
Baol
ps
Avrebbe anche potuto dirle: P’lizz do e vì c t muuv!
E nuné un piro, lasciastà…. e lo sa lui comeportàilcappellooooo
Che uomo!!!! 😀
lo amo!!
Grande Hobbit piccolo!!!!
…hobbit piccolo e’ un grande…
ma qualche avventura nuova dell’hobbit grande non arriva??? tutto tace? e’ tranquillo? in fatto di morose come e’ messo??
dai elasti…dacci qualche scoop su hobbit grande…
un abbraccio…..
stai meglio elasti??? non ci hai piu’ aggiornate sulla tua salute..
beffy1
Ahahahaha un mitoooooooo!! Come rimettere a posto una persona invadente!!!
Credo che userò questa “formula” per far capire a chi, in questo periodo, mi sta stressando che…NON E’ ARIA!! ^_^
Un bacio
LaProf
E’ proprio vero: italians du it betàr!!!
Questo hobbit è proprio griit.
Così si trattano le camerierre stropicciate in minigonna.
Iù aaar tuu mac old for mi, bebi!!!
Elasti, siete stupendi.
Kaishe
auguri hobbit piccolo
se il bacio non l’hai avuto dalla cameriera del diner, eccoti il nostro, che oltretutto è doppio!
F&C
l’hobbit grande è un po’ scolorito a quanto pare…. che dice lui di tutta questa esperienza americana???
“scciorbole” questo piccino….
ha imparato già “l’ammerigano” !!!!
E’ che a tre anni è troppo grande ormai per il bavaglino:
NO Kiss, please!
Gli tocca far da se, e lo fa alla grande.
Uh, mi sa che il grande, che tra un poco tocca a lui, vero?
Avrà ben altre reazioni… che ovviamente si attende di leggere… a volte mi domando cosa penseranno da grandi i tuoi bimbi, no non di te che scrivi, di quello saranno orgogliosi.
Di noi che adoriamo legger le loro avventure!
Una cosa tipo: Ma guarda un po’ che manica di guardoni!
Oppure:
Quando eravamo piccoli noi andavano forte i reality!
O magari:
Mammaaaaaaa guarda che è a noi che devi i diritti 😛
Sulla falsa riga della bimba che si fa aumentare la paghetta… tocca attendere Jonloker per spiegare questa a chi non vede la tv, anche se a me quella pubblicità li almeno fa ridere.
ah… già son tornati i papiri!
Ehhhh l’Egittologa nascosta che è in me!
^_^
Sono troppo in anticipo se faccio ORA gli auguri al grande?
Ciao
al prossimo post
^_^
Mitico l’hobbit piccolo, non avrebbe potuto rispondere meglio!
Suysan
Direi che il piccolo hobbit è uno che sa quello che vuole!
Non di certo il kiss di una procace cameriera not very young!
ma e’ davvero tutto come nei film?? *grande* ma grande soprattutto il tuo piccolo! auguri in ritardo a lui (ma l’ha mangiata poi la torta al cioccolato o resta dolce-fobico?) e in anticipo al fratellone e a te da una assolata Praga quasi estiva
plch
oddio…sono piegata in due dal ridereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…che bella cosa l’Americaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
tornate presto Silvia tri-mamma Bolonia (hihihihi)
solo tre anni e già non si rilassa.
avrà preso dal babbo… o forse dalla mamma… o forse dalla nonna hop-hop… mhà
Semplicemente unico!!!
😉
daiiiiii non ci credo , non voglio crederci che abbia detto una cosa del genere!
troppo perfetta come frase e contestalizzatissima!
bel patatone … !
ha sempre la frase giusta da dire al momento giusto!!!
paola
come smontare una donna!!! ahahah…. mitico hobbit piccolo!!!
sempre meglio di me che nei momenti difficili mi viene in mente solo
“the cat is on the table”
ahahahah
ha la stoffa del pistolero il ragazzo! I
Ups, mi è partito…
dicevo, il sottofondo musicale perfetto per il post sarebbe una musica di Sergio Leone!
Determinato. Ha ragione, è pur sempre un ometto di tre anni ed è formidabile!
ah ah ah, grazie per la risata! 😀
fantastico lo hobbit piccolo!!
un compleanno al diner va ripulito al più presto.
solo le ragazze bolognesi possono baciare i tuoi hobbit e per di più solo quello grande come ha fatto quella bimba quando eri qui!!
Da piccola vedevo un telefilm ambientato in una tavola calda simile, con delle cameriere simili, vestite di rosa, però.
Mi pare si chiasse mel’s dinner.
Io vi immagino lì.
Un abbraccio
Lydia
A quel punto la cameriera mmerighena DEVE ESSERSI PER FORZA denudata e aver detto allo hobbit piccolo:
– sono tua.
OPS… Fantastico!!!
E la faccia della cameriera non ce la descrivi?
… l’uomo giusto per mia figlia… 17 mesi biondo miele occhio verde e fare da rubysta… combiniamo?
MammaAnna
Sarebbe una splendida battuta per un film anni ’50!
il prossimo compleanno lo organizzo li !
…da grande rimorchierà ‘na cifra!
;-)))
Un piccolo grande mito!
simply wonderful
life
poche ma essenziali parole
era quello che mi ripeteva sempre la mia insegnante di inglese
a quanto pare aveva ragione
superlativo.
(ma in quel diner da film danno anche il today’s special???)
Rido!
Pulizie primaverili, via!
Comunque forti quel tipo di cameriere da telefilm, fa quasi piacere sapere che sistono veramente.
E’ un grande! Ha già capito tutto della vita!
Mitico come sempre!
Un grande
Grande,Grandissimo Hobbit piccolooo!!!!
Sempre più il mio mito. ^-^
Naima.