Nonsolomamma

deliri jedi

mister incredible e gli hobbit lunedì si sono trasferiti nella wisteria del salento.
lunedì sera mister i, giunto a destinazione, ha telefonato alla sua amata, che, insieme al microbbit nella pancia, trascorre ancora due settimane lavorative milanesi.

"elasti-amore, sono io. chiedimi come è andata"
"come è andata?"
"perfettamente, nonostante un trascurabile incidente di percorso, anzi due. chiedimi dettagli"
"mmmh. orsù, dammi qualche dettaglio del viaggio con gli hobbit e soprattutto dei due trascurabili incidenti"
"oh, quisquilie"
"dai! dimmi! racconta!"
"stavamo atterrando a brindisi"
"e?"
"c’era qualche turbolenza"
"quindi?"
"vomito"
"ma dai! hai vomitato? sul milano-brindisi? voli dalla mattina alla sera su carrette low cost per londra e quando ti concedi un sontuoso alitalia, zac, vomiti??? per giunta con i bambini di fianco. che vergogna!"
"ma no! sono gli hobbit ad avere vomitato. insieme, contemporaneamente, all’unisono, sincroni… chiedimi cosa è successo. chiedimi se si sono sporcati anche solo un po’? chiedimi se ho avuto bisogno di aiuto?"
"si sono sporc…"
"no! assolutamente no! perché io li ho sentiti, capisci? ho captato il loro segnale di vomito, un nano secondo prima che gli eventi precipitassero"
"come spiderman?"
"non mi interrompere! allora. sai cosa ho fatto? in una frazione di nanosecondo ho estratto i due sacchetti per il vomito dal vano portaoggetti e li ho posizionati in corrispondenza millimetrica del getto nel momento esatto in cui si è materializzato. a quel punto, ho aspettato che gli hobbit finissero, ho richiuso i sacchettini e li ho consegnati alla hostess all’uscita dell’aereo. adesso sono io che ti devo fare una domanda"
"prego"
"che effetto fa avere sposato un cavaliere jedi?"

ps il caso ha voluto che non ci siano testimoni di età superiore ai sei anni che possano confermare la veridicità dei fatti raccontati dal sedicente cavaliere jedi.

54 pensieri riguardo “deliri jedi

  1. Ti conosco da una settimana esatta: ho cominciato per caso lunedì scorso con il tuo libro, letto tutto d’un fiato in giornata, per finire ora con il blog, letto sghignazzando, a ritroso, per non perdere il senso e neppure una parola.
    Brava, bravissima. Da una elasti ormai molle, con figlio, alunni, gatto e, perchè no, marito.

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