Nonsolomamma

lui può attendere

"pronto, dottoressa tic tic? avrei bisogno di un consiglio/un conforto/una linea di condotta"
"mi dica, elasti"
"ecco… lo hobbit piccolo… ultimamente è inquieto. be’, ultimamente… da quando è nato il microbbit. all’asilo pare sia aggressivo con i compagni, che non riesca a concentrarsi nelle attività, che si metta in continuazione le mani in bocca. insomma ha una regressione. a casa… be’ a casa di giorno va tutto bene ma di notte dice che ha ‘paurissima di tutto’ e si sveglia spesso e io ormai sono l’ombra di me stessa e… che devo fare secondo lei, lei che è il mio astro, la mia luce, la donna che avrei voluto avere accanto se non avessi scelto di avere accanto un uomo?"
"lui non ha paura. esprime un disagio e bisogna scoprire il bandolo della matassa"
"il microbbit mi sembra un fantastico bandolo"
"troppo vago… bisogna scoprire quale è esattamente il bandolo per poi scioglierlo"
"quindi?"
"quindi posso indicarle uno bravissimo neurospichiatra infantile"
"neuropsichiatra infantile??? per lo hobbit piccolo??? scusi un attimo. mi devo sedere"
"cos’ha contro i neuropsichiatri infantili?"
"non ho niente contro i neuropsichiatri infantili. a pensarci bene anche a me sarebbe piaciuto fare la neuropsichiatra infantile ma… non so. se ci andassi, se ci portassi lo hobbit, mi sembrerebbe di sparare a una mosca con il bazooka. perché questa è una fase transitoria. spero. perché mi sembra tutto molto normale…"
"…"
"o no?"
"certamente è normale. è una fase che potrebbe passare presto. ma se non passasse presto…"
"neuropsichiatra e via"
"già. e poi lui è bravissimo, sa?"
"immagino immagino. magari aspettiamo un attimo. vediamo come evolve la situazione, come evolve lo hobbit, come evolvo io, come evolvono le nostre notti"
"il neuropsichiatra non scappa. e nemmeno io"

questa sera, a letto, lo hobbit piccolo, avvinghiato a elastigirl, accartocciata al suo fianco, non ha detto: "mamma, ho paula di tutto", come nell’ultima settimana.
ha detto: "mamma, io vollio essele fillio unico".
lui, il neuropsichiatra infantile, può attendere.

129 pensieri riguardo “lui può attendere

  1. …comincio a domandarmi se i post che metti sono autentici o se sono delle astute esche per studiare fino a che punto possono spingersi i commentatori…
    non è che ci stai imbastendo uno studio, sopra lo zelo e la vena polemica dei lettori di blog? 😉 🙂 😀

    la duchessa

  2. Un abbraccio ad Artù, che ha capito che cosa intendevo dire.

    Caro Artù ne approfitto per chiederle: conosceva il pittore eporediese che é mancato il 9 marzo scorso? Era mio zio.

    Con atnta stima

    Eporediese

  3. commento 93: la tua smisurata ignoranza è pari solo alla passività e alla pochezza intellettuale con la quale assimili e riproponi ogni possibile errore di lingua. Qualora tu sia in grado di intenderne il significato, ti riporto una comune voce di dizionario:

    evolvere, v.tr. [hai idea di cosa significhi?], aus. avere: sviluppare, svolgere
    evolversi v.pron (aus. essere) svilupparsi, trasformarsi gradatamente

  4. Caro dolce piccolo hobbit… sempre fuori dalle righe.
    E comunque Elasti, se lo ritieni opportuno, non aver paura o timore di farti aiutare da uno specialista.. in fondo e' solo una persona che puo' darti un dizionario per capire meglio e piu' a fondo le parole, anche quelle non dette, del tuo cucciolo. Una specie di traduttore.

  5. Cara elsati, condivido anch'io il parere di chi dice che sarà una cosa transitoria. Anch'io mi ricordo che quando è nato mio fratello avrei voluto i miei genitori tutti per me, anzi…avevo reagito ben peggio del tuo hobbit piccolo. Mio frattello proprio non lo sopportavo =) Poi le cose sono cambiate.
    Però signori…non demonizziamo i neuropsichiatri infantili La nostra tendenza è quella di pensare che siano li solo per traumi gravi o per bambini con fortissimi problemi psichici, ma a volte possono servire anche per sbloccare qualche piccolo nodo irrisolto, che altrimenti si trascina nel tempo…

  6. Caro commentatore # 104,
    che sottolinei la tua intelligenza/cultura/proprietà di linguaggio;
    ch e ti permetti di offendere (peraltro non mi pare la sede opportuna per una discussione di tipo linguistico….scusa Elasti!), per di più senza firmarti;
    che sei così bravo/a a fare il copia e incolla da internet cercando "evolvere dizionario online su google;
    che sei così suscettibile riguardo alle osservazioni altrui….

    …ti riporto la definizione del vocabolario di Nicola Zingarelli, casa editrice Zanichelli, ed. 2004, pagina 669:

    evòlvere: v. tr, sviluppare;  v. intr [aus. essere] ed evòlversi, v. intr. pron. : trasformarsi progredendo gradualmente; "la situazione evolve con rapidità".

    Chiedo scusa a tutte le altre commentatrici per la polemica inutile, ma chi fa osservazioni sbagliate, vuole avere ragione a tutti i costi e soprattutto offende mi fa venire veramente i nervi.

    Riccio84

  7. Qualcuno l'ha già scritto e io sottoscrivo. non c'è niente di male ad andare da uno specialista. se mia madre ci fosse andata quando io ero piccola, non avrei ancora paura di tutto, come se non fossi mai cresciuta. Forse non sarei andata in analisi da adulta, per colmare quel vuoto che ti rimane dentro per non essere stata ascoltata, per esserti tenuta dentro tutte le mie paure. e da grandi colmare quel vuoto è difficile a faticoso. Certo, "una madre lo sa", ma uno specialista lo sa ancora meglio. Fatti forza, non sei una madre sbagliata o fallita se ti fai dare qualche consiglio. 
    e non dimenticare che i figli sono tre e tutti e tre hanno bisogno di te, anche se ognuno lo dimostra o non lo dimostra a modo suo

  8. non ho figli, e neanche fratelli e sorelle, quindi chissa' se quello che sto per dire ha senso?
    Forse e' la mancanza di un -ruolo- chiaro che frega. Al primogenito gli si puo' dire che sara' il capo dei tre fratelli, e' un ruolo chiaro ed in effetti sara' sempre il primo a fare le cose, quello 'piu' avanti'. Il piu' piccolo.. e' piccolo, quindi e' il cucciolo di casa, quello del 'lascialo stare che lui e' piccolo'.
    Il medio.. tutti i medi hanno secondo me bisogno di un ruolo e di una identita'. Da adolescenti se la possono trovare da soli (quello che suona, quello bravo a scuola, quello ribelle.. a seconda spesso di cosa fa il grande, per differenziarsi), ma da piccoli sentono il disagio, ma non hanno gli strumenti per ricercare una propria -unicita'-. Quindi come ho letto qua' e la negli altri commenti.. se resci proponigliela tu, con attivita' solo per lui in cui possa essere e sentirsi bravo. Non solo qualcosa di comodo che per orari si incastri con la vita di famiglia, ma se possibile qualcosa che gli piaccia, in modo che lo faccia volentieri. 
    in bocca al lupo
    gio

  9. Cara Elasti, 
    queste sono cose molto delicate e tu hai avuto da poco un altro bimbo con tutta la fatica e gli scombussolamenti che la gravidanza e i parto comportano. A volte mi chiedo se mettere sul blog cose così intime possa veramente essere d'aiuto. Nessuna di noi ha la competenza giusta per giudicare e consigliare. va bene chieder cose più tecniche, tipo usare o meno i pannolini usa e getta, ma qui quello che sappiamo è quello che scrivi, che è solo una parte, la più divertente della tua complicata vita a 4. La tua dottoressa conosce meglio te e la tua famiglia e ha degli elementi in più per darti un consiglio giusto. nella precedente generazione il bambino non era così al centro dell'attenzione dei genitori, ma, infatti, io credo che la nostra sia una generazione di insicuri, "bambacioni", peter pan etc. etc. 
    voi siete una famiglia evoluta, parlatene tra di voi. Parlane anche con le maestre, che vedono il piccolo tante ore al giorno e lo vedono interagire con gli altri.
    mi chiedo inoltre: e se andassi a consultare il neuropsichiatra, metteresti sul blog tutto quello che ti dice? c'è un punto in cui la tua sfera intima deve essere protetta. certe cose, poi potrebbero essere prese per universali, e invece ogni essere è diverso dall'altro, sin dalla nascita.
    prendi la giusta decisione anche se ti fa paura, qualunque essa sia, ma prendila da sola, con tuo marito e la tua dottoressa. le storie degli altri possono aiutare, ma possono anche confondere tanto le idee. 
    un caro saluto
    Julia

  10. ARTU'

    Ho rilevato uno spiacevole scadimento di buona educazione nei commenti di oggi.
    L'ho già detto altre volte, ma esprimere il proprio concetto con slogan, con termini offensivi. L'utilizzo del neuropsichiatra viene dai più considerata "il male", ma così sarebbe se fosse chiamato ad intervenire per disturbi modesti e superabili con sapienze famigliari, oppure il tipo è un porcellone che spaventa i clienti per motivi di cassetta.
    Ritengo che la dottoressa Tic Tic, abbia voluto rassicurare elastigirl facendole sapere che esistono degli interventi "cannoni" adatti a risolvere il suo problema, sempre che lei non ci riesca nel tempo.
    Lo psichiatra è ancora percepito come come una specie di stregone che propina medicamenti fatti in un sottoscala, in un grande pentolone fumante, e il cui uso è in genere catastrofistico.
    Cerchiami di dimostrarci più evoluti e civilizzati nell'interpellare i medici giusti per il disturbo che ci venito addosso, oltre a moderare i toni nei casi di opinioni diverse.Non vogliatemene per questa specie di predicozzo, ma mi è dispiaciuto molto che proprio nel blog di elastigirl, che tutti amiamo e stimiamo, siano apparse maleparole: io sono vecchio, ma quasi tutti gli altri sono adulti, e qunidi ci si aspetta da loro un maggior autocontrollo.
    Cordiali saluti.

    artù

  11. Il mio fratellino è arrivato quando avevo già 8 anni. Otto anni in cui ero LA figlia unica, la nipotina preferita, la più piccola, la cocca di tutti, carina biondina, magari anche un po' stronzetta sotto sotto. E magari sarei anche rimasta un po' più stronzetta di quello che sono oggi.
    LA mamma quando era incinta mi ha regalato un libricino che nei suoi intenti doveva aiutarmi ad accogliere bene il fratellino "un fratellino per la principessa". Inutile dire che l'idea si è rivelata disastrosa, nel libro  la principesssina era super gelosa, regrediva etc etc., ovviamente il finale era lieto, ma arrivata a metà libro sono corsa in lacrime da mamma per dirle che io il fratellino non lo volevo più.
    Il tuo hobbit piccolo è molto più piccolo, quindi immagino che per lui sia anche più difficile, ma vai tranquilla, per ora le coccole basteranno di sicuro sicurissimo 🙂
    Ha solo paura di perdersi pezzi di mamma per strada.
    Poi di venterà ancora più saggio e guru di quanto non sia già (vedi pomeriggio con hobbit grande, no?!).
    Un abbraccio a tutti quanti, i fratelli fanno un bene dell'anima, basta abituarsi 😀

    Rosa

  12. Leggo quotidiamente Elasti da più di un anno, ogni tanto ho lasciato un commento, quasi sempre, ultimamente, leggo i commenti degli altri. Questa volta intervengo per dire che mi sento pienamente in sintonia col disagio manifestato dal commentatore #83 e in parte ribadito da Artù #113 e Julia #112. Sarò vecchio stile io, sarà che questo è l’unico blog che frequento regolarmente e non so cosa succede negli altri (in certi sarà anche peggio, immagino), sarò una retrogada che non capisce le potenzialità e le inevitabili debolezze della rete, ma davvero mi chiedo se non sia possibile un blog senza commenti. Capisco che per molti è l’occasione di raccontare le proprie esperienze – e per fortuna ci sono sempre anche commenti carini -, ma, ecco, una sfilza di decine di commenti di persone che dialogano tra loro spesso perdendo il punto di vista iniziale (il post di Elasti, la sua autoironia e leggerezza), e ancor più spesso offendendosi reciprocamente a colpi di Zingarelli o di male parole, o talora ergendosi, non richiesti, a maitres-à-penser non mi sembra quello che vorrei se avessi un mio blog. Davvero spero anch’io di mantenere d’ora in poi fede al mio proposito di limitarmi a leggere il post di Elasti.
    Un amichevole saluto a tutti,
    Laura

  13. Buongiorno,
    io sono figlia "di mezzo" e quando nacque mio fratello avevo 6 anni e da quel giorno di giugno ho inziato a balbettare mentre mio fratello grande (che di anni ne aveva 8) ad imprecare in turco… L'hobbit piccolo invece chiede di avere la sua mamma vicina e tutta per lui.. Ognuno esprime i propri disagi in maniera diversa e sei stata brava ad individuarlo in tempo… Ora lavoraci e cerca, se proprio sei in difficoltà, qualche consiglio da uno specialista…
    Il neuropsichiatra infantile non è mica il medico di Arancia Meccanica? è una figura professionale molto molto valida in alcuni casi ma anche molto demonizzata come hai visto dai commenti ^^… Non imbottirà tuo figlio di niente, tranquilla 🙂

  14. Ho un marito 33 enne figlio unico, che quando è arrivata la prima figlia nostra, e anche ora che sta per arrivare la seconda, ha avuto una "fase di regressione" 😉 … poi passa!
    Ma sto già pensando a come organizzarmi tra un paio di settimane, quando nascerà la piccola, per dare a tutti e tre il loro "momento unico", al "grande" con la moglie, alle due con la mamma…

  15. Io quoto Zauberei! Poi ognuno avrà la propria opinione, se la sarà creata, l'avrà cambiata o radicata…
    Questo spazio, fatto dal blog di Elasti e dai commenti, rimane davvero utile e positivo per me, più di tanti saggi e di tanti specialisti. 
    Nonostante le bombe carta che qua e là esplodono – vedi commento 77, il dubbio se evolvere o non evolversi, e forse altre che ho perso  – c'è un confronto vero, più che in tante altre occasioni!
    Lo volevo dire, alla faccia di quelli che non pensano affatto prima di premere il tasto "Invia commento"…
    Giò Giò

  16. io sono di mezzo… maschio primogenito, io e poi la mia sorella… ; quando è arrivata la odiavo .. ci sono foto dove, sorriso angelico, l'abbraccio e ricordo ora a distanza di quasi 30 anni … l'odio profondo… il disagio, quello che mia mamma  ci fece passare… (mensa, pulmino per la scuola etc.. ) per "colpa" sua; Passa … senza neuropsichiatri … con un pò di santa pazienza…credo. mia sorella è la luce dei miei occhio … ora in un periodo un pò brutto tutti a casa per la mamma .. finiamo in 2 in un letto.

    Se resisti vedrai che passa … magari Mr. I farebbe comodo? … 😉

  17. caro artu',
    mi pare che nessuno qui percepisca lo psichiatra come "una specie di stregone che propina medicamenti fatti in un sottoscala, in un grande pentolone fumante, e il cui uso è in genere catastrofistico".
    semplicemente la gran parte dei commentatori la pensa proprio come elasti:
    sparare a una mosca con un bazooka e' sciocco e inappropriato.
    forse dovrebbe scendere dal pulpito su cui e' salito e tornare a passeggiare tra noi comuni mortali, senza prediche ne' paternali.
    con affetto
    ulla

  18. e anche artù è stato abbattuto, venghino signori venghino, qui si gioca al tiro a segno…colpisci e insulta chi ti è antipatico e vinci la bambolina!
    mi divertono le polemiche ma gli insulti sono proprio gratuiti!
    G.

  19. Quando nacqui io mio fratello voleva barattarmi per una macchinia ma , a parte questo inizio poco promettente, siamo andati sempre d'accordo. Tranquilla, un pò di coccole extra e gli passerà. 

  20. #122
    non ho abbattuto ne' insultato nessuno.
    solo non apprezzo chi vuole insegnare con spocchia e saccenza come funziona il mondo, trattando gli interlocutori da ignoranti creduloni appena scesi dalla montagna del sapone.
    si puo' essere in disaccordo pur mantendendo il rispetto reciproco, non trovi?

    ulla

  21. ..Da psicologa spezzo una lancia in favore del NPI!!!
    Non è assolutamente vero che ricorrono ai farmaci subito, anzi..
    Non è assolutamente vero che è un rimedio estremo.. è solo la parola che fa paura.
    I NPI sono spesso degi ottimi "consulenti" e danno delle dritte importanti ai genitori..
    In più gli studi dove fare i colloqui sono sempre accoglienti, colorati, pieni di giochi.. i bambini non si accorgono di niente, giocano, disegnano e il NPI osserva. Punto..
    Non è una tragedia e non significa etichettare il bimbo come "matto".. significa solo avere un parere in più, un consiglio esperto.
    Ci sono davvero troppi pregiudizi..
    Un abbraccio Elasti, tieni duro sei bravissima 🙂

    Chiara

  22. brava Elasti, lasciagli dire che vuole essere figlio unico e assecondalo per quel che puoi e riesci (mi sa che qualche volta non riuscirai 🙂 E poi porta pazienza, supererà.
    Un abbraccio

  23. e meno male che il bazooka lo hai lasciato nell'armadio… era un moscerino.
    che probabilmente infastidirà l'hobbit più medio del mondo per tutta la vita tornandogli a far prudere gli occhietti di tanto in tanto…

    i fratelli sono croce e delizia della vita di tutti noi(per chi ce li ha): se non ci fossero dovremmo invetarli anche se saccenti, petulanti, piagnucolosi, egocentrici, rumorosi, permalosi, divertenti, innocenti, rasserenanti …. e via dicendo
    MammaAnna
    terza e ultima di nascita e gelosa della sua mamma fin dal suo primo giorno di vita l'avrei voluta solo per me

  24. certo cara ulla che si può fare, ma non mi sembra proprio che tu l'abbia fatto!!!
    non sono ancora riuscita a stilare un preciso profilo di Artù, alle volte trovo forbito, altre per come scrive penso sia straniero, ma comunque mai spocchioso.
    G

  25. Mia madre era ed è tuttora convinta che lo psicologo, lo psichiatra e il neurologo siano dottori dei matti… e allora ho dovoto aspettare di avere trent'anni e di potermene permettere uno per poter risolvere i problemi che erano nati allora…. Dal mio punto di vista anche se una coccola della mamma fa passare la bua… nessuna mamma aspetta che si aggravi prima di chiamare il pediatra… la mente non è diversa dal corpo…  m

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