Nonsolomamma

in superficie

risvegli notturni a scacchiera,
lavatrici a ciclo continuo,
quintali di spesa all’ipercoop,
pannolini lavabili appesi ad asciugare in ogni angolo,
macchinine in sala,
gormiti in bagno,
vestito da cavaliere jedi in cucina,
sveglia all’alba,
interrogativo esistenziale quotidiano: cosa preparo per cena?
accompagnamenti a scuola e all’asilo con sedute di autocoscienza lungo i tragitti,
vaccinazione del microbbit (perché bisogna sentirsi straziati per una punturina che lui nemmeno sente?),
horror vacui,
vertigini,
smarrimento e inettitudine di ritorno,
ansia strisciante cronica,
tosse e raffreddore (a bari elastigirl viene colta dalla sindrome del tedesco sul lago di garda: si spoglia anche se il vento ti porta via e il resto del mondo ha sciarpa, cappello e piumino),
panico da prima linea dopo un lungo sonno nelle retrovie,

la risalita in superficie da una full immersion nel welfare familiare barese è sempre accompagnata da una serie di disturbi del corpo e della mente, transitori e non.

79 pensieri riguardo “in superficie

  1. mò..comm'è vero….tutta la mia solidarietà…ma come diceva rossella:"dopottutto domani è un altro giorno"…segue musica di sottofondops. senza dimenticarci di rhett:"francamente me ne infischio" (tipica battuta di uomo-padre-marito-part time)

  2. Capisco la vacanza, il fatto che con gli hobbit controllati dal parentame vario, si tiri un sospiro di sollievo, però mi sembra che rimpiangi spesso la città di tuo marito… già pensato di mollare tutto e trasferirsi?E.

  3. ARTU'Ebbene sì, diciamolo, i ritorno dalle vacanze sono sempre sanguinolenti. D'altra parte i parenti stretti come il binomio  suoceri+cognati  sono un toccasana per degli hobbits scatenati. Ora tutto è finito e la dura realtà ci appare come un lanzicanecchio incazzato, che ci perseguita, ci insegue, ci strapazza, e oltre a tutto fare una lavatrice con gli abiti indossati da un lanzi dopo combattimenti e razzie è schifoso, ma sempre meglio degli abiti dei nani.Sabato, cioè dopodomani vengo a milano e spero di venirvi a trovare; mi fermo fino a domenica pomeriggio.Ora tutti a nanna, anch'io.Un abbraccio a tutti quantiartù

  4. Contro l'interrogativo esistenziale quotidiano del "Che cosa cucino oggi?" se i tuoi figli non sono inappetenti come i miei (che mi lasciano chili di avanzi in giro per il frigo) forse può funzionare una programmazione settimanale: le mamme numerose che conosco fanno così e si trovano molto bene. Io ho provato a provarci ma se cucino qualcosa di nuovo tutti i giorni per una settimana, la mole di avanzi minaccia di inghiottire l'intera cucina… chissà che il terzo (che ancora non ha cominciato con le pappe ma guarda voglioso nei piatti altrui) sia finalmente una buona forchetta…baci,Tobina

  5. come sempre descrivi molto bene quello che bene o male succede a tutte, ma condividerlo fa sentire meno solegae

  6. e' un toccasana leggerti… fa sembrare tutto cosi' leggero…solo che dietro a tutto questo, dietro al sorriso che nasce spontaneo nel seguire i tuoi post, c'e' cosi' tanta fatica…almeno per me!io di nanette ne ho "solo" due, e se anche qualcosa mi si agita nello stomaco ogni volta che vedo un microbbit per strada, l'idea di un terzo pargolo mi terrorizza… e non l'avrei mai detto!…e non e' la fatica fisica, non sono le lavatrici a ciclo continuo (e i pannolini lavabili su ogni termosifone…), l'incognita della cena, gli accompagnamenti, la casa che sembra perennemente un campo di battaglia. e' una fatica mentale, e'  piu' una perdita di identita'.ecco, a volte mi sento solo mamma, e meno io. …come si recupera questo?un bacioemanuela

  7. elasti, come mi sento solidale….io ho tre hobbit gemelli grandi e l'interrogativo epocale "che cosa cucino oggi" è quello che mi perseguita mezzogiorno e sera; ogni tanto mi sembra di gestire una trattoria, ma avanzi non ce ne sono mai, anzi, quando credo di possedere ancora qualcosa da sfruttare, scopro che topi affamati, diurni e notturni, ne hanno fatto strage! Sono ridotta a minacciare di morte chi tocca, a mettere i biglietti: questo sì, questo no, questo serve domani…un pianto…cate

  8. oggi ero proprio alla frutta, sensazione di smarrimento nel mare delle cose da fare e da… correre. arrivare qui e trovare tante mamme nella stessa barca… mi consola!!!ciao a tutte le mamme "equilibriste della vita"!!!!

  9. oddio com'è vero tutto quello che descrivi… ma coraggio quando si ritorna al lavoro si rinasce ! non ti manca molto. Tieni duro !

  10. Ecco Elasti…come sempre sei riuscita a descrivere alla perfezione (e con parole molto più "giuste" delle mie!!!) quello che a volte sento anch'io! xò dai poi lo sai che ce la facciamo sempre!Ti abbraccioManu

  11. Sui pannolini lavabiliScusate se mi intrometto, vorrei solo dire che da questo blog rappresneta la prova inequivocabile dell'esistenza di due categorie di madri: le perfette, in quanto convinte di esserlo, che fanno del Sacrificio la loro bandiera, che inseguono le difficoltà come l'appassionato di boschi cerca i porcini;  le imperfette, in quanto convinte di esserlo, che ammettendo con se stesse di essere qualcosa in più che mammifere al servizo della prole, cercando in tutti i modi di realizzare il principio della "massima resa con minimo sforzo", almeno nello svolgimento dei loro compiti di serve (pardon, colf). A prima vista le imperfette e le perfette sembrano uguali, ma distinguerle si può, con estrema precisione. Basta chiedere che pannolini usano: se la risposta è  "di stoffa" si ha davanti una Perfetta. Il pannolino di stoffa, oggetto di malcelato orgoglio, fa la differenza tra la Madre Coraggio e la Madre Mediocre. Tra l'Attenta al Pianeta e l'eco-indifferente. Che poi il pannolino di stoffa sia un attentato al benessere del pupo, in quanto importante fattore di rischio nei confronti dell'eritema da pannolino , almeno secondo il Consensus pediatrico internazionale, e un acerrimo nemico della grande priorità di questo secolo – il risparmio energetico –  in quanto obbliga a un uso superiore della lavatrice; che, poi, sciorinato sui caloriferi ad asciugare, incrementi  lo sviluppo di acari, graziose bestoline responsabili di allergie, che proliferano negli ambienti umidi,  non fa niente.  L'importante è quello che simboleggia: il sacrificio della Madre Perfetta che dà e dà e dà a piene mani, senza nulla chiedere in cambio. Altro che quelle scriteriate che comprano i Pampers.    Cher

  12. Buongiorno Elasti,sai il mio interrogativo esistenziale quotidiano è doppio:cosa preparo per pranzo e cosa preparo per cena!!!!!!!!!!!!!!!!!Sono sempre a far la spesa (povere le mie braccia) a pieditutti i giorni e in frigo non c'è mai nulla di avanzo.Oggi dato che è venerdì fave e cicorie.E tutte le mattine prima di andare a lavoro vengo colta anch'iodallo stesso strano malessere ma senza tosse e raffreddore perchèqui a Bari io faccio parte del resto del mondo che va ancora in girocon piumino. Aprile non cambiare vestito, dice mia mamma.Anche se a quest'ora c'è già un bel sole.Ciaoooo e forza e coraggio a tutte noi.Antonietta

  13. Ciao, ti seguo sempre sulla Repubblica delle Donne, e ora avevo deciso di venire a farti una visita qui sul tuo sito. Non mi perdo neanche un tuo articolo…fai delle riflessioni che aprono le porte della mente! 😉 ora ti seguirò anche qui! Complimenti! Un Bacio. Valeria.

  14. Bellissimo il commento di Cher, quoto al 100% anche se non credo che Elasti incarni la Perfetta, nel suo caso il discorso pannolino verte più sull'etico-chic che non sul sacrificio materno.Però è vero qua è zeppo di perfette, ricordo ancora con piacere il post sulla mastite, le Perfette facevano a gara a enunciare le loro sofferenze e i loro rimedi truculenti al problema (foglie di cavolo, impacchi col domopack, il tutto con descrizione dettagliata dei tagli ai capezzoli… nà meravaglia).Io mi autoclassifico, orgogliosamente, tra le mamme imperfette.

  15. Non vorrei scoraggiarti…. ma, nella mia esperienza, il peggio deve ancora venire.L'anno scorso pensavo di respirare un po' finalmente. Figli ormai grandicelli, autonomi, non danno grosse preoccupazioni.Quest'anno:  Figlio piccolo in prima media….. passo tutto quello che un tempo era il mio tempo libero ad aiutarlo con i compiti e lo studio (ha da studiare di più lui che sua sorella in 3° liceo, è normale questa cosa?), ad accompagnarlo al basket (3 allenamenti settimanali da 1 ora e mezzo l'uno + una partita il sabato pomeriggio o domenica mattina, a volte facendo un sacco di km., perchè quest'anno, mannaggiaaloro sono passati al campionato agonistico).A questo si aggiungono tutti i vari impegni per la preparazione alla Cresima (che, ahimè, includono anche i genitori). Non li elenco perchè sono troppi.Per fortuna la grande è solo da andare a riprendere a scuola (15 km. circa da casa) 2 pomeriggi alla settimana (quando fa il corso di teatro e la conversation).  Autobus in orario extrascolastico naturalmente non ne passano.  A danza (se non piove) ci va' in bicicletta perchè è abbastanza vicino.In compenso non possiamo nemmeno + fare programmi per il sabato sera perchè bisogna o portarla o andare a prenderla (alternandoci con genitori dei suoi amici), nei vari locali.. cinema… centri commerciali dove decidono di passare la serata.Sono + di 2 mesi che non faccio la ceretta, ho la foresta amazzonica sulle gambe, sono tornata a fare la tinta in casa perchè la faccio la domenica mattina presto, mentre il resto della famiglia dorme.Che vita da servi della gleba!Non avrei mai pensato di dirlo qualche anno fa', quando i ragazzi erano piccoli come i tuoi… ma mi sento quasi di dar ragione al mio collega che non ha voluto figli e a chi gli chiede come mai risponde : Perchè non voglio rotture di cog……..Mamma mia, che bello essersi sfogati.Baci, scusa l'invadenza 

  16. Scusa, dimenticavo….siccome ormai i figli tornano a pranzo tutti e due, devo anche pensare a 2 pasti al giorno completi, e, come saprai, i maschi mangiano come bufali, è impensabile un piatto unico come facevamo fino all'anno scorso io la figlia grande! Sigh

  17. ciao,29 anni, lavoro nel sociale, sono progettista e sono brava nel mio lavoro. Mi stanno pure facendo fare carriera e lavoro pure di notte. Guadagno poco. Ma quello che faccio mi piace e sono contenta.Mio marito è fichissimo e mi lascia fare, viaggiare. A volte si lascia pure coinvolgere nelle mie follie sociali e terzomondiste…Di questi tempi mi è venuta l'idea che mi piacerebbe fare un bambino, magari due…pure tre.Accidenti, ma perchè certe idee di entrano in testa?Grazie di esistere Elasti: mi sto leggendo il tuo blog in ufficio (e la mia produttività ne risente…). Sono arrivata a ottobre 2007. Avvincente.Ma un dubbio mi logora: adesso o fra qualche anno? se faccio un figlio mi mettono in un angolo e di sicuro ad Haiti non mi ci mandano più…Ciao Elasti, grazie ancora!Ines

  18. Mah io i pannolini lavabili avevo pensato di provarli per il risparmio economico, 80 euro di una confezione rispetto ai soldi che sto spendendo in pannolini normali, faccio fuori una confezione Pampers in tre giorni, qualcuno mi aiuti nei conti ma in una settimana mi andranno via tranquillamente 20 euro solo per quello. Poi ho visto che sono impraticabili, almeno il modello che hanno proposto a me, e ho convertito i pannolini in asciugamanini-solo-per-lei.Idem per l'allattamento. Messo da parte il valore affettivo del gesto – che rimane anche se usi il biberon – mia mamma – che non mi ha allattato – mi ha fatto due conti sulle vagonate di soldi risparmiati in attrezzatura e polvere. Sputaci sopra. Poi non mi spiego perché si parla solo di benefici per il neonato, e mai di quanto allattare faccia bene al fisico della mamma.

  19. Ciao Elasti…io mi sento così spesso anche senza rientrare dalla Puglia, perchè diciamolo, la vita là è molto più slow…Solo che…boh, secondo me, proprio in virtù di questo vivere slow credo che tornare nella splendida terra mi andrebbe bene da pensionata o da liceale…Bisogna accontentarsi delle ferie (sempre poche) e tenere duro!Quanto ai commentatori di pannolini mi verrebbe da dire…ma fatevi le cacche vostre!!!Ciao grande Elasti, buon week end -domani è sab e compro D!!!Virgy (FI)

  20. pensa che io mi sento in colpa perchè lavoro!!!!e al lavoro mi sento in colpa perchè esco prima e non finisco tutto quello che c'è da fare…ma insomma! una via di mezzo no!?Ps: che coraggio i pannolini lavabili!! io non ce la farei a stare dietro anche a quelli!

  21. Ciao Close,ma visto che è la prima e forse ci si può dedicare un po di tempo, e che è piccolina, che ne pensi dell'elimination comunication? ne avevo sentito parlare proprio in questo blog, tra i commenti del post ECO-MICROBBIT di gennaio, diceva che si possono eliminare i pannolini.devo dire che io ci sto provando col mio bimbo di 11 mesi, e devo dire che già da un paio di mesi non fa più cacca nel pannolino, sta meglio lui e anche noi. ci si dovrebbe riuscire anche con la pipì. io ho letto quì:http://forum.alfemminile.com/forum/f694/__f485_f694-Farla-senza-pannolino-elimination-communication.htmle.

  22. bene è ufficiale le donne sono programmate con il senso di colpa nasciamo con quello insito!Obbiettivo 1: togliermi il senso di colpa per tuttoObbiettivo 2: fare in modo che hai miei figli non si istalli nemmenotranquilla sei in gamba ce la farai… e comunque i gormiti in bagno sono un suppellettile di gran moda fidari :-)commento 33# io ho rinunciato ai lavabili solo perchè al nido me la cambiavano ogni 5-6 ore e se un Usa e getta si riempie fino a toccrati le ginocchia ma non perde quelli lavabili dopo 5 – 6 ore su una bimba di 2 anni perdono e bagnano anche tutti i vestiti. ma per il resto sono una gestione fattibile basta inserirli e i momenti di sconforto si superano pensando a quanto poco stai inquinando e a quanto stai risparmiando! E SOPRATUTTO  ma tu terresti volentieri le tue parti intime in quei plasticoni 24 ore su 24????MammaAnna

  23. io credo che elasti questa cosa dei pannolini lavabili la sottolinei appositamente, mettendola lì apparentemente in modo casuale, per consentire libero sfogo ai commenti delle varie fazioni. (Non è un'osservazione polemica, anzi, l'intenzione è di evidenziare la sua notevole capacità di tenere alto il nostro spirito critico senza dare troppo nell'occhio)

  24. Ines (commento 29), ma non hai mai letto niente di recente a proposito di mamme, di bambini, di fertilità? I figli vanno fatti tra i 20 e i 30 anni, cercarli dopo potrebbe essere tardi. E' quanto vanno predicando – evidentemente inascoltati (mi fanno perfino tenerezza per questo sgolarsi a vuoto) i più grossi luminari della ginecologia internazionale. Chi rema contro a quest'idea lo fa perchè è interessato all'enorme giro di denaro che sta dietro alle fecondazioni assistite (ultima spiaggia per donne che si sono decise a cercare un figlio quando ormai l'orologio biologico della fertilità era quasi fermo) In italia è stata avviata una campagna di sensibilizzazione al riguardo: donne fate i figli entro i 30 anni, non aspettate di più! E non solo per non affrontare le gravidanze come "primipare attempate" ma anche per scongiurare il pericolo di una società formata da adolescenti guidati da vecchi. Una società del genere è malata. Ogni frutto ha la sua stagione e la stagione delle gravidanze è quella della giovinezza, non della mezza età. Non hai così tanto tempo cara Ines…fattelo subito il bimbo, se lo vuoi, e chissenefrega della carriera, la farai dopo semmai laura d (figlia unica di 40enni, mamma a 20 anni, ovviamente) 

  25. Grazie # 32 e Emanuelas  #34  😀   Proverò(ah, il forum ALF, l'ho scoperto da poco, è uno spasso  :-)))@ Ines # 29 : confermo, a 28 anni mi sono trovata davanti un paio di ginecologi che mi hanno domandato a brutto muso che cosa aspettavo ad avere figli, e ho capito perche' quando ho visto il grafico della percentuale di rischio malformazioni ad avere il primogenito dopo i 35  (è il mio caso) e dopo i 40.  Però, per rispondere all'Anonima # 38, faccio notare che è andato perso il commento di un altro (?) Anonimo che segnalava questo link. Si tratta della filosofa francese delle childfree (non childless). Non è proprio lo sfogo di una mamma stanca, quanto piuttosto una denuncia alla società che colpevolizza chi non fa figli e poi tratta le madri come dei paria, come ha ben intuito Ines.Elasti, scendi un po' nell'agone, dai! Che ti passa la malinconia  😉

  26. ARTU'Scusa elasti, ma non avevo letto compiutamente il tuo blog di oggi, e non ti ho dato alcun suggerimento su cosa fare per cena agli hobbits. Intanto microtre, prende del latte che tu stessa produci e non ci sono problemi. Il problema sarà nel fare in modo che tu continui a produrre latte in gran copia. Per te, per i due hobbits grandi e eventualmente per mr. incredible, potresti sempre fare della pasta con aglio, olio e peperoncino in notevole quantità, poi una bella frittata con le barbe di frate che è buonissima e se qualcuno fosse talmente senza fondo da avere ancora fame c'è sempre  "il cacio me la pagherai": poi un tantino di frutta, che fa tanto bene perchè proprio nella frutta ci sono le vitamine che saltano.E per stasera vi siete nutriti per benino. e domani è un altro giorno.Ti abbraccioartù

  27. Elasti,ciò che descrivi è capitato anche a me di ritorno dalle vacanze pasquali in Calabria..Anch'io ho tre figli, ma..grandi!Elasti, rimettiti presto a scrivere un altro libro!Sei unica.

  28. è da aprile '91, data del mio primo test di gravidanza positivo, che vivo con una sensazione di ansia in sottofondo…sono anni che mi sveglio col terribile interrogativo del "cosa faccio a pranzo/cena?"la femmina mangia in maniera "normale" ma il maschio è un "pozzo senza fondo"!alla mamma del commento 26 vorrei dire che vivo, come tanti altri genitori,  la sua stessa situazione, dividendomi fra lavoro,servizio taxi fra un allenamento e l'altro,scuola,ripetizioni,uscite serali ecc… ma che sono rimasta lo stesso  un po' scioccata dal fatto che riesca a condividere a volte l'opinione del suo collega.Auguro a lei e ai suoi figli che la sua fosse solo una battuta, a tutti noi i figli a volte frantumano i….., cosi come per altri aspetti noi li frantumiamo a loro, ma mai un secondo ho pensato che chi sceglie di non avere figli faccia una scelta saggia .Certo la rispetto, ma mi sento lo stesso,con tutte le mie rotture di….e problemi vari, con la mancanza cronica di tempo, l'ansia perenne, le spese che crescono in maniera direttamente proporzionale alla crescita dei ragazzi, la stanchezza ecc…mi sento lo stesso mille volte più ricca e fortunata di chi può programmare sempre cosa fare, andare dall'estetista, al cinema, dal parrucchiere ogni volta che vuole ma non conosce la gioia e l'orgoglio che i miei rompiscatole mi hanno regalato.Se non avessi avuto loro non avrei mai saputo cos'è vivere attimi di felicità pura e totale.

  29. ciao elasti, io ti seguo fin dai primi mesi di vita del tuo blog, commento molto raramente ma oggi il commento mamme perfette/mamme imperfette mi spinge a scrivere questo. Premetto che non è mia intenzione offendere nessuno/a e che tutti possono scrivere quello che vogliono (tanto non c'è nessun obbligo di leggere i comenti, specie quelli firmati si fa molto presto a saltarli).Ho notato, negli anni, un cambiamento di stile di questo blog (prima era molto nonsolomamma, che mi piaceva molto, ora è sempre e più sempreesolomamma, che a me piace un po' meno). Questo cambiamento fisiologico dipende da molte cose che sono cambiate ed è, a mio avviso, più che comprensibile. Il blog è sempre interessante e i post letteratura pura, infatti sono ancora qui a leggerti con molto piacere.Quello che invece, a mio avviso, è cambiato in qualità sono i commentatori/commentatrici.  Il virare ad argomenti solomamma ha attratto molte "mammevorreiessereperfetta", che nel frattempo hanno pure aperto blog loro, spesso sulla falsariga di questo.Tutto questo è fisiologico. il prezzo da pagare è quello di avere quotidianamente certe "perle di saggezza" generosamente lasciate dai commentatori che vivono qui.un caro salutocarla (mamma molto imperfetta)      

  30. Io son perfetta perchè ho fatto tre figli dormienti,(la notte) mai avuto la mastite, usato solo papmers, non sono mai stata in preda ad ansie..Loro son vivacissimi maleducatissimi e conoscono un sacco di parolacce.Ma io son mamma perfetta!!ahahahahha

  31. …chissà come sono contente le maestre dei maleducatissimi figli di "unachicca". Roba da andare in pensione anticipata

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