Nonsolomamma

miserie

nella classe dello hobbit grande giovanni non è più in grado di partecipare alle gite scolastiche perché il suo papà ha perso il lavoro.
la rappresentante di classe ha proposto di utilizzare la cassa comune versata a inizio anno, prelevando 2,50 euro a bambino, per consentire a giovanni di andare insieme ai suoi compagni al parco nord, alla libreria dei ragazzi e a vedere le api che fanno il miele.
"siamo proprio sicuri? ma abbiamo chiamato la società in cui lavora il padre per verificare che sia stato effettivamente licenziato? e il modello isee? e il 730? l’abbiamo visto il 730 del papà del giovanni? il mondo è pieno di furbi e io non mi faccio infinocchiare", ha chiesto una mamma che ha detto che lei no, i suoi due euro virgola cinquanta non li avrebbe dati a nessuno senza una certificazione ufficiale di indigenza.

155 pensieri riguardo “miserie

  1. Dividetevi i 2.50 euro della quota della Gran Signora e, si spera di comune accordo, metteteceli voi.Ma per favore, fate in modo che Giovanni possa fare questa esperienza con i suoi amici partecipando alla gita visto che, e lo ricorderei alla Gran Signora, le occasioni come questa sono nate per dare l'opportunità a tutti i bambini di fare un'esperienza educativa che altrimenti, per mille motivi (culturali, economici etc etc), non farebbero.E buon pro le facciano i 2,50 euro risparmiati!Un bacio da FirenzeSimona

  2. @Annnever, tuo padre è una persona davvero eccezionale! Un grande esempio per tutti. Se fai del bene, lo fai e basta, poi se quello che lo riceve sta imbrogliando, è un altro conto. Esiste una legge che pochi conoscono, e che gli indiani chiamano Karma, quello che fai ti torna indietro decuplicato. Se fai del bene,ricevi altrettanto. Se agisci male, ne pagherai le conseguenze. Basta solo tutte le parole brutte che la Signora 2,50 si è ricevuta! L'energia esiste e non è un opinione! Basta chiederlo a un fisico quantistico!@Kira the Cat, sei una lottatrice, e per come affronti la vita, non penso che avrai mai problemi grossi da affrontare, e ad ogni modo te la caverai, perché hai lo spirito giusto. Però non penso che in Italia ci sia questa legge delle vergogna delle origini. Forse per qualcuno (vedi "Belluconi", che si è inventato delle origini che non ha, suo padre era un operaio che lui ha elevato a dirigente e sua madre era una colf, che lui ha trasfornato in casalinga) abitavano in una traversa di C.so Sempione, ma all'epoca non era un quartiere costoso, basta andare a vedere la tipologia delle case, per nulla signorili. Altro uomo che si è fatto da solo, è quello della "banca intorno a te", ha perfino patito la fame, amico di "Belluconi", e che dire di De Benedetti (ebreo e questo la dice tutta, con quello che hanno passato nella seconda guerra mondiale) e la lista potrebbe essere davvero lunghissima. Le famiglia ricche italiane da sempre sono davvero meno dell'1%. Un pregio del popolo italiano è la creatività, l'inventiva, il rimboccarsi le maniche, e darsi da fare, per questo penso davvero che questa crisi verrà superata. I furbi ci sono e ci sono sempre stati, ma in Italia non sono la maggioranza.Per il Giovanni della scuola sarebbe un orrore se venisse escluso dalla gita! Se potessi glieli darei io! Però penso che questo sia solo un nodo venuto al pettine di un altro problema. Aiutare Giovanni per ora, va bene, ma sarebbe più intelligente aiutare il padre a trovare lavoro. Semmai aiutare a diffondere il suo CV, sapere quali sono le sue competenze e cercare di trovargli una sistemazione. La vita funziona così! E ad ogni modo mi domando che fine facciano le tasse che pago??? L'Italia è il paese con la più alta tassazione in Europa (e nel G8), follia! per forza che uno evade, come fa a vivere se deve dare metà dei suoi soldi allo stato? E con tutto quello che paghiamo dove vanno a finire i soldi? Le scuole non hanno risorse, gli ospedale non parliamone!Scusate… sono troppo prolissa!

  3. e ancora è piccolo giovanni.. e ancora sono potenzialmente tutti vicini al blocco di partenza. che tristezza. cambiamo le cose nel nostro piccolo, ciascuno secondo le prorpie forze.sta agli adulti dare il buon esempio. recidiamo il cordone della paura di esporsi, di esprimersi, di denunciare, di pensare.vedo spesso adulti non intervengono, che si nascondono, che rinunciano pensando che lo farà qualcun altro.un bambino in difficoltà, emarginato ha più probabilità di diventare, speriamo di no, un adulto incasinato che agirà comunque. quindi, anche tralasciando i sentimenti di solidarietà, egoisticamente, se vogliamo bene ai figli, agiamo per costruire una società migliore per la maggior parte possibile delle persone.ciao N.

  4. e la cosa tragica è che non è la sola (ne ho anche io un paio in classe del mio nano)….che pena…..magari è una strafirmata…..propongo autotassazione maggiorata con diffusione di nome e cognome della miseranda…

  5. che poveretta!!! spero francamente che sia in grado di educare alla generosità i suoi figli, ma ne dubito…..veramente che miserie!!!!…e spero per lei che non abbia mai bisogno di una mano!

  6. Elasti, puoi dire a quella mamma  – da parte mia – che è un'emerita imbecille????????Scusa ma quando ci vuole ci vuole!!!!Mammapazza

  7. Proprio in questi giorni a scuola del mio nano grande si sta presentando lo stesso problema… Due bambine rom della classe non possono permettersi di partecipare alla gita scolastica, così noi genitori, in assemblea, abbiamo deciso di versare una decina di euro in più a testa per permettere alle due bimbe di fare la gita con tutti i compagni. Ora però ci sono dei genitori che si lamentano e che non hanno intenzione di pagare per altri… e questo problema si è presnetato in altre occasioni, anche per motivi diversi dalla gita. Purtroppo si dovrebbe davvero ripartire dall'educazione dei genitori, per avere qualche speranza di avere generazioni future migliori della nostraMammablob

  8. Oppovera quella mamma lì.Taaanto povera, tanto. Ma povera come forse lei nemmeno s'immagina. LontanaMente.Con la sua mente, lontana.Mimì-quella-di-Cronache-Semiserie-di-Quotidiane-Miserie-per-l'appunto…

  9. Queste cose mi fanno stare male, so cosa significa non avere un lavoro fisso e rimango indignata di tanta straffotenza…siccome € 2,50 le cambiano la vita, io mi vergognerei solo a pensare queste cose…P.s. ma in caso di difficoltà economiche da noi la scuola sovvenziona la gita.

  10. questo posto è frequentato da mamme di una statura.. bellissimo.. perchè, no, scusate.. avete presente scenette di questo tipo:corsa di bimbi quattrenni incontro al pallone, una bimba se lo aggiudica. un altro, arrivato secondo, spinge la bambina che cade sopra il pallone (della serie "non mollo"), lui le tira una manata e  gli strappa il pallone dalle mani. la bambina piange. l'altro scappa.arriva la mamma del bambino, percorre 30 metri per redarguire il figlio. arriva e gli dice "guarda non si fa così, altrimenti a casa te le dò".dove sono queste mamme?

  11. io sono cresciuta in un colleggio  ci portavano  in  una scuola plubblica  a noi del colleggio non ci portavano mai in gita  adesso  ho  due  figli  che  vanno  a  scuola   e  pago  io  la  gita  dei  bambini che non ci possono andare

  12. bella questa gara di solidarietà..però mi chiedo: se la famiglia di Giovanni non ha 30,00 euro o poco più per una gita, avrà sicuramente bisogno si molto altro che non di 2,50 euro a cranio.Mancheranno i soldi per i vestiti, per la scuola, per tante altre cose.E non è che trovi molto nobile scaricarsi la coscienza con 2,50 euro…messo da parte lo sdegno, fatevi venire qualche buona idea per aiutarli davvero, altrimenti è solo "carità pelosa"

  13. augurerei alla mamma un po' piu' che tirchia per non dire altro, di incappare nella stessa "fortuna" del papà di Giovanni e di incontrare sul suo cammino tante persone "simpatiche " quanto lei…. ma poi la gente dice che sono acida

  14. Leggendo i commenti mi viene da aggiungere qualcosa  riguardo alla mamma in questione, se avesse avuto problemi economici a sua volta non avrebbe sicuramente chiesto nè l'umiliazione del padre di giovanni con la consegna di 730 isee e quant'altro ( perchè avrebbe capito la situazione meglio di chiunque altro)  nè tanto meno potendo si sarebbe rifiutata di aiutare una persona con le sue stesse difficoltà, avrebbe al massimo detto che non poteva perchè anche loro non stanno vivendo momenti rosei..

  15. E' vero, ci sono tanti furbi, però in questo caso a rimetterci è un povero bambino che per la " stronzaggine " del padre o di coloro che hanno il " braccino corto ", resterà a casa! 2,50 € sono nulla anche per chi elemosina, si vergogni la " sciura " di sto… * bip *Elasti, se necessario, facciamo una colletta anche quì! 😉

  16. io e le mie colleghe abbiamo sempre pagato in incognito per una bambina che non può, ma quest'ultimo anno abbiamo avuto la soddisfazione di vedere i genitori degli altri bambini (indubbiamente tutti benestanti) pagare di tasca loro una festa di compleanno per la bambina, nello stesso locale costoso dove le hanno fatte tutti gli altri.amissi maestra

  17. Elasti, ormai ti leggo da non so nemmeno quanto (insomma, tanto) ma non avevo mai commentato. Il comportamento della mamma in questione è già stato commentato da molti e mi sembra inutile ripetere cose già dette.Invece mi va di raccontare una storiella che mi ha colpito molto. Qualche anno, quando mio fratello ancora frequentava le medie, aveva in classe un figlio di immigrati. Questo ragazzino ha confidato ad un compagno di classe che i suoi facevano molta fatica a comprare tutto il materiale scolastico per lui e e sua sorella. Risultato: senza dire nulla nè al ragazzino in questione, nè agli insegnanti nè tantomeno ai genitori, tutti i compagni di classe hanno cominciato a mettere insieme un po' di soldi presi dalla paghetta settimanale di ciascuno e hanno comprato diario, penne, matite, quaderni e quanto poteva servire al ragazzino.Questi ragazzini a 13 anni si sono rivelati molto più maturi e umani di Lady 2e50, non c'è che dire.SoapBubble

  18. e…per la mensa come fanno? pane e a acqua o solo  acqua? Ormai i miei figli sono adulti e tanti anni fa i prezzi erano più bassi o c'erano meno controlli comunque tutti mangiavano e andavano alle gite, sono rimasta molto stupita di quella scuola nella quale chi non pagava la mensa non mangiava. Queste cose forse non succedono solo nel nord però succedono dove non c'è un tessuto sociale .ciao a tutte  e non vuole wessere una predicalorenza

  19. sarebbe bello se ognuno di noi, crescendo, conservasse la purezza che c'è dentro ad ogni bambino!invece cresciamo e diventiamo stronzi e malfidenti!sono sicuro che qualcuno ha messo 5 euro! :-))suso.

  20. lavoro per i bambini e quindi  mi sorbisco i genitori……bè dopo 10 anni di onorata carriera ho capito che sono tutti sempre e solo preoccupati del proprio figlio, e i figli degli altri se ne  fregano!!!che paura dover ammettere davanti ai miei figli che gli adulti ogni tanto non sono solo monelli, ma cattivi e mleducati!!!

  21. Che mamma dal cuore misero.E povero suo figlio.Per fortuna Giovanni riesce ad andare lo stesso in gita, bisognerebbe educare anche i genitori (non di Giovanni mi rifersico alla signora 2,50 euro)Vivi

  22. chissà perchè, chissà com'è, ma di queste madri ce n'è almeno una (ad andare bene) in ogni classe…ma, per fortuna, ce ne sono molte di più che invece fanno la differenza! io insegno in una scuola dell'infanzia e nella mia classe c'è una famiglia in difficoltà: ad ogni uscita la bambina rimaneva a casa, cominciando già da un paio di giorni prima…ora che abbiamo capito e saputo, una mamma si è offerta di pagare tutte le quote anche per lei (ma c'è chi ha da dire anche sul fatto che la famiglia in questione non partecipa all'autotassazione dei genitori )Cristina

  23. mi sono commossa per i commenti e i racconti. Quello di Kira the Cat è davvero profondo e dimostra la sua forza.

  24. gran bel gesto usare i soldi della cassa comunegran magra figura la signora in questione…io sono nuova nel tuo blogcomplimentissimiiiiiii è  semplicemente stupendo!!! ciao Ary

  25. x ClosetheDoor (82): in effetti la mia esperienza di cassiera nella scuola elementare dei miei figli è iniziata 12 anni fa. Ne ho quattro e ora sto seguendo le vicende della più piccola. Il ruolo di cassiera mi è stato confermato via via che passavano i figli con un perfido passaparola tra maestre…. Il fondo cassa per donazioni volontarie a cui mi riferivo è quello di quest'anno.Leggendo gli altri commenti mi viene da lasciare un pensiero: anch'io come Jasmine detesto le lapidazioni, soprattutto di gente che non si conosce.La vicenda di Giovanni, se vogliamo andare al fondo, si basa su un problema che è iniziato decenni fa, negli anni '70, quando l'allora tessuto sociale di matrice cattolica è stato attaccato dai noti eventi sovversivi e di contestazione di quell'epoca. Affine o meno che sia il personale modo di pensare a quei moti, fatto è che non è stata proposta nessuna alternativa ricostruttiva applicabile. Il tessuto sociale in cui trovava ampio spazio la solidarietà, la vicinanza, l'aiuto fraterno, si è sfaldato, e niente si è proposto per sostituirlo.Molti qui si scandalizzano per la mancanza di un moto spontaneo di aiuto della signora, ma secondo me sbagliano. L'aiuto spontaneo lo si offre quando ci si sente all'interno di un gruppo affine, di una comunità di cui ci si riconosce parte. Ognuno di noi, spero, vivendo, si costruisce questo tipo di relazione.Ma una classe scolastica butta insieme gente diversissima, che non si riconosce, subito, come gruppo. Per raggiungere un sentimento di appartenenza occorrono anni, soprattutto occorre spendere tempo, tanto tempo, in relazioni, conoscenze, conversazioni, offerte di amicizia, feste di compleanno, etc….E spesso non basta, perchè ormai è l'intera società che non si riconosce più come gruppo di appartenenza. Una volta sfaldata la comunità del dopo guerra, fortificata nel senso di appartenenza dalla ricostruzione e dai valori tradizionali cattolici, ognuno è andato per la sua strada.Si è sviluppata naturalmente una chiusura in sotto-comunità a forte caratterizzazione identitaria, molto più variegate di prima, spesso in contrasto tra loro. E' un bene? E' un male? Non lo so, c'è più liberta di prima, ma dobbiamo pagarne il prezzo con la scomparsa della società intesa come comunità fraterna, in cui la mano si tende spontaneamente verso il fratello in difficoltà.La speranza è di riuscire a ricostruire una trama sociale abbastanza forte da tenerci insieme, ma per questo, secondo me, occorre smettere di giudicare violentemente il diverso da noi (compresa la signora 2,50) e cercare di gettare ponti, anche verso i gruppi che sentiamo più lontani. Nel rispetto reciproco.Scusate la lungaggine, il tema mi è caro, anche per interessi professionali.Caterina

  26. Mi verrebbe da dire che glieli verso io i 2 euro e 50. A leggere di certe miserie umane mi si stringe il cuore.
    E per miserie umane intendo la signora che faceva la diffidente non il papà del bimbo che ha perso il lavoro.

  27.  Dunque , appena letto sono rimasta sbigottita e amareggiata. non ho commentato in questi giorni perchè non trovavo le parole. ma dopo i vari commenti tra cui quello di Cateria mi è venuto da pensare al di là dell'episodio in sè, inqualificabile, che è veramente necessario ricucire una rete tra le persone. E non all’insegna del buonismo  e dei buoni sentimenti ma perché così non costruiamo nulla per noi e per i nostri figli.  Io credo che le risorse ci siano ma è, come dice Caterina, un lavoro lungo costruire relazioni, ci vuole tempo energie e disponibilità che spesso sono concentrate invece nel gestire ritmi folli tra lavoro, casa, incombenze di ogni genere INDIVIDUALMENTE perchè ognuno gestisce tutto questo  fondamentalmente da solo. l'altro giorno un'amica mi raccontava come è cambiata la sua vita dal momento in cui, cambiando casa è riuscita a stabilire dei legami di reciproco supporto con le famiglie della classe del figlio : i bambini sono legatissimi e anche i genitori. Bisogna ricominciare da qui. Vado io a prendere tuo figlio me lo porto a casa e tu te ne vai a fare la spesa dopo il lavoro, poi vieni a prenderlo quando hai finito. Tu invece me lo porti insieme al tuo un pomeriggio al parco.  noi abbiamo vissuto un tempo in cui i pomeriggi venivano trascorsi a casa dell'amichetta o nei cortili di casa o anche per strada a giocare senza alcun pericolo. i nostri figli no. C’è un clima pesante e la tentazione di cedere alla stanchezza qualche volta è tanta.Ciao, bellezza – grazie di questo post

  28. certo che c'è della gentaccia in giro!!! mica andrà in fallimento per 2 euro e mezzo!!!comunque anche noi diamo delle quote in più per permettere a chi non può di partecipare. mi sembra civile. e anche educativo.

  29. Ti prego, dimmi almeno che le avete riso in faccia ad una così!Dimmi che qualcuno di voi le ha fatto notare la minchiata (scusa per il francesismo, ma quando ci vuole, ci vuole) che aveva appena detto!

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