Nonsolomamma

la scatola rossa

ieri sera, per la prima volta dalla nascita del microbbit, elastigirl e mister incredible sono usciti a cena.
"siamo sicuri?"
"ma certo!"
"e se gli hobbit piangono, la baby sitter si snerva, prende l’ascia, li fa a pezzi, li surgela e li offre a parenti e amici nel giorno del ringraziamento, al posto del tacchino? qui in america tutto è possibile, lo sai… siamo pur sempre nella terra raccontata da Stephen King"
"piantala, la baby sitter è la vicina di casa. la conosciamo bene ormai"
"proprio perché la conosciamo bene, so che in lei potrebbe albergare un mostro…"
"elasti…"
"va bene, va bene. andiamo"
e sono andati a festeggiare i loro sedici anni insieme, in un posto a picco sulla cascata, con il cameriere con un’enorme mascella e una voce ipnotica da santone di una psico-setta. poi, dopo essersi guardati occhi negli occhi, avere parlato e sparlato dei vicini di tavolo ("tanto qui non ci capisce nessuno" "ne sei sicuro?"), avere invano tentato di bandire l’argomento hobbit dalla conversazione, essersi affacciati mano nella mano sullo strapiombo ("che schifo! cosa ho sui piedi?" "è solo una rana" "le murt’ delle rane") e avere guardato la luna piena, sono andati a fare una passeggiata nel minuscolo paesino vicino.
"questo posto mi inquieta. non c’è nessuno in giro e non si vede un mazza. ecco ci mancavano le campane della chiesa. ma che ore sono?"
"le 10 e 20"
"e perché suonano le campane alle 10 e 20?"
"sarà il parroco satanista…"
"smettila"
"cos’è questa? una casa?"
"no, una libreria…"
"ci sono i libri fuori. andiamo a vedere"
"c’è un cartello: ‘la libreria è chiusa. il libraio riceve quando ne ha voglia o per appuntamento. un libro costa un dollaro, sei libri cinque dollari, tredici libri dieci dollari. lasciate i soldi nella scatola rossa’"
"questo è pazzo. ehi! ci sono pure dei dollari nella scatola…"
la serata romantica è proseguita dibattendo sul perché una scatola rossa come quella, altrove, non sarebbe possibile e qui, nel mezzo del nulla, sì.

67 pensieri riguardo “la scatola rossa

  1. Se ho ben presente si prende anche il giornale inserendo una moneta, a NewYork e similia, e si fidano che tu metta la moneta giusta.Si chiama senso civico.(Ed anche: se ti becco mettere la moneta sbagliata… poi te lo ricordi! Disse l'ispettore Challaghan  :-P)

  2. Beh, qui vicino c'è una fattoria con un banco di verdure sulla strada che funziona esattamente come quella libreria: le verdure sono lì esposte con il loro prezzo alla libbra, prendi, metti sulla bilancia, (teoricamente) lasci i soldi e te ne vai. Direi che in USA non c'è bisogno di essere in mezzo al nulla, basta non essere proprio nel bel mezzo della metropoli tentacolare.

  3. Auguri per l'anniversario!Pure io vivo negli States ed all'inizio mi stupivo di tutte queste piccole cose. Anche noi una volta siamo andati a comprare delle cose in campagna ed anche li c'era una cassettina dove lasciare i soldi a seconda di quello che prendevi. Ovviamente anche noi ci siamo diligentemente adattati, ma siamo rimasti perplessi visto che da dove veniamo noi questa cosa non avrebbe mai funzionato…Ma anche il sistema con cui si affittano i film qui mi ha lasciata preplessa. Ti fai una lista online e loro ti mandano i DVD a casa uno alla volta. Te lo vedi, lo ri-imbusti nella apposita busta pre-affrancata e lo rispedisci a destinazione. Appena arriva a destinazione loro ti mandano il secondo in lista e cosi' via. Ci mette pochissimo ad arrivarti a casa. Paghi un fisso al mese e ne prendi quanti ne vuoi. Dove veniamo noi i film si perderebbero nelle poste o verrebbero duplicati senza dubbio per il mercato nero.Gli americani hanno un senso civico incredibile.Hanno i loro difetti, come ognuno ha i suoi.Noi pero' alla fine abbiamo scelto di vivere qui.E' bello che i tuoi bimbi abbiano la possibilita' di vedere un altra cultura e sapere che il mondo e' davvero vario e bisogna apprezzare le cose buone di dove ci si trova.Un abbraccio, Iaia.

  4. Ma tanti auguri per l'anniversario!!!Una libreria così io la sogno, così come un senso civico e del giusto così sviluppato. Io vivo in un piccolo paesino (500 anime o poco più in Italia) e han beccato un gruppo di tredicenni del paese che bucavano le gomme agli altri abitanti del paese. Per dire.Non è che piccolo è sempre (solo) meraviglioso…

  5. Auguri per l'anniversario!Vicino a dove abito io, in provincia di Treviso, c'è "L'osteria senz'oste", che funziona come la libreria, solo che compri vino e salame 🙂

  6. in Alyo Adige, in Austria, in Svizzera si comprano i giornali lasciando le monete in scatole aperte e si ritira il giornale, da un pacco interamente a disposizione…bello, no?che gioia questo potersi fidare!Chiara (Bologna)

  7. Anni fa in Spagna io e mio marito:"ma hai visto che moto? "" Belle"" Che belle!!! Sono da maranza, chi potrebbe andare in giro con degli orrori simili?"All'improvviso un colpo di tosse alzo la tesata i due maranza propietari delle moto ci stavano osservando Io:" Oh guarda quei due li sicuramente d acome son vestiti sono i guidatori delle moto va che tiiipi! "Mio marito avvampa imbarazzatissimo, mi prende pe run braciomi porta via,  e tra i denti sibila:" Qualli sono italiani le moto erano targate CO!! "Alzo gli occhi da dietro le spalle di pluto e noto i due easy rider  che ci segiuvano con uno sguardo poco amichevole..Pi ho capito in seguito il fascino di una Harley allora ero troopo ggiovane e inesperta..**Forte l'idea della scatola rossa però!Mi sfugge cosa centra la rana col burrone

  8. Auguri per l'anniversario!Nella sede tedesca dell'azienda dove lavoravo, la mensa sembrava un ristorante di quelli molto "in" di Milano (fontana interna, pianoforte, camino), dove ci si serve al buffet, con libera fruizione. A fine pasto ognuno andava a pagare ciò che aveva consumato, senza bisogno di cassa di controllo ne vassoio che fa molto "mensa", al mio stupore mi hanno guardata strano, e mi hanno detto che è normale pagare ciò che si consuma senza bisogno di controllo! Il risultato di tanto senso civico, era un ambiente di lavoro che sembrava paradisiaco.

  9. ehm ehm…. ma non c'era già stata la cena per festeggiare i tuoi 40 anni dopo la nascita del micro-hobbit ??? siamo a quota due allora!!!questi tuoi lettori così assidui ti tengono anche i conti :-)La magia di una scatola rossa… perchè dopo che ho iniziato a leggere il post pensavo contenesse il regalo per l'anniversario ??? come sono scontata..  in realtà noi non usiamo più già dal secondo in avanti ;-)Ciao,Angelilla

  10. Anche in Australia, all'ingresso di un parco nazionale, senza guardiola nè guardiano , c'era una scatola in cui bisognava lasciare i 5 dollari per l'ingresso. Inconcepibile in Italia.

  11. AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII………buon anniversario…Conosco una famiglia che per lavoro si ètrasferita in America,Hunsville,e anche loro all'inizioerano stupiti dal grande senso civico delle persone,nelle suburban si esce  veramente di casa senza chiudere a chiave,e se ti beccano a compiere un furto finisci in galera e la chiave labuttano…bacioni Imperatrice2PS al ritorno gli hobbit erano ancora tutti interi??'

  12. Anche in Italia esiste un posto così…un piccolo paese in alta Lunigiana (purtroppo non ricordo il nome), ci si tiene anche un festival di lettura. Ci sono le bancarelle con esposti i libri, ci si serve e si paga il dovuto…sperando che tutti paghino!!!Daniela

  13. Sei una grande, io non riuscirei a lasciare i miei bimbi ad una baby sitter per andare a cena!Lo so che sbaglio io…che sono una mamma chioccia……dammi un consiglio per riuscirci!Ciao

  14. ah ecco ero preoccupata, sotto questo post scarseggiavano le Anch'io-anch'io, ma la regina è arrivata (25). Indifferente all'estensione degli Stati Uniti e alla moltitudine di luoghi da visitare in America la Anch'io-anch'io DOC dove vuole andare in vacanza? Ma nella città di A, naturalmente. (In ambito psicoanalitico si chiama sindrome del falso sè) 

  15. Che bella serata e io la rana me la sarei portata a casa…Il concetto di libreria con la scatola rossa c'è anche in montagna dove i miei hanno un appartamento.c'è un posto dove allevano cani e cavalli e mucche. scendendo le scale anguste e polverose e piene di ragni si accede a una stanzetta sempre aperta dove, in un banco frigo, vendono burro giallissimo impacchettato nel domopack, forme di formaggio e yogurt. Non c'è nessuno. c'è un cartello con scritto: servirsi, pesare sulla bilancia, schiacciare il tasto 1 e pagare nella cassetta. La cassetta è aperta e non ci sono controlli. Provo una goduria lussuriosa a comprare il burro in quel tugurio…

  16. una mia cugina a Cape Cod aveva una bottega di ceramiche artistiche lei passava il giorno sulla spiaggia e la notte a produrre ceramichementre di giorno era in spiaggia, la bottega era aperta, c'erano i prezzi e una scatola dove gli acquirenti potevano lasciare i soldi e prendere l'eventuale restoaveva anche lasciato un prontuario di sconti nel caso non vi fosse un resto disponibile, per prendere una ceramica come "resto"in circa 40 di attività anni non ha mai avuto problemisic

  17. #23: il paese (che poi è grandicello) è Pontremoli, dove è nato il premio Bancarella (e anche mia figlia ). E' una cosa che viene dalla tradizione dei librai ambulanti, ed è molto bello che si conservi…Auguri per l'anniversario!

  18. Evviva, anche l'Italia pullula di scatole rosse.Proabilmente ce ne accorgiamo di meno perché chi ruba fa molto più rumore, mediaticamente palrando(Oddio cosa ho scritto?), di chi si comporta bene.Evviva le scatole rosse!O blu o gialle o…ok mi fermo.Per ora.^_^

  19. Ma precisamente, dove si trova la città di A e come si chiama? io, quasi quasi, ci vengo a passare un quarto di vita.chiara

  20. Siamo tornati e siamo vivi. Confermo che le pesti bubboniche come mia figlia dovrebbero essere SEMPRE lasciate con delle baby sitter, persone preparate ad affrontarle!Nella fattispecie la mia peste ha deciso, a 3 anni e mezzo, di ingoiare una moneta il pomeriggio prima della partenza per Chios. All'ospedale Buzzi si è divertita moltissimo, temo che ne ingoierà altre per tornarci. Per tutta la settimana ho dovuto cercare di farle mangiare qualcosa che non fosse suvlaki per poi avere il privilegio di ispezionare la cacca. Eppure niente moneta, l'attesa continua….Nel frattempo ho scoperto che i greci sono veramente molto tolleranti con i bimbi….

  21. In Germania , in mezzo ad un bosco , c'era un tavolino con della frutta sopra . C'era il prezzo della frutta ed una cassettina per i soldi.Non c'era anima viva .La frutta era ottima e dal fatto che nella cassettina ci fossero deisoldi , ci ha fatto intuire che e' un'abitudine quella di fidarsicosi' del prossimo .Sigh Non siamo piu' abituati a queste cose.ciaoo

  22. Grazie Close the door!In questo caso, per fortuna, la peste è venuta da me con bocca a mestolino annessa dicendomi che aveva ingoiato una moneta. Era già passata insomma, grazie a Dio. Anche perché era piccolina. Però ora non vuole più uscire porcamiseria. Già decidere di partire la mattina dopo non è stato facile… Per fortuna tutto ok ma attendo con ansia che l'ispezione abbia successo!

  23. Anche a  Ginevra mi aveva stupito tantissimo il fatto che per strada ci siano le cassettine con i quotidiani dove la gente prende il giornale e lascia i soldi; da noi non avrebbero trovato manco la cassettina….Auguri per l'anniversario

  24. si che è possibile.nella patria putativa del barese piu simpatico che non conosco 😛 essiste un paesino che si chiama kingston (near lewes, nel east sussex), dove cosi vendono uova, latte fresco e formaggio (riposti in un enorme frigo da esterni). la scatola pero non è rossa, ma una vecchia scatola di sigari cubani :Dves

  25. Una cosa simile è successa anche a me: l'anno scorso, in vacanza in Austria, ho notato delle cassettine gialle con appese delle riviste protette dal cellophane. Un giornale=un euro. E c'erano ancora le riviste nel cellophane!

  26. sono felice di leggere che anche nella nostra Bellissimissima Italia ci siano queste prove di fiducia nel prossimoA tutte le esterofileTIE' (gesto dell'ombrello compreso)Tuttavia, non sopporto quando al supermercato trovi quello che staziona alla corsia dei giornali per  leggerli tutti a più non posso e poi riporli li come se nulla fosse, oppure c'è chi si mangia la frutta pensando che sia li per chi la vuole, e questo succede in agosto quando alcuni mariti seguono le mogli nei centri commerciali, ecco a quelli li c'è da far fare un corso…sojjie

  27. Eh, certe volte aprire le scatole conta meno che sapere cosa c'è dentro. Altre volte poi rompere le scatole assurge ad esigenza primaria che pone tutto il resto in terzo piano…

  28. http://www.bimamma.blogspot.com/ esistono ancora certi posti dove ci si fida della gente… mi ricordo di un mio zio che mi disse che in Canada in certi posti lasciano le portiere delle macchine aperte, non hanno le inferriate nelle case con il giardino…che belloooooo…io la prima spesa che ho fatto appena consegnata casa è stata quella delle grate alle finestre ….. sob

  29. Uh il tizio del giornale.Una volta, vedendone uno, ho pensato: io adesso aspetto che lo metta giù e poi gli dico si vergogni!Prima non potevo, mi avrebbe detto che lo avrebbe comprato.Ma il direttore del supermercato ha notato che stavo a guardare il tizio che leggeva ed è andato a dirgliene quattro lui, sul fatto ce i giornali sono in vendita e non li da leggere.Caspita, e aspettava me per accorgersi del tizio?Ok l'importante è che il tizio era diventato di un bel bordò… e si sia infilato il giornale nel carrello.^_^Che dicevi avvocanzo sulle rompiscatole di professione?:-D

  30. Beh dai, qui in Alto Adige si vende il quotidiano Dolomiten così. Agli incroci trovi il giornale ripiegato in una busta perchè non si bagni e una cassettina dove lasciare i soldi… :))))Ciao ciao Rosanna

  31. ciao,io vivo dalle parti di san francisco, e come bostoniano e iaia anche io sono rimasta senza parole per piccoli dettagli di questo genere. Ma avete mai notato il modo in cui parcheggiano? cioe' non il fatto che non sanno parcheggiare. E' che non ho mai visto un'auto in doppia fila!!! Mai!!! non solo dove di parcheggio ce n'e' in abbondanza (in italia lo faremmo lo stesso, tipo vicino al giornalaio o al bar, la stazione…) ma anche a san francisco, dove diventi scemo per trovare un posticino, mai! e infatti questa cosa mi stona cosi' tanto che volente o nolente non ho mai avuto il coraggio di farlo nemmeno io…poi e' vero hanno molti altri difetti, ma queste cose alzano la qualita' della vita.

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