Nonsolomamma

radici

l’elasti-famiglia è ormai da quattro giorni nel salento.
nel posto dei nonni, dove si torna sempre da anni, dove si conoscono i sassi, il cielo e la pineta con le sue panchine. nel posto dove tutto è uguale a se stesso e se non ci fossero i bambini che nascono, che crescono e che improvvisamente diventano ragazzini e poi adolescenti brufolosi e malmostosi, sembrerebbe immutabile, sospeso in una bolla di mare e di sabbia, fuori dal tempo.
e dopo la città di A, con i boschi, il lago, il camaleonte del summer camp, le maestre tatuate, l’ebbrezza della lontananza, la vertigine di una vita alternativa e forse possibile, i camaleonti e i bruchi ipertrofici, gli sconosciuti sorridenti che chiedono "come stai, amica mia?" senza aspettare una risposta, un popolo con radici sottili, l’automobile con il cambio automatico e il pulsante rosso con la scritta panic, dopo lo spaesamento e l’ambientamento, questa è casa.
è casa nino che vorrebbe diventare nonno e fa addormentare il microbbit in spiaggia, come aveva fatto addormentare lo hobbit piccolo e il grande prima di lui, guardando l’orizzonte con lo sguardo liquido e perso.
è casa il bambino biondo che dice ‘fangulo e insegna nefandezze ai tuoi figli e tu vorresti che andasse in vacanza sul tirreno, o almeno sullo ionio.
è casa la ricotta forte, che mister incredible chiama ashcuanta, che si spalma, pizzica e se ne mangi più di mezzo cucchiaino va su e giù come i peperoni.
è casa la passeggiata alle 7 di sera, dove ogni due metri ti fermi a chiacchierare e mister incredible saluta tutti, come il papa.
è casa quella routine ossessiva sveglia-colazione-crema protezione 50-spiaggia-pranzo-sonnellino-piazzetta-cena-sonno.
è casa questo sottile e avvolgente senso di claustrofobia che se non ci fosse ne avresti nostalgia.
sono un po’ meno casa le notti insonni degli hobbit, il jet lag che chi dice che i bambini non lo sentono mente sapendo di mentire, mister incredible che domani partirà per londra, dopo tanto tempo.

46 pensieri riguardo “radici

  1. ciaccio sul computer, su fb e sul mio bolg preferito mentre mio marito monta box e seggiolone… sono reduce da due mesi di mare con il mio piccolo Leo ed avrei tante cose da raccontare.  sono in maternità dal 21 dicembre e tra poco tornerò al lavoro…help!!!

  2. eh che nostalgia che mi fai venire, io qui in california!qui c'e' tutto, ma quella cosa che ti giri e conosci tutto, che e' casa, no questa c'e' solo nella citta' italiana di P.(sospiro)M-ora-nostalgica.

  3. è casa questo blog che ci regali ogni giorno per ricordarci che la vita si può, e si deve, prendere sì con un sorriso, ma non ebete, idiota, sguaiato, ma profondo, abbozzato, riflessivo.Perché che il tempo passa (e mi passa sopra) l'ha già affermato Vecchioni, che se ne va e tu non resti più bambina l'ha cantato Celentano, che io ci sarò quando vorrai chiamarmi io verrò per addormentare te invece l'ha già detto Ruggeri, ma che questa roba qui riguarda proprio me, e la mia famiglia, non l'ha cantato nessuno, perché devi scoprirlo da solo ogni giorno e tu ci aiuti a farlo con quella lievità e brio che ricorda più Cristina Campo che Luciana Litizzetto. E questo, credimi, è un gran complimento!

  4. eh già… casa… a volte ci si sente a casa ovunque… a volte da nessuna parte… a volte si vorrebbe cambiare tutto e andare via, poi quando si è andati si vorrebbe tornare da dove si è partiti… mah… questo è il tema ricorrente di questi nostri ultimi giorni di vacanza…Buona continuazione!

  5. Sono commossa dalle tue parole e da quelle di molti commenti. Ma dovete fare qualcosa! O tornare nella città di A o ritirarvi nelle campagne salentine a fare altro, perché caro Mr. I, ti perdi un sacco di cose così e la vita, mia inutile opinione, e’ altro anche rispetto alla Rivoluzione quando si ha una famiglia così bella. rots

  6. bello sapere che nino e il bimbo che dice fangulo sono sempre lì e… tanta solidarietà per i risvegli e il marito part-time. il mio probabilmente si assenterà per un paio di settimane ma spero che ci rifaremo fra poco …

  7. E' bello tornare e scoprire che tutto è rimasto uguale. Succede la stessa cosa a me quando torno in Sicilia, soprattutto in estate. Nella stessa località di mare dove da vent'anni si trascorre la villeggiatura e anch'io, come te, provo un vago senso di claustrofobia di cui non riesco a fare a meno.

  8. Ciao sono una new mamma e ti ho trovato cercando metodi (nazi) per addormentare il pupo :)Anche io dalla terra dei grandi spazi e delle grandi solitudini (sono in un buchino di sedere nel Maryland) non posso non apprezzare le tue parole che parlano di Sud, di nonni, di ricotta salata e di jet lag che stiamotentando di superare.

  9. Seguo il tuo blog da poco, e gia' non posso farne a meno…! Quello che dici riguardo a vacanze, claustrofobia di un paesino sempre uguale e sempre lo stesso e persone da salutare ad ogni passo capita tutte le volte anche a me, e proprio in una serata di questo tipo, cosi' vicina alla fine delle vacanze, sento che mi manchera' tutto questo e dovro' aspettare un' altra estate prima di riviverlo ancora.

  10. Jasmine, se leggi i post con etichetta USA la spiegazione sul bottone panic la trovi.Ci rileggiamo settimana prossima.Niente vacanze, almeno non nel senso stretto del termine, ho lasciato gente "a guardia" del blog, spero di non trovarmi una querela per uso improprio di immagine altrui al mio rientro.A presto.Ah… nostalgia canaglia.

  11. Anche noi abbiamo un posto così, un luogo di famiglia, dove la grande famiglia allargata (sei fratelli, con conosrti, figli e addirittura dei nipoti) si ritrova ogni estate. Stessa sensazione di dolce claustrofobia.  :-)))lucia

  12. il dolce richiamo del sud…io ho impararto a riapprezzarlo vivendo lontano dalla terra che mi è sempre stata stretta! ed è bello trovare come il tempo scorre immutabile, diverso dal resto del proprio mondo!

  13. il dolce richiamo del sud…io ho impararto a riapprezzarlo vivendo lontano dalla terra che mi è sempre stata stretta! ed è bello trovare come il tempo scorre immutabile, diverso dal resto del proprio mondo!

  14. pooovera! il problema é mr I che parte… uff… anche il mio mr I oggi parte e se ne va per uno dei suoi innumerevoli viaggi a scarpinare – stavolta la bolivia- intanto io sto qui e mi godo pupo quattrenne e panza spropositata per il settimo mese…cri

  15. Bentornata a casa, allora!Io adoro il respiro del paese. Gli anziani che ti conoscono da generazioni, le persone che incontri per strada e ti fermi a chiacchierare anche se vivi solo a 5 km di distanza e quindi li vedi sempre, i bambini che ti imparano dalle semplici cose e che tu guardi per scoprire la familiarità dei loro lineamenti.Che bello essere a casa!Mandi, Kaishe

  16. Mr Incredibile che riparte fa meno casa di tante altre cose…forse sarebbe il momento di chiedergli di non andarsene più,no Elasti?

  17. Che bel finale amaro, quello su mr. incredible che parte.Perché non scrivi un libro? Intendo, un libro vero…

  18. tutto è bene quel che finisce bene! il mare pugliese risolleva da qualsiasi pena e la vicinanza con la famiglia rassicura e ha un effetto benefico….buone vacanze ..

  19. Io alla fine quella vita alternativa l'ho scelta e tutti i giorni dispari mi dico "mannaggia  a me!", quelli pari, invece, mi dico "meno male…". Insomma, ancora non ho capito se è meglio il Salento con il suo mare, i suoi nonni, il suo stile di vita … o la città del Nord in cui vivevo con il suo smog, la sua lontananza da tutti i parenti della terra, la sua frenesia…Apprendista mamma

  20. Sai che io invece il mio Mr. Incredibile lo raggiungo, a Londra? Vivremo insieme là, tra due settimane. Lui ha trovato lì il lavoro che sognava, e voglio provare a fare il salto anche io. Quando ho deciso, ho pensato anche a te, a quello che scrivi e che racconti di questa vita a due vissuta a metà – ma non di cuore, quello è tutto intero. Ho ventisette anni e facendo due calcoli, se non vado errando, dovrei avere più o meno l'età che avevi tu quando lui è partito e tu hai scelto di rimanere. Due scelte diverse, le nostre. Ma mi sento positiva, sento che è la cosa che voglio e quella più giusta per me. Qui ho poco da perdere (l'Italia ha molto deluso le mie aspettative – peraltro normalissime – riguardo al lavoro, ah-ah!) là tanto da guadagnare. Mi dico in bocca al lupo da sola, va.

  21. gh, la ricotta "shcuanta" :)) Quando lo sento mi viene in mente le vacanze passate a Taranto dai miei parenti gh. E mia mamma che ne va matta! E a me che pizzica quando la provo.

  22. peccato che il Salento, meraviglioso per gente e natura e arte e cibo e musiche ecc. ecc. sia invaso da orde di maleducatissimi turisti che colonizzano senza rispetto.in luglio è stata per me una fatica immane riposarmi, tra musiche sparate in ogni baretto e in ogni villaggio turistico e maleducazione di tanti.peccato!spero che da voi almeno si riesca a dormire!buona vacanza. grazie per i tuoi bei racconti che amo molto. chiara

  23. n 38 noi siamo i discepoli dello hobbit piccolo e ti avvertiamo che nemmeno quassu' e' piu' rose e fiori…sfatate il mito di Londra come sogno lavorativo fa schifo mtanto quanto l'italia…fino a 3 anni fa no ma ora siamo anche qua' nella sostanza marrone.ehehhehe i discepoli sempre presenti e fedeli al leader

  24. # 41 lo ben so, ho amici che si sono trasferiti a Londra e pur con due lauree il massimo che hanno trovato è stato un posto da arrotolatori di sushi…io sono proprio l'ultima persona che crede che all'estero le cose siano meglio dal punto di vista lavorativo, infatti sfottevo amabilmente tutti gli amici partiti prima di me che credevano quasi di trovarsi il tappeto rosso e il contratto a tempo indeterminato pronto non appena scesi dall'aereo. ma io non vado su sprovveduta 🙂 e poi non mi interessa, questo è prima di tutto un progetto di vita per noi due, col cavolo che mi faccio sfuggire un momento di crescita prezioso come questo. E il lavoro se ci sarà bene, altrimenti vorrà dire che me lo inventerò, esattamente come mi è toccato fare qui ;)Poi spezzo una lancia: il mio ragazzo dopo un solo mese di ricerca si è sentito fare una proposta lavorativa che qui in Italia gli avrebbero probabilmente fatto solo dopo quindici anni di schiavismo e pressochè tutte le domeniche passate a giocare a golf col capo, riportandogli le palline. Del fatto che all'estero siano meno macchinosi e investano più volentieri sui giovani rispetto all'Italia, sono ancora convinta…

  25. Ciao! son capitata qui x caso dal mio solito giro di siti per mamme e bambini..Wow!! : è la prima "parola" che mi viene in mente!e ti dico: Complimenti vivissimi!ho letto un paio di tuoi post, come se leggessi un romanzo..parola dopo parola, riga dopo riga, per "scoprire" cosa succede dopo!scrivi meravigliosamente.. e la cosa bella è che lo fai parlando di cose quotidiane, che più o meno capitano a tutte/i.Brava!..credo che tornerò a visitarti! ;)Ciao e buona notte! :)Chiara

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