da un lato ricominciare a lavorare le ha restituito il contatto con una popolazione over 7, la obbliga a darsi un contegno e un decoro la mattina, le regala la quotidiana, seppur temporanea, vertigine di essere solo elasti e non la mamma di, la costringe a occuparsi di argomenti "da grandi", anche se poi si ritrova a pensare che la lettura del sole 24 ore è molto meno interessante della lettura del libro dei piselli, bibbia dello hobbit piccolo.
da un lato il ritorno all'open space l'ha sottratta al placido tepore casalingo che le stava ottundendo i sensi, ha messo un freno a quel rimbecillimento amoroso a cui il microbbit l'aveva condotta riducendola in schiavitù, ha riportato un equilibrio tra fuori e dentro, tra gorgo hobbit e autonomia, tra doveri materni e professionali.
dall'altro lei è stravolta, come non lo era mai stata, con gli occhi che si chiudono e i pezzi che si perdono. talmente stanca che non riesce a godersi nulla, che non riesce a preoccuparsi per nulla, che va avanti per inerzia, aspettando il fine settimana che puntualmente è più massacrante dei giorni lavorativi perché privo di vie di fuga.
e quel che fa rabbia è che, con il dissennato senno di poi, tra trenta o quarant'anni, lei si ricorderà di questo periodo, che oggi è soprattutto di sonno, come di uno dei più felici dell'elasti-vita.
Nonsolomamma 
PS: scusa non mi sono firmata
Mary
No, non ci vorranno trenta o quarant'anni per ricordare questo periodo come uno dei più felici della tua vita, cara elasti, basterà molto meno, appena il microbbit sarà alla materna e tu riuscirai ad avere ritmi più umani, ti volterai indietro e dirai "ma è già cresciuto così tanto??? Ma solo ieri lo allattavo ancora!!!"
E' successo anche a me, quando mio figlio grande ha iniziato ad andare all'asilo saltellando felice senza frigne facendomi "ciao ciao" con la manina, ho cominciato a rendermi conto con sgomento che il mio pupino era cresciuto, troppo cresciuto e voilà con testarda e dissennata incoscienza mi sono ricacciata nel tunnel, ora sono mamma di due nani, il secondo nato alla ormai prossima scadenza del mio orologio biologico (per fortuna, almeno non posso più cadere in ulteriori tentazioni! )
Non è faticoso, di più, non ci si annulla, ci si azzera completamente, eppure…… eppure so già che rimpiangerò a breve ogni singolo istante passato a tirare su questi due mostrilli!!
Per riprenderci, avremo il resto della vita o almeno, fino all'arrivo (speriamo!) dei nipoti!
Chiedo scusa, anch'io non mi sono firmata, sono Ale
Ti leggo da tanto (prima in versione cartacea e poi blog, in controtendenza credo) ma non commento mai, figli non ne ho ma ti stimo immensamente per il fatto che a leggerti sembra che sia possibile avere tutto e fare tutto e oggi mi delurko apposta per dirlo. Saluti.
numero 42: anch'io vivo in Svizzera, ormai da tempo e se vuoi che la città ti appaia un po' meno arida e ostile io sono a tua disposizione. Anch'io mamma, anzi mamma-bis, lavoratrice a tempo pieno. Un abbraccio a Elasti e a tutte queste donne che mi piacciono tanto, tutte tutte.
ma il part-time? niente ancora? sarebbe perfetto un pò con gli hobbit e un pò con gli over 7
numero 55, anche tu a Ginevra? come/dove ti trovo?
Salvamiiiiiiiiii 🙂
la 42 di sopra (un tempo, lontanissimo, 42 anche di taglia… adesso ci avviamo verso la 48….)
con 'sti ritmi ci arrivi fra 30 o 40 anni?
cri
Cara Elasti, notizie del part-time? no? tieni duro, e manda una lettera alla settimana per chiedere risposte.
Mi associo a madifrea #10, e alla #13: molto meglio viverlo al meglio il presente, che aspettare che il tempo cancelli i pesi e le immani fatiche per farci ricordare solo la luce e la gioia.
Nel tuo caso Elasti, viverlo al meglio, secondo me, vuol dire cambiare qualcosa. Torno su un punto che ti ho già scritto: se i figli sono 3 non si può far finta che siano solo 1 o 2. Soprattutto se manca del tutto la rete di sostegno familiare, e ultra-soprattutto se manca la collaborazione quotidiana del marito.
Cosa cambiare non te lo posso dire io. Lo sai solo tu
ho solo una nana ma mi riconosco in questo post elasti! e' vero che mi fa strano in certi momenti tornare sul posto di lavoro e non parlare della nana e fare rewind… intanto tiiiiiiiiiiiiiiiiiiro con le scadenze sperando che si abbia pietà di me…
credo che l'unica cosa che conti davvero nella vita sia il 'senno di adesso'.
in certe fasi dell'esistenza non è facile, ma l'augurio e che un giorno dirai che il più bel giorno della tua vita è quello presente.
Lo capischissimo che sei stanca e che sei sfasata e che stai con una mano davanti e una de dietro come l'aretino pietro.
Però io non so se la mia sensazione è sbagliata. Ma ecco, ci sono donne – non tutte alcune – che quando fanno un figlio liberano come dell'energia creativa. Io da quando ho pipik sono a mille, ecco. Una è un tantino coll'aria di sniffare duro però invece no, fa un sacco di cose ed è felice.
Ecco perchè forse, non è il senno di tanto poi.
ZAUBEREI: è verissimo e sono molto d'accordo con te. un figlio ti libera l'adrenalina, l'endorfina e un sacco di cose che ti fanno sentire energica, felice e onnipotente. a me è sempre successo così e succede ancora. però a volte, soprattutto quando i figli si accumulano e le cose che fai anche, non basta più. e o decidi di introdurre la cocaina nella tua vita o di darti una calmata. io credo che a questo punto dovrei darmi una calmata. devo solo capire come.
er part time.
Er part time e poi scrivi tutti libri per noi:)
lunedì ricomincio il lavoro dopo la maternità. Con una nana in quarta elementare e l'altra minuscola che ha iniziato il nido da quindici giorni. mmh… spero di avere già da subito un pò del senno di poi.
sunnyside
Mmmmmm.
Dunque, cerchiamo il lato positivo.
Ttipo essere talmente stanca da non riusicre a preoccuparsi di nulla mi pare buono no?
E poi anche sta cosa che col dissennato senno di poi, tra trenta o quarant'anni, tu ti ricorderai di questo periodo, che oggi è soprattutto di sonno, come di uno dei più felici della elasti-vita.
Sei na donna fantastica !
Mimì-in-totale-adorazione
Elasti ma che ne è stato dell'idea di trasferirvi nella citta' di A.?
Magari una vita diversa è possibile! Oggi, ora!
Magari ci si può provare…. sempre meglio un tentativo sbagliato che un rimpianto no?
Susy
numero 57: purtroppo non vivo a Ginevra ma a Lugano, sigh. Se passi di qui, batti un colpo!
bellissimo questo blog! Ho letto qualche post e, appena ho un attimo vorrei leggere il resto…sei grande. sissi
sonno e felicità, sembra quasi un binomio perfetto.
peccato per quegli sbadigli che ogni tanto mi sfuggono in faccia alla mia collega/responsabile 🙂
ps: già, la solita storia di chi ti sostituisce per la maternità e poi quando ritorni è casualmente diventata la tua capa!
Kira the cat, non volevo farti piangere! Sono la 34 e ci tenevo a dirti che, passato il periodo (lunghissimo) degli Unni arrivano altri topolini a tenerti compagnia, si comperano scarpine da tre centimetri e libri da succhiare e la giostra ricomincia.
anche io penso esattamente la stessa cosa. ho 4 figli, corro dalla mattina alla sera, mi sembra di non godermi niente e vivo con la consapevolezza costante che quando sarò vecchia rimpiangerò tutto ciò!
Grazie #71, è che da quando sono mamma mi commuovo facilmente per tutte le cose che riguardano i piccolini e il tempo che passa e che vorresti passare con loro e a volte fermare e basta, che quella dolcezza e quelle cose tenere che sanno dirti non torneranno.
Kira The Cat
guardo con timore ai primi dicembre, quando reduce dalla mia seconda maternità dovrò rientrare alla vita reale….non che questa non lo sia….ma uscire senza tuta e affrontare discussioni over 4 anni, potrebbe essere interessante, anche se credo fermamente che niente è più bello che vedere crescere loro……….consoliamoci e infondiamoci coraggio ed energia !!!!!! non siamo sole
…mi sto godendo la mia maternità e vengo presa dal panico se penso all'open office. Almeno qui all'estero il part time è una garanzia post maternità. Elasti, pubblica il 3a libro che preferisco leggerti sulla carta!
a quando un esame mammifero sulla reale conoscenza delle teste maschili? ti manca il contradditorio bambino ma …già stai cogliendo le enormi differenze. li vedi con occhi diversi i colleghi?
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