Nonsolomamma

c’eravamo

in metropolitana.
"mi sa che tuo fratellino ha molto sonno. ha gli occhi grandi e lucidi"
"sì, ha dormito poco oggi… state andando in manifestazione?"
"certo! siamo donne!"
"anche noi ci stiamo andando, ma siamo soprattutto maschi. di donna abbiamo solo la mamma"
"poveretta…"

fuori dalla metropolitana.
"hai visto quanta gente? impressionante"
"sai cosa mi fa arrabbiare da morire?"
"un sacco di cose, sei un iracondo facinoroso attaccabrighe"
"adesso, dico. sai cosa mi fa infuriare adesso?"
"cosa?"
"che si dica che questa è una manifestazione per le donne e delle donne. cosa vuol dire? non è un problema solo delle donne questo. è un problema di interesse generale, mica solo delle donne. come quando si manfesta per i diritti degli immigrati. non manifestano solo gli extracomunitari. che nervi che nervi che nervi!"
"piove a dirotto. mettetevi i cappucci"
"meno male che abbiamo portato il preservativo per il passeggino del microbbit…"
"cos'è il preservativo?"
"state vicini!"
"bellusconi no! bellusconi no! bellusconi no! pelché nessuno sta ullando 'bellusconi no!'? bellusconi no! bellusconi no!"

in piazza castello.
"guarda quel cartello! 'lisbeth salander pensaci tu'. geniale"
"chi è lisbeth salander?"
"la fantastica e terribile protagonista di un libro svedese. una che con i suoi nemici, soprattutto se sono maschi, non ha pietà"
"ma hai visto chi regge il cartello?"
"sarà una tizia piena di muscoli e di piercing"
"no, è una vecchina con il loden. sembra rosy bindi tra vent'anni"
"qui non ci si muove. c'è troppa gente"
"bellusconi no! bellusconi no!"
"mi viene la claustrofobia. dobbiamo allontanarci da qui"
"impossibile. siamo bloccati"
"come dici?"

"ehi, hobbit grande, vedi il papà, il passeggino, il microbbit e lo hobbit piccolo?"
"erano dietro di noi…"
"provo a chiamarlo… no, non c'è campo. ci sono troppi telefonini e troppa gente"
"cosa facciamo. andiamo a cercarli?"
"difficile in questa bolgia. tienimi la mano fortissimo che usciamo di qui"
"questa piazza è troppo piccola per tutta questa gente"
"forse non si aspettavano che saremmo stati così tanti"
"ha smesso di piovere"
"meno male"
"li ritroveremo, mamma?"
"certo che li ritroveremo. basta che non lasci mai la mia mano".

275 pensieri riguardo “c’eravamo

  1. Non sono andata alla manifestazione, pur condividendone in pieno le sue ragioni, perchè non potevo. Ora, se avessi potuto andarci mi sarei portata dietro le bambine (2 anni e 6 anni) o no?

    Preferibilmente no: se la nonna per una volta nella sua vita ci fa il favore e me le tiene preferisco di gran lunga che se stiano in casa della nonna a giocare, piuttosto che in piazza nella ressa sotto la pioggia, per di più per motivi che comunque non capiscono (almeno quella di due anni).
    Però  se non trovo nessuno che se le tenga, probabilmente sì, me le porto dietro, e cerco di stare ai fianchi della ressa e di certo non "in trincea", soprattutto per via del passeggino. Insomma, ci vado ma sto ai margini. 

    Per  me è più una questione pratica che di principio, tanto più che tendo ad applicare lo stesso comportamento in altre situazioni simili (concerto in piazza, mercatino affollato, e via dicendo).

     

  2. @ gossip_girl

    250 piazze. 1 milione di persone. Nessun incidente. Un caso fortuito, dovuto a congiunzioni astrali, oppure chi manifestava per dignità e rispetto, oltre a predicare bene, ha anche messo in pratica?

  3. @56, ti quoto parola per parola.

    @ mareallalba: noi abbiamo sempre portato i nostri figli, io e i miei amici, alle manifestazioni e ora che sono grandi e sono capaci di pensiero critico e politico ne sono contentissima. Ieri mia figlia non c'era perchè pur svolgendo una professione in campo culturale era a fare la commessa volante per mantenersi, in quanto con la cultura non si mangia e, dopo i tagli, in effetti nè lei nè i suoi amici mangiano. Ci sono andata io anche per lei e non ricordavo da tanto una manifestazione così bella.

  4. Certo, anche l'acquario di Genova può essere pericoloso quando c'è ressa, ma spero che sia attrezzato per la sicurezza di chi lo visita, che ci sia del personale che in caso di incidenti aiuti i visitatori a lasciare in buon ordine il luogo.
    Inoltre non mi aspetto che all'acquario di Genova scoppino dei tafferugli, mentre , ahimè, per quanto riguarda le manifestazioni , purtroppo me lo aspetto (il tutto può partire anche da una signora che grida "andate a casa comunisti", le teste calde ci sono ovunque).
    Quindi, evviva il diritto sacrosanto di manifestare, ma ci vado da sola e al mio bambino di 4 anni spiegherò poi- a casa-perchè è importante farlo e perchè ci sono andata.
    E faccio presente che non sono una apprensiva che tiene il suo bambino in una teca di cristallo, semplicemente non vedo perchè correre un rischio inutile.
    I valori li imparerà in casa, poi li porterà in piazza, con le proprie gambe e non in passeggino :-)…
    Saluti Wayta

  5. n102: soltanto? da repubblica parevano 250mila piazze, ed un miliardo di persone.
    e leggiti la rodotà sul corriere di oggi: macché dignità e rispetto, si manifestava contro berlusconi, diciamo la verità, su

    n. 104:

  6. Ciao, anch'io ieri ero alla manifestazione in piazza Castello a Milano. Non so se sia giusto o meno portare i bambini a eventi di questo genere, non so quanto un bambino piccolo (e per piccolo intendo a 2, 3, 4 anni, lasciamo stare a 38 giorni) possa capire, o per lo meno anche "assorbire" inconsciamente in prospettiva futura, il senso di una manifestazione di piazza come questa. Ovviamente ognuno è libero di decidere come crede, consapevole che sta decidendo anche per i propri figli. Detto questo ammetto che sono contenta di aver lasciato a casa la mia bimba di 4 anni. Confermo quanto detto da Elasti e da altre che hanno commentato: c'era tanta gente, forse troppa per la collocazione scelta per la manifestazione, forse non ci si aspettava una partecipazione del genere… Fatto sta che io stessa, quando a un certo punto ho cercato di uscire dalla piazza, mi sono  ritrovata bloccata in una strettoia, dove, per dieci minuti almeno, non sono riuscita a muovere un passo. Eravamo tutti tranquilli e pacifici, per carità, però non si respirava e la folla premeva alle spalle in maniera preoccupante. Io sono alta (si fa per dire) 1,60 e vi assicuro che non è stato un momento piacevole. Ora, capisco il desiderio di condividere con i propri figli un momento importante, che ci si immagina allegro e privo di pericoli…però chissà…forse con bambini troppo piccoli è meglio rimandare… marina

  7. @41
    @56
    bellissime testimonianze. grazie.
    vorrei aggiungere che imparare la possibilità di scendere in piazza per esprimere un'opinione è un insegnamento grande per tutti: piccoli e grandi.

  8. A chi mi chiedeva (MarinaM forse) cosa c'è di difficile nel rispondere alle domande dei miei alunni: perché ovviamente dalla storia si collegano al presente o comunque ad argomenti "delicati". Perché le donne islamiche portano il velo? Perché non possono sposare chi vogliono e non possono vivere come noi (le alunne)? Perché la Chiesa bruciava le streghe? Perchè adesso in alcuni paesi lapidano le donne? Ma i comunisti della rivoluzione russa avevano ragione? Ma il fascismo non ha fatto niente di buono per l'Italia? Ma la Chiesa ha chiesto scusa per Galileo e Giordano Bruno? E allora perchè non chiedono scusa per la fatwa a quello scrittore che vive in U.K.? Ma…domande facili, secondo voi? Ricordate che un insegnante non deve indirizzare politicamente i suoi alunni, ma solo fornire loro gli strumenti per capire

  9. chi non educa alla politica, non intesa come partiti ma come valori di interessamento per la propria citta', il proprio mondo, per le altre persone, etc, non educa bene i porpri figli.

    l'ignavia e un peccato!!

    detto questo, io trovo giusto e normale che si possa anche parlare di politica e di partiti, di persone che stanno facendo bene o male scondo noi il loro lavoro politico: poi i figli si faranno comunque una opinione personale, figli di gene impegnata  sono cresciuti assolutamente disinteressati, e viceversa.

    opure portare i bambini in manifestazioni PACIFICHE .

    in piaza san pietro o in piaza del popolo, e bene che i bambini possano veedre con i propri occhi cosa significa la liberta di poter manifestare.

    nascondersi dietro al prolema sicurezza e' sbagliato: anche nella multisala ci sono resse di persone,anche all'entrata delle scuole, eccetera eccetera.
    li teniamo tutti chiusi in casa questi bambini??

  10. ne hanno parlato anche qui a doha..al jazeera!
    avrei voluto essere a torino in piazza con i miei amici con la mia famiglia e i miei bambini!
    :-*

  11. n. 109: Ricordate che un insegnante non deve indirizzare politicamente i suoi alunni,

    hahaha, ma lo sanno i 'compagni' docenti? E' per questo che sullo striscione di ieri c'era scritto CI VERGOGNAMO, senza la i

  12. GossipGirl

    provo per l'ultima volta a spiegartelo, ma ho davvero l'impressione che tu faccia finta.

    Scusate la lunghezza, mi cito. Non sono andata a manifestare contro le Escort, né contro Berlusconi, ma contro quello che rappresentano.
    Se una donna arriva ad ottenere un posto usando il letto, personalmente è una cosa che mi lascia fredda. Forse dovrei indignarmi ma la verità è che penso che questa donna si trovi nella situazione di un raccomandato. Sì sei furba, ok, hai il posto di lavoro, ma sei in una situazione di ricatto. Ci sarà sempre qualcuno a rinfacciarti di averti dato quel posto, a minacciarti di togliertelo al primo sgarro, a insinuarti il dubbio di non valere nulla – in fondo. E dentro di te saprai che sulla tua strada prima o poi troverai qualcuno che si comporterà esattamente come te, e ti farà le scarpe. Non è un bel vivere, almeno secondo me. Ormai è passato nel senso comune il fatto che in Italia "tanto è così", non si trova lavoro senza una raccomandazione, se vai avanti devi per forza essere un raccomandato, non sono io che ho trovato un capo stronzo che mi sta sfruttando – no. Nessuno giudica necessario e utile ribellarsi. Ecco, credo che il senso della manifestazione di ieri fosse di non lasciar passare il messaggio che in Italia "tanto è così", non si trova lavoro senza passare per il letto del datore di lavoro. Fra l'altro, cito MarinaM che in un commento sostiene di conoscere decine di donne così : ma in che ambiente lavori? Nella cerchia allargata delle mie conoscenze ne conoscerò al massimo due, e si tratta sempre delle amiche delle amiche. Non so.

    Comunque la questione non si riduce solo a questo. Se una donna si trova un lavoro grazie al letto in un'azienda privata, la cosa riguarda lei e il suo datore di lavoro – se ti sei assunto un'incapace che ti manderà in rovina – solo perché ha due belle tette, ci rimetterai tu e i tuoi soldi. No qui parliamo di giovani donne nominate assessore o ministre dopo qualche marchetta e stipendiate con soldi pubblici. Parliamo di carabinieri che hanno testimoniato a verbale di essere stati messi a fare da scorta a prostitute per le feste private del presidente del Consiglio. Parliamo di una ragazza di 17 anni che spedisce le sue foto ad un'agenzia di fotomodelle e scopre che qualcuno ha dato il suo numero di cellulare al presidente del Consiglio. Il quale ha solo 74 anni. Se ha la longevità di Andreotti, ce lo ritroveremo a 84, a 94 anni ancora lì, a farsi dare il numero di telefono delle ragazzine. Non so voi, a me questa cosa come mamma mi manda via di testa. Ma non perché è lui, perché non sono così scema da pensare che su 60 milioni di persone, Berlusconi beccherà proprio mia figlia, ma è per l'esempio che ormai sembra recepito come "normale".

    E chi non lo trova normale, cos'è? Ma comunista, ovviamente.

  13. #110 parlare di sicurezza sarà sbagliato per te, per me no..e non è un argomento dietro cui mi nascondo, come ho già detto, la coscienza morale e politica non si forma solo portando un bambino di 4 anni in piazza.
    I multisala non mi piacciono e non ci vado e non per questo il mio nano se ne sta chiuso in casa.Trovo un po' tiratino anche il paragone con la folla che ci può essere in piazza a Milano o a Bologna, con quella che ci può essere alla scuola materna di mio figlio, orbene la scuola è imprescindibile, la piazza può aspettare ancora qualche annetto.
    Detto questo, io ho solo spiegato come mi comporto in queste situazioni, non ho mosso critiche verso chi lo ritiene giusto: ognuno è responsabile di se' stesso e di chi ha messo al mondo e agisce in base a ciò che ritiene meglio.
    Dico solo che se portassi mio figlio in una situazione del genere e succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.
    Io.
    Punto.
    Wayta.

  14. non era una manifestazione contro berlusconi?
    certo che lo era o perlomeno anche…visto che i comportamenti condannati sono quelli che utilizza normalmente il nostro premier CERTO CHE LA MIA PROTESTA E' CONTRO DI LUI!

    riguardo a figli si figli no, io non li ho portati e quando sono stata li sono stata contenta di non averlo fatto…troppa ressa ma al mio ritorno erano curiosi loro di sapere e io di raccontare.
    è stato difficile parlare di sesso legato alla politica perchè per ora per loro il sesso si chiama solo amore e quindi sono rimasta su una mera questione estetica (tu da grande dovrai essere giudicata per le tue capacità e per la tua intelligenza non se avrai o meno un bel faccino perchè per quello non ne hai nessun merito).

    per fortuna la risposta di mia figli, nell'innocenza dei suoi 7 anni è stata: "ma gli uomini (under 7 naturalmente) che conosco io non sono così!" EMMENOMALE! E SPERIAMO CHE SI CONSERVINO!

    JO

  15. Grandissima Elasti! Ci sono cose molto più pericolose di una manifestazione per dei bambini (ad esempio dei genitori che hanno paura di metterli di fronte ad opinioni diverse da quelle che ci sono in famiglia…)

    @ elisabetta, commento 65: concordo al 100% con te!

     

                                                                                                                                     Sara

  16. fisicamente non siamo potuti esserci perché il musetto è ancora acciaccato dopo la brutta influenza che lo ha (s)travolto questa settimana, ma il pensiero era fisso alle piazze e ai cortei. sono però molto pessimista circa la possibilità di un reale cambiamento dello squallore/illegalità che domina i vertici (e non) di questo paese. e a darmi maggiore sfiducia sono proprio le donne. ho appena scritto un post su questo argomento… che tristezza!
    mammasidiventa

  17. Io c'ero. A Udine.
    Trovo che, nell'ottiva dell'assolvimento del ruolo di educatori che hanno i genitori, abbiano fatto BENISSIMO quelli che si sono portati in piazza i figli.
    Perchè è fin da piccoli che bisogna abituarli al rispetto, al riconoscimento dell'altrui dignità, a vivere secondo regole non solo legali…  Tenendo stretta la loro mano ma insegnando a correre al loro cervello. Se non ORA, quando?
    Bravissima  Elasti e mitico l' hobbit piccolo e i suoi slogan.
    Kaishe

  18. noi c'eravamo.
    in una  varese, sotto una pioggerella fine, in una piazza serena, allegra, piena di bambini, mamme, papà, nonni e nonne per un totale di circa un migliaio di persone (che per varese sono un'enormità).

    noi vuol dire io e tommaso -tre anni e mezzo- e la sua bicicletta. a Tommaso è stato sufficiente dire di non infilarsi nella calca con la bicicletta, di modo da non fracassare i garretti di qualche poveraccio. per me è stato sufficiente essere presente, pur se non sotto al palco con gli oratori, e tenerlo d'occhio esattamente come faccio quando andiamo al mercato, al supermercato, al centro commerciale, alla festa patronale con il falò, al luna park, all'acquario di genova, in coda per entrare al cinema o per ritirare una raccomandata alla posta centrale. tutti posti dove c'è ressa, dove c'è fila e calca e dove, spesso, la maleducazione è di casa ed i bambini sotto al metro non vengono nemmeno visti. quante volte ci capita di dire ai nostri figli tieni sempre forte la mia mano? certo non solo in manifestazione, a meno che i nostri figli non siano sempre chiusi dentro in ambienti protetti.

    nella mia piazza, nella piazza serena di ieri, tutti controllavano che i bimbi, anche quelli altrui, non si perdessero. quante volte mi è capitato di incrociare lo sguardo di un'altra mamma o di un nonno, ieri, che perlustrava la gente cercando proprio il mio sguardo sereno, quello della mamma che stava comunque seguendo il percorso del piccolo? 

    non potrei mai non parlare di politica a tommaso: la politica è in ogni cosa che gli si insegna. politica è insegnargli il rispetto per sé e per gli altri, è insegnargli la differenza fra accogliere e respingere, è insegnargli che lo stato siamo noi e che ognuno di noi ha il dovere (e non solo il diritto) di farne parte e di farlo crescere. è scegliere per lui la scuola pubblica e lottare perché abbia la biblioteca.
    è stimolarlo a pensare e ragionare con la sua testa.

    il tutto, ovviamente, commisurato all'età del piccolo: ieri non gli ho spiegato nulla, gli ho solo detto che la mamma voleva andare in manifestazione perché credeva nel significato della manifestazione, e lui l'ha vissuta come una festa.

    il prossimo appuntamento, per noi, è il 25 aprile, a milano.

    lulu

  19. Napoli. Io c'ero e ci ho portato anche mio nipote decenne. Ed è stato bellissimo, colorato, allegro, entusiasmante. E, io posso dirlo, finalmente!! Finalmente siamo tornate in piazza, se non ora quando??
    E il bimbo si è emozionato, divertito, ha letto i cartelli, ha cercato i nonni (che pure c'erano, naturale, quelli da parte del padre e quelli da parte della madre), ha sventolato il cappello bianco e ha concluso: "Hai visto, zia, ci sono tanti tanti uomini, quelli di buon senso però!"
    E naturale che lo indottrino, il nipote (non che ce ne sia eccessivo bisogno), mica voglio che da grande consideri normale dar via il c… come Corona con Lele Mora!! Meglio che si faccia valere studiando!
    La perfezione stanca

  20.  cara Close, condivido in pieno il tuo pensiero sulle sordide gesta compiute con denaro pubblico.  Passando oltre, voglio dirti che di una cosa sono certa: se mai tua figlia, divenuta ragazzina, dovesse imbattersi in qualche vecchio satrapo voglioso e se mai questo le chiedesse il numero di telefono si beccherebbe un bel no secco (magari associato a una risata di scherno).  Tu le avrai infatti fornito gli strumenti per sottrarsi al satrapo e prendersi gioco di lui. Gli uomini che ottengono favori sessuali dalle ragazzine (e dalle ragazze) in cambio di denaro-appartamenti-gioielli-borse di Gucci non si estingueranno mai, almeno fino a quando ci saranno donne -piccole e meno piccole-  cresciute in una cultura dell'apparire e spinte a ritenere, ahimé in primis dai genitori, che barattarsi sia il loro destino (non disprezzabile, oltretutto).  Ecco allora che il compito delle mamme e dei papà diventa di primaria importanza per insegnare alle bambine l'esatto valore che devono dare a loro stesse. Secondo me, è un po' come la faccenda della droga: poichè è ormai impossibile porre fine al mostruoso giro dello spaccio,  bisogna fare quanto è in proprio potere per equipaggiare i figli affinchè ne rimangano fuori, mettendo in conto che qualcuno cercherà di tirarli dentro. E' solo un'opinione, comunque. 
    http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

  21. Vorrei chiedere diverse cose a tutte queste benpensanti per così dire mamme di sinistra e ovviamente anche ad Elasti,
    ma secondo voi una mamma per così dire di destra,che non va alle manifestazioni e quindi tanto meno vi porta il figlio a detto figlio il rispetto lei non lo insegna?
    a voler bene agli altri essere umani lei non glielo insegna?
    ad essere onesto,non rubare e lavorare per vivere lei non glielo insegna?ad aiutare il prossimo e i bisognosi lei non glielo insegna?
    a condividere la sua fortuna,se uno ce l'ha,lei non glielo insegna?
    A rispettare le donne lei non glielo insegna?
    Solo quelle che vanno in piazza e colorano cartelloni credono in certi valori e quindi possono passarli ai figli?
    E un'altra domanda,quando parlate di politica ai vostri figli cosa dite,di cosa parlate,illuminatemi,non siete solo capaci di dire abbasso Berlusconi,Berlusconi no,immagino sappiate parlare di qualcos' altro,no?e di cosa precisamente?
    Il punto fondamentale per me è che l'unica cosa che riesce oggi,e già da un bel pò di tempo è così ,alla sinistra è parlare male della destra,e fare tutti i moralisti,
    Per favore,non abusate della mia intelligenza,smettetela di dire ciò che non è,non fatela passare per qualcos'altro,la manifestazione di ieri era solo una manifestazione contro il governo punto e basta.

  22. le donne, la dignità delle donne. la dignità delle donne e degli uomini. berlusconi si, berlusconi no. donne controdonne. le donne utiliidioteetc etc (che poi in politica è matematico tutti sono gli utiliidioti di qualcun altro, sempre) donne dx e sn. uomini sn.

    boh io sono andata perchè avevo voglia e con il mio pensiero bello stampato su un mini cartellino a colori.e sono contenta di aver avuto voglia di farlo.
    mignotta è una categoria dell’animo, senza sesso, mignotta è quando svendi te stesso in cambio di qualcosa, quando legittimi la concessione dall’alto come di favore di una cosa che invece è un diritto, oppure costafatica e allora ti risparmi la fatica, oppure fai i gruppi di salvezza nazionale in parlamento. e così svilisci i diritti di tutti e la tua mancanza di dignità la pagano gli altri, ed è maschile e femminile e sta sia a dx che a sinistra. berlu incarna questo.
    e poi: non so perchè ma quando sento la parola prostituzione mi vengono in mente tanti: maschi, giornalisti. non ragazze.

    (non ho letto tutti i commenti, magari mi ripeto, sorry)

  23. # 127

    Sì era una manifestazione contro QUESTO governo…e purtroppo aveva in sè tante cose verso cui protestare, cose che QUESTO governo, attraverso il suo capo, ha iniettato in Italia negli ultimi 17 anni e oltre, in primis attraverso i canali di comunicazione suoi e poi pubblici con l'inserimento dei suoi accoliti…ha stravolto le nostre menti e le nostre vite con il proporre schifezze indecenti a cominciare da "Non è la Rai…" e non continuo…

    QUESTO GOVERNO con il suo capo HA CAMBIATO LA MORALE DI QUESTO PAESE e le persone che la pensano come te ne sono la riprova

  24. # 114 sei un idolo, hai riassunto perfettamente, in maniera chiara, logica priva di fraintendimenti.
    le donne come te mi fanno pensare che c'è ancora chi crede di poter cambiare le cose e che dire "ormai è così" denota l'inizio della fine.
    brava, bravissima.
    non conosco tante libeertine come il post che citi, ma conosco tante donne "normali" che se ne fregano altamente di tutto questo, come se non le riguardasse…ma quando le loro figlie arriveranno ad un impiego pubblico solo con una bella markettona, allora piangeranno lacrime amare…

  25. commento 127

    Io non lo so cosa insegnino le mamme di destra.
    Ma capisco che non si indignano che un vecchio libidinoso ultrasettantenne faccia il porco con una ragazzina.
    E non trovano strano che lo stesso vecchio compri il corpo di giovani donne usando come merce di scambio il potere.
    E alla luce di questo non farei insegnare l'educazione sessuale ad una mia ipotetica figlia da una che non sa la differenza fra il lecito e l'illecito.

    Se poi vogliamo parlare anche di politica, possiamo farlo.
    Ma prima bisogna che si tolgano le fette di prosciutto dagli occhi e che si rassegnino a usare il cervello, invece delle solite frasi preconfezionate che cominciano con: "anche la sinistra…"
    Lo sappiamo tutti che c'è poco di cui andare orgogliosi di qua e di là.
    Ma lo schifo "lanciato sul mercato" da quell'essere che ci governa è senza precedenti.
    E, vogliamo sperare, senza successori.

    Chiedo scusa per la filippica.
    Kaishe

  26. Anche io mi trovavo in Piazza Cairoli.
    A partire dalle 15.30 era quasi impossibile muoversi. Meglio andava nelle vie laterali (Dante e Cusani).
    Avvicinarsi al palco con un bimbo/a piccolo/a sarebbe stato davvero pericoloso! Sono state chiuse anche le uscite della fermata Cairoli…
    C'era gente che spintonava parecchio per portarsi avant; trovarsi in mezzo a quella corrente umana per un piccolo non deve essere facile, e l'adulto di riferimento può perdere facilemente il controllo della situazione.
    Meglio lasciarli a casa i figlioli sotto i 7/8 anni.

  27. C'ero. Bologna. Io, il mio compagno di viaggio e mia figlia (6 anni), alla quale sono riuscita a spiegare tante cose in una sola occasione. Manifestazione, diritto, rispetto…Lei ha vissuto il tutto, da dentro, vicino, tra i sorrisi e la tranquillità "vigile" che ogni genitore ha in ogni momento, fosse anche nel solo attraversare la strada. Alla fine mi ha chiesto: ma oggi si cammina solo o alla fine si vince qualcosa?…Il rispetto, mio angelo. Per te, gli altri e questo paese.
    Speriamo. 
    Ci sono cose imprescindibili, carissime Anonime e non.
    Licia

  28. COMMENTO 62: ero io!!! ero io quella con i due bambini per mano! e ho pensato che pure io rispondo sempre "grazie, ce la faccio da sola" ma sono comunque contenta che qualcuno si offra di aiutarmi

  29. c'eravamo anche noi, a bergamo! che dolce l'ultima frase, mi hai fatto venire la pelle d'oca!
    bravi e un bacio all'elastifamiglia intera!
    giulia&bea

  30. Io c'ero da Bari, con mia figlia di 17 anni che non vuole vergognarsi di essere bella, perchè è anche e soprattutto intelligente e si sta preparando seriamente alla vita

  31. A Roma eravamo un profluvio e c'ero anch'io, tra una poppata e l'altra.
    Voi vi siete ritrovati? Chissà che meraviglia l'epica manifestatoria dell'hobbit piccolo?!
    Buon tutto,
    Linnea

  32. a Bari è stata una bellissima manifestazione, pacifica e baciata dal sole, con 10000 persone! E in via Sparano abbiamo visto anche gli elasti suoceri!
    La barese

  33. Un momento. Da mamma di una bambina e da donna di destra rifiuto questa divisione manichea tra buone e cattive. Chi dice che non insegnamo alle nostre figlie il rispetto per se stesse? Chi può arrogarsi il diritto di guidicare che se ne non andiamo ad una manifestazione non siamo buone madri?
    Il rispetto per se stesse, il non scendere a compromessi di alcun genere con nessuno ( e le donne che lavorano come me in ambienti fortemente caratterizzati da presenza maschile) non si instilla solo ad una manifestazione, ma giorno per giorno, Berlusconi o non Berlusconi! 
    Ad un figlio il rispetto delle donne, e ad una figlia il rispetto per se stessa, andrebbe inculcato a prescindere da una manifestazione politica, anzi, a mio avviso gli si dovrebbe insegnare a pensare con la propria testa e non con quella del partito.

  34. qui genova !!!!!! io deferrari così piena non l'avevo vista … se non per la notte bianca … !
    il nano trogolo (mio figlio, non il premier) è rimasto a casa perchè il corteo partiva in orario nanna …

    mio papà mi ha insegnato il valore della MEMORIA , mi ha sempre portato alle commemorazioni del 25 aprile, la mia famiglia, come tante altre, ha dato il suo contributo alla liberazione … però per evitare i facili indottrinamenti mi ha sempre consigliato di andarci da "indipendente", felicemente sotto nessuna bandiera = pensa con la tua zucca   

    devo dire che a sentire i discorsi conclusivi mi sembrava di essere stata catapultata in un video di repertorio degli anni '70 … però se i principi da riaffermare sono questi … che siano !

  35. Dal blog 'The frontpage.it": Titolo: le marescialle della buoncostume

    Che delusione! Piazza del Popolo piena sì, però al 50% di uomini…

    Quindi fifty/fifty, nessuna connotazione “di genere” se si eccettuano una decina di esagitate “pasionarie” sul palco…

    E’ “andata in scena” la solita compagnia di giro antiberlusconiana: popolo dei fax, girotondini, popolo viola, disobbedienti, sempre le solite 150/200 mila personcine “impegnate” che cambiano cappello… Sempre le stesse, ormai le conosciamo bene, sono quelli che “fanno cose, vedono gente”, insomma fancazzisti professionisti…

    Lucia Annunziata (In ½ ora, RaiTre) ci ha messo l’anima per tentare di dare dignità ad una carnevalata annunciata ma non ci è riuscita. Ospiti l’attrice “impegnata” Margherita Buy, la giornalista “impegnata” Ritanna Armeni, la sindacalista “impegnata” Susanna Camusso, insomma tutte donne “de sinistra” ferocemente antiberlusconiane… Ospite pure l’on.Giulia Bongiorno – di Futuro e Libertà per Montecarlo – usata come “utile idiota” per far vedere ai telespettatori che c’erano anche donne di destra… (sic!)

    La manifestazione non doveva essere antiberlusconiana? Missione fallita, la regia si è dilettata a mandare in onda feroci cartelli anti-B.

    E “il popolo”? Il popolo è altrove… In quella piazza solo studentesse universitarie di buona famiglia, attrici e attricette “de sinistra”, giornaliste “con la puzza sotto al naso”, dipendenti di qualche ministero, roba così.

    E le contadine del Nord, e le operaie del Nord, e le lavoratrici del terziario del Nord? Quelle in piazza non ci vanno per simili carnevalate.

    Le operaie, le contadine, le lavoratrici del Nord votano Pdl e Lega, basta guardare con attenzione i flussi elettorali delle ultime elezioni amministrative… e non si fanno certo prendere per i fondelli da attricette “impegnate” in cerca di gloria tipo Lucrezia Lante della Rovere o Angela Finocchiaro o Maddalena Crippa…

    Il “popolo” – anche quello femminile – è altrove…per fortuna…

  36. una piccola precisazione..non è dalla parte delle bambine della Belotti..grandissimo libro..è ancora dalla parte delle bambine della Lipperini un altro grandissimo libro…
    leggeteli e forse capirete perchè era necessario andare in piazza…
    ire

  37. Dal lavoro non posso accedere al mio account dunque risultero' anonima.

    "Credo, con tutto il rispetto, che sfilate, gazebo, firme e striscioni abbiano fatto il loro tempo. E' ora di dimostrare con gli esempi e i comportamenti: manifestazione più faticosa, ma più efficace." 

    Anch'io la penso come chi ha scritto quanto sopra, cioè B. Severgnini sul corsera di qualche dì fa.  E non mi sembra che Severgnini sia sul libro
    paga di Mr. B.

    La numero 17 di ieri, Chicca

     

     

  38. – scusate il post kilometrico –

    C'è una cosa che secondo me è assurda e che è venuta fuori soprattutto negli ultimi post: chi lo ha detto che ieri in piazza c'erano solo donne e ragazze di sinistra?

    Ieri in piazza c'erano donne e uomini sia di sinistra che di destra.

    Trovo ed ho sempre trovato sbagliato ottenere qualcosa non per le proprie capacità ma per altri motivi che non c'entrano nulla con il merito.

    Mi è piaciuto moltissimo il commento 136, perchè tra tutte le persone che risiedono in Italia, quelle più danneggiate sono le belle ragazze.

    Prima si veniva etichettate solo come oche, ma poi se facevi vedere che non lo eri un po' di riconoscimento lo si acquistava, soprattutto quando veniva riconosciuto il tuo lavoro.

    Ora quando viene riconosciuto il tuo valore molti pensano che lo sia solo perchè è bella e se la farà con qualcuno o qualcuno se la vorrebbe fare con lei, quindi le concede dei privilegi.

    Ovviamente sono generalizzazioni perchè chi ti conosce sa la verità e degli altri non dovrebbe interessarci.

    Però vorrei ricordare che Berlusconi non è "il valore del pensiero della destra", e che io posso tranquillamente approvare alcuni valori tipicamente di destra e nel contempo non volere essere rappresentata nel modo in cui il comportamento di Berlusconi rappresenta le donne.

    Lou

  39. Io non c’ero perché qui a Monculonia dove vivo non si manifesta, ho anche impressione che sto diventando “atticista”, (ve la ricordate la geniale vignetta?) aiutooooo!!! Qualcuno mi tiri fuori da questa soap opera in cui son finitaaaa!!! rots

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