Nonsolomamma

imprevisto

mister brown, il papà di mister incredible, quando viaggia, è molto previdente, anche se qualcuno direbbe terribilmente ansioso. se seguisse il suo cuore e soprattutto la sua pancia, lui arriverebbe in aeroporto sette ore prima del decollo dell'aereo e alla stazione quattro ore prima dell'orario del treno. "che programmi avete?", è la sua domanda preferita, insieme a "a che ora partite esattamente?", anche quando la partenza è lontana venti giorni. "mi devo organizzare", è la risposta classica di mister brown all'insofferenza dei congiunti.
"mister brown, si può sapere perché sei sulla porta con le chiavi della macchina in mano se dobbiamo uscire tra un'ora e mezza?", è l'interrogativo più comune. "perché potrebbe sempre esserci un imprevisto", è la risposta d'ordinanza.
la previdenza, o ansia che dir si voglia, di mister brown è periodicamente oggetto di familiare ludibrio. o meglio, lo era fino a quando l'elasti-famiglia non ha colto il significato del sostantivo "imprevisto".
"imprevisto" può essere qualsiasi cosa.
anche uno scoiattolo che entra non visto nell'appartamento in affito nella città di A, in massachusetts, e decide di devastare la cucina nel momento esatto in cui elastigirl e gli hobbit fanno l'ultimo giro di ricognizione prima di partire per boston, dove dovranno prendere il volo di ritorno per l'italia.
imprevisti possono essere l'ilare isteria di tre hobbit che cercano di cacciare lo scoiattolo.
imprevisto può essere l'isterico terrore dello scoiattolo che, per sfuggire ai tre piccoli italiani urlanti, si arrampica sulle tende, sul letto, sui muri e sulle zanzariere.
imprevisto può essere uno zaino pieno dei giochi del cuore, dimenticato sul pavimento, per colpa di uno scoiattolo impazzito.
l'elasti-famiglia ha rischiato di perdere l'aereo, lo hobbit grande ha lasciato i suoi giochi ("be' dai, almeno i compiti delle vacanze sono in valigia" "cosa me ne importa dei compiti delle vacanze. spiderman con la katana è rimasto lì") e mister brown e la sua proverbiale previdenza sono diventati una stella polare.

45 pensieri riguardo “imprevisto

  1. Povero cucciolo…  nessun vicino della favolosa città di A. può andare in soccorso dell'eroe sputa-tele per farlo tornare a casa insieme alla sua katana?

    Ale

  2. Senza katana mai più decapitazioni? Un tipo come mr. brown con me resisterebbe… 2 nanosecondi! A momenti chiudo la valigia che è già nel bagagliaio della macchina!
    Roberta

  3. Non si invecchia mica per niente. La vita ti insegna che gli imprevisti sono sempre in agguato.

    La sottoscritta, dopo aver perso aereo perché aveva scambiato il terminal 1 con il terminal 2 di Malpensa, arriva sempre quattro ore prima in aeroporto.

  4. TRE hobbit e UNO scoiattolo!

    I cipmuncks vi fanno un baffo a voi.
    Magari non si scrive così, ma son di fretta e non ho il tempo di controllare.
    Ciao
    Buon fine settimana.

  5. am la mitica vicina americana non potrebbe spedire lo zaino con i giochi del cuore dello hobbit grande?… povero tato!!!…

    Certo però che uno scoiattolo che entra in casa… poco prima della partenza… quante probabilità ci sono per un evento del genere?
    Sono pronta a scommettere che non era mai accaduto per tutta la durata del vostro soggiorno nella città di A…

    Un abbraccio e bentornati!

  6. Imprevisto? E' forse quando si deve essere a Malpensa alle 5.00 del mattino e l'agenzia di viaggio ti ha dato la mappa per il parcheggio convenzionato con su scritto "proseguire sull'A26" e tu prosegui (ligia e precisa) anche se vedi chiaramente il cartello con su scritto "Malpensa" e poi il tuo compagno di viaggio apre gli occhi e tra i fumi del sonno ti dice "Ma perchè siamo usciti dall'autostrada e lì c'è scritto "Sempione"? E tu, ovviamente, non hai un navigatore (troppo snob e poi non sono mai aggiornati!), e neppure una cartina stradale (o meglio solo quella dell'Italia del sud e tu ovviamente stai andando a nord!), e giri come una disperata per circa 50 min persa negli svincoli dell'autostrada a pochi Km da Malpensa e cosa fai se non hai un Mister brown con te? Lo chiami con il cellulare, disperata e isterica, alle 4.00 del mattino (rischiando di fargli venire l'infarto per lo spavento) e ti fai dare le indicazioni stradali da lui, che faceva il camionista e che ha la casa strapiena di cartine stradali! Grazie ai Mister Brown del mondo!

  7. io sto facendo le valigie e lui è già fuori della porta…salvo scoprire dopo 1000 km che l'unica cosa che doveva fare, prendere le sue scarpe di ricambio, non l'ha fatta, ovviamente!ci credo che è sempre pronto prima di me!!!uomini!!! sofia

  8. Solidarietà allo hobbit grande. Gli suggerisco di approfittare spudoratamente della situazione e del senso di colpa familiare, finché dura, per farsi comprare un intero set di giochi nuovi di zecca.

    Sul tema partenze e previdenze, noi, marito ed io, conviviamo pacificamente ormai da anni con la nostra schizofrenia: di pancia abbiamo un naturale approccio al non volerci pensare, rimandando tutto all'ultimo minuto, in un infantile illusione di onnipotenza che include il potere di dilatare il tempo ad libitum quando serve.
    Così ci siamo abituati a costringerci a preparare tutto con largo anticipo, in modo da non doverci fidare di noi stessi e trovarci al momento giusto preparati nostro malgrado. Compreso un largo anticipo in aereoporto. Ma quest'ultimo ha più a che fare con la mia passione per il duty free che altro…..

    Bentornati a casa, dai coraggio, lo so che già ti manca brenda, ma casa è sempre casa
    laquarantatre

  9. Mister Brown è mio papà?
    quello del "non si sa mai, può sempre capitare di bucare una gomma…."
    però lo scoiattolo non entra nemmeno nei deliri più spinti di mio papà!
    Un bacio all'hobbit grande!
       Anna

  10. Anche Nonno Mao e Nonna Anga sono come Mr Brown. E non so dirti chi dei due abbia condizionato l'altro! So solo che in aeroporto vanno 6 ore prima e se a giugno dici che hai prenotato il "soggiorno" da loro per settembre… nonna Anga ti parla già del menu della settimana e ti ricorda di fare uno squillo prima che l'aereo decolli. Nonno Mao se potesse pagherebbe le bollette prima ancora di riceverle nella cassetta delle lettere, nonna Anga prepara la valigia un mese prima della data di partenza ("perchè metto le cose così come mi vengono in mente… angor poi mi scordo!"). Insomma… ti siamo vicini!

    E comunque anche io mi unisco al coro… fatevi spedire lo zaino!!!! Magari tra una 40ina d'anni così tuo figlio rivive la sua infanzia come Mr Pretodot del Meraviglioso mondo di Amelie (al min. 6.20) :  http://www.youtube.com/watch?v=T5L77p0j_p8

    mammapappa

  11. Sono come mister brown: la mia testa, spesso, viene sottomessa dalla mia pancia.
    ma sei sicura che fosse solo uno scoiattolo? Magari era Alvin, in cerca di cibo per Simon e Theodore!!
    😉

    Gaia

  12. Anche mamma 'povna è un po' come Mr. Brown. E puntualmente la prendo in giro.
    Però ecco, il mese scorso, quando mi sono trovata a correre in aeroporto, a piedi, trascinando la valigia a rotelle (e meno male) per tutta la piccola città perché c'era lo sciopero degli autobus e avevo chiamato un taxi talmente tardi che non avevo tempo di aspettare in linea un quarto d'ora. Beh, l'ho capito anche io.

  13. Ti prego, dimmi che vi fate rispedire lo zaino con i giochi da qualcuno!!! Se penso a mio figlio (di 2 anni) senza i suoi giocattoli preferiti, mi sento male!!!
    Comunque io sono come mr. brown…
    Ho questa tendenza a programma tutto al secondo e a spazientirmi quando gli altri non mi assecondano!

    Elisa

  14. Io 5 anni fa lasciai in un Motel 6 di Bishop (California) un astuccio con i mei cd musicali del cuore….e quando me ne sono accorta eravamo troppo lontani per recuperarli…bisognava tentare dall'Italia.
    A circa un mese dal mio rientro grazie a un corriere internazionale sono riuscita a riavere tutto!
    Quindi sono sicura che l'uomo ragno riabbraccerà presto il suo piccolo-grande proprietario.

    Mary jo

  15. Un attacco di mal di treno ci fece dimenticare uno zainetto di giochi preferiti su un treno svizzero. Interpellato senza successo il servizio oggetti smarriti delle ferrovie (che pero normalmente funziona) ci siamo messi in rete e siamo riusciti a recuperare sia Topi che un gatto di velour prodotto da una ditta olandese nel 1999!! Abbiamo imparato che gatto si dice poes e trovato una signora che raccoglie pupazzi per aiutare i bambini a riavremo (abbiamo dovuto dare una motivazione valida per ricomprare Gacchi)!!

  16. anni fa' un medico mi chiamo' dall'ospedale per dirmi che mi aspettava da un'ora…. quella che doveva partorire ero io…..
    ma fra il bagno caldo rilassante, la crema corpo  da spalmare…. la tazza di latte caldo con le fette e la marmellata… perchè non si puo' partorire a stomaco vuoto, ti mancano le energie per spingere…
    forse non sarei piaciuta molto a mr brown… ma l'incoscenza delle primipare a volte fa questi effetti….

  17. quando avevo 5 anni i miei dimeticarono il mio orsetto a casa, prima di spedirmi da mia nonna per l'estate, io non ho dormito per una settimana perchè mi svegliavo con gli incubi tutte le notti, cosa che non avevo fatto gli anni precedenti tanto che mia nonna esasperata dalla situazione ha obligatto i miei a fare 300 Km andare e 300 tornare per portami orsetto. da allora controllo io le valigie di tutti prima di partire se no non si esce di casa!

  18. Mi sembra una buona notizia in fondo. HG imparerà a superare la perdita delle cose, e’ un buon esercizio. Pensate che, come tutti gli esseri umani, dovrà anche imparare a superare la perdita delle persone…una volta, piu o meno alla sua eta’, ho perso un sacchetto con tutti i miei giochi preferiti. Ancora mi chiedo dove possano essere finiti, ma non era che la prima di tante altre volte e adesso me ne frego: lascio la macchina aperta, chiavi nella toppa, appoggio la borsa qua e la, preferisco vivere cosi. Lo zainetto potrebbe finire nelle mani di un altrO bambino per esemPio…rots

  19. Cazzarola – ma so così bellini! Mejo dell'imprevisto mio, ossia il pipistrello (a cui comunque do le chiavi di casa, indico er frigo, il telecomando e scappo).

  20. ho un mr brown per marito. La sua domanda di rito il giorno prima della partenza è: "a che ora metto la sveglia?" e in genere la mia proposta di orario ha sempre due ore di ritardo rispetto alla sua.
    E il fatto che nel frattempo si siano aggiunti due figli e oltre 150 km di distanza dal più vicino aeroporto internazionale non fa che peggiorare la cosa ad ogni vigilia di partenza!
    Carol

    PS
    Ma per lo scoiattolo, non potevate chiedere aiuto all'amico giapponese? O era di nuovo piombato nel sonno della bella addormentata?!

  21. Bisogna assolutamente recuperare i giochi preferiti, non si può sentire una cosa così… ci sarà modo e tempo per imparare a vivere i distacchi e le perdite.
    Ciò detto non è necessario partire per vedere come si è diversi, basta semplicemente dover andare a fare la spesa… Lui comodamente seduto in macchina, ascoltando "the boss"… io in casa con la tendinite a entrambe le mani, la "piccola" 10 mesi per 10 kili in braccio, prendendo le cose che servono, cercando di non dimenticare nulla (pannolini, salviette, biberon, ciuccio, grissini…), chiudendo le porte e sistemando tutto per evitare i dispetti del cane che lasciato solo, si vendica… Sono rientrata in casa 4 volte per recuperare qualcosa che avevo dimenticato e lui nel frattempo che tamburellava con le dita sul volante…

  22. Scusami anonima 36, ma parlare no? Fermarsi un momento occhi negli occhi e comunicare? Non urlare o protestare più o meno vivamente, solo parlare, magari sottovoce.

    "Guarda, così non ce la faccio. Mi devi dare una mano, magari anche un braccio, bisogna lavorarci in 2, magari sono io a voler fare tutto e invece ho bisogno di aiuto"

    Così, per vedere l'effetto che fa, magari ti va bene. Magari non glielo hai mai detto e lui pensa che per te vada bene così. A volte ai mariti le cose vanno chieste esplicitamente, senza aspettarsi doti telepatiche che gli facciano percepire silenziose richieste di aiuto emanate su onde beta. Pensando nel proprio intimo che se ti ama lo DEVE vedere da solo, anzi che sarebbe una, anzi LA, prova d'amore vera e suprema il capirlo da solo.

    Mediamente (ripeto mediamente) gli uomini sono creature semplici e non dotati di telepatia, che nella specie umana si sviuppa, con l'età, solo nel sesso femminile.

    Se poi mi dici che gliene hai già parlato tante volte, in modo esplicito e dettagliato, senza cavare un ragno dal buco, posso solo commentare che: SE davvero vuoi passare con uno così il tuo tempo e soprattutto allevarci un figlio insieme (!) allora non ti restano che 2 opzioni:
    1. appoggiarti pesantemente alla tua o sua mamma facendogliele trovare sempre fra i piedi in casa vostra,
    2. fargli spendere metà stipendio in tate.

    laquarantatre

  23. Imprevisti permettendo è d'obbligo almeno tentare il recupero dello zainetto e del suo prezioso contenuto.
    Quandoil mio secondogenito era ancora piccolo,  – ma secondo me era già "cresciuto" – l'ho convinto a donare i suoi giocattoli ai bambini che, profughi dall'Albania, sarebbero stati ospitati nelle caserme locali.
    Lui ha acconsentito ma prima li ha fotografati (piangendo) uno a uno…
    Mi sento ancora in colpa!

    Splendido il pezzo di oggi su "D"… però le cose "da femmina" potresti pure regalarle… Hi hi hi

    Un "benrientrati in Patria" alla famiglia al completo.
    Licia (anche Kaishe)

  24. lo dico senza nessun intento polemico…a me questa cosa che i bambini devono separarsi dalle loro cose perchè qualcuno dice che sono diventati "grandi" mi sconcerta alquanto. io ho sempre ferocemente impedito che mi venissero sottratti i miei giocattoli quando ero bambina, nonostante i continui agguati di mia madre e di mia nonna al grido "ormai sei una signorinella, che devi fare con queste bambole??"
    signorinella, signorina, giovane donna lo sono diventata comunque, e molti di quegli oggetti così strenuamente difesi hanno trovato man mano altre collocazioni, altre mani, altri posti in cui stare. perchè la vita è andata avanti, la maturità e il distacco sono arrivati al tempo debito e non in seguito ad una qualche imposizione.

    @33
    la lezione sarebbe affrontare perdita zainetto=perdita persone care? e come la mettiamo con il fatto che gli oggetti si possono pur sempre sostituire e le persone no?

    camilla

  25. Ehi 38… guarda che il mio era uno sfogo del momento, non sono in procinto di separarmi… L'umo e la donna perfetta non esistono…
    Con "uno così" ci voglio passare tutta la mia vita e mille altre vite…
    Ok, siamo diversi e le cose a volte bisogna dirgliele e fargliele notare… e lo faccio credimi. Non sempre si ottengono risultati. Ma anche io ho i miei lati negativi…
    Lui è un padre e un uomo meraviglioso, capace di farti avere delle rose solo perchè ne aveva voglia…
    Certo ci sono giorni che lo strangolerei… ma altri in cui strangolerei me stessa!!!
    Chi non ha mai pensato uffa oggi vorrei che lui/lei mi aiutasse o facesse…
    Suvvia dai, non buttiamo tutto alle macero!!!
    Riguardo alle nonne fra i piedi che siano madri o suocere, non abbiamo il "piacere" di averle vicine e ringrazio ogni giorno per questa immensa fortuna!!!
    La baby sitter per quando serve c'è.
    😉

  26. Cara Elasti, hai tutto il diritto di non aggioranre il blog e goderti le ferie…ma qui  a Firenze fa un caldo terribile, le nostre vacanze sono finite, i due bambini sono a casa a boccheggiare dall'afa e io ho un grande bisogno di leggerti per passare cinuqe minuti gradevoli :-))
    Ci manchi molto quando (giustamente) ti assenti
    ciao
    lucia

  27. Io sono MrBrown, nel senso che sono una di quelle persone che se non é in stazione almeno mezz'ora prima della partenza prevista del treno si mette un'ansia terribile, e che se prenota un taxi per un certo orario (sono in UK, gli autobus sono quasi piú costosi del taxi) é fuori ad aspettarlo sul marciapiede, pronta alla partenza, quando arriva.
    Peccato che il mio compagno sia il contrario, lui che deve sempre essere in ritardo, fare la valigia di corsa (se la fa da solo, che se si dimentica qualcosa poi non puó incolpare me) e alla fine scoprire una volta usciti di casa che ha dimenticato qualcosa di fondamentalmente importante, chessó il passaporto.  
    O lui che deve sempre chiudersi in bagno al momento in cui dobbiamo partire, e magari abbiamo il taxi davanti a casa, o qualcuno che ci aspetta in macchina e io sono lí con tutte le valige e le borse dicendo "un attimo che mi manca il moroso all'appello", ma forse é lo stress da viaggio che lo assale in partenza.
    Ogni volta mi prende un mezzo accidente, purtroppo ho ereditato l'ansia da viaggio da mia madre, un'altra Mr Browniana accanita, e il "non si sa mai" é un po' il mio motto.

    Certo che si perde un sacco di tempo in stazioni e aeroporti, lo ammetto.

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