l’elasti-blog ha traslocato, da una piattaforma dalla salute precaria a questo posto tutto nuovo che ha, per il momento, la stessa faccia di prima ma richiede un po’ di pratica. perché ognuno di noi ha i suoi talenti e l’attitudine tecnologica non è tra quelli di elastigirl.
negli ultimi dodici giorni sono accaduti fatti piuttosto irrilevanti, di cui nessuno sentirebbe la mancanza. tuttavia, sempre negli ultimi dodici giorni, elastigirl ha preso coscienza di avere sviluppato, negli anni di blogging, una dipendenza, come succede con l’alcol, l’eroina, la pornografia, il videopoker, la liquerizia in tronchetti, il sesso estremo e l’apparecchio per i denti.
riteneva di essere una donna equilibrata e invece sono bastati dodici giorni di buio migratorio per provocarle bruciore di stomaco, insonnia, secchezza delle fauci, irrequietezza e horror vacui.
alla luce di questa nuova, desolante consapevolezza, e per amor di completezza, saranno pertanto qui ripercorse, almeno in parte, le giornate di buio:
– giovedì 17 novembre. al corso di scrittura creativa la maestra con i capelli corti e le scarpe bellissime, spiega il paradigma della storia, dice che la meraviglia di essere scrittori sta nell’essere il personaggio e il suo destino e che l’unico motivo al mondo per avere visto ‘ogni maledetta domenica’ è la cinepresa che entra negli spogliatoi dei giocatori di football americano. la maestra dichiara anche che, nel cinema, c’è un’alta percentuale di sceneggiatrici donne perché le donne “sono abituate ancestralmente a fare quadrare le cose”.
– venerdì 18 novembre. la zia matta, sorella di mister incredible e gemella dello zio con l’orecchino al naso, attualmente innamorata di un fantomatico ricercatore guatemalteco di cui si sa solo che quando piove la prende in braccio per non farle bagnare i piedi, conferma, in una delirante telefonata da bari, la potenza di fuoco della sua follia. ma di questo si dirà in un altro post.
– sabato 19 novembre. elastigirl partecipa tutto il giorno a un convegno sulla maternità organizzato da femministe radicali. tornando a casa la sera riabilita bud spencer, terence hill e l’asse del water perennemente sollevata. mister incredible invece passerebbe la serata con le femministe radicali a parlare di identità di genere, purché lontano dai tre hobbit.
– domenica 20 novembre. elastigirl porta gli hobbit in piazza duomo ad ascoltare il coro dei partigiani in cui canta l’amica kappa, altrimenti detta zia-kappa. tra un ‘bella ciao’ e un ‘su e giù per la valcamonica’, si materializza il sindaco di milano (“mamma, ma è pisapia, quello vero vero?”). gli hobbit grande e medio si fanno sotto, gli stringono la mano e si presentano. “ho due nipoti che si chiamano proprio come voi due”, risponde amabile il primo cittadino. lo hobbit di mezzo lo arpiona con un ipnotico, improvvisato comizio sui parenti fino al settimo grado. il sindaco non sa come liberarsi della disinibita piovra con gli occhi tondi. elastigirl è costretta a strappare il logorroico secondogenito con la forza, per salvaguardare l’incolumità dell’amministrazione comunale.
– lunedì 21 novembre. lo hobbit piccolo va in visita dalla dottoressa tic tic, la pediatra, per il tagliando semestrale. risulta sano ma, contestualmente, si innamora di uno scimpanzé di peluche, del distributore dell’acqua e di un parcheggiatore abusivo sotto lo studio medico.
– martedì 22 novembre. se ne è persa memoria.
– mercoledì 23 novembre. mister incredible va in norvegia per un seminario. elastigirl riceve il seguente messaggio di posta elettronica:
sono appena atterrato a oslo e sono su un treno fikissimo con wireless fikissimo. Gia’ la prima impressione conferma tutti gli stereotipi sulla norvegia: freddo porco, tutto pulito e che funziona come orologio (non ci sono manco le code ai passaporti e sali sul treno senza comprare un volgare biglietto ma semplicemente passando la tua carta di credito su un lettore), tutti parlano a bassa voce. ah dimenticavo: e’ pieno di femmine da paura.
– giovedì 24 novembre. “se ci pensate bene, nelle storie tradizionali, a noi donne è stato affidato un ruolo bestiale: poveracce da salvare, principesse in premio per un cavaliere o streghe”, dice l’elasti-maestra di vita, nonché del corso del giovedì.
– venerdì 25 novembre. non pervenuto.
– sabato 26 novembre. mister incredible torna da oslo con un barattolo di aringhe e cipolle in agrodolce. “fanno schifo! assaggia”. “per carità”. “ma perché hai scelto proprio aringhe con cipolle annegate nella brodaglia?”. “perché a te di solito piacciono queste purcarie”.
Ma allora tornasti!! Bentornasta cara Elasti-dai-millecolori, anche se io ti leggo in bianco e nero, ogni tanto grigio e tutto quel violino non lo vedo
Bentornata. Con molta invidia per l’incontro con Pisapia. Quasi quasi mi travesto da hobbit piccolo…
Ma le aringhe sono buoneee! Le mangiavo anche in Danimarca..potete farci gli Smørrebrød! 😉
http://en.wikipedia.org/wiki/Sm%C3%B8rrebr%C3%B8d
bentornata! che ansia i cambiamenti!|
grazie a tutti quanti. ora vado a scrivere il post sul quella pazza della zia matta.
Sai se c’è la possibilità di avere un feed rss?
sì, dovrebbero provvedere, se non lo hanno già fatto
Che bello ritrovare le tue avventure elasti!!! 🙂 E che lusso il blogghino nuovo, anche il feed dei commenti… molti complimenti all’admin 😉
Elasti, rido come una pazza leggendo delle aringhe e delle femmine da paura in Norvegia…sempre più trovo affinità tra MisterIncredible e mio marito GrandePuffo…rido ancor di più quando l’hobbit di mezzo agguanta Pisapia e non lo molla più….per me i nostri mariti e i nostri figli di mezzo sono in qualche modo gemelli separati alla nascita…
non ricorderai, ma sono quella che ti aveva chiesto aiuto per trasferire il blog su altra piattaforma…ce l’ho fatta anche io…a volte i mariti escono con doti semi nascoste di cui non eravamo assolutamente coscienti…MENOMALE !!!
mia cara anch’io sono in fase di trasloco blog….non è facile ricominciare, ma sarebbe stato molto triste perdere i contenuti dei nostri spazi virtuali….speriamo solo di ritrovarci e trovare nuove amicizie e confronti.
mtm
Come al solito leggere i tuoi post mi mette di buon umore… grazie!!
Ottimo potere di sintesi, ci hai aggiornato sugli ultimi deliranti 15 giorni più o meno in un botto. L’abbandono di Splinder è comunque un lavoraccio per tutti, anche ri-linkare i nuovi indirizzi.
Roberta
Bentornata! saluti da un’italiana a Oslo 🙂 ps: concordo le arringhe norske sono disgustose!
Le aringhe in brodaglia fanno schifo!
francesca
Cara Elasti, anch’io come te ho dovuto “traslocare” dalla piattafroma Splinder ad Altervista, dove mi sono inventata (e cucita addosso) una nuova identità “digitale”, portandomi dietro però quanto avevo scritto nei passati 5 anni…
Ti scrivo qui, come moltissimi prima di me, perchè oltre a trovare divertentissimi, esilaranti a volte ed estremamente intelligenti i tuoi post e le tue riflessioni, condivido appieno, completamente, i tuoi dubbi ed i tuoi tormenti di mamma….E’ un periodo per me estremamente difficile e sapere che ci sono siti come questo, dove si possa riflettere (con un bel sorriso), beh…fa bene. 🙂
Mi scuso per la sviolinata, ma “quando ce vo’, ce vo'”.
Ti invito, inoltre, se ti va a visitare il mio blog. Lo troverai un po’ “cupo” ultimamente, ma tant’è…perchè vergognarsi d’essere giù di corda?
Buon lavoro.
grazie 🙂
…non so perchè ma il link al mio blog non funziona: http://unanuevame.altervista.com.
🙂
perchè è
“.org”
non “.com”
😉
che vergogna…grazie 😉
(è che esiste da poco, ehm…)
ma pensa che invece quando sono andata in norvegia io li ho trovati tutti bruttissimi! da paura, proprio…
ecco! l’ho scoperto da sola l’arcano e ti ho ritrovata.
Corretto il feed ora devi rifarmi e leggere tutto quello che ho perso.
Fiuu… m’ero preoccupata.
sorry, volevo dire “devo” rifarmi e non “devi”, ma forse l’hai intuito.
;o)
Sai Elasti, ti devo ringraziare e per farlo scelgo una piattaforma visibile.
Ho cominciato a leggere i tuoi libri in un momento buio della mia vita, due figli maschi, un marito sempre via, la solitudine di una città sconosciuta, un lavoro messo in pausa forzata maternità mi avevano fiaccato.I tuoi libri mi hanno regalato allegria, sei stata d’ispirazione per scrivere un libro, per riprendere una passione antica, per aprire un blog sulla mia separazione. Ora ho ripreso il mio vecchio lavoro, ho un nuovo amore, scrivo con una passione sfrenata e un po’ lo devo a te! Grazie.