da figlia di genitori separati, elastigirl da piccola trascorreva in estate un mese con il suo papà e un mese con la sua mamma. e questo era motivo di grande stress e infelicità perché aveva sempre una gran nostalgia del genitore mancante.
per lei, creatura fragile e tendenzialmente lacrimosa, la separazione da nonna J, con cui conviveva e trascorreva grandissima parte del suo tempo invernale, rappresentava in particolare un trauma devastante, al limite dell’umana sopportazione. l’orribile distacco avveniva solitamente i primi giorni di luglio ed elastigirl vi arrivava annichilita. conserva ancora memoria vivida di sua madre che fa ciao con la mano da un torrido marciapiede, vestita con una lunga gonna a improbabili fantasie azzurrine anni ’70. aveva le braccia nude e sorrideva, forse sollevata dalla prospettiva di liberarsi, seppur per 30 giorni soltanto, di quell’impiastro di figlia piagnucolosa.
elastigirl, appallottolata sul sedile di dietro della fiat 125 di suo padre, dal finestrino la guardava allontanarsi e solidarizzava con la piccola fiammiferaia, con cenerentola prima che incontrasse il principe e cambiasse vita, con heidi quando non le sorridevano i monti e con tutte le derelitte che soffrivano pene dell’inferno dentro le favole.
così, per lenire i tormenti, un anno le venne un’idea.
qualche tempo prima del temuto giorno della partenza, disse a nonna J: “mamma, trattami male. anzi malissimo! così, quando sarò lontana, avrò di te un ricordo schifoso e magari soffrirò meno”.
non si ricorda se effettivamente nonna J accogliesse la bislacca richesta della figlia e si trasformasse in matrigna cattiva. certo è che questa storia, che è tornata all’elasti-memoria questa mattina all’alba, getta ombre terribilmente oscure sulle perversioni infantili.
Che tenera che sei!
I bambini hanno perversioni strane, non so se tutti ma anche io ne coltivavo. Per esempio quando ero piccola volevo tantissimo andare in collegio, o alla mal parata in una scuola privata religiosa, per poter indossare la divisa. Non ti dico il mio dispiacere quando Candy Candy scappò via dalla Royal St. Paul School.
E aggiungo che secondo me la tua idea non era tanto bislacca, aveva un senso. ; )
Struggente.
La catalogherei in vari modi, ma certo non tra le “perversioni”!
casualmente stamattina ho riguardato vecchi filmini anni 70, immagino il setting dei tuoi ricordi elasti
ma sono figlia di genitori che si sono separati in tarda età, dopo 40 anni di matrimonio, dopo 4 figlie, sempre troppo tardi
ho accompagnato gli amici dei miei figli nella separazione dei loro genitori tra materna/elementari
ho osservato il loro percorso, i dolori, gli orizzonti
te lo racconto, non é una consolazione, ma oggi ai 51 anni ti assicuro che avrei preferito ALTRO a tutto quello che ho comunque dovuto affrontare per la loro incapacità di lasciarsi a temo debito
riflettevo l’altra sera con amica… riflettevo sul fatto che anche la separazione ha i suoi tempi
chi si separa con figli under 11/12 ha ancora margini di gestione dei tempi con il genitore non affidatario
giunti all’adolescenza i figli tendono, come tutti gli adolescenti, a farsi i fatti propri, il che si concreta in un frequentare gli amici nel fine settimana/periodo di vacanza dedicato al genitore non affidatario
come convinci un 17enne a passare con te (genitore del fine settimana ogni tot) e non con gli amici del tempo?
penso tutti i figli di coppie separate abbiano i propri dolori
da genitore ho comunque la sensazione che non sia casuale l’incidenza delle separazioni negli anni a cavallo tra materna ed elementari…viene meno la pressione accuditiva strettamente intensa, vengono alla luce le fragilità di coppia, si aprono gli orizzonti ad altre possibilità… e si riesce comunque a mantenere una relazione con i figli
oddio, suona strano come intervento…
magari ci torno
a me il tuo intervento sembra sensato
(ma non ne so niente: i miei non sono separati, sono sposata da poco e non ho figli)
Non suona strano, almeno a me … figlia di genitori separati a cui faccio critica per come lo hanno fatto e non per il fatto in se. Da piccola la mia invidia non erano gli amichetti con famiglie regolari ma i genitori separati di un mio amico che sembrava non litigassero mai e che erano entrambi sempre presenti. Adesso da mamma separata cerco di non fare stessi errori, ne farò altri sicuramente ….
figlia di genitori separati quando avevo 14 anni.
come si fa a convincere i figli adolescenti a stare col genitore con cui non vivono nel weekend che tocca a lui? si lasciano liberi di frequentarlo in momenti diversi dal fine settimana obbligatorio. Si trova insieme un altro o altri momenti che rispettino le esigenze di tutti. non è difficile come può sembrare. e’ sufficiente pensare al figlio come ad una persona con le sue necessità al pari dell’adulto.
per me ha funzionato.
Ahahahah, beh un’ottima idea!
secondo me, Elasti, ti è venuta in mente stamattina semplicemente perché se il tuo letto fosse: scomodo, puzzolente, freddo d’inverno e caldo d’estate e insomma guarnito di spunzoni come la vergine di norimberga, alle 4 di mattina non ti dispiacerebbe così tanto lasciarlo…
i bambini e le loro perversioni questa volta non c’entrano!
Mi viene voglia di abbracciare la piccola te .
Struggente!
io, figlia di genitori separati e a mia volta separata dal mio compagno, invece solidarizzo con tuo papà che immagino con molto magone a vederti triste e lacrimevole nel dover stare con lui…
strappalacrime, mannaggia a te 🙂
pensavo gettasse ombre oscure sulla bontà e giustizia dei divorzi, e sul “sì, però ai bambini lo abbiamo spiegato e hanno capito tutto. Sono bravissimi”
I bimbi soffrono sei i genitori bisticciano davanti a loro,e dico bisticciano,non litigano tirandosi i piatti. Figuriamoci in una situazione al limite del divorzio. Per cui per quanto ti mancasse mamma,sono convinta che i tuoi ti abbiano fatto un favore. Ma poi dopo un mese con papà,ci stavi bene?
Brava Sa dillo e ripetilo!
i miei non erano da divorzio ma qualche volta litigavano (ora che sono sposata posso dire: come tutti!)
mamma mia! ho ancora paura e magone! non erano grandi lotte, non urlavano, ma io solo al fatto di sentire tensione mi terrorizzavo e scappavo in camera mia ma anche li magari li sentivo (la mia camera confinava con la loro e c’era una porta in legno fra le due)
e persino il cane, sia quello che avevo da bambina sia quello che ho ora, se parlando o bisticciando si alza la voce, va’ via dalla stanza! i cani sono semplici e istintivi: tutti devono volersi bene ed andare d’accordo, e le urla chissa’ mai che vogliono dire o possono portare…
io credo che se due arrivano a separarsi avranno vagliato tutte le soluzioni prima: a questo punto, state sereni e fate del vostro meglio, senza sensi di colpa per i bambini
Un’infanzia sadomaso
Amoooore, che tenerezza l’immagine di te appallottolata sul sedile 😢❤