lo hobbit grande è andato con la compagna M a passare qualche giorno delle vacanze di carnevale in un posto che si chiama caprino bergamasco. è tornato con dei caprini buonissimi.
lo hobbit di mezzo domenica mattina ha fatto gli scones, che sono piccoli panini ricchi della tradizione inglese. ha attinto all’elasti-quaderno delle ricette. quel quaderno le era stato regalato un natale degli anni ’80 e lei da allora ci scrive ogni ricetta che meriti di essere ricordata: biscotti al cioccolato e arancia dell’amica K, risotto allo zafferano della mamma, focaccia di nonna memé, torta di mele di una signora che non c’è più e molto altro. è un quaderno giallo, rilegato in blu, con le voci delle portate in evidenza, come fossero le lettere di una rubrica. che lo usi uno degli hobbit, con la naturalezza di chi non ha nemmeno bisogno di chiedere, la commuove.
la stessa domenica mattina, mentre lo hobbit impastava scones, i suoi genitori hanno fatto la prima passeggiata della stagione sul naviglio della martesana. hanno incontrato paperine appena nate, nutrie pasciute e il piacere di un luogo familiare.
elasti poi ha sentito la sua cugina di dresda. hanno parlato di mille cose ma non della guerra.
nel pomeriggio elasti e sneddu sono andati a teatro a vedere uno spettacolo bello con angela finocchiaro che raccontava la storia di teseo e del minotauro e la faceva sua. alla fine hanno incontrato un’elasti-conoscente che ha chiesto a sneddu: “tu sei proprio appassionato di teatro o sei venuto in esplorazione?” e lui, che ha dodici anni, un corpo in trasformazione e l’eloquio sfuggente dei preadolescenti ha risposto: “in verità io e la mia mamma facciamo molte cose insieme e venire a teatro è una di queste”. wow. elasti ha gongolato. ma in silenzio perché a rompere la magia, a quell’età, sono bravissimi.
la sera si è fermata a cena un’amica buffa dello hobbit di mezzo che diceva “dai fra’, su bro” e li ha fatti molto ridere.
cose piccole, cose preziose, da tenere strette quando vengono i brutti pensieri di un mondo atroce.
Brava, sono le piccole cose che ci salvano dagli incubi.
anche qui piccoli passi, un compleanno di un 11enne che era da quando ne avrebbe dovuti compiere 9 che non poteva festeggiare con gli amici, una festa per la nonna che sembrava finalmente Natale, una amica a cena, un libro al pomeriggio…sullo sfondo notizie terribili e impotenza e incapacita’ di prendere una posizione
Incapacità di prendere una posizione?
La posizione contro la guerra è chiara non bisogna nemmeno pensarci, sono coinvolta però in discorsi di boicottaggio di collaborazioni scientifiche che lasciano perplessi. Si veda la posizione del CERN, per capirci. In altri contesti la posizione presa è stata ben più drastica creando un unicum storico
Il punto secondo me giggi e’ che il pressing deve avvenire su tutti i fronti se si vuole che i russi stessi capiscano la gravita’ di quello che sa succedendo e si ribellino. Il 65% della popolazione russa ancora approva quello che il loro presidente sta facendo. Ovvio che probabilmente questo e’ dovuto alla propaganda che da anni regna sovrana in quella nazione, ma e’ proprio per questo che il pressing su tutta la popolazione forse li costringera’ a farsi due domande.
Parole preziose ! Momenti preziosi!
Anche qui, figlia ormai 14enne che parla infilando un “bro”, “frera”, “broska” ogni 4 parole. Sentirla parlare con le amiche è uno spasso!
Teniamocele strette queste ventate di aria fresca!
“hanno parlato di mille cose ma non della guerra.”: alleluja! Non per disinteresse, ci mancherebbe, ma abbiamo appena finito col Covid e si inizia con la guerra! Un po’ di tranquillità e conversazioni serene ci vogliono. Tanto che se ne parli o meno cambia poco (anzi, nulla)
Oddio, ma la posizione da prendere è una e una sola , che dubbi possono mai esserci? Sostegno incondizionato allaUcraina , aggredita e martoriata da un dittatore folle. Punto.
Sì, stiamo sollevandoci dal covid, ma ora abbiamo una guerra alle porte di casa.
E se ne deve parlare, dobbiamo sostenere aiutare accogliere. Non buttiamoci alle spalle questa tragedia pensando che tanto a noi non ci tocca, e poi, che diamine, dobbiamo pur distrarci! Oddio
Bravissima, condivido in pieno! Una sola posizione possibile davanti allo sterminio di un popolo e MAI girarsi da un’altra parte
Vorrei tanto poter essere d’accordo con una posizione così radicale, quando la realtà è ben più sfaccettata e multiforme e contorta già al livello di noi gente della strada, figuriamoci a quelli superiori.
Vorrei, ma non posso.
che bello. che dolcezza in queste parole. GRAZIE
Anche noi nonostante l’aria fredda siamo usciti un po’, al ristorante, da amici, al cinema, un week end in montagna, sembra di rinascere, una ventata di leggerezza che ci mancava tanto ma il pensiero della guerra non ci abbandona
Piccole cose si, ma che goduria x il cuore e l’anima….. grazie Elasti, per qualche minuto mi sono sentita a tutto tondo e ho gongolato anche io…
Buongiorno
Anche per me che emozione vedere le mie bimbe che sfogliano il semplice quaderno di ricette della mia mamma, scomparsa troppo giovane : negli anni 70, sposa ventenne, aveva iniziato a scrivere in questo semplice quaderno che ha accompagnato tutta la mia infanzia (ci sono macchie di sugo, ditate di cioccolato, piccoli disegni miei e di mia sorella…) e ora è fonte di ispirazione culinaria per le mie bambine fantasiose e golose.
Grazie
Vorrei tanto poter essere d’accordo con una posizione così radicale, quando la realtà è ben più sfaccettata e multiforme e contorta già al livello di noi gente della strada, figuriamoci a quelli superiori.
Vorrei, ma non posso.
Stavolta mi rivolgo direttamente ad Elasti: cara Claudia, immagino tu legga i commenti e gli interventi di chi segue il tuo blog, e spesso mi chiedo quante volte sobbalzi sulla sedia, o rimani interdetta, o magari basita…ma non intervieni mai di rimando, per rimettere pensieri e parole al giusto posto, per lo meno quando il giusto è assolutamente indiscutibile. E in svariati argomenti, dai più futili ai più seri.Eppure mi piacerebbe tanto rileggerti…
Semplicemente, non si doveva fare tutto questo! Anche se la realtà è sfaccettata e contorta. Una bestemmia, un massacro, provocare deliberatamente la morte delle persone e ribaltare le responsabilità. Ascoltare Mozart e pregare per lenire animi divenuti tristi e cupi…
Visto che riferisci chiaramente a quel che ho scritto mi sento in dovere di rispondere.
Sono d’accordo su tutto tranne su quel “ribaltare le responsabilità” perché se è vero che le azioni violente stanno venendo portate avanti da una sola parte è altrettanto vero che c’è tutto un pregresso che non si poteva non capire avrebbe portato a questo.
E allora le responsabilità non sono di una parte sola, ma di ognuno di quelli che, giocando con le persone come se fossero carrarmati a Risiko, hanno creato e sono ugualmente colpevoli di ciascuna di queste morti, rovine e disperazione.
Volete dire che sono sbagliata, cinica, insensibile e filo-russa? Benissimo ma non sono niente di tutto questo. Solo, cerco di guardare alle cose con lucidità invece di andare avanti sempre e solo sull’onda di emozioni che ho imparato non portare a nulla se non una gran confusione.
Invidia….anche io vorrei che uno dei miei tre figli dicesse qualcosa del genere….invece sembra che io sia solo la mamma che rompe….e qualsiasi iniziativa che propongo per distoglierli dal vuoto di you tube e playstation….noiosa..
Mi sento così inadeguata