Nelle due settimane di assenza di Mister I, un sabato sera il medio ha organizzato una cena con una decina di coetanei che il latitante pater familias avrebbe definito “una boccia di fenomeni”. Io sarei dovuta uscire con un’amica che, all’ultimo momento, aveva la febbre. Ho cercato di ripiegare aggregandomi a un altro amico che però andava a vedere uno spettacolo teatrale di oltre tre ore in una lingua africana non meglio precisata. Così alla fine sono rimasta a casa, asserragliata nella mia stanza con un libro e una serie tv. Tuttavia ho avuto il privilegio di assistere alla preparazione di una carbonara per venti (l’adolescente medio, quando si tratta di cibo, tende a raddoppiare le dosi previste per gli esseri umani normali e solitamente non sbaglia) e di contruibuire al convivio con una mousse al cioccolato.
Alla spicciolata sono arrivati gli invitati, chi con una bottiglia di vino, chi con un salame, chi con un discutibile taglio di capelli, chi con il carico di follia e storditaggine intinseco nella coorte anagrafica.
Erano tutti maschi. In separata sede, prima di ritirarmi in buon ordine, ho chiesto al medio perché, in quel pregevole consesso, non fossero state incluse le ragazze. «Le ragazze hanno paura di noi. E, soprattutto, noi abbiamo paura delle ragazze», ha risposto.
C’è chiaramente ancora un po’ di lavoro da fare. Invece due chili di spaghetti alla carbonara sono stati spazzolati.
Mister I, alla fine, è rientrato. È rimasto un paio di giorni in cui si è chiuso in cucina e ha prodotto due chili di cartellate natalizie, un centinaio di occhi di Santa Lucia e moltissimi taralli. Poi è ripartito lasciando dietro di sé un forte odore di frittura.
Mi lancio anche io nell’impresa taralli…..la prova è andata benissimo e li vorrei confezionare e regalare agli amici. Mi rivolgo a Mister I e alla sua competenza in materia: fatti oggi e subito impacchettati in apposito sacchettini saranno ancora decenti a Natale o meglio rimandare ancora la produzione? 🙏