Nonsolomamma

sağ ol pronuncia sàol

In turco “grazie” si dice teşekkürler che è una parola difficilissima. In alternativa si può usare sağ ol che si pronuncia sàol e si fa anche la figura dei super inseriti, pare.
Siamo a Istanbul, tutti tranne il grande che dice di dover studiare. Mister I è partito devastato da un virus intestinale. Il primo giorno è rimasto chiuso in casa. Stamattina, appena ha messo il naso fuori, ha decretato: “questa città ha chiaramente influenze ottomane e baresi”.
Abitiamo accanto alla Torre di Galata, in un appartamento fatiscente al secondo piano, dalle pareti di mattoni, le luci fioche e qualche bacherozzo. Nelle fotografie sembrava molto meglio di com’è. Ma il quartiere è vivace, noi siamo di buon umore e il riscaldamento funziona. Fa molto freddo a Istanbul, piove, c’è vento e alla fine di una giornata in giro è intirizzita persino l’anima.
Di Istanbul non ho capito granché a parte la sfolgorante bellezza. Credo ci vogliano anni per cogliere una città con 16 milioni di abitanti, 39 distretti e una ampiezza che, al confronto, Roma è piccina.
“Ci sono molti top-rimasti, qui” ha sentenziato Sneddu che parla una lingua oscura e vuole andare al Gran Bazar.
Ci sono anche molti gatti che entrano ed escono dalle case, dalle moschee e dalle vite delle persone che se ne prendono cura collettivamente perché Maometto amava i gatti e un giorno un gatto, si narra, lo salvò da un serpente. I gatti di Istanbul sono liberi e padroni. Se hanno un piccolo taglio sull’orecchio significa che un veterinario li ha vaccinati e sterilizzati. Può capitare che nella moschea di Zeyrek un gatto rosso arrivi e ti si sieda in braccio, rendendoti suo schiavo. Poi si stufa e se ne va senza nemmeno dirti Sağ ol.
“Tieni questo e non darmelo per nessun motivo fino a quando torniamo in Italia”. Il medio ha deciso di disintossicarsi dal cellulare per questa vacanza. Andrebbe bene se non si sentisse superiore a tutti noi e non ci desse dei “brain rot” che sarà pure la parola dell’anno dell’Oxford Dictionary ma lui ne abusa. Oggi ho visto delle meduse nel Bosforo. Erano tante e alcune enormi. Volevo fotografarle con il cellulare ma lui mi ha detto che non ero più capace di vivere veramente e che ero una brain rot. “Anche la Cla è una top-rimasta” ha aggiunto Sneddu.

5 pensieri riguardo “sağ ol pronuncia sàol

  1. Istambul è una delle mie città del cuore…. e non ho mai perso occasione di farne tappa all’andata od al ritorno da viaggi in estremo Oriente io che di solito non ritorno più di 2 volte nello stesso luogo….

    Ed il Gran Bazar è un mondo bellissimo di gente, colori e profumi e delizioso te’ alla menta servito in piccoli bicchieri…

    Buon Capodanno sul Bosforo!!!🥂

    Franca

  2. “Istanbul” naturalmente…. Oggi la scrittura automatica ed io ci siamo un po’ riprenderei dai bagordi delle Feste….😀🎄

Scrivi una risposta a Franca Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.