Nonsolomamma

in una settimana

Siamo in Salento da una settimana.

In una settimana possono succedere tantissime cose o anche nessuna.

Ho mangiato molti gelati, più o meno tutti quelli che mi sono persa in cinque settimane a Cuba. Ho fatto alcuni bagni e ogni volta sono andata fino alla boa. Sola, perché ormai anche Sneddu ha smesso di seguirmi e soprattutto lui sta studiano per l’esame di riparazione di matematica e quindi non ha tempo per nuotare. Ho preso sole e pioggia. Sono scivolata nel fango ma non mi sono fatta male e per fortuna non c’era nessuno a guardarmi cadere.

Ho chiacchierato sulla spiaggia con vecchie e nuove conoscenze. Ma sono un impiastro  e ho una resistenza minima alle conversazioni sociali. 

Ho letto molto (niente di notevole per il momento), ho fatto docce gelide per temprare lo spirito e il corpo, ho praticato yoga in pineta ogni pomeriggio alle sei insieme ad altri che si fidano e mi seguono. Per ringraziarli, alla fine, quando sono tutti nella posizione del cadavere li smanaccio un po’ così si rilassano meglio e vanno via contenti. 

Ho fatto piani per il futuro prossimo, tutti nella mia testa. Ho moltissime idee impraticabili, alcune iperboliche e fantastiche, nel senso proprio della fantasia allo sbaraglio. Ma questo tempo sospeso tra mare e vento è quello giusto per sognare. La realtà, tanto, prima o poi arriva. Ho risposto a chi mi ha scritto: che bello, tra poco ricomincia la radio all’alba e ci risentiamo. “No, mi dispiace. Non succederà”. Quando mi assale la preoccupazione mi concentro sulla meraviglia di riprendere, dopo 11 anni, a vivere con il fuso orario italiano abbandonando quello dell’Azerbaigian. Mi pare di ricordare che ci sia vita anche dopo le 20.30 e mi piacerebbe tornare a trovarla.  

Oggi è il compleanno di Mister Brown il nonno. Ogni anno ci dà un compito da eseguire per lui. Quasi sempre è una parola, da cui partire, per ricamarci intorno quello che si vuole. La parola di quest’anno è “vicini”. 

3 pensieri riguardo “in una settimana

  1. Che bella parola ha scelto il nonno! Offre svariati spunti.
    Mi dispiace molto non sentirti più alla radio, ma ti seguivo già prima su questo blog e continuerò a seguirti, da poco anche su Istagram.
    Sono un’imbranata tecnologica: è la seconda volta che provo a scrivere un commento e mi incasino. Mi hanno messo un nome improbabile, ma mi chiamo Luisa, vivo a Padova e se vieni ancora nella mia città mi piacerebbe molto incontrarti di persona.
    Auguri per tutti i sogni!

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