Nonsolomamma

una macchia di yogurt

nel dicembre del 2012 l’elasti-famiglia cambiò casa. mister i ed elastigirl avevano traslocato in corrispondenza di ogni nuovo figlio e quindi si trattava del trasferimento numero tre, sperabilmente l’ultimo, almeno per un bel po’.
c’era una cosa in particolare di cui lei andava particolarmente orgogliosa in questo nuovo appartamento a cui doveva ancora abituarsi. era la parete destra della cucina, color ottanio, come il vestito da sposa della zia matta che qualche tempo prima aveva detto sì al sociologo guatemalteco, in quella tinta magnifica.
approdata in quegli spazi un po’ alieni, elastigirl si fermava a rimirare quel bellissimo muro. aveva persino scelto il proprio posto a tavola in modo da poterlo avere di fronte durante i pasti perché le bastava guardarlo per essere felice.
tuttavia, poiché nessuna gioia è per sempre, il giorno due dopo il trasloco, durante la seconda colazione in quella cucina tutta nuova, lo hobbit piccolo, ora detto sneddu ma ai tempi detto microbbit, pensò bene di infilare il cucchiaino dentro la vaschetta di yogurt alla banana, estrarlo colmo di delizia cremosa bianca e, invece di metterselo in bocca, colto da improvviso raptus vandalico, lo usò a mo’ di catapulta per lanciarne il contenuto proprio lì, sul quella meravigliosa e intonsa parete color ottanio, imbrattandola irrimediabilmente.
inutili furono i tentativi di lavare via quell’immonda macchia che rimase lì, insieme all’elasti-rancore verso quello sciagurato piccolo barbaro.
“prima o poi imbiancheremo, no? e allora quel muro tornerà bello come fu un tempo breve ma indimenticabile”, si disse lei per consolarsi.
ora, a distanza di alcuni anni, quella traccia è sempre lì, a imperitura memoria del talento devastatore dei figli piccoli. a quella, in tutta la casa, si sono aggiunti segni, sbreghi, cadaveri di zanzare, graffi, orme di mani, di piedi e di pallonate.
e forse sarebbe ora di dare una ripulita generale.
ma il solo pensiero atterrisce elastigirl che non è psicologicamente pronta a togliere tutto dalle pareti per far spazio agli imbianchini.
per questo quando il cugino S, che cura la manutenzione e la forma di questo blog, le ha proposto un trasloco su un altro server e un’altra piattaforma per ragioni di sicurezza e di costi, lei ha chiesto se fosse possibile ritinteggiare le pareti, almeno di questa casa virtuale, per rinnovare, per cambiare e per lavar via le macchie di yogurt qui e lì. ed ecco il risultato, in blu e arancione. qualcuno, particolarmente sensibile, potrebbe sentire ancora, nei giorni di tramontana, quell’odore di banana. è pregato di avere pazienza.

54 pensieri riguardo “una macchia di yogurt

      1. Ho letto una volta che il.color ottanio sta bene a tutte,ma proprio a tutte,con qualunque colore di capelli o di carnagione. Subito testato ed e’ terribilmente vero!! Ottanio is the new black…almeno a casa mia!!!

      2. il mio abito da bisposa era bianco tradizionale
        TUTTO il resto, dalle scarpe alla sciarpa per coprirmi in chiesa al calzino dello sposo alle decorazioni era azzurro turchese
        (l’ottanio e’ la versione politically correct dell’azzurro turchese)
        concordo: il colore piu’ bello del mondo

    1. Ho fatto la stessa cosa… 🙂 Effettivamente è un bel colore!! E anche il nuovo sito è bello, ogni tanto ci vuole un cambiamento (cmq Elasti ti capisco, tutto, ma non chiedetemi di ritinteggiare casa…)

  1. Sigh…..quando lessi l’atto vandalico del microbbit, pensai che il color ottanio fosse una specie di arancione decisamente gradevole. Mi ero affezionata all’idea della tua cucina mezza arancione e mi dicevo “oh che bei gusti che ha Claudia, così solare, così splendente”. E invece 5 secondi fa mi sono decisa a cercare il collor ottanio e ho scoperto che è un verdeacqua…..anni di delizia arancione crollati in un solo momento. Sigh.
    Però mi ha fatto piacere leggere che anche nella tua casa ci siano le impronte di zanzare spiaccicate.

  2. Ma il signore dai capelli tipo Lego… non aveva detto che non c’era “nessunissimo problema” e avrebbe riportato la parete al suo splendore originario?

  3. uuuuu… a me i cambiamenti fanno sempre un po’ paura. io devo carburare un po’ prima , sono come un diesel… ma la parete non doveva essere subito riimbiancata? ricordo male?

  4. Io sono irrimediabilmente una conservatrice abitudinaria e i cambiamenti non mi piacciono, specie se improvvisi. Se mi si avvisa allora mi preparo con adeguati mantra tipo “non fare la scema è solo una verniciata”, ma ci metto comunque tanto tempo a capacitarmi ed ancora di più a godere del rinnovo.
    Così è anche per questo restyling che se a te piace è già vittorioso, ma che ci metterò un bel po’ ad apprezzare 🙂

  5. Quando arrivò il numero 3 (di 5) i miei decisero di trasferirsi da 60 mq a una casa enorme su 4 piani. Quello sotto era il garage, quello al piano terra l’ufficio di papà, al primo la casa e al secondo la soffitta. Tutto collegato da un bellissimo scalone con ringhiera in ferro battuto. Mio papà ha recuperato tutte le porte originali, ha fatto restaurare tutto. Un lavoro certosino. Un giorno, dopo mesi di lavoro han detto “bene, non c’è ancora il pavimento ma possiamo andare a vivere là. E’ già tutto dipinto.” Il figlio numero 2, mio fratello, all’epoca di anni 4, preso dall’entusiasmo mise la mano in un barattolo di vernice lasciata incautamente nel garage da un pittore evidentemente senza figli e lasciò la sua impronta su ogni porta e su ogni metro della ringhiera in ferro battuto. Alcuni segni ci sono ancora nei punti meno visibili della ringhiera e sul retro di porte che restano sempre aperte. I miei non hanno mai fatto rimettere tutto perfettamente in ordine (oggi, il bimbo pittore ha 30 anni) e han fatto bene visto che poi hanno avuto altre 2 figlie e ora anche qualche nipotino (cioè i miei due figli) dalla vena artistica!

  6. Pingback: P.T. | latanabis
  7. Leggo il blog sul cellulare all’alba mentre faccio la mia ora di cardiofitness quotidiano sull’ellittica prima di svegliare il resto della famiglia e per preparare mente e corpo a buttarmi nella mia trafelata routine quotidiana.
    Mentre scorro lo schermo con i polpastrelli quello che vedo e’ un arancione e grigio che fa meravigliosamente risaltare lo SMALTO COLOR OTTANIO che ho sulle unghie: ottimo restyling!!!!!

  8. Bellissimo Elasti! Io adoro cambiamenti, rinnovi, ridipinture varie😊. A proposito… in questa grigia e umida domenica milanese ho finito, gustandomelo alquanto, il tuo spassoso “Alla pari” dopo averti sentita alla libreria Gogol&Company. Che dire, complimenti!

  9. Sob….niente da dire sui colori e sulla bellezza intrinseca dei cambiamenti, ma il color grigio, oltre che sciccoso, è anche così difficile da leggere!!!! 😩😰😰

  10. Bello qui.. mi piace questo nuovo look. Confesso che ho digitato su google il color Ottanio.. mi sbaglio o assomiglia un pò a quello che chiamano “verde tiffany”.

  11. Sarò una voce fuori dal coro ma a me questi nuovi colori proprio non piacciono.Mi sembrano i colori dei siti dei detersivi o dei dentifrici.Cio non significa che non ti leggerò +, tu sei fantastica ma i colori scelti troppo aziendali.Non avermene, Un abbraccio,

  12. Bello! si avvicina alla cucina … Anch’io farei un grigio un po’ più scuro per i testi.
    Buona continuazione.
    p.s.: ma l’iscrizione serve per ricevere notifiche o hai in tasca altri grandi progetti ??!!!

  13. Mi unisco al coro anti grigio, sembra che le parole vogliano essere non lette, ne risulta una lettura faticosa. Mi sembra troppo poco colorato, ma il cugino S. forse non ama i colori.

  14. Non amo molto i cambiamenti, ma per fortuna l’essere umano è fatto per adattarsi velocemente e dimenticare il vecchio… mi sono sempre chiesta negli anni come mai non ci fosse un servizio di notifiche, e voilà…

  15. ciao! e’ la prima volta che scrivo, ma sono anch’io una fedele lettrice, nonche’ mamma di tre.
    a me mancano le freccette in alto per il “post meno recente” e “post piu’ recente”. erano utilissime!!!

  16. COLPO GOBBO!

    mi ricatapulto a milano dopo 4 anni di albionica assenza
    portando in dote un marito esageratamente barbuto e linguisticamente ed economicamente non autosufficiente
    perdo TUTTI i riferimenti perche’ pure la macchina qui si (ri) guida a destra
    e perche’ adesso quando parlo dei fatti miei da sola per strada la gente mi capisce
    vivo in albergo, lavoro di notte, di giorno faccio l’agente immobiliare ecc ecc

    mi connetto qui dopo una settimana ed e’ TUTTO DIVERSO!!!
    ma sei matta?
    dov’e’ il rosa?
    dov’e’ la colonna di informazioni a destra?
    perche’ io non ho piu’ il mio simbolo?
    perche’ il “chi sono” ha di nuovo il “ma pr vivere faccio la giornalista”?
    perche’ il testo adesso e’ allineato a sinistra?
    elasti certi eventi possono essere traumatici e noi ricercatori siamo ossessivo compulsivi di natura: magari viviamo spalmati su 3 paesi distanti migliaia di chilometri l’uno dall’altro, ma chiedi alla segretaria qui il casino, lo sgomeno, il turbamento che sono successi, quando ha spostato la PICCIONAIA della buca delle lettere da una parete al’altra della sala fax!! 😀

    Scherzi a parte mi ci abituero’
    Potevi mettere Ottanio almeno: il Blu Elettrico e’ carino ma di molyo minor fascino
    BENTROVATA ITALIA

  17. Ma guarda che bel post! Ritrovo tutto, il trasloco, sneddu/microbbit, la zia matta, e il color ottanio. Mi piace proprio. E ti capisco in pieno. Vorrei far tinteggiare le pareti anche io ma di arancione invece, mentre ho due vestiti color ottanio. Bellissimo abbinamento, ottanio e arancione ! Buona settimana

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