B aveva preparato tutto da tempo.
B aveva scritto alcune lettere, messo in ordine e sistemato le sue cose.
B non aveva detto niente a nessuno, come quelli che fanno sul serio.
B aveva un tarlo che gli rosicchiava l’anima.
B era molto stanco.
B ha chiuso una porta per lasciare fuori il mondo.
B è rimasto solo davanti a una finestra.
B ha chiuso gli occhi e ha visto un gorgo nero.
B li ha riaperti e il gorgo nero era ancora lì, ad aspettarlo, come sempre.
B questa volta si è lasciato risucchiare.
sono rimaste le sue lettere, un figlio incredulo e smarrito, una compagna che lo amava.
Prima ci pensavo spesso, ora ho 2 bimbe e mi fa più paura lo smarrimento che possono provare loro dello smarrimento che provo io.
Ma ci sono disperazioni che vanno oltre…
Mi spiace tanto.
E’ la prima volta che entro nel tuo blog e non mi aspettavo di trovare dei post così colorati insieme ad uno così forte. La forza della tua scrittura arriva e spacca tutti i vetri. Ti scrivono commenti che manifestano un dispiacere che sembra sincero, anche se probabilmente non ti conoscono. Con poche parole sei riuscita ad aprire un varco nella notte. Qualcuno ha parlato di un brivido ed è lo stesso che ho provato anche io. E poi, di commento in commento, ho sentito le sfumature dell’ essere di chi queste cose le vive direttamente o indirettamente. Il gorgo nero che ci pedina, che ci affianca. Quella solitudine che ci avvolge anche quando siamo avvinghiati l’uno all’altro. Perchè è tutto così complicato?
Questo post l’avevo perso. Sono molto addolorata, anche perchè purtoppo ho vissuto molto da vicino un simile abbandono. Un abbraccio, anche se tardivo
Lo leggo solo ora, anche se ti leggo da un po’. Mio padre se ne è andato allo stesso modo, perchè anche lui era uno che aveva deciso di farli sul serio. é come rivivere ancora, dopo 17 anni lo stesso dolore.