mister incredible è tornato da tokyo.
allo hobbit grande ha portato gundam, allo hobbit piccolo un altro robot che produce dei bizzarri suoni guerreschi. a elastigirl la promessa di non partire, almeno per un po’, la totale dedizione alla famiglia, giorno e, soprattutto, notte e una montagna di aneddoti.
IL MIO GIARDINO
ore 23,30, giovedì 20 marzo. nel campus deserto dell’università, mister incredible e hiroshi, l’economista workaholic che lo ha invitato a tokyo, camminano uno affianco all’altro dopo le quotidiane 14 ore di lavoro.
“ok, hiroshi, adesso vado a mangiare, poi torno in albergo e provo a risolvere il problema”, dice mister incredible.
“ok, anch’io adesso torno in ufficio e lavoro un altro po’”
“scusa, hiroshi, una curiosità: ma tu hai il computer e internet anche a casa. perché stai fino a tardi in ufficio?”
“vivo vicino e l’ufficio mi piace… è un po’ come se fosse il mio giardino”.
IL WORKSHOP DEI MARXISTI
ore 10,30, venerdì 21 marzo. è una giornata primaverile, tiepida e soleggiata
comincia il workshop degli economisti matematici marxisti giapponesi, "exploitation and class", in cui mister incredible è l’ospite d’onore.
per rompere il ghiaccio una studentessa-lolita con calzettoni e gonnellina a pieghe, passa tra i banchi con un cesto di caramelline colorate per i partecipanti.
il vicino di sinistra di mister incredible indossa un pesante cappotto invernale. fa il suo intervento con con il cappotto addosso e non se lo toglie nemmeno a pranzo e a cena. fa molto caldo e mister incredible dopo qualche ora di fianco al tizio con il cappotto si convince che sotto è nudo.
il vicino di destra, a metà della terza presentazione (per fortuna non quella di mister incredible), si addormenta e cade a peso morto dalla sedia, nell’indifferenza generale.
ma l’economista matematico marxista giapponese che cattura il cuore di mister incredible è sulla cinquantina, porta occhialini tondi scuri, capelli lunghi, jeans aderenti, maglione girocollo.
"di cosa ti occupi?", gli chiede mister incredible.
“di formazione sono un economista matematico marxista. tuttavia di recente mi occupo di cultura pop giapponese. inoltre ho una rock band, ho aperto una piccola casa discografica e produco dischi dei miei studenti”, risponde porgendogli il suo biglietto da visita.
sul biglietto, di fianco a nome, cognome, università, c’è la sua foto, in posa da brian may mentre suona la chitarra elettrica.
in una pausa del convegno, prima di illustrare il suo articolo “computer simulations and the generation and persistence of class and exploitation”, mostra ai partecipanti una presentazione multimediale dei suoi lavori sulla cultura pop in cui, dopo una serie interminabile di nerd che disegnano fumetti erotici e non, compaiono una rock band di suoi studenti in riva a un fiume che saltano come ossessi sul prato, e un servizio sul “maid bar” di tokyo in cui – secondo la sua spiegazione – "cameriere vestite da servette portano da bere a clienti vestiti da padroni".
"sapete suonare qualche strumento?", chiede alla fine il poliedrico economista.
"io suono il tamburello", risponde orgoglioso mister incredible.
"io sono molto bravo nel karaoke", risponde hiroshi, altrettanto orgoglioso.
I LOVE RAPE BLOSSOMS
gli economisti, dopo dieci ore consecutive di workshop, vanno a cena, tutti insieme.
"dopo cinque giorni di brodaglia giapponese, sono tentato di proporre un ristorante indiano, oppure vietnamita o nepalese. ma sapendo di non avere chances, taccio", racconta mister incredible.
"appena entrati nell’ennesimo merdoso ristorante locale sono colto da conati di vomito. mi siedo e per circa mezz’ora ingurgito pesce, carne, verdure in un sol boccone, senza respirare.
quando ormai penso che non sopravviverò alla cena, arriva l’ultima pietanza. sgrano gli occhi incredulo e chiedo come si chiama", prosegue.
hiroshi gli dice il nome in giapponese, poi tira fuori dal taschino il computer con il traduttore simultaneo e conferma ciò che mister incredible aveva solo osato sperare “rape blossoms”, cime di rapa.
"i love rape blossoms!"
mister incredible e la sua anima barese sono scossi da un fremito. le cime di rapa sono per lui nettare degli dei, rappresentano quello che per un essere umano normale sono le lasagne della nonna o l’arrosto con le patate al forno della zia. trattiene a stento la commozione.
afferra le cime di rapa con le bacchette, e, molto lentamente, a occhi chiusi, le avvicina alla bocca…
…. sapore di salsa di soia, odore di pesce…
mister incredible, provinciale fino al midollo, non ce la fa. si scusa e va in bagno.
TAUTOLOGIE GIAPPONESI
ore 14,00, sabato 22 marzo.
mister incredible è sul narita express, il treno per l’aeroporto di tokyo, in procinto di tornare in italia.
una signorina gentile spiega, in inglese che “i passeggeri che volano dal terminal 2 devono scendere alla fermata chiamata ‘terminal 2’. i passeggeri che volano dal terminal 1 devono scendere alla fermata chiamata ‘terminal 1’”.
peccato non averti scoperta prima!
Francesca
Io lavoro in gruppo con un collega giapponese. Posso confermare che ogni giorno è un’avventura.
Che la spiegazione della signorina sia ad uso degli italiani, notoriamente casinisti e poco inclini a seguire i cartelli? LOL
HermioneGinny
Certo che sono proprio strani questi giapponesi! 🙂
anche io vorrei un prof con un gruppo rock!
quello che piu’ mi sorprende dei giapponesi e’ che sono proprio come li vediamo nei cartoni animati. Si comportano allo stesso modo…… Per un po’ vanno pure bene, ma dopo questo po’, che dura poco, io non gna posso fa’.
A mio marito è capitato alcuni anni fa di avere delle riunioni di lavoro con degli ingegneri giapponesi. Quello più anziano dopo un pò di tempo si è appisolato.
Allora gli altri si sono fermati, hanno atteso che si svegliasse e hanno ripreso il lovoro.
Dopo il giapponese interfaccia di mio marito ha spiegato che da loro è normale rispettare le esigenze degli anziani…
giardino –> ma casa sua cosa sarà allora?
tamburello –> il tamburello?? SuperTechMan da bambino era nella sezione musicale delle scuole medie e suonava il flauto… potremmo formare un gruppetto, filmare un video e così la prox volta che Mr I va in giappone ha la sua bella slide multimediale da mostrare
rape blossoms –> siamo andati ieri sera a un ristorante giapponese (http://lamorachevola.splinder.com/post/16457905/E%27+iniziato+il+periodo+etnico.)
terminal –> I love Japanese people!
FRANCESCABARRA: 🙂 beh, ora sono qui e non me ne vado
VERAMATTA: immagino…
HERMIONEGINNY: è un’ipotesi molto plausibile
LOCATAIRE: poi magari ti chiede anche di vestirti da servetta e intrattenere lui e i suoi amici padroni…
ANONIMO: 😀 pensa viverci…
NONNACARINA: il tuo racconto è meraviglioso! mi sembra pure tenero
LAMORACHEVOLA: ma sì, poi noi due ci mettiamo a ballare la pizzica e il video multimediale di mister i non ha niente da invidiare a quello del giapponese. 🙂
rape blossoms??? ma tutto ciò è semplicemente meraviglioso! mi sarebbero piaciute anche con la salsa di soia, lo so! rispetto mr I. che è un purista, ma la rape blossom è buona sempre!
non mi ero accorta di essere anomina.
Mi firmo dunque : Valeriascrive
(Vivere in Giappone? troppo maschilisti, piu’ che in Italia……c’e’ da impegnarsi per essere piu’ maschilisti degli italiani medi, Ferrara li tieni tutti a caldo sotto i suoi sei quintali in eccesso).
Un bentornato a mister Incredibile!
Voglio dare anch’io il mio contributo circa “le stranezze” dei giapponesi: il mio amico Fumiki si cucinava la sera la pasta alla carbonara, per poi mangiarsela fredda il mattino dopo!…va bene le culture diverse, ma questa cosa secondo me è passibile di denuncia!:D
Comincio la settimana con un sorriso leggendo il tuo post!
🙂
i love rape blossoms too. ma senza salsa di soia. le murt!
sto imparando, eh?
penso che resisterei massimo un giorno ai ritmi e alla cucina giapponese … anche se dev’essere interessante immergersi nel loro mondo. Comunque la gente che vive per il lavoro non mi è mai stata simpatica …
Spero che vi siate rifatti con il pranzo Pasquale!
COmunque ADORO le cime di rapa!
Uguccione di Bard
Non ho parole !
Uguccione
Mi immagino l’hobbit grande che pensava:
“Che bello è tornato papà!
…
Mò basta chiacchere, però, chè voglio giocare col robòt!”
SPQG: sono pazzi questi giapponesi.. 🙂 Meglio stare a Wisteria
mah, sono veramente assurdi i giapponesi!
Pesce, riso, verdure, zucchero: io adoooooro la cucina giapponese, altro che rape blossoms! 😛
Leela
io fonderei una rape blossoms fan club. le adoro.
I discepoli avevano un compagno di Universita’ giapponese ( a dire il vero 3 …ma questo si era aggregato al gruppo) di nome Taioshi.
Taioshi ogni venerdi’ veniva al pub della Uni e beveva ettolitri di vino e birra senza mai scomporsi, mentre i discepoli erano devastati alla fine della serata Taioshi non aveva cambiato espressione….sempre uguale.
Taioshi era anche chiamato il ladro di idee, appena qualcuno suggeriva un idea lui la trasformava in progetto tecnico..mancava di fantasia povero ma era il re dei software e in 3 minuti trasformava un pensiero .
P.S
I DISCEPOLI hanno cercato disperatamente un uovo di Pasqua che potesse contenere il Leader ma niente……………ora sono affranti…
Sto già davanti la libreria in attesa del tuo libro !! 😀
Ma quindi mi dici che le cime di rapa stanno a Mister I come le noccioline stanno a Super Pippo ?!!?!!
L’ultimo aneddoto è strepitoso !!! Io non ci sarei mai arrivato !!!! hehehehehe
Jacopo
NEKO: dovresti parlarne con quel conservatore di mister incredible
VALERIASCRIVE: oh! grazie per essere uscita dall’anonimato
JANECOLE: bleah! ma non dicevi niente a fumiki?
SAIL: che cosa bella! grazie
COLPODICODA: fantastica!
SIMOACAB: a me piace da morire invece la cucina giapponese!
GAIA: il pranzo pasquale ha compensato mister i di tutte le privazioni subite 🙂
UGUCCIONE: 🙂
SENECA: esattamente!
SUNFLOWER: 🙂
SKYNET: già. un popolo di matti
LEELA: anche io la adoro. e fa pure bene
ALENIC59: mister i si iscriverebbe subito
DISCEPOLI: ma il leader non è così grande. secondo me un uovo si trova. certo che voi discepoli siete veramente multietnici. da bergamo a londra al giappone!!! quasi meglio di mister incredible
JACOBO: esatto! solo che super pippo le noccioline le avrebbe mangiate anche con la soia e il sughetto di pesce
alla fin fine anche un convegno che potrebbe risultare pesante ha i suoi risvolti interessanti. cosa non avrei dato per assistere alla caduta dell’addormentato!
sto morendo dal ridere (si fa per dire, ovvio)
anche mio marito parte spesso per il Giappone. Solo che lui fa il workaholic
hi,sono Rumiko e sono vento da poco dal giappone de hokinawa e ancora non prlo molto bene italiano
il giappone è bellissimo
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ciao elasti, gran bel blog!
cmq "rape blossom" suona più come "violentare un fiore" che come "cime di rapa"…