Nonsolomamma

sara

avevi lo sguardo curioso, il sorriso da bambina e i capelli corvini che per magia non sono mai diventati bianchi.
avevi dita sottili e profumo di crema idratante e di lacca.
nel 1930 avevi sedici anni e decidesti che eri atea e comunista, oltre che ebrea, ma quello non lo scegliesti tu. se non fossi stata tanto timida e cagionevole avresti fatto la rivoluzione.
un giorno il tuo papà disse "scappiamo, altrimenti quelli ci porteranno via" e siete partiti di notte, come ladri, lasciando tutto quello che avevate, prima che quelli inghiottissero le vostre vite e il vostro futuro.
tu partisti per l’egitto, con un giovane medico che ti amava e si prendeva cura di te, mentre tu sognavi, studiavi e guardavi il mondo con stupore.
attraversasti la vita leggendola sui libri, nelle retrovie. eri troppo fragile e troppo candida per la prima linea.
eri lieve, distante, quasi incorporea.
mangiavi yogurt e zucchine lesse perché il cibo era un dovere e la varietà un’inutile fatica.
una notte ero piccola e infelice e tu mi dicesti: "se vuoi puoi dormire con me".
"nel tuo letto, nonna?", chiesi incredula perché la tua intimità era altera e inespugnabile.
"sì, quando si è tristi bisogna stare vicini"
forse quella notte eri triste anche tu perché mi tenesti la mano stretta fino al mattino, come non avevi mai fatto con nessuno.
te ne sei andata un giorno di settembre di qualche anno fa.
ti ho lasciata andare solo perché tu volevi così e fuori c’era il sole e dentro avevo un bambino che avrebbe dato un senso alla tua assenza.
ti ho lasciata andare solo perché sapevo che avresti lasciato tracce di te lungo la mia strada, come fanno le persone speciali.
ti ho lasciata andare, grata del privilegio di averti incontrata.

79 pensieri riguardo “sara

  1. Anche a me sono veuti i brividi. Nell’estate 2006 ho perso la mia nonna Elena che non vedevo da almeno 5 anni perché la “solita” zia avida se la teneva in casa e non la faceva vedere né sentire a tutto il resto della famiglia. Ha venduto la sua casa senza dirle nulla, chissà cosa avrà pensato del fatto che non la portavano mai a vedere la sua casina sempre linda e lustra…
    L’ho ritrovata, badate bene “per caso”, in un letto d’ospedale con la polmonite, senza voce, lo sguardo spento che s’é illuminato soltanto quando le ho portato Lorenzo e l’ha visto tanto cresciuto. E sempre “per caso” abbiamo saputo che s’era spenta sola nel freddo letto d’ospedale, perché l’avida aveva paura..mah chissà di cosa aveva paura…che in punto di morte dettasse un testamento???? Pensate che persino nell’epigrafe ha citato solo sé stessa…come se le altre figlie e tutti gli adorati nipoti e pronipoti non esistessero!
    Ieri ero in auto con marito e figlio, percorrendo la strada di un paesino ho visto una figura da dietro….la stessa pettinatura (che portava da circa 80 anni), lo stesso modello di cappotto, di scarpe….é lei….l’ho guardata in faccia…le stesse rughe, il viso corrucciato di chi non ci vede un granché ma si ostina a non mettere gli occhiali….i capelli ancora neri malgrado l’età (mai vista una pettinatrice in vita sua)….che tuffo al cuore!

  2. La mia nonna ha da anni l’abitudine di dire -…se ci sarò ancora- e col passare degli anni mi ha visto autonoma, sposata e madre di non uno ma bensì 2 bimbi, però gli anni passano e su di lei (anche su dei me a dire il vero) cominciano davvero a vedersi, così quest’estate le ho detto con tutto il cuore che mi mancherà tanto quando non ci sarà più. Ci siamo guardate negli occhi e entrambe abbiamo capito che tutto l’affetto dato e ricevuto non andrà mai perso.

  3. La mia “Nonna delle auto” era speciale…mi manca così tanto che non riesco più ad entrare nella sua casa…ma i suoi occhi dolci, la risata argentina, le mani lisce ed il suo chigon bianco sono impresse a fuoco nel mio cuore…

  4. mi dispiace tanto per la tua nonna…sai anch’io ho perso il mio babbo quand’ero incinta al quinto mese. E’ una cosa straziante la vita che se ne va mentre un’altra sta arrivando, questo senso di incontro mancato…ancora mi commuovo se ci penso:)
    ciao maf

  5. “ti ho lasciata andare solo perché tu volevi così e fuori c’era il sole e dentro avevo un bambino che avrebbe dato un senso alla tua assenza.” E’ successo anche per me così, ma non si trattava di mia nonna, bensì della mia cara mamma…Ancora, dopo 5 anni, non posso rassegnarmi che non abbia visto la sua prima nipotina, che aspettava da sempre…

  6. Io SO che, se fossi stata abbastanza pazza e veloce da rimanere incinta mentre mia nonna era ancora viva, non se ne sarebbe andata. Ma mi ha vista felice con Mignolo, si è rilassata un attimo e non ce l’ha più fatta a lottare.

  7. OOOPS AVEVO POSTATO QUESTO COMMENTO SOTTO IL POST SBAGLIATO 😦
    Le persone care vivono in eterno nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Mia nonna se ne è andata tre anni fa, ma ancora è con me e “stranamente” proprio in questi giorni in cui si ricordano i defunti mi è apparsa in sogno mentre preparava la casa per Natale e sfogliava il giornale. Un piccolo segnale che mi pensa ancora! Ciao, Boboz!
    PS: Sto leggendo il tuo libro, è proprio forte! Tua nonna Sara è sicuramente fiera di te!

  8. mia nonna era una donna elegante anche quando lavora nel suo orto dietro casa per mantenere vedova 3 figli all’università, perchè studiava e leggeva la sera davanti al fuoco, perchè tutti la rispettavano, amavano e ammiravano, perchè era dolce,determinata,comprensiva, moderna,allegra, piena di vita di fantasia e umile, perchè aveva una fede infinita e perchè sapeva far tutto perchè lo faceva con amore, perchè ha lasciato in eredità qualcosa a tutti e perchè solo dopo la sua morte abbiamo scoperto pian piano cose di lei che nessuno sapeva, come non far pagare l’affitto ad una sua condomine perchè aveva problemi economici(quasi esclusivo reddito per lei) .mia figlia porta il nome di mia nonna, perchè spero che possa avere le sue doti speciali.

  9. Mi hai fatto piangere.
    La mia nonna assomigliava un po’ alla tua, appariva piccola e fragile, ma il suo cuore forte l’ha denuta inchiodata in un letto per tre anni, senza parola e senza potersi muovere. I suoi occhi, penetranti e indagatori, erano l’unico segno di vita, l’unico mezzo per comunicare. Porto il suo nome e spero anche un po’ del suo spirito. Se ne è andata, infine quasi 4 anni fa, otto giorni dopo che suo marito, il mio nonno adorato, era stato portato via da un male subdolo e violento. Ogni volta che li penso mi si stringe la gola e mi si inumidiscono gli occhi. Mi mancano immensamente e sono profondamente grata di averli incontrati. Grazie per avermi fatto pensare a loro anche oggi.

    fv

  10. Ho perso il papà, giovane, per una malattia che si chiama “leucemia”. L’ho visto soffrire per cinque lunghi anni, l’ho visto perdere la voglia di vivere, quella voglia che tanto aveva dentro di se. L’ho visto patire nell’ultima settimana di vita come non avrei MAI voluto vedere un essere umano, figuriamoci il padre.
    Poi se ne è andato via, lasciando un vuoto enorme, inconsolabile.
    Mi sono piaciute le parole dedicate alla nonna, le ho sentite mie. E’ quello che avrei voluto dirgli ma non avendo il dono della scrittura, hai fatto tu per me. Grazie elasti.
    cristina

  11. Ho perso mia nonna il 30 0ttobre 1995. Ogni giorno mi manca anche se è sempre con me. Non ricordo più la sua voce, ma ricordo bene le sue parole, quelle dell’unica persona che mi capiva.
    Adesso sono mamma, e vedo nel rapporto che i miei figli hanno con mia mamma, lo stesso attaccamento che avevo io con mia nonna, e ne sono felice, anche se il mio rapporto con mia madre non è stato idilliaco.
    Anch’io l’ho dovuta lasciare andare, dopo averla vista distruggere e perdere la ragione da una serie di ischemie cerebrali.
    Ricordo ancora il giorno in cui assistetti in diretta ad un attacco, e la sensazione tremenda di vederla l’ultima volta, in un letto di ospedale, sapendo che il giorno dopo non sarei andata a trovarla per portarle il gelato che le piaceva tanto come tutti i giorni.
    Giorni in cui mi sentivo io la grande e lei la bambina, in cui ero io a prendermi cura di lei…
    Mi manca, mi manca ogni giorno, ogni volta che avrei bisogno di un consiglio, mi manca il bacio della buonanotte che le davo io, anche tornando dalla discoteca alle 3 del mattino, svegliandola e sentendola brontolare con il sorriso sotto i baffi però perchè in fondo ne era felice.
    Mi manca il non averle potuto far conoscere i suoi nipotini, mi è mancato il suo giudizio, con il quale non avrei magari fatto le scelte che ho fatto.
    Ma so che lei è con me ogni attimo, e spero con tutto il cuore di poterla un giorno rivedere.
    d.

  12. d. , il tuo post avrei potuto scriverlo io. Stessa malattia, stesso orrore in ospedale, stesso capovolgimento dei ruoli.
    Un abbraccio forte anche a te.

    fv

  13. Ho pianto. Ho in mente quando il miopapà mi ha lasciata per sempre senza che ci salutassimo per l’ulrima volta. Ha voluto così. soffriva molto fino al punto di decidere da solo di andarsene. Era freddo. e quel freddo ancora dopo 9 anni è ancora dentro di me.

  14. Grazie elasti di darci la possibilità di condividere questi momenti..anche se tristi..grazie al 75 che ho sentivo vicina in questo momento. Grazie della tua testimonianza, l’amore e l’affetto che i nostri ci hanno donato, hanno fatto crescere in noi, resterà per sempre..sono i mattoncini di cui siamo fatti…e anche se quel vuoto non potrà mai essere colmato perchè MANCA tanto quella presenza così importante, rimane l’amore forte che ci fa ricordare, sentire anche e che sostituisce un gesto, una parola ma che cresce e aumenta sempre giorno dopo giorno anche se loro qui da noi non ci sono più.
    un abbraccio a tutti voi
    cristina

  15. grazie carissima. Sei una grande persona. Ho condiviso tra le tue righe il forte dolore che lascia la perdita di una persona cara.

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