"ciao nano piccolo. adesso la mamma va a lavorare"
"poi tonni?" (= poi torni? che questa cosa che vai e vieni non mi piace per niente. che io le donne lavoratrici emancipate proprio non le capisco. che mi sei toccata in sorte tu che mi accompagni qui tutte le mattine e poi scompari fino a sera, mentre a me sarebbe tanto piaciuta la mamma di nino, che è prosperosa, elegante e casalinga)
"certo che torno. dove vuoi che vada senza il mio nano minuscolo?"
"poi un zonno tonni pù?" (= non è che un giorno, a furia di vai e vieni, di emancipazione e di indipendenza, mi molli qui all’asilo e non ti fai più vedere? che io lo so come sono le donne: infide. tranne quella santa donna della mamma di nino. di lei sì che mi fiderei. devo parlare con mio padre, il mio genitore preferito. perché tutta questa libertà che ti abbiamo concesso non può che nuocerci)
"stai tranquillo. torno sempre. torno perché ti voglio bene e senza di te sono triste. adesso ti posso dare un bacio?"
"no. io ghiato" (= scordatelo. sono arrabbiato e poi tutte queste smancerie mi innervosiscono).
che tenero, vedrai che gli passerà l’arrabbiatura 🙂
Tutti i bambini hanno paura di essere abbandonati, non foss’altro perchè i genitori nei primi anni garantiscono la sopravvivenza, te lo conferma la figlia di una casalinga fin troppo presente 🙂
baci
eh, la loro paura dell’abbandono è inversamente proporzionale alla loro nanità (o si dice nanezza?).
piccino lui!
implacabile 😀
ihihhi leggi anche questo dialogo, tra un babbo e la sua bambina:
http://nellacoloniapenale.splinder.com/post/10493200
il barese d’Islanda
la mia mamma presa dal lavoro si dimenticava di me all’asilo….ma poi presto o tardi mi veniva a riprendere…io l’adoro…è la mamma migliore del mondo x me….mammaaa tiii voooooggglllliiooo bbeeeennneeee….luana s.
dimenticavo….sto ancora lavorandooooooo…uffiii…….x fortuna c’è il blogggg di claudiuzza bedda bedda!! in calabrese…..kiss dalla calabrese/barese…luana s.
mi sembra di capire che sono l’unica nottambula e che lavora ancora…e che deve pure svegliarsi presto…….uffiii….pazienza! luana s.
tosto l’hobbit piccolo, ancora più del grande che fa il duro, ma ha un cuore di burro e zucchero … sarà dura… auguri 😉
Renata
Elasti, ho come l’impressione che sia in atto una “leggera” proiezione di tuoi sensi di colpa sui pensieri del nano 😉
Dai su che sopravvive. Lo sai, vero, che appena sei uscita dalla porta dell’asilo, lui pensa ad altro, vero?
Anche la mia bimba tutte tutte le mattine mi chiede:’Dopo vieni a prendermi?’… Chissà cosa pensano in quella testolina…
Elena
elasti i tuoi post con le traduzioni dei nani mi fanno venire in mente una cosa che davano in TV tanti anni fa: i doppiaggi “falsi” di film famosi e di eventi storici fatti da Pangallo, in puro livornese 100%.
i tuoi sono anche più divertenti… sarà perché sono veri?
ok, il libro l’hai scritto, adesso vogliamo il fumetto, in particolare dell’hobbit piccolo e dei suoi discorsi sottotitolati…e sarà un nuovo successo!
lasciarlo all’asilo è un passo verso la sua futura autonomia, sii serena e pensa che prima o poi essere autonomo non potrà essergli che d’aiuto
mamma è come un boomerang, gli dico sempre, va ma poi torna sempre indietro…
quando quella + grande ha iniziato la materna era convinta che io aspettassi fuori per tutto il tempo che lei era a scuola. le ho detto che non era così quasi a fine anno…
ahhh ecco cosa pensa il mio piccolo di 10 mesi tutte le mattine quando esco di casa!!
però quando torno sorride con tutti i suoi 7 denti, urla, mi tende le braccia e mi mordicchia il naso, quindi l’arrabbiatura passa!
ch
poi tonni è la cosa più tenera che io abbia mai sentito…
ora che lo lasci all’asilo potresti essere in lizza per diventare il Genitore Preferito!
il sequel di “follia hobbit” visto dalla parte dei nani!
La cosa più tenera del mondo (e per la mamma la più straziante)
Io quoto 13 la voltabuona in merito alla faccenda dei fumetti.
Volemo i fumetti.
Dopo di che “poi tonni” mi sembra molto carino da sentirsi dire. Ma da più grande sarà contento di avere avuto una mamma che quando tonnava aveva tutti racconti per gli eredi.
si comincia già bene la giornata eh con questi discorsi?
Scusa se mi permetto, ma visto che dici che il papà è il genitore preferito… io colgo da quanto scrivi che l’hobbit grande x te sembra essere il preferito! e se lo percepisco io da un monitor magari lo sente anche un nanetto che ti scruta ogni minuto… può essere?
io, mio fratello e i figli dell’altra imoprenditrice venivamo recuperati tra le 7 e le 8 di sera, dopo che suo Veronica ci aveva messo l’olio sulla crosta di panino avanzata dal pranzo, ma sapevamo che le mamme tornavano.
È una fase anche questa Elasti, lo sai, passano.
Eh no Elasti, per favore, non i sensi di colpa della donna che si sente in colpa perché non fa la casalinga… cerchiamo di fare un passo avanti tutte insieme! Io non ti ci vedo tutto il giorno tutti i giorni dietro ai nani. Via i sensi di colpa atavici. che poi il nano da grande di rinfaccia che gli sei stata troppo addosso. parlaci di più del tuo lavoro, piuttosto, che mi incuriosisce molto
Cara elasti comincio sempre la giornata dando un’occhiata al tuo blog sei hai lasciato un post.. 😉 Ti auguro una buonissima giornata !!
Stefania da Bologna
Mia mamma anche si dimenticava di me perché era al lavoro ed ero l’ultima ad essere presa all’asilo… Per me non è affatto stata una bella esperienza se devo essere sincera. Mio padre invece non c’è venuto neanche una volta… altri tempi, certo, ma un po’ pesano sul presente. ci vuole tanta fatica ad essere diversi…
…io voglio essere come la mamma di nino…dopo anni di lavoro e casa, a raccontarmi che lavoro e famiglia possono andare insieme, non la voglio più la carriera…. ma non me lo posso permettere… triste destino…
Bambi1310
Ho ufficialmente deciso: lo hobbit piccolo è il mio preferito!!!
S.
:’) tesoro
quanto è carino!
Come sanno farci venire i sensi di colpa loro, nessuno al mondo!
O non è che davvero proiettiamo su di loro pensieri che invece non hanno ma che in fondo sono nostri?
Mah, se lo capite fate un fischio…
Lisa
Troooooooppppo dolce!!!
è bello leggerti perché si ritrovano tutte le sere e le mattine di casa mia. brava elasti giulia
Tranquilla, tanto tonni sempre!!
Secondo me sì, proiettiamo molto quello che loro pensano in chissà quale modo. famiglia e lavoro sono difficili, ma poi i figli crescono e noi che facciamo!!
Eh, ha ragione! Scusa eh!
Orgoglio maschile:):)
Io sono in ballo con l’inserimento del mio piccolino che ha 13 mesi, per motivi di lavoro e di mancati nonni alle spalle, lo sta seguendo il papà (fortunatamente mio marito è sempre stato molto di sostegno), io esco prima che si svegli e torno che sta cenando… mi si stringe il cuore ogni volta che suona la sveglia…
Ma che tenerezza lui, e quanta tenerezza queste madri che devono fare salti mortali a non finire…
al n. 38: resisti, è dura, ma cercherai di godertelo nei momenti liberi. abbi fiducia e speranza nella qualità del tempo che passi con lui. Vedi che Elasti lavor, scrive, va alle presentazinoi, eppure sa tutto dei suoi due piccoli, delle loro esigenze e dei loro pensieri
me sa che è ora de insiste’ su la mistica de babbonatale qua…
Tranquilla, poi gli passa. Io tengo a volte un bambino che al momento dei saluti alla mamma sembra l’offeso personificato. Poi quando torna la accoglie come se fosse la sua regina =)
Come un nano piccolo può far sentire in colpa una madre! Però le tue traduzioni sono strepitose come sempre!
perchè ogni tanto i bambini hanno bisogno di sicurezze. e senza strani giri di parole vanno subito al punto.
Riesci sempre a farmi ridere 🙂
Vengo spesso al tuo bellissimo blog, e proprio per questo ti invito a visitare il mio ( che non è certo bello come il tuo ma ci sto lavorando!) e, dato che le tue capacità sono invidiabili, ti invito alla piccola iniziativa che abbiamo avuto io e Bocetta (vedi blog) per ALIMENTARE IL MONDO DELLA FANTASIA- LA FAVOLA DI PRIMAVERA. ovviamente il mini- concorso è aperto a tutti e avrei davvero piacere che ci partecipassi anche tu! un saluto grande e grazie di farmi sorridere sempre con le tue storie! sono davvero speciali!
a domani Elasti!!
in ognoi luogo di lavoro ci dovrebbe essere un nido. sì.
life
tonna, tonna…
concordo con alebegoli.
La cosa piu divertente è vedere le proiezioni del tuo essere donna emancipata su quello che il nano pensa di te.
Continua così!