Nonsolomamma

15

il primo anno lui si presentò a casa sua, senza avvisare. portava enormi occhiali rotondi e un mazzolino di fiori. la madre di lei arricciò il naso e disse "mah!", il padre, uomo del sud, dichiarò che gli uomini del sud all’inizio sono così, ti coprono di fiori. ma solo all’inizio. lei pensò che bisognava fare un gran lavoro su quegli occhialoni ma che probabilmente ne valeva la pena.

il secondo anno andarono a parigi, durante l’inverno più freddo della storia di francia. passarono il capodanno in un ristorante salvadoregno, a mangiare pappa di mais avvolta in foglie di pannocchia, congelando. "è cibo degli dei, non trovi? in america latina sono veramente avanti", diceva lui ruminando quella sbobba gialla con la bocca allappata. lei sorrideva indulgente e pensava che era completamente pazzo.

il terzo anno andarono a fare una vacanza solidale in nicaragua, con i compagni sandinisti. "vedrai, sarà fantastico", promise lui. lei ne dubitava ma non voleva sembrare controrivoluzionaria. passarono 4 settimane a imbiancare un ospedale, sotto il sole tropicale, in una zona paludosa e malarica. solo per miracolo tornarono solo con una diarrea incoercibile.

il quarto anno lui si laureò e disse "vado a fare un master a londra. voglio diventare un economista marxista". "vengo con te", disse lei. "non ne vale la pena, tra un anno sarà di ritorno", rispose lui mentendo.

il quinto anno viveva in un loculo di un pensionato universitario nell’east end di londra per studenti poveri e comunisti. mangiava pomodori fritti, fagioli e uova strapazzate, tutti i giorni. lei lavorava come trader di borsa in una banca d’affari milanese ed era tremendamente infelice. ogni tanto andava trovarlo, si sdraiavano nel loculo vicini, perché nel loculo si poteva solo stare sdraiati e vicini, e si amavano fino a dimenticare i pomodori fritti e i futures sul mib30.

il sesto anno lei gli chiese di sposarla. lui le disse "scusa, mi sento poco bene".

il settimo anno lei gli disse che voleva un bambino. lui le disse: "ok, ci sposiamo, ma per cortesia non parliamone che mi viene l’ansia"

l’ottavo anno andarono in irlanda d’estate e bevvero moltissima guinness che, dicono gli irlandesi, oltre a essere afrodisiaca, nutriente e sublime, favorisce la procreazione.

il nono anno, nove mesi esatti dopo la guinness, nacque lo hobbit grande, biondo con gli occhi blu e le guance rubizze. la famiglia barese di mister incredible, dopo un momento di smarrimento, si ricordò improvvisamente dei prozii normanni.

il decimo anno lui, sotto lo sguardo allibito di parenti e amici, faceva dichiarazioni di questo tenore: "ho allattato a orari e non a richiesta" e "sono stato costretto a fare il cesareo", perché ai soggetti control freak come lui la paternità può dare alla testa.

l’undicesimo anno era ancora a londra, a fare l’economista marxista. lei era ancora a milano a fare la giornalista finanziaria. lui tornava, tutti i giovedì, lei si convinse che gli amori part time sono i migliori.

il dodicesimo anno arrivò lo hobbit piccolo, torvo e con gli occhi tondi, control freak e bacchettone sin dai primi mesi, come suo padre.

il tredicesimo anno lei era talmente stanca che non ha memoria di quello che è successo.

il quattordicesimo anno lei disse "the more the merrier. se facessimo il numero tre?", lui rispose "scordatelo. piuttosto fallo con il vicino di casa che è pure un bel ragazzo". poi andarono 5 settimane in america, lei si innamorò della gelida città di A e lo convinse che mancava qualcuno.

"buongiorno, elasti", ha esclamato lui stamane, telefonandole in redazione dalla wisteria del salento.
"ehi ciao"
"buongiorno"
"ciao"
"ho detto BUONGIORNO, hai capito? GIORNO! BUON-GIORNO!"
"che dici? ma ti stai rinscemendo laggiù con gli hobbit?"
era il loro compleanno numero 15.

70 pensieri riguardo “15

  1. ciao elastigirl, seguo il tuo blog da qualche mese e mi paice moltissimo però ti vorrei chiedere: come mai non vi siete riuniti come famiglia a milano o londra? come fate a gestire la famiglia con un marito-papà part-time? Ho provato cosa significa avere un marito lontano per lavoro, due figli piccoli e un lavoro ma dopo tre anni ho mollato tutto e seguito mio marito all’estero. Un caro saluto e a presto.

  2. Oh allora ve li avevo fatti un po’ tanto in anticipo… Va be’ non vi eravata offesi vero?

    Ma ti si grulla, secondo te se anche si erano offesi te lo dicono?

    Ehy come parli? Modera il linguaggio e lascia stare il toscano, che non sei in grado!
    E poi che puntualizzazioni del cavolo tiri fuori, dormito poco?

    lo sai, e se voglio mettere termini dialettali chi sei te per impedirmelo?

    Indovina! E per usare il dialetto si dovrebbe un poco conoscerlo, rispetto ci vuole!

    Fissata rompiscatole!

    Poco ma sicuro!

    Ok…teatrini scemotti a parte, auguri, stavolta in ritardo, per… il compleanno!

    ^_^

  3. eeehhhh….
    15 anni….
    L’Adolescenza.Una malattia.
    Ma voi vi siete ammalati per bene, come si dice.
    Avanti cooosììììììììì 😀 😀 😀

    Mimì

  4. Leggerti per me vuoi dire iniziare bene la giornata…
    Anche noi quest’anno andiamo per i 15 … tutti di matrimonio, a cui vanno aggiunti 8 di fidanzamento… Auguri auguri!!
    Isabella

  5. ho scoperto di avere un marito un po’ control freak anch’io. allora è elasti.. che io evidentemente non sono come te! N.

  6. Credo che neanche nei miei sogni letterari più spinti sarei capace di scrivere una dichiarazione d’amore più reale e romantica di questa!
    Che fortunato lui!Spero lo sappia e se ne renda conto, ‘sto marxista economista o economista marxista!Ah, sarò matta ma nella mia pancia abitata io spero ci sia uno hobbit, il secondo per l’esattezza!

  7. che cosa meravigliosa.

    voi due, e poi leggere di tutte queste coppie nei commenti che si amano anche dopo il susseguirsi di numeri a due cifre…credevo che gli ultimi romantici rimasti fossero i miei genitori, che ancora si fanno le coccole e i dispetti davanti a me nonostante 30 anni e passa di vita comune.

    è quello che auguro anche a te, a voi, se lo desiderate. è quello che soprattutto auguro a me, perchè è quanto vorrei di più in assoluto.

    M.

  8. Comunque è chiaro che la suocera bèrèse ci ha il calendario appeso in bella vista in ciucina bello pieno di promemoria: compleanni, dentista, commercialista, anniversari di matrimonio…;))

Scrivi una risposta a utente anonimo Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.