in attesa guardi dalla finestra il mondo che gira. e aspetti. mentre gli altri fanno le cose.
intorno a te si cammina senza far rumore e prima di entrare si bussa, con delicatezza.
"riposati, stai tranquilla, dormi e cova. magari leggi un libro, ma che sia lieve, non troppo triste né troppo profondo. un libro così così, che non ti travolga ma ti intrattenga".
in attesa fuori piove e c’è la pandemia dell’influenza che se te la prendi, intanto che aspetti, "c’è un alto tasso sia di mortalità tra le gestanti sia di aborti", dice il giornale e se ti vaccini "non si sa bene che succede ma può essere rischioso sia per la gestante sia per il feto", dicono il ginecologo e la pediatra. fantastico. nel dubbio aspetti, sei lì apposta.
in attesa qualcuno ti telefona dall’ufficio. "ehi, bella la vita, vero? qui è la follia. c’è la pandemia, le nevrosi, la pausa pranzo, il desiderio di fuga, la grande famiglia e un tempo di merda. insomma il solito. tu riposati".
in attesa la vita è scandita dall’entrata della scuola ("ma che bella pancia, signora. quanto manca? un altro maschietto? oh signur benedètt!"), l’uscita della scuola ("mamma, oggi eravamo solo in 11, c’erano 13 assenti. zac zac zac, cadiamo giù come birilli"), il corso di nuoto junior e baby ("io fazzo li tuffi, mamma"), la spesa, gli SMS di nonna J dall’egitto ("qui tempo meraviglioso, siamo in barca"), una mail di mister incredible da londra ("scusa, devo essere breve, sono qui con l’economista marxista workaholic di tokyo che mi ha invaso la stanza e la vita. ma i giapponesi non dormono mai?").
in attesa dovresti riordinare le vecchie foto, i libri, i documenti della banca, il tuo archivio (archivio di che?), i vestiti, te stessa ("ma te la metti la crema antismagliature? e quella idratante? e il peeling? te lo fai il peeling?") e fare nesting ("che bello il nesting! la culla, i bodini, i pannolini, il fasciatoio… che bei momenti") e siccome ognuna di queste attività ti mette una terribile ansia, ti volti dall’altra parte e continui a guardare dalla finestra.
in attesa sei sospesa, avvolta nella tua bolla pacida, aspetti che il cielo ti cada sulla testa, perché dopo sarà il caos, l’entropia, il delirio, dicono.
in attesa ti guardi lievitare e ti chiedi se dopo tutto questo aspettare ritroverai quella di prima.
Certo, quel che dicevo non vale per TUTTE cara, Eli.
Ma solo per quelle (e sono tante) che si trincerano per anni dietro le scuse casa-lavoro-uomochenonc’è quando in realtà gli fa comodo vivere fino a trent’anni con la mammina che prepara loro la cena tutte le sere quando non sono all’happy hour a bersi l’aperitivo.
Poi arrivano a 37, 38 anni, cadono preda della fregola procreativa e si meravigliano perché il figlio non arriva, o, quando arriva, che fan fatica e mancano loro gli spazi.
O per quelle che vogliono far la megacarriera ed essere supermamme allo stesso tempo, e si meravigliano che al mondo ci sono più manager uomini che donne.
In poche parole, parlo per quelle (io per prima, a volte) che non capiscono che non si può fare TUTTO, che forse bisognerebbe dare una regolata ai nostri desideri, abbassare le aspettative, fare delle scelte. Perché non è umanamente possibile avere tre figli, un lavoro della madonna, essere fighe e magre e avere il tempo per andare a yoga e dal parrucchiere. A meno che una non si chiami Angelina Jolie. E di quelle , al mondo ce n’è solo una.
Per fortuna.
Clear Cross
http://www.clearcross.net
Certo, quel che dicevo non vale per TUTTE cara, Eli.
Ma solo per quelle (e sono tante) che si trincerano per anni dietro le scuse casa-lavoro-uomochenonc’è quando in realtà gli fa comodo vivere fino a trent’anni con la mammina che prepara loro la cena tutte le sere quando non sono all’happy hour a bersi l’aperitivo.
Poi arrivano a 37, 38 anni, cadono preda della fregola procreativa e si meravigliano perché il figlio non arriva, o, quando arriva, che fan fatica e mancano loro gli spazi.
O per quelle che vogliono far la megacarriera ed essere supermamme allo stesso tempo, e si meravigliano che al mondo ci sono più manager uomini che donne.
In poche parole, parlo per quelle (io per prima, a volte) che non capiscono che non si può fare TUTTO, che forse bisognerebbe dare una regolata ai nostri desideri, abbassare le aspettative, fare delle scelte. Perché non è umanamente possibile avere tre figli, un lavoro della madonna, essere fighe e magre e avere il tempo per andare a yoga e dal parrucchiere. A meno che una non si chiami Angelina Jolie. E di quelle , al mondo ce n’è solo una.
Per fortuna.
Clear Cross
http://www.clearcross.net
brava Clear Cross, hai lanciato il tuo monito (mi ricordi uno di quei preti medioevali dal pulpito col ditone puntato, "pentiteviiiii voiiiii….") ora puoi tornare nel tuo angolino a crogiolarti sul fatto che sei figa perchè hai fatto tre figli prima dei trentatrè anni e le altre no
Elasti, cos’è questa malinconia?
Forza e coraggio che domani le previsione dicono sole, e con il sole i cattivi pensieri se ne vanno!
Emmolina buttati, col secondo figlio è tutto più facile, hai meno paure e te lo gusti di più!
Elasti, lo sai che NON sarai uguale ma diversa, né meglio né peggio ma con non uno ma molti pezzi in più, vero?
E lo sai che NON sarà un delirio, vero? A parte quando sarai molto stanca, ma saranno quei momenti che il tuo cervello pietoso cancellerà il giorno dopo… Un bacione.
Per Clearcross: la vita è una, alcune donne come alcuni uomini hanno deciso che vogliono fare molte cose, prima di tirare le cuoia. Personalmente mi sto convincendo sempre più che il bello sia riuscire a sentire e vivere fino in fondo il momento, che tu stia passeggiando mentre spingi una carrozzina, che tu stia cercando di sopravvivere alla rinite allergica, che tu stia facendo del tuo meglio in una mattina di lavoro, senza affannarsi a porsi obiettivi affannosi e duri come proiettili.
Ma sono anche una di quelle che lavora per guadagnarsi da vivere e anche per non dimenticare di saper fare, e ha un marito, due figli e due gatte, cerca di tenere vive e in buona salute le piante in terrazzo, canta in due cori e non riesce a frenare del tutto l’istinto a sognare cose nuove.
Non condanno chi non vuole figli subito, non condanno chi poi ci ripensa e prova ad averne. Io credo che ognuno di noi cerchi di fare del proprio meglio, nonostante la bambagia e i vizi.
ciao elesti!!ma intanto che aspetti hai già scelto il nome del microhobbit? quando mia mamma era incinta di mio fratello mi ricordo che abbiamo passato mesi,tutti insieme,a scegliere il nome del nascituro…un bacio!
Marta
innanzitutto un sito molto bello, tenuto da pediatri preparati (evidence based doctors) dove si trova di tutto un pò e in particolare le cronache dell’influenza, forse lo conosci già ma se così non è: http://www.uppa.it
e poi concordo con chi ti ha detto che "e se covano i lupi" è un libro molto bello, io l’ho trovato ILLUMINANTE l’ho letto con il mio piccolino di quindici giorni sulla pancia (ora si mesi ne ha quasi otto), ma credo che con un piccolino nella pancia sia ancora più facile 😉
Cristina S
che bello questo post Elasti … la mia bolla si è rotta troppo presto e adesso non so se riuscirò a entrare in un’altra … che tu ritrovi l’Elasti di prima o una nuova …. in bocca al lupo
Pandora che ti legge sempre e non commenta mai!
ti troverai molto meglio di prima, con il terzo hobbit!
Vedrai, è uno spasso
Auguroni
Maritospiazzato
oddio, la maternità…..le aspettative che si sfracellano nella noia e il conto alla rovescia….quell’aria lunare e malinconica…
le mie son durate sempre troppo poco (un paio di settimane, tra parto anticipato e lavoro protratto) ma mi rompevo lo stesso.
Poi quando il nano arriva non ci si rompe, no no, tu che lo sai, abbi fiducia 🙂
Giulia
Ma sei da strappazzare dai baci!! Se nessun altro lo fa, fatti coccolare dagli hobbit-fuori pancia. E lascia stare il pensiero di tutte queste attività terminanti in -ing, stare alla finestra va benissimo!
Per eventuale lettura leggera etc, etc, se non l’hai già letto ti consiglio "Vacanze all’isola dei gabbiani" di Astrid Lindgren , o qualsiasi altro suo libro, magari tralasciando il celeberrimo "Pippi Calzelunghe".
Ti abbraccio e ti strapazzo di baci
mpax
Per emmolina. posso dirti solo che dare un fratellino o una sorellina al tuo bambino è il regalo più grande e più bello che puoi fargli!
Ciao da ingeborgz (mamma-di-due-che-vorrebbe-un terzo-ma-ha-un-marito-terrorizzato-al-solo-pensiero…)
e sul filone innescato da clear cross..
io credo che -nei limiti di una generalizzazione, vale qui a milano ma in generale non so- abbia ragione. A 36 anni io ne ho due di figli, e un terzo lo vorrei ma ho paura. Perché la nostra precarietà universitaria a 28 non mi spaventava, adesso si. Non è cambiato molto da allora (e questo, sul versante lavorativo, è IL problema) ma all’atto pratico come crescono due ne crescerebbero tre. E’ la nostra età che è diversa, una nuova stanchezza, una nuova ruggine, qualcosa che si sta facendo strada per cui ho meno voglia di buttarmi.
Giulia
…hai parecchio coraggio a lasciare qui, su questa bacheca accessibile a chi voglia entrarci, emozioni e momenti così intimi, cosi lenti, così personali…forse sei consapevole che poi ognuno ne farà un pò quello che vorrà, così questo vociare intorno diventa anche qualche volta fastidioso, aspro, un pò inutile, rispecchia lo stesso vociare che descrivi e che si muove intorno a te quando cammini, accompagni i bambini a scuola, ritorni a casa, vai a fare la spesa…
io leggo sempre le tue luci e le tue ombre con grande rispetto e piacere, l’attesa è un momento di sospensione e di movimento allo stesso tempo…
ciao, bellezza
Cara Emmolina,
non sentirti obbligata a fare il secondo per forza, solo perché si fa, guardati dentro, prenditi il tu tempo e decidi secondo le tue forze, le tue paure, le tue fragilità. è tutto lecito, non sta scritto da nessuna parte che i bimbi unici sono infelici, guarda Elsti.
poi sono d’accordo con Clear: ormai i figli si fanno tardi, me comresa (secondo a 40 anni). ma dipende dalla vta. E se siamo una generazionedi smidolati non è solo colpa nostra.
comunque le energie scemano, questa è un’evidenza. c’era anche un articolo al riguardo su "Repubblica" di due giorni fa: bisognerebbe anticipare l’età della gravidanza di 10 anni in Italia, i rischi che si corrono dopo sono enormi . ma in questo la società ci deve aiutare, per forza
Baci a tutte
Julia
ritroverai quella di prima, ma anche un po’ cambiata, ci sarà un nuovo terzo piccolo hobbit da accudire e spupazzare e sarà bellissimo.
Un grosso in bocca al lupo che questa dolce attesa sia sempre più dolce!
Ci sono dei blog che meritano di essere letti solo per i post, altri solo per i commenti. Il tuo, elsati, è piacevole in tutti i sensi. Ieri mi hai riempito la serata a suon di risate e commenti a voce a certi commenti scritti.
Certo che l’espressione "Fare nesting" proprio mi mancava… Rettifico, il tuo blog è anche eucativo!
A presto 😉
Ciao.
Beh..proprio la stessa-uguale-medesima non sarai, perche’ qualsiasi persona/personcina si aggiunga alla lunga lista dei tuoi rapporti interpresonali dara’ il suo personalissimo contributo alla tua personalita’. Ci sara’ un po’ di stanchezza, la stessa che hai provato gia’.
Ma ci sara’ lo spettacolo fantastico dei tre individui che imparano ad amarsi e a curarsi l’uno con l’altro, le loro personalita’ in evoluzione che si incontrano/scontrano/declassano a cugini e congiunti per ricominciare poi daccapo. E le mille conquiste sulla strada del pensiero autonomo (non che serva ai due gia’ esistenti, ma per curiosita’ pura stiamo a vedere come si gestisce il terzo).
PS
Dal mio punto di vista pre-professionale, non lasciare che sta storia dell’influenza ti angusti piu’ di tanto. L’influenza dell’altro anno ha fatto molti ma molti piu’ danni. Ma tu conosci la stampa italiana (Allaaaarme!Alllaaaaaarme!) e anche l’economia, e pure BigPharma.
E forse sai che il tamiflu costa SOLO 37 euro a scatola e il vaccino solo dio sa quanto.
E’ solo un megaraffreddore comunitario, e passera’ come gli altri. Bacioni e vai cosi’ che stai andando benissimo.
..la famosa "quiete prima della tempesta", ma siccome non sarà una tempesta perfetta, sopravviverai e cambierai, di sicuro, in meglio!
Ciao Elasti trovo che esprimi enissimo le sensazioni dell’attesa, io le ho provate una sola volta ma sono ancora vive in me e spero di ripetere l’esperienza presto!!!!!!! un grande abbraccio
lauraejack
Io il vaccino per l’influenza A l’ho fatto ieri, proprio perche’ nel marasma di notizie terroristiche sparse dalla stampa, ho dato retta alle uniche figure che possono seriamente parlare: medico di base e ginecologa.
Qui (Alto Adige) è previsto un protocollo per cui il vaccino per l’influenza A viene somministrato *esclusivamente* alle categorie a rischio, fra cui le donne incinte, e al momento di farmelo fare, ho trovato una dottoressa specialista in vaccini che mi ha spiegato bene di cosa si trattava. Mi sono sentita tutelata e oggi mi sono fatta una bella camminata di un’ora e mezza con mia suocera CTD 36+2
cocnordo in tutto e per tutto con # 57. il tuo blog è diventato la mia droga quotidiana…. e a dirla tutta mi mancano i commenti dei tuoi aficionades MaxHunter e Zauberei…
baci e coraggio
AxL
Sì anche a me manca MaxHunter, ogni tanto aveva qualche piccola involontaria scivolata di maschilismo ma era gentile, affettuoso e allegro, e si poteva pure litigare sempre con il sorriso sulle labbra. Maaaaaaaaaaaax !!! TORNA!!!
Ah, posso rispondere a Mr Incredibile?
Non e’ uno stereotipo quello per cui i giapponesi hanno standard lavorativi alti come l’Everest. Se poi per qualche ragione sta cercando di fare bella figura, proprio con te, magari, sta pur sicuro che non dormira’ mai. Per la mia esperienza ho visto che l’unica parola che li mette tranquilli è dire loro che hanno fatto un lavoro PERFETTO.
uffiii elasti, la vuoi smettere di farmi commuovere tutte le volte?!?! mi hai fatto ridere e piangere con questo post, riesci sempre a mettere nero su bianco le stesse cose che provo io.
"siccome ognuna di queste attività ti mette una terribile ansia, ti volti dall’altra parte e continui a guardare dalla finestra"
mamma mia come ti capisco, uguale uguale io, quella para e il panico e l’ansia e tutto, argh. io ne ho ancora per due settimane e spero di arrivarci intera, almeno con la testa! ^_^
sempre un gran bacio.
kiki
io vivo la condizione di essere in attesa pur non essendo in attesa….mi spiego…ho due figlie, un marito, un lavoro e una vita così frenetica che non riesco a fare quasi nulla per me….
Oggi per andare in palestra lascerò una figlia da un’amica e l’altra a casa a studiare e poi tornerò, sommersa da rimorsi, stanchezza e sudore e ricomincerò a girare come una trottola. A volte mi chiedo com’era la vita "prima" (dei figli-marito-lavoro-etc.), non me lo ricordo più!
Però so che non potrei fare a meno di tutto questo.
Ciao, F.
"ti chiedi se dopo tutto questo aspettare ritroverai quella di prima"
no; di solito no. spesso meglio.
loziofranco
sai Elasti,
a volte leggere i tuoi post mi fa un certo effetto perchè traspare una persona fragile, a volte ansiosa che in realtà non ti corrisponde vedendoti dal vivo in televisione dove invece appari molto sicura di te e a tratti serafica, tranquilla. e anche l’aspetto fisico che tu descrivi di te te stessa non ti corrispode non so se quello che scrivi a volte rispecchia più il tuo personaggio del blog o sei veramente te stessa.
bibi
BIBI: "dal vivo in televisione" è già un ossimoro che dovrebbe darti qualche indicazione su chi sia l’elasti vera 🙂
certamente che anche su un blog si può essere diverse da come si è ma, alla lunga, è molto più difficile mantenere la coerenza
Siamo in sovrapopolazione terrestre, in 100 anni siamo passati da 1miliardo di persone a 6 miliardi e voi pensate a fare 3, 4 , o più figli? mi chiedo che senso abbia, è assolutamente antiecologico. Inoltre mi chiedo come sia possibile giudicare una donna per la scelta di essere o non essere madre o a che età esserlo.
Ad ognuno la libertà di scelta con consapevolezza e rispetto.
juliette
esatto #70. a leggere certi commenti mi si accappona la pelle.
qui, se non hai fatto almeno tre figli per gamba e ad un’età giudicata accettabile, vieni automaticamente catalogata come irresponsabile, attaccata alla gonnella di mammà tua fino a quarant’anni, dedita unicamente ad aperitivi e happy hour e soprattutto – brrrrrrrrr! – desiderosa di una carriera lavorativa (l’Anticristo, praticamente). mi domando come possa permettersi una donna di sindacare su quando e come le altre dovrebbero fare figli, quasi avesse la verità infusa (e quasi non conoscesse, in quanto donna, tutte le sfumature e confusioni che si accompagnano alla maternità). come se non esistessero anche madri irresponsabili, come se non fosse sotto gli occhi di tutti. ma chi fa figli quando capita a casaccio è coraggioso, chi invece vuole aspettare per capire i suoi tempi e quelli degli altri è uno smidollato. mi sembra giusto!
G.
# 70
Concordo con la seconda parte del tuo commento, e ti faccio sommessamente notare che e’ in pesante contraddizione con la prima 😉
cara Elasti, durante questa attesa ti mando una carezza.
un po’ timida perche’, anche se racconti al mondo un po’ della tua vita di fuori e di dentro, mi sembra di non doverci entrare se non per un attimo e in punta di piedi. un po’ sfuggente, perche’ deve lasciare solo un ricordo leggero e niente strascichi. un po’ malinconica, per tutto quello che vorremmo o potremmo essere e non saremo mai, o tutto quello che siamo senza nemmeno rendercene conto. un po’ tenera, perche’ quello che viene domani non lo sappiamo e non possiamo che essere impreparati, ma ci sarà anche tanto di buono e tu lo sai già. che la tua bolla placida sia piena di dolcezza e vuota di tutto il resto.
Eli
ti adoro
Che bello il tuo post e che bello il commento #73, brava Eli.
Mi unisco, se posso
e ti mando una barzellettina 😉
Mimì
Che bello il tuo post e che bello il commento #73, brava Eli.
Mi unisco, se posso
e ti mando una barzellettina 😉
Mimì
Che bello il tuo post e che bello il commento #73, brava Eli.
Mi unisco, se posso
e ti mando una barzellettina 😉
Mimì
Non credo che sarai più quella di prima. Rinascerai di nuovo con il terzo hobbit e sarai una volta di più una donna migliore.
mammasidiventa
Ciao Elasti, sono una giornalista, proprio come te; a luglio mi devo sposare ed ero un pò preoccupata per la vita futura. Dico ero, perché adesso non lo sono più grazie a te. Ho capito che innanzitutto bisogna vivere nel presente e poi…non così impossibile conciliare la sfera lavorativa con l’ambito familiare. E’ vero, sono sacrifici. Ma volere è potere. Grazie. Maria
Me lo chiedo anch’io, in attesa del terzo maschio, alla soglia dei quarant’anni e senza più un briciolo di forza, né fisica né emotiva…
Ivana