Nonsolomamma

io viaggio da solo

domenica mattina. sul lettone. l’elasti-casa è immersa in un’atmosfera placida e oziosa. mister incredible non sta scrivendo formule econometriche per l’abbattimento del capitalismo ma legge tex willer, il microbbit scruta sospettoso la famiglia che gli è toccata in sorte, lo hobbit grande gli canta una canzone in una lingua incomprensibile, elastigirl poltrisce. solo lo hobbit piccolo è inquieto. esce ed entra nervosamente dalla camera da letto.
"nano, rilassati. stai un po’ con noi"
"no, no e no. neanche pel sogno", dice stizzito, ripetendo un mantra diventato ormai ossessivo.
"sei agitato. dimmi un po’: cosa ti piacerebbe fare?"
"vollei viazzale"
"vorresti viaggiare?"
"sì. ma da solo. come un lagazzo glande".

44 pensieri riguardo “io viaggio da solo

  1. Povero piccolo…e dove vorrebbe andare? fuggire da una famiglia dove ha capito che il piccolino non è più lui?
    eh sì, sta realizzando che ormai è diventato grande…

    un bacione

    Scarlett

  2. Fa parte del pacchetto "orgoglio medio"… Eccezionale.
    Ecco, ce l’ho fatta. Dopo un lungo periodo di quiescenza non ho resistito e ho commentato…
    Maribis

  3. Ciao Elasti, i tuoi figli sono uno più incredible dell’altro. Sai, mi piacerebbe conoscerti di persona e parlare parlare parlare di come una mamma riesce a sopravvivere. Grazie per ciò che scrivi, mi solleva l’animo e lo spirito.

    Paola da Bz

  4. dio che bello.
    Forse io e Mau abbiam trovato il compagno adatto per il Pippo.
    Li facciamo conoscere che dici ?
    Ne va della nostra incolumità psico-fisica (mia e del Mau, tu e M.I. avete una fibra migliore; mi sembrate messi meglio…per ora).

    Mimì

  5. dio che bello.
    Forse io e Mau abbiam trovato il compagno adatto per il Pippo.
    Li facciamo conoscere che dici ?
    Ne va della nostra incolumità psico-fisica (mia e del Mau, tu e M.I. avete una fibra migliore; mi sembrate messi meglio…per ora).

    Mimì

  6. Probabilmente lo avrete già fatto, ma io ricordo con orgoglio ancora oggi quando i miei mi spedivano dai nonni in aereo e viaggiavo da sola. Non avevo più di 4 anni, ero affidata all’hostess chwe mi accompagnava e coccolava e viaggiavo in prima pur avendo il biglietto sicuramente economy. Milano-Bari se pò ffà! O no?

    Così

  7. il virus del gomito è arrivato anche a casa mia e, mentre accendo il computer, metto sullo stereo gli ABBA  e mi aggiorno sugli ultimi due post di elasti, noto con piacere che si è parlato di how can I resist you. che dire? mi fa piacere di trovarmi dentro tanta sintonia…
    poi l’hobbit piccolo che vuole mettersi in viaggio e scappare dalle quotidiane inevitabili sofferenze?
    lo capisco proprio…
    daniela

  8. Una mia amica (che aspettava il 4^ figlio)  tempo fa mi disse: i terzetti ideali (che comunque non impediscono le gelosie) sono:
    1- Maschio-femmina-maschio
    2-femmina- maschio-femmina

    Perchè ciascuno ha un suo ruolo preciso:
    1-  è il grande  di casa; è l’unica femminuccia ; è il piccolino
    2- è la grande di casa; è l’unico maschietto; è la piccolina

    Lei si trovava nel primo caso e tutto andava abbastanza liscio…..il 4^ figlio (maschio) ha sconbussolato gli equilibri.

    Io che di figli ne ho 2 (maschio e femmina) lascerò ad altri il compito di scoprire se tutto ciò è vero.

    Baci e forza Elasti, sei tutte noi.

    Sissy

  9. che invidia profonda…… la mia domenica è stata ben lontana dal lettone, immersa in urla isteriche della nana bionda. per fortuna la piccola ha reagito con filosofia non  lasciandosi trascinare nel vortice. ha preferito mangiare e dormire e giocare… da sola!!! a 17 mesi!!!
    baci domenicali
    doc mu

  10. Sono due giorni che ho in mente solo il fatto che mio figlio mi ha comunicato che vuole andare a studiare due mesi in America….il tuo post mi ha fatto sorridere..
    L’hobbit medio comincia veramente presto…ma almeno tu puoi far finta di niente io dovrò rassegnarmi alla lontananza!!!
    Suysan

  11. Mo solo – l’è peggio della famiglia brambilla il nano piccolo!
     – C’è Mario tereso, ci sono le gemelle, Benedetta e quell’altra, ci sta mi pare l’omo della spazzatura….

  12. E’ un mito, decisamente.
    E mi fa una tenerezza incredibile: visto e considerato che non è più il cucciolo di casa, tanto vale emanciparsi e .. viaggiare..
    Non fa una piega, logica perfetta.
    Ciao elasti

    Lina

  13. forse vuole recuperare malìoteleso in trasferta a londra?????
    chissà…..piccolo hobbit, quanto mi piaci!!!!!!!

    claudia

  14. Ho già commentato il post dei libri, ma siccome è vecchiotto e temo che tu non legga più là, ti posto il commento anche qui, con una preghiera aggiuntiva: dacci notizie di Marìotereso.

    Cara Elasti,

    sai che io nei commenti latito, ma sai anche che per me latitante non significa assente. Sai che ti leggo sempre, e che spero ancora di conoscerti prima o poi, in una libreria di quel Nord Ovest che condividiamo, tu a Milano e io a Torino. Sai che quel giorno mi metterò l’eyeliner, perché per me eyeliner significa festeggiamenti, e il nostro incontro sarebbe una figata assoluta, da onorare per l’appunto con l’eyliner.
    Ti ho pensata molto, e ho pensato molto a tutti voi in questo dicembre appena passato. Ti faccio un mare di auguri per il Microbbit, i miei complimenti più vivi per quello di mezzo, che è sempre il mio mito e sempre lo resterà, e molte congratulazioni per questa famiglia meneghino-barese-marxista, che è davvero una meraviglia. Sono felice che tu abbia realizzato il sogno di colmare quel "Perché qui manca qualcuno", e mando un grande abbraccio a te e al Tartarugo nuovo di zecca, che chissà come profumerà di buono.

    Non posso trattenermi dal lasciarti qualche titolo, sperando che in mezzo a tutti questi consigli letterari tu possa prendere in considerazione anche il mio.

    1) "Americana" di Don De Lillo, un po’ perché credo che questo cognome possa risultarti simpatico, ma soprattutto perché credo che un viaggio on the road negli States sia un po’ il sogno di chiunque, e anche perché io spesso mi chiedo, nei miei momenti alla "Che ci faccio qui?", quando mi capiterà di imbarcarmi su un autobus Greyhound per traversare l’America da New York a Los Angeles, passando per tutta una serie di stati tipo il Texas o l’Arkansas, di quelli che pensi esistano solo nei film, o -proprio perché li hai visti così tante volte nei film, e li hai sentiti raccontare da tutta la vita- che ti sembra di conoscere già come le tue tasche, anche se non ci sei stato proprio mai, e non sei stato mai nemmeno in America in generale.

    2) "Lessico famigliare" di Natalia Ginzburg, perché è il mio libro preferito, e perché da quando me lo regalò mia zia (che non vedo mai e con cui ho un po’ d’imbarazzo nel mostrare i sentimenti), cioè in quinta ginnasio, lo rileggo una volta ogni due anni, e mi sento sempre molto avvolta, molto coperta, molto protetta. E perché una casa grande e di grande impegno intellettuale, con molti figli e in una grande città, è un po’ la mia idea di famiglia, la famiglia che ha avuto mio papà, la famiglia che non ho avuto io un po’ perché noi vivevamo in campagna e un po’ perché i miei genitori non sono rimasti insieme, e la famiglia che vorrei costruire.

    3) "Ballate per la figlia del macellaio", che ho comprato da poco e ancora non ho letto, ma ha vinto il Jewish Book Award credo l’anno scorso, e con un titolo così dev’essere senz’altro fichissimo. Ma che dico fichissimo, bellissimo.

    4) "Il fuggiasco" di Massimo Carlotto, perché anche se non so se sia adatto a una neo mamma (parla di latitanza, di lotta politica rossa, di Parigi e del Messico) è comunque il primo libro di Carlotto, e io non posso non consigliare Carlotto, perché -dopo Hobbit Piccolo- è il mio mito assoluto.

    5) "Favole al telefono" di Gianni Rodari, perché è stato il mio primo libro, e perché rimane una meraviglia.

    6) "Boy" di Roald Dahl, perché lui era il mio scrittore preferito quando ero bambina e forse lo è ancora adesso. E tu, che leggi tra una poppata e l’altra del tuo piccolo boy, non puoi non leggere un libro bello così.

    UN BACIO GRANDE!

  15. Cominciamo presto…Magari potresti provare con una uscita a due, tu e lui, (tra una poppata e l’altra), può darsi che il suo sia un desiderio di richiamare l’attenzione su di se….Prova, di sicuro lo farai felice!
    Buona giornata, F.

  16.  ARTU’

    povero ciccio l’hobbit 2, deve rientrare in qualche modo al centro del suo mondo e strizza il suo cervello per avere delle idee. E devo dire che è proprio bravo.
    Certo l’arrivo di micro l’ha proprio scosso.

    ciao elastigirl

    artù

  17. Ammesso che elastigirl esista davvero: chi te lo fa fare di perdere tanto tempo appresso a questo blog? Quanto ti paga l’editore?
    E poi: poveri bambini usati per il tuo successo!

  18. beh! io ho letto il tuo libro, appena arrivo in ufficio cerco il tuo blog, lo trovo alle volte divertente, alle volte istruttivo, alle volte irritante, spesso credo che quello che vi succede sia almeno un po’ "romanzato " ho anch’io 2 figli che parlano, raccontano e ragionano ma in confronto ai  discorsi dei tuoi figli sembrano 2 ritardati ( e non lo sono di certo!!!)
    ma penso anche che, per il solo fatto che la copertina del tuo libro sia in bella mostra sul blog, un po’ di "interesse" ci sia e non sia prorprio proprio tutto aggratis!!!
    Ginevra

  19. Mamma mia che brutta cosa l’invidia…
    Se uno vuole scrivere il suo blog non deve giustificarsi con nessuno… non ci sono finalità migliori o peggiori… e smettiamola di fare confronti tra ciò che è scritto e ciò che è reale… non serve a nulla, se non a provocare, appunto, invidia…
    Si può leggere solo per il gusto di farlo? Si può scrivere solo per il gusto di farlo? Si deve per forza giudicare chi lo fa e cercare di trovare dei lati d’ombra, solo per colmare il senso di inadeguatezza che, ahimè, pervade molti autori di commenti?
    Scusa se mi son permessa, Elasti, ma leggere certi commenti è proprio triste… perché quando io leggo il tuo blog lo faccio perché mi piace, perché lo trovo divertente, perché adoro l’hobbit piccolo e la sua fantasia e non mi chiedo se sia vero o no, se ci guadagni o no, se tutto questo esiste o no… semplicemente perché non mi interessa… So solo che le tue storie allietano molti momenti della mia vita e, come mi ha consigliato una mia amica, devo ridere… perché così la salute ne trae beneficio e tu non sai quanto questo sia importante per una che due giorni su tre ha qualcosa che non va…
    Un abbraccio fortissimo

  20. che brutta cosa la mancanza di senso critico…
    non commento mai ma mi irrrito a vedere che si taccia d’invidia chi non è d’accordo al 100% con l’elasti, è un blog non sono certo le sacre scritture, io vi ho scoperto tramite mia moglie (a casa in maternità e molte ore al computer per non sentirsi "sola"), spesso la sento dire "oooohhhhhhh, come è vero" ma anche lei si chiede se sia tutto vero, non puoi sentirti in emapatia, e quindi trarre conforto, da chi ti racconta frottole!!!
    Dario

  21. @ Dario # 37: Nessuna mancanza di senso critico… evidentemente non hai inteso il senso del mio commento… Non ho mai scritto di essere contro chi non è d’accordo con Elasti al 100%  né mi  pongo il problema di esserlo io stessa, come non mi interessa sapere se quel che è scritto è vero o no… la prendo come letteratura… non come verità… purtroppo sono in molti a cercare una presunta "verità" o "veridicità" in quello che è scritto…
    Elasti non è qui per confortare nessuno né per ergersi a modello né altro… quello sta nella testa dei lettori… ognuno ci trova quel che vuole… e se gli va lo riferisce alla sua vita.
    Io leggo per puro piacere e non mi faccio domande inutili… è come se comprassi un libro e mi chiedessi: "ma è tutto vero quello che c’è scritto? Se no non mi provoca empatia"… Suvvia… un libro mi conforta non se è vero, ma solo se colpisce parti di me che sono sensibili a certi argomenti…
    E, per finire, il commento che ho scritto si riferiva ai due precedenti  secondo i quali Elasti scrive per interesse… ecco, lei ha risposto di no… e anche se così non fosse (perché ognuno è libero di crederle o meno), mi chiedo… ma ai fini del blog, che c’entra? A me importa leggere, se ci guadagna qualcosa saranno anche affari suoi…

  22.  certo che vero o romanzato che sia… e’ troppo divertente la elastimamma. E la sua famiglia? gfeniale.
    Non e’ che avete deciso di rompere qui come altrove con questa storia del non vero?
    A me piacciono troppo…  

  23. Hei Elasti,

    Ho appena ascoltato una tua vecchia intervista e voglio dirti una cosa: siamo credo coetanee o giu’ di li, ma la mia creatura e’ grande (16 anni). Ti leggo non perche’ mi identifichi in qualche modo nella tua vita o nelle tue esperienze, ma  perche’ mi fai schiantare dal ridere!

    Francesca

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